Atto,  Scena

 1  1,    5|           No certamente. Alla mia tavola ci può venire ogni giorno
 2  1,    7|            e gli avanzi della mia tavola, che qualche giorno costa
 3  1,    7|         preme restare: non per la tavola, che non serve né meno per
 4  2,    4| disposizione di onorare la di lei tavola, e vossignoria si contenterà
 5  2,   10|       presto, andate a mettere in tavola.~BRIGH. È vero che gh'è
 6  2,   12|        essere oggi per me! Star a tavola un'ora con soggezione! Ma
 7  2,   12|         che compatiscano, ch'io a tavola non ci voglio venire.~TRACC.
 8  2,   12|          FLOR. Sì, ancor io; ma a tavola con soggezione, con compagnia,
 9  2,   13|         Florindo, che non viene a tavola?~FLOR. Non vengo certo.~
10  2,   13|          ARG. Via, dico, andate a tavola.~FLOR. Ma non sarebbe meglio
11  2,   14|        Vorrei fare una burla alla tavola dei padroni per divertirli:
12  2,   15|           QUINDICESIMA~ ~Sala con tavola apparecchiata.~ ~Pantalone,
13  2,   15|      signor Florindo, non vengo a tavola né meno io.~PANT. Ti ghe
14  2,   15|           importa. Ha da venire a tavola.~PANT. El vegnirà. Intanto
15  2,   15|       Giacché egli viene, verrò a tavola ancora io. (siede)~PANT. (
16  2,   16|       caricature!) (osservando la tavola, si ferma indietro)~PANT.
17  2,   17|         abbiamo d'alzare? Siamo a tavola, venga chi vuole.~OTT. Non
18  2,   18|      Presto. Levate di qui questa tavola.~PANT. Coss'è sto levate?
19  2,   18|           servitori levano via la tavola, sollecitati da Ottavio.