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Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

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XXXIV.

 

E certo non si po negar che queste prime impressioni non abbiano grandissima forza e che molta cura aver non vi si debba; ed acciò che comprendiate quanto importino, dicovi che io ho a' miei conosciuto un gentilomo, il quale, avvenga che fosse di assai gentil aspetto e di modesti costumi ed ancor valesse nell'arme, non era però in alcuna di queste condizioni tanto eccellente, che non se gli trovassino molti pari ed ancor superiori. Pur, come la sorte sua volse, intervenne che una donna si voltò ad amarlo ferventissimamente; e crescendo ogni questo amore per la dimostrazion di correspondenzia che faceva il giovane, e non vi essendo modo alcun da potersi parlare insieme, spinta la donna da troppo passione, scoperse il suo desiderio ad un'altra donna, per mezzo della quale sperava qualche commodità. Questa né di nobiltà né di bellezza non era punto inferior alla prima; onde intervenne che sentendo ragionare cosí affettuosamente di questo giovane, il qual essa mai non aveva veduto, e conoscendo che quella donna, la quale ella sapeva ch'era discretissima e d'ottimo giudicio, l'amava estremamente, súbito imaginò che costui fosse il piú bello e 'l piú savio e 'l piú discreto ed in somma il piú degno omo da esser amato, che al mondo si trovasse; e cosí, senza vederlo, tanto fieramente se ne innamorò, che non per l'amica sua ma per se stessa cominciò a far ogni opera per acquistarlo e farlo a sé corrispondente in amore; il che con poca fatica le venne fatto, perché in vero era donna piú presto da esser pregata, che da pregare altrui. Or udite bel caso. Non molto tempo appresso occorse che una lettera, la qual scrivea questa ultima donna allo amante, pervenne in mano d'un'altra pur nobilissima e di costumi e di bellezza rarissima, la quale essendo, come è il piú delle donne, curiosa e cupida di saper secreti, e massimamente d'altre donne, aperse questa lettera, e leggendola comprese ch'era scritta con estremo affetto d'amore; e le parole dolci e piene di foco che ella lesse, prima la mossero a compassion di quella donna, perché molto ben sapea da chi veniva la lettera ed a cui andava; poi tanta forza ebbero, che rivolgendole nell'animo e considerando di che sorte doveva esser colui che avea potuto indur quella donna a tanto amore, súbito essa ancor se ne innamorò; e fece quella lettera forse maggior effetto, che non averia fatto se dal giovane a lei fosse stata mandata. E come talor interviene che 'l veneno in qualche vivanda preparato per un signore ammazza il primo che 'l gusta, cosí questa meschina, per esser troppo ingorda, bevvé quel veneno amoroso che per altrui era preparato. Che vi debbo io dire? la cosa fu assai palese ed andò di modo, che molte donne oltre a queste, parte per far dispetto all'altre, parte per far come l'altre, posero ogni industria e studio per goder dell'amore di costui e ne fecero per un tempo alla grappa, come i fanciulli delle cerase; e tutto procedette dalla prima opinione che prese quella donna, vedendolo tanto amato da un'altra -.

 

 




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