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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
X.
- Maravigliomi pur, - disse allora ridendo il signor Gaspar, - che poiché date alle donne e le lettere e la continenzia e la magnanimità e la temperanzia, che non vogliate ancor che esse governino le città e faccian le leggi e conducano gli eserciti; e gli omini si stiano in cucina o a filare -. Rispose il Magnifico, pur ridendo: - Forse che questo ancora non sarebbe male; - poi suggiunse: - Non sapete voi che Platone, il quale in vero non era molto amico delle donne, dà loro la custodia della città e tutti gli altri offici marziali dà agli omini? Non credete voi che molte se ne trovassero, che saprebbon cosí ben governar le città e gli eserciti, come si faccian gli omini? Ma io non ho lor dati questi offici, perché formo una donna di palazzo, non una regina. Conosco ben che voi vorreste tacitamente rinovar quella falsa calunnia, che ieri diede il signor Ottaviano alle donne: cioè che siano animali imperfettissimi e non capaci di far atto alcun virtuoso, e di pochissimo valore e di niuna dignità a rispetto degli omini; ma in vero ed esso e voi sareste in grandissimo errore, se pensaste questo -.