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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
XXII.
Disse allor il signor Gaspar: - Ai discreti e virtuosi e che non sono da natura servi, di che modo si ha adunque a commandare? - Rispose il signor Ottaviano: - Di quel placido commandamento regio e civile; ed a tali è ben fatto dar talor l'amministrazione di que' magistrati di che sono capaci, acciò che possano essi ancora commandare e governare i men savi di sé, di modo però che 'l principal governo dependa tutto dal supremo principe. E perché avete detto che piú facil cosa è che la mente d'un solo si corrompa che quella di molti, dico che è ancora piú facil cosa trovar un bono e savio che molti; e bono e savio si deve estimare che possa esser un re di nobil stirpe, inclinato alle virtú dal suo natural instinto e dalla famosa memoria dei suoi antecessori ed instituito di boni costumi; e se non sarà d'un'altra specie piú che umana, come voi avete detto di quello delle api, essendo aiutato dagli ammaestramenti e dalla educazione ed arte del cortegiano, formato da questi signori tanto prudente e bono, sarà giustissimo, continentissimo, temperatissimo, fortissimo e sapientissimo, pien di liberalità, magnificenzia, religione e clemenzia; in somma sarà gloriosissimo e carissimo agli omini ed a Dio, per la cui grazia acquisterà quella virtú eroica, che lo farà eccedere i termini della umanità e dir si potrà piú presto semideo che uoni mortale; perché Dio si diletta ed è protettor di que' príncipi che vogliono imitarlo non col mostrare gran potenzia e farsi adorare dagli omini, ma di quelli che oltre alla potenzia per la quale possono, si sforzano di farsigli simili ancora con la bontà e sapienzia, per la quale vogliano e sappiano far bene ed esser suoi ministri, distribuendo a salute dei mortali i beni e i doni che essi da lui riceveno. Però, cosí come nel cielo il sole e la luna e le altre stelle mostrano al mondo, quasi come in specchio, una certa similitudine di Dio, cosí in terra molto piú simile imagine di Dio son que' bon príncipi che l'amano e reveriscono, e mostrano ai populi la splendida luce della sua giustizia, accompagnata da una ombra di quella ragione ed intelletto divino; e Dio con questi tali participa della onestà, equità, giustizia e bontà sua, e di quegli altri felici beni ch'io nominar non so, li quali rappresentano al mondo molto piú chiaro testimonio di divinità che la luce del sole, o il continuo volger del cielo col vario corso delle stelle.