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Federico De Roberto
La morte dell’amore

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
medic-racco | raddo-soffr | soggi-zuppa

                                               grassetto = Testo principale
     Esempio                                   grigio = Testo di commento
1502 5| rimasto da tentare, come i medici riserbano per i casi disperati 1503 5| abbandonato, spasimando alle memorie del perduto amore, tremava 1504 1| in voi di manchevole, di men bello. Allora il vostro 1505 5| darsi la pena neppure di mendicare un pretesto m’aveva scacciato; 1506 4| sapevo che le parole possono mentire, e sentivo che in bocca 1507 3| tempo non m’hanno guastata. Mentirei se vi dicessi che questa 1508 3| falsi, che le tue labbra mentiscono, che l’anima tua è corrotta… 1509 2| farai come quelle che hanno mentito, per innata malvagità, o 1510 4| sentivo che in bocca mia la menzogna doveva esser giudicata facile 1511 3| sempre – e che le nostre menzogne ci siano rimesse…”. ~– Eh!… 1512 5| come ora ne rivedevo la mera effigie? Non avrei più ricevuto 1513 1| pazze. Un sentimento di meraviglia occupa il vostro spirito: 1514 4| espressione adeguata della meravigliosa efflorescenza che invade 1515 6| tu hai un intuito proprio meraviglioso! Sì, questa è la donna che 1516 6| ossa, non già sconosciute o meri ricordi. E il mio imbarazzo 1517 2| posta più in alto che non meritasse, d’essermi abbassato un 1518 4| amore mio; ora che non me lo meritavo davvero, sentivo la ribellione 1519 5| l’indegna persona sembra meritevole sopra ogni altra, unicamente. ~ 1520 3| si voglia sempre essere meritevoli... ~– In altre parole, voi 1521 2| così; e le sue lacrime si mescolavano alle mie – dolcissime lacrime, 1522 3| mente, di qui a qualche mese, uscita sana e forte dalla 1523 6| quasi incredibile – s’era messa a pensare a lui con lo stesso 1524 1| sfrondati, nel mare d’un grigio metallico flagellato dal vento, nel 1525 2| paura che quell’incredibile metempsicosi si risolvesse in un fatale 1526 5| vasto tumulto di quella metropoli, dinanzi allo spettacolo 1527 5| ne cancellavo due. Volevo mettere sopra un foglio di carta 1528 4| ingannatrici apparenze, voi non metterete più un freno alle vostre 1529 1| passano, volano. Allora vi mettete a gridare, a soffocare le 1530 4| solennels n’ont plus rien qui mè meuve. Répondit-elle. Allor lui 1531 6| della nostra famiglia, anzi mezza parente. Un giorno, salutandoci, 1532 6| della marchesa, verso la mezzanotte, l’amica mi disse con un 1533 3| rimesse…”. ~– Eh!… non c’è mica male!… – esclamò la duchessa 1534 3| che ho scritto è appena la millesima parte di ciò che ho pensato. 1535 3| abbiamo rappresentato insieme minacciava di finire tra le fischiate 1536 2| gelosia, ma le nubi che minacciavano la serenità del mio cielo 1537 4| ribellione diveniva più minacciosa. Avrei dovuto stargli in 1538 1| scoppia selvaggiamente. Minaccioso e supplice, cominci per 1539 4| pensando che fosse un torto minore e più tollerabile di quelli 1540 3| Preso sopra un tabouret un minuscolo taccuino di cuoio rosso 1541 2| cose, una visita di cinque minuti aveva dovuto bastargli per 1542 1| riuscirete ad arrestare un minuto l’opera di distruzione. 1543 1| una mano fra i capelli, mirava come affascinato un punto 1544 3| alla derisione degli stessi miscredenti… Poi, io penso che quest’ 1545 4| parole che voi credete mistiche e sono bugiarde escono dalle 1546 5| dolore crebbe veramente oltre misura: ma quando egli cominciò 1547 1| piomba intorno a voi vi fa misurare d’un subito tutto l’abisso 1548 2| sempre risorgenti – che sole misuravano il tempo per noi, quando 1549 4| persone di natura violenta; le miti nature preferiscono anche 1550 5| fende maestosamente il mare mobile e largo, avevo sempre respirato 1551 6| Don Giovanni redivivo. Sui mobili del suo salotto vidi molte 1552 4| delle loro compagne sono moderati e spesso mancano; ma, per 1553 6| lasci parlare una volta la modestia! - immeritata. Nonostante 1554 1| quasi per sottrarsi ad una molesta visione.