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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Libro, Capitolo grigio = Testo di commento
4513 III, XLII | chi è cosí perfido, che renda tanta ingratitudine per 4514 IV, XVII | inclina alla onestà, lo rende quieto e pien di riposo, 4515 II, LXXVIII | spenditor, non trovava modo di rendergli. A questo è simile quando 4516 IV, XXIII | averne diligente cura, per rendergline ragione come boni vicari 4517 III, XLVI | donna s'adoprano, non si rendesse al primo assalto. Quanti 4518 III, XIV | produce i figlioli, i quali rendono i benefici ricevuti in puerizia 4519 II, XXXVI | mattoni l'un l'altro nelle reni, mettonsi pugni di polvere 4520 IV, XVIII | negli affetti è perverso e renitente allo onesto riduce ad obedire 4521 II, LXXIX | nostro avesse fatto fare una renunzia falsa d'un beneficio, essendo 4522 II, LXI | instanzia, e raccommandando il reo ed escusandolo per la commodità 4523 II, VIII | doveva; però questo non replicaremo piú. Pur sotto la nostra 4524 II, LXXXV | delle facezie. Però, per non replicargli, dico solamente che di due 4525 II, XXII | biasimate; perché oggidí, per replicarlo un'altra volta, i signori 4526 II, LI | benché il Duca piú volte replicasse, che quanto la fossa si 4527 III, VIII | quelle diminuzioni forti e replicate, che mostrano piú arte che 4528 II, LI | grandissima fossa e quivi reponere si potrà, senza altro impedimento”. 4529 II, XCVII | alcuna, ora pensar dovete, reprimendo cosí acerbo nemico nostro, 4530 I, XII | creder che qui siano. Per reprimere adunque molti sciocchi, 4531 Intro | dalla consuetudine ammessi o reprobati; e questo, oltre il testimonio 4532 II, LXXVII | spesso interviene in queste republice, l'uno d'essi, il quale 4533 IV, XLVIII | costumi santissimo, perché non repugnano alla bontà, alla discrezione, 4534 IV, XVII | condur lo voglia, senza repugnanzia alcuna; come tenero agnello, 4535 III, LXIV | fusse ben certo di non aver repulsa~ ~ ~ 4536 III, LXIII | della cosa amata, e questo reputar per sua somma felicità; 4537 III, LVII | quale possa maritarsi; né reputarò già errore che ella gli 4538 I, I | maggior biasimo l'esser da voi reputato poco amorevole che da tutti 4539 II, XXXV | altro, persero súbito la reputazione e parvero men che mediocri. 4540 II, XIX | instanzia; perché quanto piú resistenzia con tal modo s'usa nello 4541 III, XL | sesso loro è men forte per resistere agli appetiti naturali; 4542 II, XXVIII | s'abbiano a far i giudici resoluti delle condizion degli omini, 4543 II, XC | facezie e nelle burle quei respetti agli omini che avemo già 4544 IV, LXVI | allor súbito s'acqueta e respira ed a quella tutta intenta 4545 III, XL | ch'io possa in loco suo respondergli alcune poche cose circa 4546 II, LXI | disse il vescovo: "Che responderò io a Dio, il dí del giudicio 4547 Intro | cavalieri che l'aveano servito restai alli servizi del duca Francesco 4548 III, LIX | speranza, non per questo restarà senza amante; perché non 4549 III, XXI | i loro errori, penso che restareste impedito -.~ ~ ~ 4550 IV, LII | desiderio, possedendolo restariano quieti e satisfatti, il 4551 I, LII | maravigliosa bellezza di quella restarne ardentissimamente inamorato, 4552 Intro | il mio debil giudicio ne restasse contento. Ritrovandomi adunque 4553 I, II | ancor per un tempo ne sia restata priva. Ma non ricercando 4554 III, XVIII | saldo, che i sentimenti non restino impediti né si spaventino, 4555 II, XXIX | messer Pietro Bembo: - Del restringersi in amicizia cosí unanime, 4556 III, LXXIV | ancor che alla donna ne resulti biasimo ed infamia. Altre 4557 II, LIV | universale tutti i corpi a resuscitare e comparir ignudi innanzi 4558 II, LXXXV | quando si tende quasi una rete e mostra un poco d'esca, 4559 III, L | Or pensate come da tante reti possano esser sicure queste 4560 III, LXX | in su la sottilità della retorica, che quelle si diffidano 4561 IV, XXXVI | essere che i populi siano ben retti con giustizia e bone consuetudini; 4562 IV, XVI | e se dalla ragione è ben retto e governato, diventa virtú, 4563 Intro | INTRODUZIONE~Al reverendo ed illustre signor~DON MICHEL 4564 I, LVI | in piedi; e cosí ognuno reverentemente presa licenzia, se ne andarono 4565 IV, XXXVI | che lo facesse amare e reverir da ognuno di tal sorte, 4566 IV, XXII | bon príncipi che l'amano e reveriscono, e mostrano ai populi la 4567 III, VI | non solamente amata, ma reverita da tutto 'l mondo e forse 4568 I, XL | desiderio e massimamente revestite di guanti; perché par che 4569 IV, LXVI | con l'aiuto della ragione revochi in tutto il desiderio dal 4570 I, XIII | ed essendosi di questa ri sposta alquanto riso, seguitò: - 4571 II, LXXVII | cinque o sei dí cominciaria a riaver la vista. Il pover contadino 4572 III, XX | incanti ed ogni sorte de ribalderia; e poi allegano una certa 4573 II, LXXXII | dire”, rispose, “ché son ribaldi; non dubitate, che non è 4574 II, LXXIV | gli venne incontro armato riccamente quanto dir si possa, come 4575 I, II | sia restata priva. Ma non ricercando piú lontano, possiamo di 4576 IV, LV | bellezza i vecchi e che cosa ricercar dalle donne e di che contentarsi; 4577 II, XXI | offerti, che prosuntuosamente ricercargli. Io dubito assai che questa 4578 I, XVII | quella virtú d'animo che noi ricerchiamo nel nostro cortegiano. Il 4579 II, XLIX | benché a queste narrazioni si ricerchino i gesti e quella efficacia 4580 IV, XII | perché noi siamo nati atti a riceverle, e medesimamente i vicii; 4581 I, XI | dispiacere a chi s'ama, o riceverlo pur da chi s'ama -.