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| Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Libro, Capitolo grigio = Testo di commento
5513 IV, LXXII | hanno curato la vita, né temuto i strazi, né alcuna maniera
5514 II, I | piaceri riserva altro che una tenace memoria e la imagine di
5515 I, XLVII | abito bono ed un costume tendente alla virtú, il qual fa l'
5516 IV, XLV | instituir la sua signora e tender con essa a quel fine della
5517 I, XXXVII | sempre per diverse vie si po tendere alla sommità d'ogni eccellenzia.
5518 I, VIII | fine inteso abbiamo dove tendeva; poi, conosciuto lo umore,
5519 II, VI | tutto per l'ambizione divien tenebrosa; ché ognun volentier si
5520 IV, LXIX | tutto dí con questi nostri tenebrosi occhi veggiamo nei corpi
5521 IV, XIII | quell'anima, levandole il tenebroso velo della ignoranzia, dalla
5522 IV, XXXIII | patria e i populi suoi, tenendogli non in troppo servitú, per
5523 III, VIII | piú che sia possibile; e tenendosi delicata e polita, mostrar
5524 III, IV | alla donna sta ben aver una tenerezza molle e delicata, con maniera
5525 IV, XXIV | e spargano discordie per tenergli disgiunti e debili; e da
5526 II, XCV | dolce amore verso Riciardo, tenerissimamente da quel giorno innanzi l'
5527 II, LXXXVII | questo effetto, e mostrando tenermi stretto per non cadere me
5528 Intro | il mio Cortegiano, non me tenerò io punto da loro ingiuriato.~
5529 III, II | Magnifico: - Signora, se io la tenessi per bella, la mostrarei
5530 II, LXXXVIII| e meco presero Cesare e tenevanlo strettissimo; ed esso, sempre
5531 III, I | veduta, presumano e per fermo tengano la corte d'Urbino esser
5532 II, LXXXVI | vista”. Allor quel meschino tenne per fermo d'esser diventato
5533 II, VII | condizioni eccellenti, ma il tenor della vita sua ordini con
5534 III, LXII | estimata di poco giudicio, tentando lo impossibile; ma io, poiché
5535 III, LXXII | Voi, - disse, - volete tentarmi; troppo sète tutti ammaestrati
5536 Intro | novità, parea che quelli tali tentassero di farla imprimere. Ond'
5537 III, XXVII | e loro furono chiariti, tentati alcun altri modi di liberarlo,
5538 II, LXI | esso súbito confessò, per tentazion del diavolo aver ingravidate
5539 III, LXV | cautamente, che le parole prime tentino l'animo e tocchino tanto
5540 IV, LXIX | altro che sogni ed umbre tenuissime di bellezza, ci paion tanto
5541 I, XLVII | antichi sia stata celebrata e tenuta per cosa sacra, e sia stato
5542 III, XXXIV | maravigliosa prudenzia; poi Teodelinda, regina de' Longobardi,
5543 III, XXXIV | Longobardi, di singular virtú; Teodora, greca imperatrice; ed in
5544 Intro | toscano; per non fare come Teofrasto, il qual, per parlare troppo
5545 II, LXVI | medico che pigli medicina, né teologo che sia bon cristiano -.~ ~ ~
5546 IV, LXXIII | e disse: - Signora, per terminar la lite tra 'l signor Gaspar
5547 III, LVI | quando questo amore non po terminare in matrimonio, è forza che
5548 III, XLIII | desideravano che un tanto amor terminasse felicemente ed esser insieme
5549 II, XXIV | imposto da un mio signor terminatamente quello ch'io abbia a fare
5550 I, V | Cristoforo Romano Pietro Monte, Terpandro, messer Nicolò Frisio; di
5551 II, VIII | il nostro cortegiano, se terrà a memoria la causa che lo
5552 II, LXXXVI | Acqua Pendente e quest'altre terre vicine per veder di qualche
5553 II, L | alcuni ch'io conosco, mi terrei per molto felice; ma dubito
5554 IV, LIII | essa summersa nella pregion terrena e, per esser applicata al
5555 IV, LXIX | vederlo, quando da questa terrestre bassezza partendo se ne
5556 I, XVIII | crucciava diveniva tanto terribile nell'aspetto, che veggendosi
5557 III, XL | donna di palazzo; ed io mi terrò per molta grazia l'aver
5558 III, IV | potendo poi averne altra, terrolla come mia a guisa di Pigmalione.
5559 IV, LII | percuota in un bel vaso d'oro terso e variato di preciose gemme;
5560 II, XLVIII | noi ve ne giungeremo la terza sorte, che chiamano “burle”;
5561 IV, XXXVI | perché Dio, come si dice, è tesauriero dei príncipi liberali; far
5562 I, XLIII | che si commenda al sacro tesauro delle lettre, ognuno po
5563 II, XXIX | mondo quei Piladi ed Oresti, Tesei e Piritoi, né Scipioni e
5564 IV, XXXVII | que' primi antichi, come Teseo ed Ercule: né crediate che
5565 I, LII | Alessandro, non solamente donar tesori e stati, ma i suoi proprii
5566 I, XLVII | inanzi al giorno a filare o a tessere si lieva, dal sonno si diffende
5567 III, XLVI | periuri fanno? quanti falsi testimoni, solamente per aver denari?
5568 I, XXX | possa scriver bene. E gran testinionio di questo parmi che ci dimostri
5569 III, XXIX | Italia, nella contrata ove il Tevere entra in mare. Cosí discesi
5570 | Tibi
5571 III, LXXIV | piú sete di sangue che le tigri.~ ~ ~
5572 III, XXIII | nobili cavalieri e senatori timidamente accusarono fratelli, amici
