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Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

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L.

 

- Questa non saria poca laude, - disse messer Roberto, se fosse vera, perch'io certo m'ingegnerei d'imitare piú presto il ben che 'l male, e s'io potessi assimigliarmi ad alcuni ch'io conosco, mi terrei per molto felice; ma dubito non saper imitare altro che le cose che fanno ridere, le quali voi dianzi avete detto che consistono in vicio -. Rispose messer Bernardo: - In vicio sí, ma che non sta male. E saper dovete che questa imitazione di che noi parliamo non po essere senza ingegno; perché, oltre alla manera d'accommodar le parole e i gesti, e mettere innanzi agli occhi degli auditori il volto e i costumi di colui di cui si parla, bisogna esser prudente ed aver molto rispetto al loco, al tempo ed alle persone con le quai si parla e non descendere alla buffoneria, né uscire de' termini; le quai cose voi mirabilmente osservate, e però estimo che tutte le conosciate. Ché in vero ad un gentilomo non si converria fare i volti, piangere e ridere, far le voci, lottare da sé a sé, come fa Berto, vestirsi da contadino in presenzia d'ognuno, come Strascino; e tai cose, che in essi son convenientissime, per esser quella la lor professione. Ma a noi bisogna per transito e nascostamente rubar questa imitazione, servando sempre la dignità del gentilomo, senza dir parole sporche o far atti men che onesti, senza distorgersi il viso o la persona cosí senza ritegno; ma far i movimenti d'un certo modo, che chi ode e vede per le parole e gesti nostri imagini molto piú di quello che vede ed ode, e perciò s'induca a ridere. Deesi ancor fuggir in questa imitazione d'esser troppo mordace nel riprendere, massimamente le deformità del volto o della persona; ché sí come i vicii del corpo dànno spesso bella materia di ridere a chi discretamente se ne vale, cosí l'usar questo modo troppo acerbamente è cosa non sol da buffone, ma ancor da inimico. Però bisogna, benché difficil sia, circa questo tener, come ho detto, la manera del nostro messer Roberto, che ognun contrafà, e non senza pungerl'in quelle cose dove hanno diffetti, ed in presenzia d'essi medesimi; e pur niuno se ne turba né par che possa averlo per male; e di questo non ne darò esempio alcuno, perché ogni dí in esso tutti ne vedemo infiniti.

 

 




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