~ ~ ~ 4582 I, III | che quello che d'altrui riceveva, per esser dottissimo nell' 4583 IV, LXV | parte del sangue, i quali ricevono la imagine della bellezza 4584 I, XLIX | necessaria, e fu questa ricevuta nel primo grado dell'arti 4585 I, I | degli omini. ~Voi adunque mi richiedete ch'io scriva qual sia, al 4586 I, XXXIII | parlare; al qual però si richiedono alcune cose che non son 4587 II, XLVI | sorti d'omini par che si richieggano, pur non meritano esser 4588 I, I | Onde io, considerando tal richiesta, dico che, se a me stesso 4589 III, XXVI | fosse molto inferiore. Cosí richiesti li parenti di lei da Sinorige ( 4590 I, LIV | la bellezza d'una donna, ricominciò a dire; ma in quello s'udí 4591 II, XCII | fariano le donne se potessero riconciliarsi con dui suoi tanto gran 4592 IV, LII | ripenta dell'error suo e riconosca l'inganno fattogli dal falso 4593 I, XXXIV | ragionamento, volendo intendere riconoscerla e trattarla per averne perfetta 4594 IV, LIV | che supportano in ultimo riconoscon l'error suo. Come adunque 4595 III, XXXII | consiglio delle lor donne ricopersero in gran parte la vergogna, 4596 I, XL | guanti; perché par che chi le ricopre non curi e non estimi molto 4597 Intro | avanti molto si accrebbe, ricordandomi la maggior parte di coloro, 4598 I, XLIII | silenzio quello che senza dolor ricordar non si po; e, fuggendo questo 4599 IV, XXXI | questo consiglio de' nobili, ricordarei che fossero eletti tra ' 4600 III, XXVII | amico, sentissi piú volte ricordarla. Questo messer Tomaso adunque, 4601 II, XXXVI | umani, che impossibil è ricordarle senza grandissimo fastidio -.~ ~ ~ 4602 I, I | la memoria mi comporterà, ricordarli, acciò che noto vi sia quello 4603 III, XXX | senza padri e fratelli, e ricordarsi che i suoi figlioli fossero 4604 II, XXX | amorevolmente gli saranno ricordati; non si anteponendo mai 4605 III, XLVI | ben che 'l non abbia ancor ricordato la continenzia e quel bel 4606 IV, XXXIV | se ne possa. Con tai modi ricorderei che 'l principe procurasse 4607 IV, I | nostre speranze fallaci ricordevole mi fa; e come spesso la 4608 II, III | levariano ancora le virtú; e ricordinsi che tra i boni antichi, 4609 III, XLII | speso il tempo scioccamente, ricorrono a questa nobil vendetta 4610 II, LXXV | di modo, che 'l si possa ricuperare”. Son alcun'altri detti 4611 III, XXXV | grandi; nientedimeno il tutto ricuperò cosí giustificatamente e 4612 II, XLV | alcuno di questi signori di ricusar cosa che imposta loro sia, 4613 II, LVI | giocare; essa avendo alquanto ricusato con cenni, pur si pose a 4614 II, XXI | cosí fatta maniera, benché ridano e piglino piacere dei prosuntuosi, 4615 III, XLVI | cosí caro il pentirsi -. Rideasi tuttavia; e messer Cesare, 4616 II, LXIII | di quello che aspettiamo, ridemo.~ ~ ~ 4617 II, LXXVI | molti cavalieri e dame; e ridendosi di questa sua prigionia, 4618 II, XXV | tengono lunga la diceria, e rideno, e batteno le mani e 'l 4619 II, XVIII | inanti con un certo aspetto ridente e da amico, cosí come se 4620 III, LXVI | vero azzurri; allegri e ridenti e cosí grati e penetranti 4621 I, XXVIII | questo credo che ognun di me rideria~ ~ ~ 4622 III, LXX | alcuni, dei quali io soglio ridermi, che fan profession di innamorati 4623 II, XLVI | conveniente cosa è beffare e ridersi dei vizi collocati in persone 4624 II, XIV | privar voi e queste donne del ridervi di quella inezia; e se vorranno 4625 I, XL | come nel volto; pur chi ridesse senza proposito e solamente 4626 I, XVIII | Gonzaga suggiunse: - Di che ridete voi? Non sapete che Alessandro 4627 II, XIII | ne' vecchi l'amor è cosa ridicula; benché qualche volta paia 4628 II, LXVI | tal manera, ma un poco piú ridiculo, fu quello che disse l'arcivescovo 4629 III, L | effetti. Ma io non saprei ridire in mill'anni tutte le insidie 4630 II, XXXIX | medesimo; e però talor mi rido di certi omini, che ancor 4631 II, LXXIII | vedendo che 'l re piú non le ridomandava; e stando giorni e settimane 4632 III, XX | rimproverata, si fanno beffe e ridonsi di chi lor ne parla e quasi 4633 IV, III | essendo all'ora consueta ridottasi la compagnia alla signora 4634 II, C | signora Duchessa, - dimani riducendoci insieme a bon'ora, aremo 4635 IV, XVII | suo lor toglie le forze, riducendogli a termine che non possano 4636 I, IV | Elisabetta Gonzaga a quell'ora si riduceva; dove ancor sempre si ritrovava 4637 I, IV | della signora Duchessa ci riducevamo; e parea che questa fosse 4638 II, LXXXIII | abbian infinite parti, pur si riducono a pochi capi; ma nell'una 4639 IV, IV | corrumper la gioventú e ridurla a vita lascivissima; onde 4640 I, XV | voi avete nominate, per ridurlo al colmo della perfezione: 4641 IV, LXVII | un concetto universale e ridurrà la moltitudine d'esse alla 4642 I, V | gentilomini della casa era ridursi súbito dopo cena alla signora 4643 II, LVI | fatto, cosí questa ancora lo ridusse a mal termine; in ultimo, 4644 II, LIII | parte del trombone, che rientrando si nasconde.