5573 II, XIV | studiano d'apparere; e però si tingono i capelli e fannosi la barba
5574 I, XXXII | esse ancor divise ed alcune tinte di latinità pervenute per
5575 IV, XLVII | possibile levargli quella tintura della tirannide, della qual
5576 IV, XXIV | insolenzia e quei costumi tirannici che hanno dentro; onde senza
5577 III, LIV | mostrerà non l'intendere e tirarà le parole ad altro significato,
5578 II, LXXXVII | cominciarono que' signori a tirarci ova dalle finestre, poi
5579 Intro | ignobile e che solamente sappia tirare le linee principali, senza
5580 II, LII | avvelenati, che erano stati tirati dal campo, scrisse al Duca
5581 II, LXXVII | altro se gli accostò e, tiratolo per la veste, disse: “Fratello,
5582 II, VIII | invenzioni ingeniose, che a sé tirino gli occhi de' circonstanti,
5583 I, XLIX | chiara ed onorata di tanti tituli di consulati, di triunfi
5584 II, LXXVII | parlasse né avesse parlato, toccandolo col cubito lo risvegliò
5585 III, XLVIII | desiderosa di satisfarlo per toccarne piú denari, persuase alla
5586 IV, XLI | governatore. Però, se a me toccasse instituirlo, vorrei che
5587 I, LIV | che agli altri questa sera toccata, oramai m'ha stanco di dire,
5588 II, XIV | comprese che quelle parole toccavano al signor Morello; ed esso
5589 III, LXXVI | donne; poi le avete cosí ben tocche, che par che abbiate aspettato
5590 IV, XII | toccare, poi vedemo, udiamo e tocchiamo; benché però ancora molte
5591 III, LXV | prime tentino l'animo e tocchino tanto ambiguamente la Voluntà
5592 IV, XVII | per virtú e saper suo lor toglie le forze, riducendogli a
5593 IV, XIV | però questi s'ingannano togliendo il piacer falso per lo vero
5594 I, XXX | e giudicio tanto divino togliesse la speranza a tutti i posteri
5595 III, XLV | occhi negava la sua luce, ma toglieva al core quei pensieri, che
5596 III, II | nella casa d'Inghilterra; il Toison d'oro in quella di Borgogna;
5597 IV, XLVII | l'altro nelle passioni e tolleranzie, che fu Ulisse, cosí volesse
5598 III, XXXVI | voi al mondo, che avessero tollerato gli acerbi colpi della fortuna
5599 II, XCIV | che ogni gentil innamorato tolleri tante fatiche, tante vigilie,
5600 I, III | tanto vigor d'animo sempre tollerò, che mai la virtú dalla
5601 III, XXXII | non potendo contrastare, tolsero patto col giuppon solo e
5602 I, XLV | Giunto Alessandro alla famosa tomba ~ del fero Achille, sospirando
5603 III, XXXVI | piramidi e città, come quella Tomiris, regina di Scizia, Artemisia,
5604 I, LI | pittore non fa la figura tonda, fa que' musculi e membri
5605 I, LI | fa que' musculi e membri tondeggiati di sorte che vanno a ritrovar
5606 III, XX | alzano nel passeggiar la tonica per mostrar le calze tirate
5607 III, XX | erbe crude, affumati con le toniche squarciate, gàbbano i semplici;
5608 I, XVIII | modestamente si laudi; anzi toôr quello per testimonio piú
5609 III, L | cercano con incanti e malie tôr loro quella libertà che
5610 II, LXXIX | altro prete, disse Antonio Torello a quel tale: “Che stai tu
5611 I, XXI | giocare a canne, correr tori, lanzar aste e dardi, sia
5612 III, XXVI | piú questo amore, deliberò tôrla per moglie, benché essa
5613 III, LVI | pungenti spine dell'odio che tormenta quelle infelici anime, legate
5614 II, LXXXVII | e per questo piú volte tornai innanzi e 'ndietro per Banchi,
5615 IV, I | lontano possano il porto. Tornami adunque a memoria che non
5616 IV, LXVI | dubbio di perderla mai; tornandosi sempre a memoria che 'l
5617 III, LXX | altri dicono spesso cose che tornano a biasimo e danno di se
5618 I, LIII | donna, che non aría, se or tornasse vivo, quello eccellentissimo
5619 III, LXXIV | fatti cenere, dopo morte tornassero vivi per morir un'altra
5620 II, LXX | dalla morte; da poi l'avaro, tornato in sé, volse che quel servitor
5621 III, XXVIII | intendendo che 'l marito tornava a casa? - Rispose il Magnifico: -
5622 II, VIII | spettaculi publici, giostrando, torneando, o giocando a canne, o facendo
5623 IV, XXXIX | lassiamo questo ragionamento e torniamo al nostro. Dico adunque,
5624 II, XXIV | con lo esempio di Manlio Torquato, che in tal caso per troppo
5625 III, LI | mirati dalle mura e dalle torri; onde loro parea che ogni
5626 I, XL | comparendo solamente a lume di torze o, come mostrano i cauti
5627 I, XXVI | nel spesso alzare il capo, torzendo una parte della bocca, il
5628 II, XXVIII | vedeste passeggiar con quel torzer di capo, dimenandosi tutto,
5629 IV, XXXIII | spesso la ruina ed esizio totale delle città e dei regni.
5630 IV, XXXVI | quello derivano e di quindi traboccassero nel mare: pensier veramente
5631 III, XXXI | di Tito Tacio una donna tradì Roma ed insegnò la strada
5632 II, LXI | Domine, quinque talenta tradidisti mihi; ecce alia quinque
5633 II, LXXVII | svilupparsi, “Ah villan traditor”, disse, “dunque tu ancor