~– I morti amori! –~ 1555 4| bocca amara? Quali pensieri molesti, quali assidue cure avevano 1556 | moltissimo 1557 3| cento donne diverse, una moltitudine di esseri ciascuno dei quali 1558 6| antica divisa: Je prends mon bien je le trouve. Egli 1559 3| soffia sulla polvere dei mondi… Ho bevuto avidamente l’ 1560 4| disse ancora: “Ma sono la moneta con la quale si pagano quelle 1561 1| Passano giorni vuoti, monotoni, eterni. Tu ritrovi le sue 1562 5| all’ora lasciandosi dietro monti, valli, fiumi e città; sopra 1563 1| accendere un lume.~– Accade, al morale, qualcosa di simile a quel 1564 1| parlare, gridare, piangere, mordersi. E stanco, esausto, sfinito, 1565 5| comprendeva tutti gli uomini, mordeva il mio cuore. Perché dunque 1566 6| unirono, e io mi destai morente d’ebbrezza… Orbene: questo 1567 3| ti direi nulla: credo che morirei ai tuoi piedi… Una volta, 1568 1| notte era fonda e la voce moriva. ~~ 1569 1| Ti ammazzerò!” e poi le mormori piano: “Io so ancora tante 1570 1| Fritz –, anche gli altri morranno! Anche gli altri vedranno 1571 1| giorno ella vi disse: “Se morrò prima di te, vestimi di 1572 4| le mani come dentro una morsa, gl’infiggiamo nello sguardo 1573 2| più d’una volta i primi morsi della gelosia, ma le nubi 1574 3| insistentemente con una piccola mossa del capo. - Brava! Questo 1575 5| Io le avrei scritto per mostrarle l’esulcerata mia piaga, 1576 2| fortunato successo, è quello di mostrarsi indifferenti, di fare i 1577 3| secreti per te! che t’avrei mostrato sempre tutti i moti più 1578 2| sapere se quell’uomo si mostrava assiduo presso di lei. Era 1579 5| perché quelle poche righe non mostravano la mia lunga passione; troppo, 1580 3| abbastanza, e spero che ne mostrerà ancora un poco nella circostanza 1581 4| impero d’uno di quei sogni mostruosi durante i quali sappiamo 1582 3| forse questo il secreto movente: che importa? Una buona 1583 5| suggellai e andai alla posta. Mi movevo come in sogno; non avevo 1584 3| fiducia, tutti i miei buoni movimenti sono dispersi dallo sdegno, 1585 6| ogni giorno nel mondo dal municipio e dalla chiesa, quanti esempii 1586 1| morire, non voglio che tu muoia, non mi lasciare, ho paura!…”, 1587 1| formicolìo, crede di poterli muovere, adoperare… Così accade 1588 1| sottilissimi fili a quelle mura, a quella persona, che senti 1589 3| e nel rilassamento dei muscoli del viso, nella piega sottile 1590 5| il giorno fui in giro al Museo, che non avevo ancora visto. 1591 6| labbra. E cantando i versi musicali di un Poeta come me tremante 1592 4| esultare… e invece un’ambascia muta, un terrore infinito mi 1593 1| hai paura di toccarli, di mutarli di posto. Diventi superstizioso. 1594 6| quando il piacere non s’è mutato ancora in disgusto… Se in 1595 5| un poco il mio dolore si mutava in un sordo rancore, in 1596 6| notte: ricordo il pianto muto e soave che sgorgò dai miei 1597 | n 1598 | n’ 1599 1| ritrovarla come al tempo in cui nacque l’amore; per questo, la 1600 6| sera, a Ginevra, udii la narrazione da uno degli stessi protagonisti. 1601 6| risposte.~– Io ero – mi narrò una volta un amico –, in 1602 1| timido, per la quale sentiste nascere il desiderio più disperato – 1603 4| non può nascondere, non nasconde troppo spesso sotto questa 1604 1| terra sulla bara, coprirla, nasconderla… Voi non avete provato cosa 1605 3| Badate: qui sotto potrebbe nascondersi quell’illusione molto frequente 1606 6| visto neppure la punta del naso sarà stata, secondo egli 1607 5| ritratti dell’amata, i fiori, i nastri, le cose che ella gli aveva 1608 6| avvinghiati furiosamente.