~ ~ ~ 4645 I, L | non si ritacca, ma bisogna rifar un'altra figura; il che 4646 I, XVII | onorarlo, invitato a danzare, e rifiutando esso e questo e lo udir 4647 III, LIII | intendere, o corrispondere, e rifiutare, e come governarsi -.~ ~ ~ 4648 I, XIII | carico, non posso né voglio rifiutarlo, per non contravenir all' 4649 I, VI | essa, dopo l'aver alquanto rifiutato tal impresa, cosí disse: - 4650 III, XLVII | deliberata fanciulla sempre la rifiutava e dilungava da sé; e cosí 4651 II, XXIII | qualsivoglia altra cosa, debbo io rifutar di farla? - Voi dovete, - 4652 II, XIX | che gli sono offerti, e rifutargli modestamente, mostrando 4653 III, XXXIII | di quelle che gli hanno rifutati, o morti esse medesime, 4654 I, XXXV | altra nazione. Già non fu rifutato Tito Livio, ancora che colui 4655 II, XIX | gli siano offerti; né gli rifuti di quel modo che fanno alcuni, 4656 III, XXXV | ben seppe congiungere il rigor della giustizia con la mansuetudine 4657 IV, LXXIII | quella banda del palazzo che riguarda l'alta cima del monte di 4658 II, XXXVII | alcuni se ne trovan poco riguardati; e, parlando generalmente, 4659 II, XI | per non esser battuto, ma riguardato dagli altri; oltra che, 4660 I, IX | che la fortuna, pietosa riguardatrice dei martíri degli omini, 4661 II, XVI | in sé una certa fierezza riguardevole, perché par mossa non da 4662 II, XLV | spettaculi di tal sorte e conviti rilassavano gli animi affaticati in 4663 Intro | deliberazione cominciai a rileggerlo; e súbito nella prima fronte, 4664 IV, XXIII | ordinare, né a chi cade rilevare altrui. Però se 'l principe 4665 II, VII | apparere e mostrano i lumi de' rilevi, e cosí col lume profundano 4666 IV, XXXII | per ministra sua, che gli rilievi da' gravi pericoli; talor 4667 IV, LII | bellissimo, e quel subietto ove riluce adorna ed illumina d'una 4668 II, LXVII | nostro Pistoia a Serafino: “Rimanda il valigion che t'assimiglia”; 4669 III, XXII | sempre voluto poterlo far rimanere da tal scelerata vita, cosí 4670 III, XXVII | con quanti v'eran sopra rimase nel poter dei Mori, chi 4671 I, XXXII | que' primi tempi qui sia rimaso, per aver servato quella 4672 I, XXXII | ed una tinta di barbarie rimasta in Italia. Questa adunque 4673 Intro | altre parti d'Italia son rimasti integri e senza mutazione 4674 III, LXXIII | favore e di consiglio, spesso rimedia a quegli errori che fa il 4675 IV, LXXII | santa Maria Magdalena furono rimessi molti peccati perché ella 4676 II, XIX | star sempre un poco piú rimesso che non comporta il grado 4677 II, XXIII | che dire, ma il tutto si rimetta alla discrezion vostra -.~ ~ ~ 4678 II, LXXXVII | cosí súbito cominciai a rimettere il cavallo per Banchi, il 4679 I, XXXI | dottissimi, ai scritti de' quali rimetterei il nostro cortegiano, se 4680 I, XII | come qualche volta si sòle, rimettermi alla sentenzia d'un altro; 4681 IV, XLI | ministro, che a quel solo rimettesse totalmente la briglia e 4682 IV, XXIV | scala, la mattina ve la rimetteva? Contraria vita in tutto 4683 I, XXXIX | materia, perché voglio che la rimettiamo ad un'altra sera. Ma voi, 4684 III, XXXIX | quante avete fatto voi, e rimettovi alla continenzia solamente 4685 II, LXXXVI | cridare?” Poi súbito se rimise giú, come per dormire. I 4686 IV, XV | errori con un certo ambiguo rimorso e quasi a lor dispetto; 4687 II, XXXV | ragioni come si poria, siate rimosso da questo mal costume, acciò 4688 IV, LXII | che è la virtú visiva. Rimovasi adunque dal cieco giudicio 4689 IV, LIX | alla impudicizia; anzi le rimove e le induce alla via dei 4690 Intro | dirò altro se non che, per rimover ogni contenzione, io confesso 4691 IV, V | le sue bone qualità per rimoverlo da ogni intenzion viciosa 4692 III, XXXII | vituperoso accordo, si dolsero, rimproverandogli che, lassando l'arme, uscissero 4693 III, XX | lor vita dissoluta è lor rimproverata, si fanno beffe e ridonsi 4694 II, LXX | letto molto tardi, e gli rimproverava il dormir tanto, dicendogli: “ 4695 I, XXXVI | e l'uso altre di novo fa rinascere e dà lor grazia e dignità, 4696 IV, LXVI | e cosí con quei stimuli rinchiusi pungon l'anima e dànnole 4697 IV, LXI | che dicesse; ed esso cosí rincominciò: - Troppo infelice sarebbe 4698 II, LXXXVI | biastemare fieramente; e cosí rinegando se