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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
XXXV.
Or quivi ridendo rispose il signor Gasparo Pallavicino: - Voi per confirmare il parer vostro con ragione m'allegate opere di donne, le quali per lo piú son fuori d'ogni ragione; e se voi voleste dir ogni cosa, questo cosí favorito da tante donne dovea essere un nescio e da poco omo in effetto; perché usanza loro è sempre attaccarsi ai peggiori e, come le pecore, far quello che veggon fare alla prima, o bene o male che si sia; oltra che son tanto invidiose tra sé, che se costui fosse stato un monstro, pur averian voluto rubarsilo l'una all'altra -. Quivi molti cominciorono, e quasi tutti, a voler contradire al signor Gasparo; ma la signora Duchessa impose silenzio a tutti; poi, pur ridendo, disse: - Se 'l mal che voi dite delle donne non fosse tanto alieno dalla verità, che nel dirlo piú tosto desse carico e vergogna a chi lo dice che ad esse, io lassarei che vi fosse risposto; ma non voglio che col contradirvi con tante ragioni come si poria, siate rimosso da questo mal costume, acciò che del peccato vostro abbiate gravissima pena; la qual sarà la mala opinion che di voi pigliaran tutti quelli, che di tal modo vi sentiranno ragionare -. Allor messer Federico, - Non dite, signor Gasparo, - rispose, - che le donne siano cosí fuor di ragione, se ben talor si moveno ad amar piú per l'altrui giudicio che per lo loro; perché i signori e molti savi omini spesso fanno il medesimo; e se licito è dir il vero, voi stesso e noi altri tutti molte volte, ed ora ancor, credemo piú alla altrui opinione che alla nostra propria. E che sia 'l vero, non è ancor molto tempo, che essendo appresentati qui alcuni versi sotto 'l nome del Sanazaro, a tutti parvero molto eccellenti e furono laudati con le maraviglie ed esclamazioni; poi, sapendosi per certo che erano d'un altro, persero súbito la reputazione e parvero men che mediocri. E cantandosi pur in presenzia della signora Duchessa un mottetto, non piacque mai né fu estimato per bono, fin che non si seppe che quella era composizion di Josquin de Pris. Ma che piú chiaro segno volete voi della forza della opinione? Non vi ricordate che, bevendo voi stesso d'un medesimo vino, dicevate talor che era perfettissimo, talor insipidissimo? e questo perché a voi era persuaso che eran dui vini, l'un di Rivera di Genoa e l'altro di questo paese; e poi ancor che fu scoperto l'errore, per modo alcuno non volevate crederlo, tanto fermamente era confermata nell'animo vostro quella falsa opinione, la qual però dalle altrui parole nasceva.