5634 II, XCIV | tanto abominevole l'esser traditore ancora contra un nemico,
5635 II, LXXXVII | qual andava saltellando e traendo calci. Imaginate or voi
5636 I, LII | utilità o piacer non se ne traesse, oltre che giovi a saper
5637 III, LXXIV | simulati lo suspendeno e gli trafiggono il core, mostrando non curarlo
5638 II, LXXX | per l'apparato della tua tragedia basteran tre solamente”.~ ~ ~
5639 II, XLV | strani animali, comedie, tragedie e moresche; né da tal vista
5640 I, XLIX | nobilissima e degna sia, si traggono molte utilità, e massimamente
5641 III, LXVI | essi quasi visibilmente traluceno quelle ardenti passioni,
5642 II, XXVI | foggia de' quali Dario avea tramutato la forma della spada persiana,
5643 IV, XXXIV | i suoi sudditi in stato tranquillo e dar loro i beni dell'animo
5644 Intro | promessa sua ne avea fatto transcrivere una gran parte, non potei
5645 IV, LXVIII | discorso della ragione; ché, transformata in angelo, intende tutte
5646 IV, LXIV | desiderio l'una dell'altra si transfundano alternamente ancor l'una
5647 IV, XXI | amministrazione populare; e la transgressione e vicio contrario, per dir
5648 I, IX | Emilia gli impose silenzio, e trapassando la dama che ivi sedeva,
5649 II, XIV | lassare gusto di sé via trapassano da canto l'orecchie non
5650 I, XXXIV | significazione che la lor propria e, traportandole a proposito, quasi le inserisse
5651 III, XXIV | estima che di Grecia fusse traportata, la quale era che publicamente
5652 IV, VII | questi princípi e lassandosi trapportar dalla persuasione di se
5653 III, XXVI | continuamente, non ne poté mai trar altro frutto che quello
5654 IV, XLIX | drieto la baia e le donne ne trarebbon poco altro piacere che di
5655 II, LXXVII | Serafino che poco piú potea trargli di mano, disse: “Fratello
5656 I, IX | come a quello che solo po trarla al fine -. L'Unico, avendo
5657 II, XCIV | dimostrazion d'amarlo per trarne utilità. Però vedete gli
5658 II, XXVI | de' quali i nostri erano trasformati, dever venire a subiugarci;
5659 Intro | ha sempre avuto forza di trasportare dall'una all'altra, quasi
5660 II, LXXXIX | abbia vinto”; e cosí dicendo trassesi dalla manica quel spago
5661 I, XLVII | piacevole; questo è iocundissimo trastullo dopo le piogge, i venti
5662 III, XXVIII | quello abbandonasse, e tratta dal desiderio volasse súbito
5663 I, XXXIV | intendere riconoscerla e trattarla per averne perfetta notizia;
5664 III, XIII | in poesia? altre che han trattato le cause ed accusato e diffeso
5665 IV, LXIV | l'adito alle anime, che tratte dal desiderio l'una dell'
5666 IV, LXVI | anima sempre s'affligge e travaglia e quasi diventa furiosa,
5667 III, XXX | fece delle lor donne, fu travagliato di guerre da ogni banda;
5668 II, XIV | levarsi dell'animo que' travagliosi pensieri e gravi molestie
5669 II, LXX | disperazione s'impiccò ad un trave della sua camera; ed avendo
5670 II, XXVII | fettuzze annodate e fregi traversati, non lo tenesse per pazzo
5671 II, LXX | ed essendosi per sorte traversato ad una di quelle finestrette,
5672 | traverso
5673 II, LXXVIII | pericoloso e non sapea come travestirsi; ed essendone il Conte addimandato,
5674 II, LXXXVII | Il frate, pauroso e tutto tremante, parea che non sapesse che
5675 III, XXIV | tanto sapere e sicurezza nel tremendo passo della morte, restarono
5676 III, XXX | dividendo il populo in trenta curie, a quelle pose i nomi
5677 II, LIV | comparir ignudi innanzi al tribunal di Cristo, io non posso
5678 II, XXVII | ancor gli abiti festivi, trinzati, pomposi e superbi. Medesimamente
5679 I, X | parola con certi sospiri triplicati, di null'altra cosa ragionano
5680 Intro | titulo, presi non mediocre tristezza, la qual ancora nel passar
5681 III, LI | miserie e quelle turbide tristezze che cosí spesso loro sono
5682 II, I | entra la nubilosa e turbida tristizia, di mille calamità compagnata,
5683 IV, VII | di grandi omini e cavalli triunfanti e dentro erano pieni di
5684 I, LII | figlioli ed ornargli il triunfo che a far avea. E molti
5685 IV, LIX | però la bellezza è il vero trofeo della vittoria dell'anima,
5686 III, XXX | sabine, che si facessero le troiane al principio; ché avendosi
5687 III, VIII | sonare tamburri, piffari o trombe, o altri tali instrumenti;
5688 II, LIII | nella gola quella parte del trombone, che rientrando si nasconde.~ ~ ~
5689 III, XLIII | per ogni via cercasse di troncar que' desidèri, che ormai
5690 II, LXIII | medesimo; dal quale quando ci trovamo ingannati di quello che
5691 IV, LXII | molto della sua dignità trovandosi congiunta con quel subietto
5692 II, XXXVI | stomacose e fetide cose; e trovanle tanto aborrenti dai sensi
5693 II, XXXVIII | qualche cosa oltr'all'arme si trovarà eccellente, se ne vaglia
5694 I, XXXIV | eleganzia e gravità, fra noi si trovaranno di quei che non lo intenderanno. -