n'andò a dormire. Gli 4699 III, LI | causa hanno le donne di ringraziarmi; perché s'io non avessi 4700 II, LXV | menzione, dopo l'averlo ringraziato. gli disse: “Voi, messer 4701 II, XC | omini se ne stiano muti e le ringrazino da vantaggio? - Rispose 4702 II, XCII | signor Ottaviano, - anzi le ringrazio, poiché con lo amarmi non 4703 I, I | foggia di molti antichi, rinovando una grata memoria, recitaremo 4704 III, XIV | gli nutriscono, poi gli rinovano col generar essi ancor altri 4705 IV, XXXVIII | e carico di frutti, per rinovarlo molto piú bello e piú fecundo 4706 II, LXXXVIII| lo raccontarla alquanto rinovato il ridere, suggiunse messer 4707 II, IX | insegnar come s'avessero a riparar alcuni colpi di accia essendo 4708 I, XXXIV | accertare, avventurare; dicesse ripassare una persona con ragionamento, 4709 IV, LII | quasi che l'appetito si ripenta dell'error suo e riconosca 4710 I, XLVII | penetrati e di dolcezza ripieni. Però non è maraviglia se 4711 I, XVII | vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse, 4712 III, LXVI | per gli occhi al core e riportando l'esca e 'l focile di bellezza 4713 II, LVI | essi di colà in Portogallo riportano, quello amico del qual v' 4714 III, XXVII | e ritornarono a casa; e riportarono alla moglie, che madonna 4715 II, LXXXIV | Federico, che pensaste di riposarvi sotto questo sfogliato albero 4716 I, XXII | descenda qualche volta a piú riposati e placidi esercizi, e per 4717 II, LVI | quale esso per delicatura riposava sopra un guancialetto di 4718 III, XL | l'altro: perché esso si riposerà un poco e meglio poi potrà 4719 II, XLIV | bene che messer Federico si riposi un poco; e 'l carico del 4720 II, XXX | minima cosa e fuor di tempo, riprender ciò che essi non fanno e 4721 IV, VI | quelli pochi han riguardo a riprendergli dei loro errori cosí liberamente 4722 I, XXVIII | il che non era altro, che riprenderlo d'esser affettato nelle 4723 II, LXII | Ludovico nostro disse che io riprendeva una signora che usava un 4724 III, LVI | predicator, di quelli che riprendon le donne innamorate de' 4725 I, I | chi estimasse le giuste riprensioni quanto estimar si debbano. 4726 Intro | contenzione, io confesso ai mei riprensori non sapere questa lor lingua 4727 Intro | di scrivere che in lui è ripresa da chi nel resto lo lauda, 4728 III, XXXIII | posson dire e non v'è chi le riprovi -.~ ~ ~ 4729 I, LI | Rafaello; né mi dovete già riputar per tanto ignorante, che 4730 III, XXXV | comparato: ben credo che la riputazion ch'egli ebbe da lei fusse 4731 IV, LXIX | e con tanto diletto, che riputiamo niuna felicità potersi agguagliar 4732 III, XLVIII | forse i parenti di lei, se risapeano la cosa, gli ne facessino 4733 IV, XVI | pare delicatissimo; poi risapendo che cosa era, non solamente 4734 III, V | dubitasse che altri potesse risapere; e i costumi cosí selvatichi 4735 IV, LXV | mirabil diletto all'amante e riscaldandogli il core risveglia e liquefà 4736 III, LXVI | dove son pervenuti, e lo riscaldano e fannolo a sé simile ed 4737 II, XVI | dell'animo sia tanto, che riscaldi e dia forza a quella debile 4738 II, XXXIX | presto che mettersi a quel rischio; e cosí fuggirà un biasimo 4739 III, XLV | continente se qualche segno de risentirsi avesse dimostrato, ed in 4740 II, LIII | LIII.~ ~Risesi molto del sottil avvedimento 4741 IV, XLVII | governo ed una sola legge, che risplendesse communemente a tutti come 4742 IV, I | del suo valore, il quale risplendeva, oltre alla nobilità del 4743 II, LXXXVI | hai pur la vista chiara”, rispondeano li dui e diceano l'un altro: “ 4744 III, XXXII | come ignudi tra' nemici; e rispondendo essi già aver stabilito 4745 IV, LX | disse: - A questo argumento risponder non si po -. Poi suggiunse: - 4746 III, XVII | Signora, che al tutto si risponderà; ma io non voglio dir villania 4747 I, XXXII | Ma poiché mel commandate, risponderò quello che m'occorre a messer 4748 II, V | aspettando che messer Federico rispondesse: - E che gran peso è però 4749 III, XXXII | e lassassero i panni, e rispondessero ai nemici questo essere 4750 II, LXXVII | tu ciò che il tale dice? rispondi, ché gli Signori dimandano 4751 I, XXXIX | Demostene se ne rise, e risposegli che in questo non consistevano 4752 II, LXII | vescovi e d'altri prelati, risposemi che i cardinali s'intendevano 4753 II, XLV | a dimani -. Quivi súbito risposero molti non essere ancor, 4754 II, LXIV | ancor di bellezza, ed essa rispostogli che non meritava tal laude, 4755 II, LXXXVII | domandatogli chi egli era, ed esso rispostomi, mostrai di conoscerlo e 4756 II, XV | sinceri, ma pronti alle risse, volubili, che amano e disamano 4757 II, XLIV | fonte; poi forse, un poco ristorato, potrò dir qualche altra 4758 I, XXX | tutte l'altre. Però non vi ristringendo voi a dechiarir qual sia 4759 II, VII | sorte che ogni suo atto risulti e sia composto di tutte 4760 III, XLVII | ogni volta che la meschina risurgeva sopra l'acqua, la