~Se la nativa freddezza o l’acquisita 1609 1| di accordarle la pace. Naturalmente, non si può sempre parlare, 1610 4| natura violenta; le miti nature preferiscono anche patire 1611 2| morte! Io lasciarla? Ma il naufrago perduto in mezzo al mare 1612 4| riconoscere che ne viviamo!… Neanch’io potei darti la prova 1613 | neanche 1614 4| assoluta: una dose d’amore è necessaria al suo nutrimento. Quell’ 1615 4| durata della passione andò necessariamente dispersa; ma non si ricomincia 1616 6| poiché, per natura e per necessità di mestiere, io sono molto 1617 6| dissoluzione non ha cominciato la nefanda opera sua. Quando Carlo 1618 4| infinita dei diseredati lo nega… Orbene ascoltate. Per un 1619 2| un’altra, io non potevo negar valore a quei sintomi. Se 1620 5| inefficaci. Se è vero – e come negarlo? – che l’amor proprio è 1621 5| le chicche più dolci, gli negate quel balocco o quella confettura 1622 4| rivelavano ciò ch’io avevo negato: la forza d’una passione 1623 2| mia esistenza, un divino nepente, un elisir di vita, la fonte 1624 6| preferire ad un altro. Senza le nequizie del tradimento, gli stessi 1625 1| del mare. Fritz, che aveva nervosamente arricciati i suoi baffi, 1626 4| faut je l’ai superbe et neuve”.~ ~O toi que j’aime, tu 1627 3| sublime natura, delle Alpi nevose imbiancate dalla luna, del 1628 4| un suo simile, ma proprio nitidamente leggervi tutto ciò che sta 1629 3| fratello…”.~– È bello ed è nobile ciò che voi avete scritto! – 1630 | nol 1631 6| Non posso dirle i loro nomi, ma non le sarà difficile 1632 6| stesso!…”, ma ella insisté: “Nossignore, ho promesso a lei”; e con 1633 2| che ella ne avrebbe potuto notare qualcuno. Provai più d’una 1634 2| mesi. Un bel giorno, una notizia scoppiò come una bomba: 1635 6| novelle. Lo scultore e la novellatrice non si conoscevano ancora 1636 6| intende – di romanzi e di novelle. Lo scultore e la novellatrice 1637 1| d’una scura giornata di novembre, col cielo coperto di tediose 1638 | null’ 1639 3| anche averla fatta ridere un numero infinito di volte; sono 1640 4| amore è necessaria al suo nutrimento. Quell’uomo aveva una gran 1641 1| quante sono le anime che lo nutriscono.~– Ma qual morte è più trista?~– 1642 1| verdastro si diffondeva sotto le nuvole pesanti, illividiva i volti 1643 5| come quando un corteggio nuziale attraversa le vie d’una 1644 2| in attesa di entrare nell’Oasi eterna ed infinita. Quando 1645 2| benedetta, degna di sommessa obbedienza. Vorrà dire che quel giorno 1646 6| sola parola, il Dovere. Obbedirne le voci imperiose sarà facile 1647 3| tra gl’impulsi ai quali obbedisco? tra la ragionevole rassegnazione 1648 5| ultimi tempi non l’avevo più obbedita, pensavo adesso, ahimè troppo 1649 3| impressione nell’animo di lui, di obbligarlo a ricordarsi di voi, per 1650 3| signore, le sono oltremodo obbligata della iniziativa presa da 1651 4| lui; che invece di farmi obliare egli dava nuova forza alla 1652 5| tentativi di stordimento e d’oblio, cominciai ad attizzare 1653 5| subito scritta: “Ebbene, non occorre più ch’io ve lo dica, voi 1654 1| sentimento di meraviglia occupa il vostro spirito: pensate 1655 3| sarò mai più tentata di occuparmi di lei – glie ne do parola 1656 5| in quelle ore di agonia, occupate a ricordare le altre, le 1657 1| che incontri per la via, occupato soltanto dell’oscuro pensiero 1658 1| poi che una medesima idea occupava lo spirito degli altri amici, 1659 | od 1660 6| ricordi sono ben ricordati? Oda quest’altra storia; è un 1661 4| che odiarlo, giacché chi odia può anche astenersi dal 1662 6| creatura amata prima di