5695 II, XVIII | questi cortegiani oggidí trovarannosi assai, perché mi pare che
5696 II, VII | ogni studio ed industria di trovarci dentro o errore o almen
5697 I, XXXVII | oratori tante sorti di dire trovarebbe. Parmi ancor ricordare che
5698 IV, LXIX | non la possano; e quivi trovaremo felicissimo termine ai nostri
5699 II, XCV | tiene il corpo, non se ne trovaria alcuna che non amasse il
5700 III, XLVII | ben questo, che molte si trovariano e trovansi, che in tal caso
5701 III, LVIII | signora Emilia: - Io m'obligo trovarla, sempre che voi trovarete
5702 II, LII | in consiglio del modo di trovarne per i bisogni che occorreano,
5703 II, LV | e promise esso ancor di trovarvisi, per praticar la cosa. Andando
5704 I, XIX | virile, e pur è grazioso; e trovasi questa qualità in molte
5705 I, XLV | che sí chiara tromba ~ trovasti e chi di te sí alto scrisse!.~ ~
5706 I, LII | comparavano; e che siansi già trovati alcuni pittori che donavano
5707 II, LXXVIII | esser gran spenditor, non trovava modo di rendergli. A questo
5708 II, III | gli ingegni piú che umani, trovavansi ancor molti sceleratissimi;
5709 IV, LXVII | LXVII.~ ~Ma tra questi beni troveranne lo amante un altro ancor
5710 II, XI | privatamente, come or noi ci troviamo, penso che licito gli sia
5711 | tuae
5712 | tue
5713 II, LXXXVIII| cominciò a vedere questo tumulto ed ognun corse; e quanto
5714 III, V | disonesti d'altre donne, se ne turbano e mostrano non credere,
5715 II, LVI | scaccomatto; per che il gentilomo turbato, come soglion esser tutti
5716 II, I | pensieri entra la nubilosa e turbida tristizia, di mille calamità
5717 I, XXXII | altramente parlavano Evandro e Turno e gli altri Latini di que'
5718 III, XXXIV | insino a qui ha governato e tuttora governa il stato suo.~ ~ ~
5719 II, LXXIV | ancora il signor Ottaviano Ubaldino a Fiorenza in compagnia
5720 I, XII | che siano essi ancor poco ubedienti.~ ~ ~
5721 II, XXIII | rispose messer Federico, - ubidire al signor vostro in tutte
5722 II, XXIII | principe, è obligato ad ubidirgli in tutte le cose che gli
5723 II, XXIV | parendogli che in loco d'ubidirlo avesse voluto consigliarlo;
5724 II, XXIV | domandatogli perché non l'avea ubidito, non volendo ammettere ragione
5725 II, LIX | bisogna essere avvertito ed uccellar sottilissimamente alle parole,
5726 II, XIX | offerti, piú presto che uccellargli cosí scopertamente come
5727 II, XXIV | tal caso per troppo pietà uccise il figliolo, se lo estimasse
5728 II, XIV | abito la gustaran molto piú udendola, che chi non ne avesse cognizione;
5729 II, LIII | Cesare: Bella grosseria udi' dir io da un bresciano,
5730 II, XX | che farà stomaco a chi l'udirà e riuscirà a punto quell'
5731 II, XIV | l'orecchie non assuete d'udirle; avvenga che insino le fiere
5732 I, XLV | contrario parer, aspettate d'udirne una disputazion, nella qual
5733 I, XXIX | chi le dicesse ed a chi le udisse e non senza difficultà sarebbono
5734 II, XXXIX | conoscete, il qual, sempre che udiva far menzion del fatto d'
5735 I, IV | ragionamenti e l'oneste facezie s'udivano, e nel viso di ciascuno
5736 II, LXXIV | Capitano, rivolto a don Ugo di Cardona, disse: “Non
5737 IV, XLVII | passioni e tolleranzie, che fu Ulisse, cosí volesse ancora formar
5738 II, XXXIV | la qual scrivea questa ultima donna allo amante, pervenne
5739 III, LVIII | nientedimeno in queste ultime condicioni appartenenti
5740 III, XIV | conservativo della specie umaria, senza il quale le parti
5741 IV, LXVIII | communica al corpo una debil umbra; però, divenuta cieca alle
5742 IV, LXIX | però altro che sogni ed umbre tenuissime di bellezza,
5743 III, XVIII | omo, perché ha in sé quell'umido proporzionato al calor naturale
5744 II, XXIX | restringersi in amicizia cosí unanime, come voi dite, parmi veramente
5745 IV, LXIV | celeste di tal modo, che unendosi intimamente a quella abbandoni
5746 III, XX | che quando l'om digiuna se unga la faccia perché non paia
5747 IV, XII | arte da sanare il mal dell'unghie e lo lattume dei fanciulli
5748 II, XXXI | e se questa fosse sempre uniforme, presto verria a fastidio. -
5749 IV, LXX | bonissimo, sapientissimo, dalla unione della bellezza e bontà e
5750 IV, LXIV | anima; e perciò si diletta d'unir la sua bocca con quella
5751 II, II | poiché non avea mai potuto unire il piacere e 'l dispiacere
5752 IV, LXX | perpetuo e dolcissimo legame s'uniscano con la bellezza divina,
5753 IV, LXX | congiungi. Tu di concordia unisci gli elementi, movi la natura
5754 IV, XLI | che la città fosse tutta unita e concorde in amicizia,
5755 IV, LXVII | moltitudine d'esse alla unità di quella sola che generalmente
5756 IV, XXXI | de' membri, un corpo solo unito insieme, il governo del
5757 I, XXVI | l'hanno, trovo una regula universalissima, la qual mi par valer circa
5758 IV, XIX | qual uno e solo governa l'universo. Ma lassando questo, vedete