sorella 4761 IV, XIII | e boni ricordi susciti e risvegli in noi quelle virtú morali, 4762 IV, LXV | e riscaldandogli il core risveglia e liquefà alcune virtú sopite 4763 III, L | per sé. La notte poi mai risvegliarsi non sa, che non oda musica, 4764 IV, LXVIII | quasi da profundissimo sonno risvegliata, apre quegli occhi che tutti 4765 I, L | correggere, ché 'l marmo non si ritacca, ma bisogna rifar un'altra 4766 I, XXXIX | ché, credo, se saprete ritaccarlo ove lo lassaste, non farete 4767 II, L | o la persona cosí senza ritegno; ma far i movimenti d'un 4768 III, XLI | che d'altro freno non sono ritenute, che da quello che esse 4769 I, I | i costumi, gli abiti, i riti e i modi, che un tempo son 4770 IV, XL | è cosa difficile, devemo ritirarci a poco a poco da noi stessi 4771 IV, I | Cesare ci fosse a punto ritolto quando cominciava a mostrar 4772 IV, LII | quella similitudine, súbito ritornano al sfrenato desiderio e 4773 IV, LVI | Quivi il conte Ludovico, per ritornar esso ancor al primo proposito, 4774 III, LXXIV | vera forza è necessitato a ritornare da capo e far le demostrazioni, 4775 III, XXVII | capo d'un tempo liberi e ritornarono a casa; e riportarono alla 4776 IV, LXXII | Signor Gaspar, se tante volte ritornate al farci ingiuria, vi prometto 4777 I, XXVIII | stati un anno fuor di casa, ritornati súbito cominciano a parlare 4778 I, LIV | signor Prefetto, il qual ritornava, avendo accompagnato il 4779 III, XXIX | iracundia degli omini i quali ritornavano, andarono contra essi; ed 4780 IV, XLII | dirò piú delle donne, ma ritornerò al mio principe -. Rispose 4781 IV, LXX | per quella come in circulo ritorni. Tu dulcissimo vinculo del 4782 IV, XXX | ne' patti, - disse, - che ritorniate a dir mal delle donne. - 4783 I, LII | tanto, che avendogli fatto ritrar nuda una sua carissima donna 4784 I, VIII | cosí di questo nostro gioco ritraremo frutto ciascun di noi di 4785 III, XXVII | temperar le voluntà umane e ritrarle dal desiderar troppo efficacemente 4786 I, XXI | senza carico non si possa ritrarre, dee e nelle cose che occorrono 4787 III, LXV | trova difficultà, possa ritrarse, e mostrar d'aver parlato 4788 III, LIV | quelli coi quali parlano, che ritrarsi. Però la maniera dell'intertenersi 4789 III, LXXVII | donando licenzia a tutti si ritrasse nella stanza sua più secreta; 4790 Intro | mandovi questo libro come un ritratto di pittura della corte d' 4791 III, V | bona ed onesta, esser tanto ritrosa e mostrar tanto d'aborrire 4792 III, LIX | ad amar ancor le voglie ritrose e rubelle d'amore. Però 4793 II, I | età, nella quale quando ci ritrovamo, ci pare che sempre il cielo 4794 III, V | ancor un poco lascivi, che ritrovandovisi se ne levi; perché facilmente 4795 II, XXII | il piú sono modestissimi. Ritrovansi poi ancor alcun'altri tanto 4796 I, XII | Italia forse con fatica si ritrovariano altrettanti cavalieri cosí 4797 I, I | intervenissi presenzialmente per ritrovarmi, allor che furon detti, 4798 Intro | persone, come allora si ritrovarono nella corte d'Urbino, fui 4799 IV, XLVI | uno eccellente medico si ritrovasse in loco dove tutti gli omini 4800 II, XLV | veggiamo molte cose dagli omini ritrovate per questo effetto, come 4801 III, I | quanto i giochi, li quali son ritrovati per recrear gli animi affaticati 4802 I, XLIV | Conoscendo questo pericolo, si è ritrovato tra gli antichi sapienti 4803 III, LI | sue damigelle e quivi si ritrovavano molti nobili cavalieri innamorati; 4804 I, II | bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni oportuna cosa 4805 IV, VII | gravità ponderosa si sostengon ritti; ed essi, perché dentro 4806 II, LVIII | opinione di chi ascoltava; cosí riuscí il motto argutissimo e risibile.~ ~ ~ 4807 II, XI | appresenta; e vedendo poi riuscir molto maggior cosa che non 4808 II, XLVIII | aspettavano dove la cosa avesse a riuscire; quando messer Antonio, 4809 III, LXX | che questo fanno co' suoi rivali, e fin che non hanno modo 4810 Intro | periculo, diterminaimi di riveder súbito nel libro quel poco 4811 IV, LXXII | egli sapeva, essergli stati rivelati da una donna, che fu quella 4812 III, XXVIII | tante volte ha parlato e rivelato al mondo le cose che aveano 4813 II, XXXV | che eran dui vini, l'un di Rivera di Genoa e l'altro di questo 4814 II, C | tutti in piedi; e presa riverentemente licenzia dalla signora Duchessa, 4815 II, XXXVII | la testa parlando, e far riverenze in traverso di mala grazia, 4816 III, XX | della persona nel far le riverenzie. Altri usano certi sguardi 4817 I, XXXVI | e poi di novo d'altri la rivesteno, cosí il tempo quelle prime 4818 III, LXII | parti divengono piccoli rivi; cosí ancora l'amor diviso 4819 IV, LXVIII | la bellezza corporale, si rivolga in se stesso per contemplar 4820 II, LX | senso e contra di lui le rivolge, pungendolo con le sue proprie 4821 II, XXXIV | tanta forza ebbero, che rivolgendole nell'animo e considerando 4822 I, LV | fatica, ad