odiarla e quando il piacere non 1663 4| importa quasi sempre più che odiarlo, giacché chi odia può anche 1664 6| resistenza che annoia ed offende gli uomini fervidamente 1665 4| cura gelosa in attesa di offerirli a chi solo avrebbero dovuto 1666 6| parole d’amore, la vedevo offerirmisi; e tra le sue braccia incorporee 1667 5| strepita e non si cheta se, offrendogli voi le cose più belle o 1668 | ognuno 1669 | Oh 1670 3| Caro signore, le sono oltremodo obbligata della iniziativa 1671 5| coppia di amanti erra nelle ombre propizie di qualche deserto 1672 6| fiducia della quale ella mi onora è veramente grande e lasci 1673 4| Las! les plus solennels n’ont plus rien qui mè meuve. 1674 1| il disinganno s’è venuto operando lentamente, inavvertitamente. 1675 4| fortune, le rivoluzioni che s’operano da un giorno all’altro nel 1676 3| ciascuno dei quali vorrebbe operare a sua guisa. E il più strano 1677 2| intorno a quella misteriosa operazione. Io consideravo, da una 1678 2| una lenta evoluzione che s’operò nel mio spirito e che finì 1679 6| la disparità delle nostre opinioni, e perdonandomi la vivacità 1680 1| Ella scuote il capo, ti oppone fredde ragioni, ti addebita 1681 5| serbatele, secondo stimerete opportuno. Come passa rapido il tempo! 1682 1| una altra cosa, la cosa opposta: “Come ho fatto ad illudermi?”. 1683 4| nostro inganno procedeva da opposte ragioni. Mancava ad entrambi 1684 1| complesso di moti diversi ed opposti che si chiama l’amore è 1685 1| vivificherà il mio petto oppresso! E come impazzirò di gioia 1686 1| braccia; non avete sentito opprimervi il petto pensando all’oppressione 1687 4| lo stesso sentimento, d’ordinario, è fatto più di amor proprio 1688 6| quasi non credetti alle mie orecchie; ma le inaudite parole s’ 1689 4| mondo io stessa, altrettanti orfani. Dovevo amarlo per far queste 1690 5| dolore negli stordimenti dell’orgia; ma come un legno che noi 1691 6| ebbi ben conosciuto gli originali; altri sono andati dispersi 1692 1| rimasto sempre a guardar l’orizzonte che adesso, nella sera già 1693 3| il piccolo porta-matita d’oro che lo chiudeva, ella voltò 1694 3| Mi premeva di fare certe osservazioni, volevo verificare certi 1695 6| superare così formidabili ostacoli, che la sua vita è troppo 1696 2| stancarsi, ma che ci dava l’ostinata previsione dell’abbandono 1697 4| poi chiudevo gli occhi ostinatamente, inflessibilmente, imponendogli 1698 4| Come fummo ciechi e sordi e ostinati nell’errore!… Ora la luce 1699 2| sanguinante, dallo spirito ottenebrato, dalle energie distrutte, 1700 4| valevo ancora per gli altri, ottenevo la rivincita! Egli vide 1701 5| radicalmente, che l’amor proprio ottenga la sua rivincita. Chiodo 1702 5| perduto quell’amore, noi ne otteniamo un altro perché il merito 1703 6| pessimi ed altri, se non ottimi, migliori. Il mio dovere 1704 | otto 1705 1| terra la ricoprisse, un pacificamento avverrebbe nel tuo spirito; 1706 5| e continua; quest’azione pacificatrice, questo rimedio infallibile, 1707 1| flagellato formavano come un paesaggio appartenente a un altro 1708 5| lontano, quando mi vidi in un paese straniero, fra gente sconosciuta, 1709 4| la moneta con la quale si pagano quelle che non son da comprare!…”. 1710 4| v’era purezza capace di pagarlo, io, l’ultima delle creature, 1711 3| poteva darmi, e che io l’ho pagato abbastanza. Adesso, ciascuno 1712 2| teatro, si presentò nel suo palco e vi restò durante un intermezzo; 1713 4| piuttosto dal moto delle pallide labbra: “Sei tu?”. Io potevo 1714 1| tramonto, il suo viso appariva pallidissimo; le sue labbra s’atteggiavano 1715 1| alla fronte e passando le palme sulle sopracciglia –, conosco 1716 5| suo cuore avrebbe dovuto palpitare più forte e, se non l’amore, 1717 4| stato sicuro che tutti i palpiti del mio cuore erano suoi. 1718 4| mai, mai avevo avuto un palpito, un solo pensiero per lui; 1719 2| dopo aver traversato una paludosa maremma: però, più forte 1720 6| dirà: “Se non è zuppa, è pan bagnato!”