5759 I, XVII | che vi faceste molto ben untare ed insieme con tutti i vostri
5760 IV, XXII | potrà piú presto semideo che uoni mortale; perché Dio si diletta
5761 II, XLVIII | menzione; cioè di quella urbana e piacevole narrazion continuata,
5762 II, XLIII | chiamar “festività”, o vero “urbanità”. L'altra sorte di facezie
5763 II, LXXVII | Serafino, medico vostro urbinate, ad un contadino, il qual,
5764 I, XXI | precipitosamente e senza urgente causa incorre, merita grandissimo
5765 II, XXXVI | villanie del mondo. Spesso s'urtano giú per le scale, si dàn
5766 II, LXXVII | contadino una cassa in spalla, urtò Catone con essa, poi disse: “
5767 III, LXX | scrivendo e parlando a donne, usan sempre parole di Polifilo
5768 Intro | d'Italia. Oltre a questo usansi in Toscana molti vocabuli
5769 I, XXXI | e queste io, per me, non usarei mai né parlando né scrivendo;
5770 I, XXXVI | vivi a questo tempo, non usariano molte parole che vedemo
5771 II, LXXXIV | cose e fattoci audaci nello usarle, per esempio di tanti singulari
5772 Intro | cosí mutilati, ognun possa usarli per boni (il che non si
5773 Intro | non era conveniente ch'io usassi molte di quelle del Boccaccio,
5774 III, LXXV | dalla crudeltà e dai strazi usatigli, delibera determinatamente
5775 IV, LV | di che contentarsi; e non uscendo voi di que' termini, vederete
5776 I, XXXII | signora Duchessa, - Non usciam, - disse, - del primo proposito
5777 III, LXXVII | eccessivamente, fra tanto usciranno dell'animo di questi signori,
5778 IV, II | veramente del caval troiano non uscirono tanti signori e capitani,
5779 II, VIII | il primo che a recitare uscisse. Cosí ancor, parlando pur
5780 III, XXXII | rimproverandogli che, lassando l'arme, uscissero come ignudi tra' nemici;
5781 III, LXXI | che queste grosserie non userà mai il cortegiano discreto
5782 II, LXVI | che 'l giostrare, come noi usiamo in Italia, gli parea troppo
5783 III, II | manera d'intertenimenti usino le lor donne, e con quanta
5784 II, LXIV | spendere, essendo ripreso da un usuraio avarissimo che gli disse: “
5785 IV, IV | siano dannose o vane, ma utilissime e degne d'infinita laude.~ ~ ~
5786 IV, XXVIII | assueto a tollerar fatiche è utilissimo. Sono ancor molte altre
5787 II, XX | Quando sei invitato a nozze, va' ed assèttati nell'infimo
5788 II, LXXXV | sapessero che costui era un vaccaro bergamasco. Però, vedendosi
5789 II, LXXXVI | invitato sopra flusso; il gioco vadi a monte”; e cotai cose,
5790 III, XXVI | però allegra e contenta vado a trovar la dolce compagnia
5791 II, XXXIX | professione, estima che vaglian molto piú in quello di che
5792 II, X | spesso gli omini di villa non vaglion meno che i nobili; e par
5793 IV, XXVIII | nella guerra precipuamente val quella vera fortezza, che
5794 II, LXXXII | che altra ragione non gli valea, “E come?” disse; “s'io
5795 II, LXXV | Alessandro e dato al duca Valentino; e fu, che essendo il signor
5796 III, XXX | Tacio, re de' Sabini, era valentissimo e savio; onde, essendo stato
5797 I, XLV | lettre; ché se ognuno si valerà de' suoi instrumenti, vedrete
5798 II, VII | Però bisogna che sappia valersene, e per lo paragone e quasi
5799 II, XXXIV | modesti costumi ed ancor valesse nell'arme, non era però
5800 II, XLVIII | questa dice: Nihil Papa Valet "”.~ ~ ~
5801 I, II | genti fuggato numerosi e validissimi eserciti, né mai esser stato
5802 II, LXVII | assimigliava molto ad una valigia. Sono ancora alcuni che
5803 II, LXVII | a Serafino: “Rimanda il valigion che t'assimiglia”; ché,
5804 II, XXII | uccelli, che nascono in trista valle. - A me pare, - disse messer
5805 I, XLIX | dai mari cinta, di monti, valli e fiumi variata e di sí
5806 III, XXVII | Tomaso, il qual s'era portato valorosamente ed avea morto di sua mano
5807 III, I | che da nobili cavalieri e valorose donne meriti esser veduta,
5808 III, XXVI | cercò molti rimedi; ma non valsero; ed ebbe Camma di tanto
5809 II, XLVIII | usata e piú di quella si è valuto che della ragione. Or veggiamo
5810 IV, LXX | dei sensi e dopo 'l lungo vaneggiare donaci il vero e sodo bene;
5811 III, XXXI | di tutto 'l bene che si vanta Cicerone aver fatto alla
5812 II, XLVI | nella sua infelicità non si vantassero e fossero superbi e prosuntuosi.
5813 II, XVIII | cianciatore, vano o bugiardo, vantatore né adulatore inetto, ma
5814 I, XXVII | che parli poco e poco si vanti, che un altro, il quale
5815 II, V | suol sempre intervenire, variamente gli era risposto; però che
5816 IV, XX | medesimo, anzi mutano e variano, dando questo dominio or
5817 I, XLIX | di monti, valli e fiumi variata e di sí diversi alberi e
5818 IV, LII | un bel vaso d'oro terso e variato di preciose gemme; onde
5819 II, XLIX | ed un Sanctus il prete di Varlungo quando sentía la Belcolore
5820 I, XXXIX | Salustio, in Cesare, in Varrone e negli altri boni si trovano