un altro; - e rivoltasi a messer Federico Fregoso, - 4823 II, LXXII | prima impiccato, se gli rivoltò con un certo aspetto cogitabundo 4824 II, LXXIX | giorno a messer Antonio Rizzo d'un certo Forlivese: “Pensate 4825 II, LXIV | Allor”, rispose, “che tu di robar quelle d'altri”. E perché, 4826 IV, XXXIX | alcuno e molti sono che robbano per donare e cosí son liberali 4827 II, III | portar fodre di pelle, né robbe lunghe nel verno; portar 4828 III, VIII | questi esercizi virili cosí robusti ed asperi, ma voglio che 4829 I, LII | essendo Demetrio a campo a Rodi, e possendo intrar dentro 4830 I, LVI | una bassa, ballarono una roegarze con estrema grazia e singular 4831 IV, LXIX | mortificata e sepulta. Questo è il rogo, nel quale scrivono i poeti 4832 II, LXI | una brigata di belle donne romane, e dicendo uno di quei gentilomini:~ ~ 4833 II, LXXXVI | parlar alto e far i maggiori romori del mondo, mostrando venire 4834 IV, I | corso, talor presso al fine rompa i nostri fragili e vani 4835 II, I | qualche scoglio la nave rompemo. Per esser adunque l'animo 4836 III, L | che col continuo battere rompeno ciò che le osta. E molti 4837 II, LXXVIII | Cosimo gli rispose: “Vesti di rosato, e parla poco”. Di questa 4838 I, XL | sia cosí bianca né cosí rossa, ma col suo color nativo 4839 II, LXXVI | quelle due figure eran troppo rosse nel viso. Allora Rafaello 4840 II, LXXVI | vedete, ancor in cielo cosí rossi, per vergogna che la Chiesa 4841 IV, LVIII | da Dio fabricata. Il ciel rotondo, ornato di tanti divini 4842 I, XXXII | faceva in quella prima età rozza ed inculta, quando lo incendio 4843 I, XLVII | ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. Con 4844 II, XXXV | monstro, pur averian voluto rubarsilo l'una all'altra -. Quivi 4845 III, XX | e quasi depositari delle rubbarie che fanno molti príncipi. 4846 III, LIX | ancor le voglie ritrose e rubelle d'amore. Però questi tanto 4847 IV, LIII | questo amor sensuale in tutto rubello dalla ragione, e però si 4848 IV, LXIX | immortale'; questo è lo ardente rubo di Mosè, le lingue dispartite 4849 IV, XI | altri animali; onde Prometeo rubò quella artificiosa sapienzia 4850 II, XIII | canuto e senza denti, pien di rughe, con una viola in braccio 4851 I, XVII | finché bisognasse, per non ruginire più di quello che siate”; 4852 III, LXX | precipitargli con certa ruína, dicendone tutti i mali, 4853 IV, VII | per la propria gravità ruinano da se stessi e da un errore 4854 II, XXXVI | polvere negli occhi, fannosi ruinare i cavalli addosso ne' fossi 4855 IV, LVIII | non poriano star insieme e ruinarebbe il mondo; hanno ancora tanta 4856 III, LXX | hanno modo ben sicuro di ruinargli, van dissimulando e piú 4857 III, LXX | qualche altro miglior modo da ruinarlo -. Rispose ridendo il signor 4858 IV, XXXVIII | ai suoi disse: “Amici, ruinati eravamo noi, se non ruinavamo”; 4859 IV, XXXVIII | ruinati eravamo noi, se non ruinavamo”; cosí bene poriano allor 4860 III, XXXII | essi combatterono e gli ruppero -.~ ~ ~ 4861 I, XXXIII | ed orrida che abbia del rustico, ma sonora, chiara, soave 4862 IV, II | il signor Francesco Maria Ruvere, prefetto di Roma, fu esso 4863 II, LXXXVI | digiunar pane ed acqua ogni sabbato ad onore di Nostra Signora, 4864 III, XLVII | animo che quando Capua fu saccheggiata dai Franzesi, che ancora 4865 II, LXII | confessandosi diceva al sacerdote che digiunava volentieri 4866 IV, XLVII | gli omini privati re, e i sacerdoti papi e i discipoli maestri, 4867 III, XL | quali fan professione chi di sacerdozio, chi di filosofia, chi delle 4868 IV, LXXII | spirito amoroso impresse il sacratissimo sigillo delle cinque piaghe; 4869 IV, LXV | riverenzia che alle cose sacre aver si sòle e parle d'esser 4870 III, XIX | Iuliano: - Poiché nella sacrestia ancor vi giova d'entrare, 4871 II, XX | Federico e disse: - Troppo gran sacrilegio sarebbe rubare allo Evangelio; 4872 IV, LVII | di noi che come profano e sacrilego incorresse nell'ira di Dio; 4873 II, LXIII | Disse ancor messer lacomo Sadoletto al Beroaldo, che affermava 4874 III, LXVI | dove sono indrizzati come saetta al segno, naturalmente penetrano 4875 III, LXVI | che è vicino, gli occhi saettano ed affaturano come venefíci; 4876 I, LI | di mare, non que' lampi e saette, non lo incendio d'una città, 4877 III, XXVIII | lirico; e di Corinna e di Saffo, che furono eccellentissime 4878 II, XV | giovani, piú continenti e piú sagaci, sono anco poi piú parlatori, 4879 IV, XI | Iove guardata da custodi sagacissimi, i quali tanto spaventavano 4880 III, LIX | volentieri certe donne, che con sagacità ed arte pare che nella bellezza 4881 III, XXX | forze di Roma, mercè delle sagge e magnanime donne; le quali 4882 III, XXXIII | viltà. Poi, come le donne saguntine nella ruina della patria 4883 II, LXII | il Papa gli rispose: “Non sai tu che "caglio" in lingua 4884 II, LVIII | molto dotto, venendo al salario disse che oltre ai denari 4885 III, L | d'amore sono adamantine e salde nella lor infinita constanzia 4886 IV, II | fu fatto arcivescovo di Salerno; il conte Ludovico, vescovo 4887 I, IV | oltre agli argutissimi sali, d'una graziosa e grave 4888 I, XXXII | i versi che cantavano i Salii a pena erano dai posteri 4889 II, LXIV | Questo medesimo modo usò Sallaza dalla Pedrada per onorar 4890 II, LXXXIII | cose che son dette parer salse ed argute.