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Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

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LXX.

 

Allora messer Bernardo, - Veramente, signora, - disse, - omai parmi aver detto de' molti lochi onde cavar si possono motti arguti, i quali poi hanno tanto piú grazia quanto sono accompagnati da una bella narrazione. Pur ancor molt'altri si potrian dire; come quando, o per accrescere o per minuire, si dicon cose che eccedeno incredibilmente la verisimilitudine; e di questa sorte fu quella che disse Mario da Volterra d'un prelato, che si tenea tanto grand'omo, che quando egli entrava in san Pietro s'abbassava per non dare della testa nell'architravo della porta. Disse ancora il Magnifico nostro qui che Golpino suo servitore era tanto magro e secco, che una mattina, soffiando sott'il foco per accenderlo, era stato portato dal fumo su per lo camino insino alla cima; ed essendosi per sorte traversato ad una di quelle finestrette, aveva aúto tanto di ventura, che non era volato via insieme con esso. Disse ancor messer Augustino Bevazzano che uno avaro, il quale non aveva voluto vendere il grano mentre che era caro, vedendo che poi s'era molto avvilito, per disperazione s'impiccò ad un trave della sua camera; ed avendo un servitor suo sentito il strepito, corse e vide il patron impiccato, e prestamente tagliò la fune e cosí liberollo dalla morte; da poi l'avaro, tornato in sé, volse che quel servitor gli pagasse la sua fune che tagliata gli avea. Di questa sorte pare ancor che sia quello che disse Lorenzo de' Medici ad un buffon freddo: “Non mi faresti ridere, se mi solleticasti”. E medesimamente rispose ad un altro sciocco, il quale una mattina l'avea trovato in letto molto tardi, e gli rimproverava il dormir tanto, dicendogli: “Io a quest'ora son stato in Mercato Novo e Vecchio, poi fuor della Porta a san Gallo, intorno alle mura a far esercizio ed ho fatto mill'altre cose; e voi ancor dormite?” Disse allora Lorenzo: “Piú vale quello che ho sognato in un'ora io, che quello che avete fatto in quattro voi”.

 

 




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