5821 I, XX | grandezza; perché gli omini cosí vasti di corpo, oltra che molte
5822 IV, XXXII | alle vanità d'incanti e vaticini; perché, aggiungendo alla
5823 II, LXXVII | cittadini e gli omini da bene? vattene in malora”: e queste parole
5824 Intro | ateniese, fu da una simplice vecchiarella conosciuto per non ateniese.
5825 IV, LXXII | che sia il suo cortegiano, vecchie, ma fanciulle tenere e delicate,
5826 I, XLVII | dirovvi il severo Socrate, già vecchissimo, aver imparato a sonare
5827 II, XVI | conosce; e medesimamente vedemola negli animali bruti, che
5828 II, XXXIX | talor fatto che la brigata, vedendogli valer tanto in quello che
5829 II, LXXII | dove si fa la giustizia, e vedendovi un omo poco prima impiccato,
5830 II, XVII | signora Emilia: - Qui si vederà il vostro ingegno; e se
5831 I, XXXII | fossero durate insino ad ora, vederemmo che altramente parlavano
5832 I, XXXV | d'esser lette, tosto la vederessimo culta ed abundante de termini
5833 II, XIX | chiamar la brigata che venga a vedergli e congratularsi seco, come
5834 I, III | pigliava grandissimo piacer di vederle in altrui; e con le parole,
5835 II, LXII | brutto, non arei voluto vedermi. Di questo modo fu quello
5836 IV, LXX | quelli che degni son di vederti, penso che or qui fra noi
5837 II, LVIII | piú bel "matto nato" ch'io vedessi mai”. Ognun rise molto,
5838 III, XIV | donna quanto l'omo, non vedo per qual causa l'una sia
5839 IV, XLV | della cultura umana, si vedon sempre largamente nascere
5840 III, L | anime ha concessa; di che si vedono mirabili effetti. Ma io
5841 III, XXX | era il morire che vivere vedove, o senza padri e fratelli,
5842 IV, XVIII | principe, ed ogni dí ne vedrà nascer tanti vaghi fiori
5843 IV, XXXVIII | adunque spero che ancor vedremo, se da Dio ne fia conceduto
5844 IV, XLII | da essere; perciò forse vedremolo ancor a' nostri tempi in
5845 III, II | le sue bellezze tutte si veggano, estimaremo che ne siate
5846 II, LXXXVI | possibile che tu non ci vegghi; egli è una fantasia che
5847 I, XX | XX.~ ~Vegnendo adunque alla qualità della
5848 I, I | che a me averlo accettato.~Vegniamo adunque ormai a dar principio
5849 I, IX | ancor sia un artificioso velame per poter ingannare, per
5850 I, V | altro, ne' quali sotto varii velami spesso scoprivano i circonstanti
5851 II, LXXXVI | spensero tutti i lumi e velarono il foco; poi si misero a
5852 III, XLVII | riva del fiume, che assai velocemente la portava all'ingiú; ed
5853 I, XXXVII | or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi e vie; nientedimeno
5854 I, VIII | potrem guardare; e se la vena di pazzia che scopriremo
5855 II, LXX | il quale non aveva voluto vendere il grano mentre che era
5856 III, LXVII | e però col non negar si vendica l'om una certa libertà di
5857 II, XLV | che modo talor occupi le vene, gli occhi, la bocca e i
5858 III, LXVI | saettano ed affaturano come venefíci; e massimamente quando per
5859 II, LXII | che facendo la Chiesa il Vener santo orazioni non solamente
5860 I, XLVI | tanto grato, quanto amava e venerava i sacri monumenti delle
5861 I, XXX | questo hanno quella grazia e venerazion che l'antiquità presta non
5862 III, XLV | lo astenerse dalle cose veneree in quella pigra e fredda
5863 I, XXVII | come noi sogliam dire, alla veneziana, a comparazion d'un altro,
5864 II, XXV | questa pratica de' signori e vengasi alla conversazione coi pari
5865 IV, LXXIII | Gaspar e 'l signor Magnifico, veniremo col giudice questa sera
5866 II, LI | questi, prima che potessero venirlo a servire, erano tutti dui
5867 IV, LXIV | Platone dice che basciando vennegli l'anima ai labri per uscir
5868 II, LXXV | del stato; e fra gli altri vennevi ancor questo castellano,
5869 II, III | laudare, dicono: “Io aveva vent'anni, che ancor dormiva con
5870 III, XXXIX | Scipione, a cui, essendo di ventiquattro anni ed avendo in Ispagna
5871 III, LXVI | di grazia, accendono col vento del desiderio quel foco
5872 I, XXVI | cose. E come la pecchia ne' verdi prati sempre tra l'erbe
5873 II, XXIV | e battere e frustare con verghe tanto che si morí, parendogli
5874 III, XXXIII | in Roma al servizio delle vergini vestali, tutte s'ammazzassero
5875 IV, VIII | ignorantissimi dei governi non si vergognano di mettersi a governar,
5876 II, XCIX | Emilia pur ridendo: - Ben vi vergognarete voi di voi stesso quando
5877 III, XXXII | inferiori alle lor donne, si vergognarono di se stessi, e ritornando
5878 III, VII | officio, che abbiano da vergognarsene -. Rise il Magnifico e disse: -
5879 III, XLV | che dovessino i scrittori vergognarsi di far memoria di Senocrate
5880 III, VII | grandi, che credo vi siate vergognato di chiarirle; e piú presto
5881 III, LXXI | chiamato gentilomo; e molti si vergognavano per quella vergogna che
5882 I, XLVII | soldato adunque sarà che si vergogni d'imitar Achille, lasciando