. Infatti la passione 1721 3| cervello per mettermi nei panni del mio personaggio, ho 1722 4| cercarne un’altra, meno paradossale; una prova non dell’amore 1723 6| e di guasto, nondimeno, paragonati gli uni con gli altri, li 1724 2| eterna ed infinita. Quando io paragonavo l’uomo nuovo che quella 1725 6| nostra famiglia, anzi mezza parente. Un giorno, salutandoci, 1726 5| schermo. ~Chiudiamo questa parentesi e torniamo alla persona 1727 5| natalizio: ella non aveva parenti, nessuno dei suoi conoscenti 1728 6| partì improvvisamente per Parigi, chiamata da una malattia 1729 5| precedente mia lettera io le parlai della contraddizione per 1730 2| punto, a voce bassa, quasi parlando tra sé, ella soggiungeva 1731 3| è che tutte costoro non parlano già ad una per volta, ma 1732 4| Allora io pensavo che egli parlasse così per compassione, che 1733 1| giorno da lontano; alla quale parlaste col rispetto più timido, 1734 2| sguardo prendeva quando si parlava di lui, da certi altri segni 1735 4| attestavo. Ma come più gli parlavo dell’influsso maligno esercitato 1736 6| parola. Ella vuole che io parli di gente che abbia amato 1737 3| Probabilmente, questa mia lettera le parrà poco sentimentale: ma le 1738 5| mancavano due ore alla partenza del corriere d’Italia. Senza 1739 3| Adesso sono cambiate le parti e tocca a me riconoscere 1740 6| all’orecchio, le dirò un particolare inaudito e quasi incredibile – 1741 4| ritornati al punto donde partimmo! Ella batte le mani, mia 1742 5| indietro. Il pacco non poteva partir solo? La restituzione di 1743 3| quell’altra ragione, il partito è uno solo.~– Quale lettera 1744 3| non volete più rivedermi: parto oggi stesso. Ho l’anima 1745 5| in tasca la lettera mia, parvemi che qualcuno m’afferrasse 1746 4| tutto ciò che in essi è parvenza brilla ed incanta? E vi 1747 1| lettere, ve ne ripete dei passaggi, ve ne domanda delle altre. 1748 5| natalizio che lo scorso anno noi passammo insieme. Mi permetterete 1749 1| portandosi le mani alla fronte e passando le palme sulle sopracciglia –, 1750 1| stessa, con voce rotta, passandole una mano fra i capelli madidi 1751 1| se la vedete, talvolta passar da lontano, il dubbio rinasce 1752 5| avere risposta dovevano passare cinque giorni. Impiegai 1753 3| troppo pentirvene, le ore che passaste al mio fianco; da parte 1754 1| epico e leggendario, voi già passate al periodo critico. Voi 1755 5| travaglio. Tanti disegni m’erano passati per il cervello, uno più 1756 6| prendere il mio braccio e passeggiare con me “come due sposi”, 1757 1| costretto a non fare un passo che l’altro non faccia… 1758 4| salute e i beni della vita, passò nel suo sguardo. Egli prese 1759 4| grave, dopo ciò che avevo patito, di tutti i tradimenti dell’ 1760 4| terra, tutto il cielo della patria lontana. Il linguaggio umano 1761 5| sera, e mai tenebre più paurose chiusero il mio cuore. Improvvisamente 1762 3| sconfortata di qualcosa di pauroso e d’ineluttabile, che la 1763 4| Io lo tradii –.~Dopo una pausa riprese:~Imaginate voi che 1764 1| affascinato un punto del pavimento ai suoi piedi, e Fritz batteva 1765 5| accresceva la pena mia. Il lavoro paziente ed assiduo non era anch’ 1766 3| alla duchessa: – Avrà la pazienzachiese – d’aspettare che 1767 4| funebri ardori, la mia lunga pazzia accesero l’animo non del 1768 2| disseta avidamente l’arso pellegrino che già stava per accasciarsi 1769 5| uomo, in un luogo oscuro, pendere dalle sue labbra e stringersi 1770 2| desiderata, avrei sofferto le pene dell’inferno; perché la 1771 1| espressioni vi ritornano sotto la penna e, a poco a poco, finite 1772 4| posso dire di amarti. Non pensar mai con rimpianto a tutto 1773 1| tutti gl’istanti. Tu non penseresti di tentare ancora una volta 1774 6| più facile solo che essi pensino ai figli, ai quali debbono 1775 6| uomini che ella altra volta pensò; egli dice: – A me, a me 1776 1| lei che mi scrive, che si pente, che mi chiama…”. Nulla! 