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Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText CT - Lettura del testo |
LXXV.
Arguti motti son ancor quelli, quando del parlar proprio del compagno l'omo cava quello che esso non vorria; e di tal modo intendo che rispose il signor Duca nostro a quel castellano che perdé San Leo quando questo stato fu tolto da papa Alessandro e dato al duca Valentino; e fu, che essendo il signor Duca in Venezia in quel tempo ch'io ho detto, venivano di continuo molti de' suoi sudditi a dargli secretamente notizia come passavan le cose del stato; e fra gli altri vennevi ancor questo castellano, il quale, dopo l'aversi escusato il meglio che seppe, dando la colpa alla sua disgrazia, disse: “Signor, non dubitate, ché ancor mi basta l'animo di far di modo, che si potrà ricuperar San Leo”. Allor rispose el signor Duca: “Non ti affaticar piú in questo; ché già il perderlo è stato un far di modo, che 'l si possa ricuperare”. Son alcun'altri detti quando un omo, conosciuto per ingenioso, dice una cosa che par che proceda da sciocchezza. Come l'altro giorno disse messer Camillo Palleotto d'uno: “Questo pazzo, súbito che ha cominciato ad arricchire, s'è morto”. È simile a questo modo una certa dissimulazion salsa ed acuta, quando un omo, come ho detto, prudente, mostra non intender quello che intende. Come disse il marchese Federico de Mantua, il quale, essendo stimulato da un fastidioso, che si lamentava che alcuni suoi vicini con lacci gli pigliavano i colombi della sua colombara e tuttavia in mano ne tenea uno impiccato per un piè insieme col laccio, che cosí morto trovato l'aveva, gli rispose che si provederia. Il fastidioso non solamente una volta ma molte replicando questo suo danno, col mostrar sempre il colombo cosí impiccato, dicea pur: “E che vi par, Signor, che far si debba di questa cosa?” Il Marchese in ultimo, “A me par,” disse, “che per niente quel colombo non sia sepellito in chiesa, perché essendosi impiccato da se stesso, è da credere che fosse disperato”. Quasi di tal modo fu quel di Scipione Nasica ad Ennio; ché, essendo andato Scipione a casa d'Ennio per parlargli, e chiamandol giú dalla strada, una sua fante gli rispose che egli non era in casa: e Scipione udí manifestamente che Ennio proprio avea detto alla fante che dicesse ch'egli non era in casa: cosí si partí. Non molto appresso venne Ennio a casa di Scipione e pur medesimamente lo chiamava stando da basso; a cui Scipione ad alta voce esso medesimo rispose che non era in casa. Allora Ennio, “Come? non conosco io”, rispose, “la voce tua?” Disse Scipione: “Tu sei troppo discortese; l'altro giorno io credetti alla fante tua che tu non fossi in casa e ora tu nol vòi credere a me stesso”.