5883 II, C | questi nostri avversari si vergognino a dir ch'ella non sia pari
5884 II, XCIX | che io in suo servizio mi vergogno -. Rispose la signora Emilia
5885 II, XCIV | altre cose, esser sincero e veridico; e se è vero che sia viltà
5886 I, XXVIII | Questo ancor, - disse, - si verifica nella musica, nella quale
5887 III, LXII | ingratitudine, la qual non è verisimile, atteso tanti vostri meriti,
5888 I, IX | sembianti e con tutti i modi è verissima sirena. Però, poiché non
5889 II, LXXXII | inanzi ai sogni, ché non sono veritevoli”. Di questa sorte rispose
5890 | verranno
5891 | verrete
5892 II, XXXI | sempre uniforme, presto verria a fastidio. - A me pare, -
5893 II, XXVI | forma della spada persiana, verriano a dominar la Persia; cosí
5894 | verrò
5895 I, XXII | perché sempre non si po versar tra queste cosí faticose
5896 IV, LXVIII | studi della vera filosofia, versata nella vita spirituale ed
5897 I, XXXII | tra gli omini nobili e versati nelle corti e nell'arme
5898 II, LXII | dei cardinali, come dei vescovi e d'altri prelati, risposemi
5899 I, XXXII | la Italia non solamente vessata e depredata, ma lungamente
5900 III, XXXIII | al servizio delle vergini vestali, tutte s'ammazzassero insieme
5901 II, LXXVIII | officio, Cosimo gli rispose: “Vesti di rosato, e parla poco”.
5902 IV, LXIX | sassi communica, come un vestigio di se stessa, il moto e
5903 II, XXVII | scuro; e questo intendo del vestir ordinario, perché non è
5904 III, XXX | battaglia, le donne sabine, vestite di nero, co' capelli sparsi
5905 II, LXXVIII | Conte addimandato, rispose: “Véstiti da dottore, o di qualche
5906 II, XXVI | mancano ancor di quelli che si vestono alla foggia de' Turchi;
5907 I, XLVII | peregrini dei noiosi e lunghi viaggi e spesso gli afflitti prigionieri
5908 II, XLIV | avanzi; ma io, a guisa di viandante già stanco dalla fatica
5909 IV, XXIII | rendergline ragione come boni vicari al suo signore, ed amargli
5910 III, XLIX | compagnia del marito come vidua, non solamente è stata costante
5911 IV, LXVI | conseguentemente, l'anima viduata del suo bene; perché, essendo
5912 III, XLIX | stimulata ad uscir di questa viduità, elesse piú presto patir
5913 III, XXVI | te solo già mi fu cara. Viemmi adunque incontra, signor
5914 IV, XVIII | domano i cavalli non gli vietano il correre e saltare, ma
5915 IV, LXXIII | del dormire si passa in vigilia. Aperte adunque le finestre
5916 II, XCIV | tolleri tante fatiche, tante vigilie, si sottoponga a tanti pericoli,
5917 I, XXXVIII | solamente è fruttifero per le vigne vogliano seminar grano.
5918 IV, XXXIV | dei superiori; talor dal vilipendio che vi nasce per la negligenzia
5919 IV, XXXIII | troppo libertà, per non esser vilipeso; da che procede la vita
5920 IV, VIII | fariano beffe come di cosa vilissima.~ ~ ~
5921 III, XLVI | paura della morte fanno cose vilissime? E pur a tutte queste cosí
5922 I, XLIII | esser chiamato gentilomo, ma vilissimo mercante. E che la vera
5923 II, LXXVII | collera e per svilupparsi, “Ah villan traditor”, disse, “dunque
5924 III, XLII | qualche donna di prezzo villanamente si dànno vanto, o vero o
5925 II, XXXVI | piú scorrette e vituperose villanie del mondo. Spesso s'urtano
5926 II, X | un gentilomo vinto da un villano, e massimamente alla lotta;
5927 II, LXI | mi dirà: Redde rationem villicationis tuae? - rispose allor súbito
5928 III, XLV | le era caro combattendo, vincea quello ardente desiderio
5929 I, XVI | estremo che quella resti vincente e l'altra perda. Circa la
5930 II, LXVII | perché dubitava che suo padre vincerebbe tanto paese, che non lassarebbe
5931 III, LI | delle donne da loro amate, vinceria tutto 'l mondo, salvo se
5932 II, LXVII | strugge aspettando pur che vinciate, per aver qualche cosa di
5933 I, XXXVII | eccellentissimi Leonardo Vincio, il Mantegna, Rafaello,
5934 IV, XXXVIII | giovare cosí ai vinti come ai vincitori? E veramente, come già Temistocle'
5935 IV, LIX | timore e mille altre cause, vincono la constanzia ancora delle
5936 III, L | quelle che talor restano vinte sono degne di molta compassione;
5937 II, XIII | la musica delle quattro viole da arco, la quale è soavissima
5938 I, XXXIII | corpo, non affettati né violenti, ma temperati con un volto
5939 III, XLVII | dal dolore della perduta virginità. Or di qui potete comprendere
5940 III, VIII | ella usi questi esercizi virili cosí robusti ed asperi,
5941 III, IV | conviene mostrar una certa virilità soda e ferma, cosí alla
5942 IV, XVII | un capitano che combatte virilmente e, benché gli nimici sian
5943 I, XLVI | per la propria essenzial virtute donde nascono; oltre a ciò
5944 II, XI | intervenga fizione di falsi visaggi, non si converria il voler
5945 Intro | MICHEL DE SILVA~vescovo di Viseo~I.~Quando il signor Guid'
5946 III, LXVI | perché fuor per essi quasi visibilmente traluceno quelle ardenti