1777 5| i miei ricordi, i miei pentimenti, i miei rimpianti, le mie 1778 5| che ella avrebbe potuto pentirsi del male che m’aveva fatto 1779 3| qualche volta, senza troppo pentirvene, le ore che passaste al 1780 5| pensava anch’ella, se era pentita, se era libera, non toccava 1781 1| chiudete gli occhi, abolite la percezione del mondo circostante, guardate 1782 1| oscuro pensiero che ormai la percorri per l’ultima volta. E una 1783 1| imbecillità; avreste voglia di percuotervi, di insultarvi… –~L’ultima 1784 6| insensata. Vengo pertanto senza perder tempo a più concrete risposte.~– 1785 5| quest’idea, al pensiero di perdere la stessa memoria di un 1786 3| rassegnarmi all’idea di perderlo, dopo quel che mi costa, 1787 6| sua. Quando Carlo Landini perdette, senza saper perché, Anna 1788 2| la sdegnava, ella quasi perdeva ai miei occhi una parte 1789 5| era valso a compensarne la perdita. Avevo, sì, tentato di affezionarmi 1790 5| proposito di grandi dolori, di perdite irreparabili, che il tempo 1791 6| delle nostre opinioni, e perdonandomi la vivacità di certe mie 1792 5| l’amavo ancora tanto da perdonarla, da accusare anzi me stesso, 1793 3| me quel che vorrà Dio – e perdonatemi ancora questo momento di 1794 5| stesso, da implorare il suo perdono per me. Fra giorni ricorreva 1795 6| accordo fulmineo, questa perfetta intesa, questa esatta reciprocità 1796 2| vedendo allontanarsi un pericolo, e invece mi sentivo umiliato 1797 5| per i casi disperati certi pericolosi rimedii che, se non affrettano 1798 2| quegli uomini era molto pericoloso; io mi sentivo, ed ella 1799 5| passato perduto: serbarle è permesso soltanto quando sono le 1800 5| noi passammo insieme. Mi permetterete di presentarvi ancora i 1801 6| l’amore dell’infanzia, perpetuato nella memoria, vivificato 1802 4| già l’orgoglio suo che lo persuadeva a stimarsi di tanto superiore 1803 4| non c’era più nulla, la persuasione d’esser discesa tanto in 1804 2| di guardarmi. Malgrado le persuasioni dell’amor proprio, io riconobbi 1805 4| ancora qualcuno di quei più persuasivi congegni dei quali l’imaginazione 1806 4| scatenamento delle tempeste, ci pervase entrambi. Egli scomparve 1807 5| questa ricorrenza. Mi sono pervenute e non ho distrutto le carte 1808 1| diffondeva sotto le nuvole pesanti, illividiva i volti dei 1809 4| esseri fatali su cui sembra pesare la maledizione divina: belli 1810 6| trovare che alcuni furono pessimi ed altri, se non ottimi, 1811 2| me: ci conoscevamo da un pezzo, ma senz’essere quel che 1812 3| vivamente la duchessa. – Mi piace la vostra lettera, sapete! 1813 3| mi lascerai ancora, se ti piacerà… No; tu non farai questo!… 1814 5| correnti dietro agli affari, ai piaceri, agli amori, io sentivo 1815 6| reticenza, concluse: “Badate: le piacete!”. A un tratto la mia faccia 1816 3| lasciare, almeno che io pianga un’ultima volta al tuo fianco…” –.~ 1817 1| della scienza, scongiurarli piangendo di sottrarla alla potenza 1818 3| amarezze, io sola ti ho fatto pianger di gioia. Tu non me l’hai 1819 1| pazzo di andare nuovamente a piangerle vicino, di toccarla, di 1820 1| riprendi a piangere, la piangi come morta; ma ella non 1821 4| aborrisci?”. Ei rispose: “Ti piango…”. Vedete voi queste mani? 1822 4| miei occhi; uno di quei pianti che sembrano stemperare 1823 3| qui dentro… Sento che mi picchiano sulla fronte, sulle tempie, 1824 3| insistentemente con una piccola mossa del capo. - Brava! 