~ ~ ~ 4891 II, LVIII | ambiguo, il motto diventa salsissimo; come l'altr'ieri, disputandosi 4892 II, XVI | impresa, parlan tanto e saltano, né possono star fermi, 4893 II, LXXXVII | per Banchi, il qual andava saltellando e traendo calci. Imaginate 4894 I, XXVI | alla foggia sua, con que' saltetti e gambe stirate in punta 4895 II, LVI | alle percosse; poi fece un salto inanti al Re allegramente, 4896 I, II | di modo che, oltre alla salubrità dell'aere, si trova abundantissima 4897 I, XXXIX | diverso dagli altri. In Salustio, in Cesare, in Varrone e 4898 IV, X | ingannandolo con inganno salutifero; come i cauti medici, li 4899 II, LXXXVII | cancelleria, ché io quivi lo salvarei. Il frate, pauroso e tutto 4900 IV, XV | magisterio alcuno di calamita per salvarsi. L'incontinenti adunque 4901 IV, XII | avere solamente l'arte da sanare il mal dell'unghie e lo 4902 IV, XLVI | quel medico, se ben non sanasse gli infermi, mancasse del 4903 II, XXXV | versi sotto 'l nome del Sanazaro, a tutti parvero molto eccellenti 4904 II, XLIX | cantare un Chirie ed un Sanctus il prete di Varlungo quando 4905 II, LI | le spalle fieramente gli sanguinassero, andava cosí lentamente 4906 IV, XLVI | tutti gli omini fossero sani, non per questo si devria 4907 II, XLV | presenzia del nostro Iacomo Sansecondo, cosí non devrei in presenzia 4908 I, XXV | aggraziatamente fa il signor Galleazzo Sanseverino, gran scudiero di Francia 4909 IV, LXI | conosco indegno di parlar dei santissimi misterii d'Amore, prego 4910 III, XLIX | signora Felice dalla Rovere a Saona, e dubitando che alcune 4911 II, XVIII | ingegno e la prudenzia per sapersegli accommodare, e la deliberata 4912 III, IV | contenziosa, non inetta, sapersi guadagnar e conservar la 4913 I, XXV | pigliar il meglio di ciò che sapevano; ché sí come del lottare, 4914 II, LXXXII | accostatomisi all'orecchio, disse: “Sapiate ch'io non dico un terzo 4915 I, XLIV | ritrovato tra gli antichi sapienti chi ha scritto libri, in 4916 IV, X | troppo delicati medicina di sapore amaro, circondano l'orificio 4917 II, XXXVI | a tavola poi, minestre, sapori, gelatine, tutte si dànno 4918 II, XCV | Riciardo, conoscendo quanto piú saporiti fossero i basci dell'amante 4919 I, XXXVII | imitazione, benché noi non sappiam di cui -. Rispose il Conte: - 4920 II, XIX | d'allegrezza; né par che sappian ciò che si far delle mani 4921 II, XLV | ancora lo promettesse, non lo saprebbe dire.~ ~ ~ 4922 III, X | molte se ne trovassero, che saprebbon cosí ben governar le città 4923 I, XXXIX | memoria, ché, credo, se saprete ritaccarlo ove lo lassaste, 4924 II, XXXIX | tutta la sua pittura non sapria depingerle. E di questi 4925 II, XLVIII | credo che queste due ci saprian chiarir tutti i nostri dubbi, 4926 I, XXV | tempri, cosí io forse vi saprò dir qual abbia ad esser 4927 IV, LI | felicemente che i giovani, sarammi necessario far un poco di 4928 | saran 4929 III, XXXVII | Cleopatre, non mancano infiniti Sardanapali; che è assai peggio. - Non 4930 I, XII | veramente parmi che tutti sarebben piacevoli: pur, per non 4931 IV, XXXVI | avuto questi risguardi, non sarebbon stati nel colmo di quella 4932 | sarei 4933 | saremo 4934 III, XXXVIII | figlioli né piú né meno saríano certi; ché se ben le donne 4935 IV, LXIX | alle piante ancora ed ai sassi communica, come un vestigio 4936 II, XXVII | tutti star bene, pur che satisfacciano a chi gli porta. Vero è 4937 I, L | essendo fatte per memoria, satisfanno piú a quello effetto per 4938 II, XLIV | questo debba compiutamente satisfarci. Poi, parlato che si sia 4939 I, XXIII | ma, se io tacessi, non satisfarei alla libertà ch'io ho di 4940 III, XLVIII | la quale, desiderosa di satisfarlo per toccarne piú denari, 4941 IV, LVII | error loro; poi a voi ancora satisfarò -. Cosí ricominciando, - 4942 III, XLIII | le mancavan modi e vie da satisfarsi secretissimamente e senza 4943 IV, XVIII | scrive esser stata quando già Saturno regnava -.~ ~ ~ 4944 II, LVI | vedete se questa simia era savia, avveduta e prudente -. 4945 II, XVI | dir che ne' giovani troppa saviezza è mal segno, ma di corregger 4946 I, VIII | principio son stati reputati savissimi, con processo di tempo si 4947 II, VIII | continuazione non solamente si saziano, ma ancora si stancano. 4948 II, XLI | venir mai a fastidio o pur a saziare, continuamente diletti.