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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
Disse allor il signor Gasparo: - Un'altra causa publica molto piú di amori che questa. - E quale? - rispose il Magnifico. Suggiunse il signor Gaspar: - La vana ambizione congiunta con pazzia e crudeltà delle donne, le quali come voi stesso avete detto, procurano quanto piú possono d'aver gran numero d'innamorati e tutti, se possibil fosse, vorriano che ardessero e, fatti cenere, dopo morte tornassero vivi per morir un'altra volta; e benché esse ancor amino, pur godeno del tormento degli amanti, perché estimano che 'l dolore, le afflizioni e 'l chiamar ognor la morte, sia il vero testimonio che esse siano amate, e possano con la loro bellezza far gli omini miseri e beati e dargli morte e vita come lor piace; onde di questo solo cibo se pascono e tanto avide ne sono, che acciò che non manchi loro, non contentano né disperano mai gli amanti del tutto; ma per mantenergli continuamente nelli affanni e nel desiderio usano una certa imperiosa austerità di minacce mescolate con speranza, e vogliono che una loro parola, uno sguardo, un cenno sia da essi riputato per somma felicità; e per farsi tener pudiche e caste non solamente dagli amanti, ma ancor da tutti gli altri, procurano che questi loro modi asperi e discortesi siano publichi acciò che ognun pensi che, poiché cosí maltrattano quelli che son degni d'essere amati, molto peggio debbano trattar gl'indegni; e spesso sotto questa credenza pensandosi essere sicure con tal arte dall'infamia, si giaceno tutte le notti con omini vilissimi e da esse a pena conosciuti, di modo che per godere delle calamità e continui lamenti di qualche nobil cavaliero e da esse amato, negano a se stesse que' piaceri che forse con qualche escusazione potrebbono conseguire; e sono causa che 'l povero amante per vera disperazion è sforzato usar modi donde si publica quello, che con ogni industria s'averia a tener secretissimo. Alcun'altre sono le quali, se con inganni possono indurre molti a credere d'essere da loro amati, nutriscono tra essi le gelosie col far carezze e favore all'uno in presenzia dell'altro; e quando veggon che quello ancor che esse piú amano già si confida d'esser amato per le demostrazioni fattegli, spesso con parole ambigue e sdegni simulati lo suspendeno e gli trafiggono il core, mostrando non curarlo e volersi in tutto donare all'altro; onde nascon odii, inimicizie ed infiniti scandali e ruine manifeste, perché forza è mostrar l'estrema passion che in tal caso l'uom sente, ancor che alla donna ne resulti biasimo ed infamia. Altre non contente di questo solo tormento della gelosia, dopo che l'amante ha fatto tutti i testimonii d'amore e di fidel servitú, ed esse ricevuti l'hanno con qualche segno di correspondere in benivolenzia, senza proposito e quando men s'aspetta cominciano a star sopra di sé' e mostrano di credere che egli sia intepidito, e fingendo novi suspetti di non essere amate accennano volersi in ogni modo alienar da lui; onde per questi inconvenienti il meschino per vera forza è necessitato a ritornare da capo e far le demostrazioni, come se allora cominciasse a servire; e tutto dí passeggiar per la contrada, e quando la donna si parte di casa accompagnarla alla chiesa ed in ogni loco ove ella vada, non voltar mai gli occhi in altra parte; e quivi si ritorna ai pianti, ai suspiri, allo star di mala voglia; e quando se le po parlare, ai scongiuri, alle biasteme, alle disperazioni ed a tutti quei furori, a che gli infelici innamorati son condotti da queste fiere, che hanno piú sete di sangue che le tigri.