1825 3| parole, nel corso delle piccole discussioni che sorgevano 1826 5| idea di non averla potuta piegare, il sentimento della mia 1827 4| un terrore infinito mi piegavano, un gran freddo mi faceva 1828 5| leggere le lettere, le lettere piene di queste espressioni: “ 1829 1| vostre grida. E se un amico pietoso tenta di confortarvi, voi 1830 3| son io! Come ho fatto a pigliarlo sul serio, a soffrire tanto 1831 1| misteriosa, fatale, che se piomba intorno a voi vi fa misurare 1832 5| fiumi e città; sopra un piroscafo che fende maestosamente 1833 3| finire tra le fischiate della platea: era proprio tempo di smettere. 1834 | pochi 1835 6| aspirazione suprema, come tutta la poesia della loro vita.~E se finalmente 1836 6| cantando i versi musicali di un Poeta come me tremante di gioia:~ ~ 1837 6| dato gl’intatti tesori –. E poichè egli conobbe la vita, è 1838 5| sempre respirato a pieni polmoni, m’ero sempre liberato da 1839 6| unirsi, faceva tremare i loro polsi. Egli le disse: – Vieni? – 1840 3| afferrate ai braccioli della poltrona, si scosse a un tratto con 1841 3| formidabile che soffia sulla polvere dei mondi… Ho bevuto avidamente 1842 3| degli affidamenti superbi? Poni una mano sulla tua coscienza: 1843 6| in casa d’una signora, e poniamo che si chiamasse Donna Paola. 1844 5| partire, riserbandomi di porre ad effetto questo proposito 1845 4| intendete quello che altri vi porta come voi lo portate, quello 1846 3| rosso e tolto il piccolo porta-matita d’oro che lo chiudeva, ella 1847 1| diss’egli finalmente, portandosi le mani alla fronte e passando 1848 5| irrevocabilmente. Ma il terrore di portar meco quel ricordo come un 1849 4| Presumeva ch’io dovessi portargli una gratitudine eterna per 1850 2| egli non facesse nulla per portarmela via.~E questo, appunto, 1851 4| quale tutti coloro che la portarono abbiano lasciato un’impronta. 1852 4| altri vi porta come voi lo portate, quello che vi promisero 1853 1| piede, che il suo braccio portati via aderiscono ancora a 1854 4| tesoro di sentimenti che egli portava in cuore; e questo tesoro 1855 4| insaziata, esasperata, io portavo con me la mia fede – e non 1856 1| ma che cosa è il nuovo portento che adesso si compie? Egli 1857 5| posso più scordare, che porterò eternamente con me… Se mi 1858 3| con un piccolo brivido, portò la destra alla fronte e 1859 5| scriverle. Quando finalmente mi posi a tavolino le scrissi così: “ 1860 | possa 1861 4| dubitai. Questa prova ora la posseggo. Pensai dimenticarti, e 1862 2| il mio orgoglio, il cui possesso mi aveva fatto credere oggetto 1863 | Possiamo 1864 | possiate 1865 2| ammettere a ciascuno di noi la possibilità di stancarsi, ma che ci 1866 3| stessa; riconosco però che ne possiede abbastanza, e spero che 1867 | posson 1868 | potendo 1869 4| cuore erano suoi. Ma questo potere egli non lo aveva. Egli 1870 | poterle 1871 1| un formicolìo, crede di poterli muovere, adoperare… Così 1872 5| prevedeva che il dolore di non poterne ricevere più mai di simiglianti 1873 5| e lasciatemi sperare di potervene dare qualche giorno la prova. 1874 3| lungo; ma ciò non era in potestà vostra né mia. Bisogna accettare 1875 | poteste 1876 | potevamo 1877 | potrai 1878 | potresti 1879 | potuta 1880 4| Nessuno di noi lo seppe, mai!