5947 IV, XXIII | dorme da strane ed orribili visioni.~ ~ ~
5948 IV, LXII | obietto, che è la virtú visiva. Rimovasi adunque dal cieco
5949 I, XXI | nazioni presso alle quali egli visse, e ciascuna in quello che
5950 III, XXXV | grandissima, quelli che con lei vissero e furono presenti alle sue
5951 I, III | sessantacinque anni, come era visso, cosí gloriosamente morí;
5952 II, XLI | lui si partono, fanno le viste di piangere e di non poter
5953 IV, LXX | moriamo di felicissima e vital morte, come già morirono
5954 IV, LXX | tranquillità, al cielo il lume vitale. Tu padre sei de' veri piaceri,
5955 II, I | gran parte degli spiriti vitali; onde la complession si
5956 I, XIII | coprendo il vicio lauda e vitupera secondo il parer suo, col
5957 II, I | passati e biasmano i presenti, vituperando le azioni e i modi nostri
5958 II, XC | se le dà, sia per sempre vituperata. Però essendo il parlar
5959 III, XL | io potessi senza infinito vituperio degli omini dire come molti
5960 III, XVIII | interviene che son meno vivaci che esse; onde questa perfezione
5961 I, XVII | tutto voglio che egli faccia vivamente e sia conosciuto tra gli
5962 II, XXXIV | che 'l veneno in qualche vivanda preparato per un signore
5963 I, XXVIII | ne sono levate ancora le vivande -. Rise il Conte e suggiunse: -
5964 IV, VI | offici, anzi han piacere che vivano sceleratamente né mai si
5965 I, III | avversità come fortunatissimo, vivea con somma dignità ed estimazione
5966 II, IV | quelli, che in tal commerzio viveano.~ ~ ~
5967 IV, XLVII | come un sol populo, che vivesse in amicizia e concordia
5968 II, III | sceleratissimi; i quali, se vivessero, tanto sariano tra i nostri
5969 II, XXVII | divisati portan seco una certa vivezza ed alacrità, che in vero
5970 IV, LXIX | ciò che v'è di mortale e vivifica e fa bella quella parte
5971 IV, LXX | quegli odori spirituali che vivifican le virtú dell'intelletto,
5972 I, XLVII | e però destarsi e quasi vivificar le sue virtú per la musica.
5973 III, XLIX | nostra, la quale, essendo vivuta quindeci anni in compagnia
5974 II, XXVII | chi fosse qualche tempo vivuto nella Lombardia perché cosí
5975 II, XLVI | è beffare e ridersi dei vizi collocati in persone né
5976 II, XXXVI | è bon compagno. Ma io vi vo' dir peggio. Sono alcuni
5977 | vobis
5978 II, XLIX | contrafacendo o imitando, come noi vogliam dire; nella qual cosa fin
5979 II, LXXV | fossi in casa e ora tu nol vòi credere a me stesso”.~ ~ ~
5980 IV, XII | insegnare ad un vago augeflo volar ad arbitrio dell'omo e tornar
5981 III, XXVIII | e tratta dal desiderio volasse súbito dove, leggendo quella
5982 | voleano
5983 II, XLVII | Colei è una donna d'assai”, volendola laudar di prudenzia e bontà;
5984 II, III | vecchi, i quali spesso, volendosi laudare, dicono: “Io aveva
5985 II, LXXXVIII| cosa era e fermaronsi per volerci spartire, con opinion che
5986 III, XLIII | adorava al mondo, elesse non volerlo a modo alcuno e seguitar
5987 I, VII | fatiche, e certo ragion saria volerne in ogni modo intender la
5988 I, XXXV | sprezzati; anzi quei che volevan parer troppo ateniesi, ne
5989 | volevano
5990 | volevate
5991 III, LXIX | ch'ella gli parli, o pur volga gli occhi a quella parte
5992 II, XX | loro scorno, non risponde e volge il capo ad un'altra mano,
5993 IV, XXII | del sole, o il continuo volger del cielo col vario corso
5994 IV, XVII | alla ragione, e pronto di volgere ad essa ogni suo movimento
5995 IV, LXI | le bestie, e non potesse volgerlo a quella altra nobil parte
5996 | volle
5997 IV, LXVII | debili si levino un poco a volo, pur non osano allontanarsi
5998 I, XIII | veramente, Signora, molto volontier fuggirei questa fatica,
5999 IV, LVII | la malicia astuta nelle volpi e nei lupi, e cosí quasi
6000 IV, XLIX | condicioni del cortegiano, volsero ch'egli fusse inamorato;
6001 IV, VII | disciplina che la sola forza, voltan l'animo e tutti i suoi pensieri
6002 II, XLIV | accettate per facezie -. E cosí, voltandosi al conte Ludovico ed a messer
6003 IV, XXXVIII | essere, che se i Cristiani voltasser le forze loro a subiugare
6004 III, XXX | contenti di tal parentato, voltassero l'arme contra esse, ché
6005 I, XII | dar principio. La qual, voltatasi alla signora Duchessa: -
6006 II, LXXXV | che fingesse; e spesso si voltavano l'una all'altra con certe
6007 II, LXX | quella che disse Mario da Volterra d'un prelato, che si tenea
6008 IV, LI | come l'intelletto non è vòlto ad altro che alla contemplazion
6009 II, XV | sinceri, ma pronti alle risse, volubili, che amano e disamano in
6010 IV, XII | dalla sua natural libertà voluntariamente ai lacci ed alla servitú,
6011 II, XLI | che lui, e che vorrebben voluntier morir per fargli servizio
6012 IV, XVI | giudicio della mente, per forza vomita quel cibo -.~ ~ ~
6013 II, XXXII | piú presto devrian mover vomito che riso: tanto son fermi