~ ~ ~ 4949 II, XII | quale gli ignoranti non si sazieno e non tengan poco conto, 4950 I, XXI | un passo, combattere una sbarra, sia bono tra i miglior 4951 III, XXVI | sacrificio all'ombra di Sinatto”. Sbigottito Sinorige di queste parole 4952 II, LVI | testa alla simia una gran scaccata; la qual súbito saltò da 4953 III, XXXII | combatterono, che in poco tempo scacciarono Filippo con vergogna e danno; 4954 II, XCIV | quei durissimi diamanti, scaldar que' freddi ghiacci, che 4955 II, LXII | dimandava cosí, perché solea scaldare i forni. E domandando io 4956 II, LXXXVI | Donna di Loreto devotamente scalzo ed ignudo, ché questo è 4957 III, LXXIV | inimicizie ed infiniti scandali e ruine manifeste, perché 4958 II, LXVII | uccelli e spesso a casse, a scanni, a carri, a candeglieri; 4959 III, XLVII | forza la vinse. Essa cosí scapigliata e piangendo ritornò nel 4960 II, LXXXVII | e callatosi indrieto lo scapularo mostrò una gran zazzera 4961 II, VIII | ritrovandosi il cortegiano nella scaramuzza o fatto d'arme o battaglia 4962 II, LXXXVIII| peso all'osteria, tutto scarmigliato e senza berretta, pallido 4963 III, XLVII | finse volersi attaccare una scarpa tanto che colui che la menava 4964 II, III | giornea, con le calze aperte e scarpette pulite e, per esser galante, 4965 I, XXVI | ha da esser guida, andar scegliendo or da un or da un altro 4966 III, XXII | poterlo far rimanere da tal scelerata vita, cosí adesso era apparecchiata 4967 IV, VI | anzi han piacere che vivano sceleratamente né mai si correggano; dall' 4968 II, III | trovavansi ancor molti sceleratissimi; i quali, se vivessero, 4969 II, LXXXVII | pregava ch'io lo lassassi scendere, e non facessi questa vergogna 4970 IV, XVII | nemici intrinsechi e dona lo scettro e dominio intiero alla ragione. 4971 II, XX | imitazion del cane volea scherzar col patrone. Però bisogna 4972 II, LXXXVII | stretto per non cadere me le schiacciava nel petto, spesso in sul 4973 II, LXXX | apparato quanti legni sono in Schiavonia”; rispose maestro Marc'Antonio: “ 4974 III, LVI | forza a vecchi, infermi, schifi e stomacosi, che le fan 4975 I, XXII | placidi esercizi, e per schivar la invidia e per intertenersi 4976 IV, LXII | che quei vivi spiriti che scintillan for per gli occhi tuttavia 4977 I, VIII | giudicando questo esito per le scintille di pazzia che ogni dí si 4978 II, XXVII | e tutte l'altre che sono sciocchissime si conoscono per le loro. 4979 III, LX | dànno in preda ad omini sciocchissimi e vili e da poco, e che 4980 I, XXVIII | arma, si pon senza pensar scioltamente in una attitudine pronta, 4981 II, XXIX | Oresti, Tesei e Piritoi, né Scipioni e Lelii; anzi non so per 4982 IV, XXXVII | altri fossero Procuste e Scirone, Cacco, Diomede, Anteo, 4983 II, LXII | Oremus pro haereticis et scismaticis. E 'l conte Ludovico nostro 4984 IV, XXVII | Onde fu già costume fra i Sciti che chi non avesse morto 4985 III, L | infinita constanzia piú che i scogli all'onde del mare?~ ~ ~ 4986 IV, XXXVI | meritareste nome di bon maestro di scola che di bon cortegiano, ed 4987 II, LXXXIX | tra gli altri in Padoa uno scolar siciliano, chiamato Ponzio; 4988 II, XXXIX | mai, a persuasion di molti scolari, desingannar quel podestà 4989 I, X | sempre abbiano la propria scontentezza dipinta negli occhi; e se 4990 II, XXXIV | donna da troppo passione, scoperse il suo desiderio ad un'altra 4991 III, XLIX | alcune vele che s'erano scoperte fossero legni di papa Alessandro 4992 I, XXVII | strade con la sponga e la scopetta; perché questa cosí fatta 4993 II, XLV | che par che ci voglia far scoppiare, tanto che, per forza che 4994 II, XVI | in un tratto, quasi come scoppio di bombarda, erumpe dalla 4995 I, XVIII | è che a qualche modo lo scopra, per non essere defraudato 4996 I, XIV | speranza di laude; e non scoprendo questo splendor di nobiltà 4997 III, LXXII | Cesare: - Per vostra fé, non scopriamo i nostri errori. - Pur bisogna 4998 II, C | correggere gli errori mei, scoprirassi quella perfezion della donna 4999 I, VIII | se la vena di pazzia che scopriremo sarà tanto abundante che 5000 I, XL | solamente per mostrargli, scopriria l'arte e, benché belli gli 5001 III, LXXII | nostri errori. - Pur bisogna scoprirli, - rispose il signor Gasparo, - 5002 I, V | sotto varii velami spesso scoprivano i circonstanti allegoricamente 5003 I, XX | dicono, che allora l'arte si scorda nel bisogno; perché certamente 5004 I, XLVII | riposato e placido sonno, scordandosi le lacrime così proprie, 5005 II, XXVII | nella capigliatura, che si scordano il resto; altri fan professione 5006 II, I | Temistocle, un'arte che a scordar insegnasse; perché tanto 5007 II, LXXIII | fosse che in tutto se lo scordasse; ed in questo piú si confirmò, 5008 III, XX | ippocriti maledetti, i quali, scordati o piú presto facendo poco 5009 II, IX | parlai, s'avesse in tutto scordato con chi parlava e perché, 5010 IV, XLIX | dí nostri, dubito che si scorderia d'insegnar al suo principe, 5011 IV, XXXII | prosperità tanto che si scordino di lui, o della prudenzia 5012 II, VI | coperti d'un certo velo, che scorger non gli lascia da chi gli