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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
IX.
E perché il signor Gasparo dimanda ancor quai siano queste molte cose di che ella deve aver notizia, e di che modo intertenere, e se le virtú deono servire a questo intertenimento, dico che voglio che ella abbia cognizion de ciò che questi signori hanno voluto che sappia il cortegiano; e de quelli esercizi che avemo detto che a lei non si convengono, voglio che ella n'abbia almen quel giudicio che possono aver delle cose coloro che non le oprano; e questo per saper laudare ed apprezzar i cavalieri piú e meno, secondo i meriti. E per replicar in parte con poche parole quello che già s'è detto, voglio che questa donna abbia notizie di lettere, di musica, di pittura e sappia danzar e festeggiare; accompagnando con quella discreta modestia e col dar bona opinion di sé ancora le altre avvertenze che son state insegnate al cortegiano. E cosí sarà nel conversare, nel ridere, nel giocare, nel motteggiare, in somma in ogni cosa graziatissima; ed intertenerà accommodatamente e con motti e facezie convenienti a lei ogni persona che le occorrerà. E benché la continenzia, la magnanimità, la temperanzia, la fortezza d'animo, la prudenzia e le altre virtú paia che non importino allo intertenere, io voglio che di tutte sia ornata, non tanto per lo intertenere, benché però ancor a questo possono servire, quanto per esser virtuosa ed acciò che queste virtú la faccian tale, che meriti esser onorata e che ogni sua operazion sia di quelle composta -.