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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
XXIX.
Allor il signor Gaspar, - Signor Ottaviano, - disse, - perché molto avete laudato la bona educazione e mostrato quasi di credere che questa sia principal causa di far l'omo virtuoso e bono, vorrei sapere se quella instituzione che ha da far il cortegiano nel suo principe deve esser cominciata dalla consuetudine e quasi dai costumi cottidiani, li quali, senza che esso se ne avvegga, lo assuefacciano al ben fare, o se pur se gli deve dar principio col mostrargli con ragione la qualità del bene e del male e con fargli conoscere prima che si metta in camino qual sia la bona via e da seguitare, e quale la mala e da fuggire: in somma, se in quell'animo si deve prima introdurre e fondar le virtú con la ragione ed intelligenzia, o vero con la consuetudine -. Disse il signor Ottaviano: - Voi mi mettete in troppo lungo ragionamento; pur, acciò che non vi paia ch'io manchi per non voler rispondere alle dimande vostre, dico che secondo che l'anima e 'l corpo in noi sono due cose, cosí ancora l'anima è divisa in due parti, delle quali l'una ha in sé la ragione, l'altra l'appetito. Come adunque nella generazione il corpo precede l'anima, cosí la parte irrazionale dell'anima precede la razionale; il che si comprende chiaramente nei fanciulli, ne' quali quasi súbito che son nati si vedeno l'ira e la concupiscenzia, ma poi con spacio di tempo appare la ragione. Però devesi prima pigliare cura del corpo che dell'anima, poi prima dell'appefito che della ragione; ma la cura del corpo per rispetto dell'anima, e dell'appetito per rispetto della ragione; ché secondo che la virtú intellettiva si fa perfetta con la dottrina, cosí la morale si fa con la consuetudine. Devesi adunque far prima la erudizione con la consuetudine, la qual po governare gli appetiti non ancora capaci di ragione e con quel bon uso indrizzargli al bene; poi stabilirli con la intelligenzia, la quale, benché piú tardi mostri il suo lume, pur dà modo di fruir piú perfettamente le virtú a chi ha bene instituito l'animo dai costumi, nei quali, al parer mio, consiste il tutto -.