… Povere creature umane, quali inganni 1881 4| creature, l’ebbi, tutto. No, il povero linguaggio umano non potrà 1882 4| quella calma ingannatrice che precede lo scatenamento delle tempeste, 1883 5| vale a niente: già in una precedente mia lettera io le parlai 1884 5| anche ad un filo d’erba chi precipita in un abisso, m’afferravo 1885 5| gabbia che mi serrava, tentai precipitarmi dallo sportello per finirla 1886 4| le più folli lusinghe e precipiterete tanto più in basso quanto 1887 6| esagerazioni e l’“insoffribile” preconcetto di scetticismo, io potrei 1888 4| questa carne miserabile fu preda d’un altro, un gemito sordo 1889 4| di tanto superiore al suo predecessore, a pretendere che io facessi 1890 6| amarezze che nessuno pare da preferire ad un altro. Senza le nequizie 1891 4| violenta; le miti nature preferiscono anche patire piuttosto che 1892 1| scuote, ti blandisce, ti prega di non farle male, ti scongiura 1893 6| essi chiamano la morte, la pregano, e sfogliando le cronache 1894 3| ti dissi: “Come sai bene pregare!…”. Ti ricordi quando te 1895 5| l’idea di tornar da lei a pregarla, ad umiliarmi, mi tentava 1896 3| Qual donna al mondo ha mai pregato un uomo così? Io potrei 1897 3| passione disperata, tra l’umile preghiera e la rivolta sdegnosa?…~– 1898 3| Ebbene, oggi son’io che ti prego, ti supplico, ti scongiuro, 1899 5| Allora, ripensando alla premeditata freddezza di quella creatura 1900 3| recitai l’altro giorno. Mi premeva di fare certe osservazioni, 1901 3| risparmiato il fastidio di prenderla da me. La buffa commedia 1902 5| le medesime leggi severe, prendersi sotto il braccio una persona 1903 2| espressione che il suo sguardo prendeva quando si parlava di lui, 1904 4| Io m’afferravo a lui, gli prendevo il capo fra le mani, gli 1905 1| le rimproveri le sue; le prendi una mano, la scuoti, la 1906 4| davvero, sentivo la ribellione prepararsi sordamente dentro di me. 1907 5| quasi vietata. Di questa prepotente passione non si deve quasi 1908 6| inclinazioni non erano forti e prepotenti. Quando incontra quest’uomo, 1909 6| della loro fortuna, quasi presaghi che questa fortuna è la 1910 6| quale la marchesa voleva presentarmi e dallo strano rinnovarsi 1911 6| incontrarono e qualcuno fece la presentazione. Restarono entrambi come 1912 5| io trovavo nelle torture presenti una specie di felicità e 1913 6| nonostante la bontà sua – io le presento creature di carne ed ossa, 1914 2| una sera, a teatro, si presentò nel suo palco e vi restò 1915 4| parere un’ironia. Non sarebbe press’a poco come ucciderci per 1916 | presso 1917 4| saputo amarlo meglio di me. Presumeva ch’io dovessi portargli 1918 4| superiore al suo predecessore, a pretendere che io facessi per lui molto 1919 5| neppure di mendicare un pretesto m’aveva scacciato; ripensando 1920 5| quanto quella che meno si prevede perché meno si sente di 1921 6| senza conoscersi e neppure prevedendo di conoscersi un giorno, 1922 3| altra? Ma non è vero che io prevedessi di non poterlo più amare, 1923 5| avevo avuto paura perché prevedeva che il dolore di non poterne 1924 2| non fu mai completa: io prevedevo nuovi tormenti pel suo ritorno. 1925 6| della gran fiamma, avrà pure preveduto che la nuova fiamma si spegnerà 1926 1| diceva Ludwig –, alle primavere future?… Quante anime nuove 1927 3| lettere che definiscono i principali sentimenti cozzanti adesso 1928 2| incosciente; con grande probabilità, se egli avesse attaccato, 1929 2| ostacolo al suo conseguimento procede da noi stessi, dalle intolleranze, 1930 4| Così il nostro inganno procedeva da opposte ragioni. Mancava 1931 2| perduto in mezzo al mare procelloso lascia forse la tavola a 1932 2| dolorosa esperienza dei tristi processi sentimentali che finiscono 1933 3| cambio, il suo riconoscimento procura sempre allo spirito un senso 1934 4| curata questa nausea col procurarmene un’altra maggiore, e poi 1935 6| di alcuni che se la sono procurata. E se pur vogliamo lasciar 1936 4| rimproverate torti imaginari, procurate di riscattare i difetti 1937 6| nuovo; quel contrattempo mi procurava un certo senso di contrarietà. 1938 1| parole innamorate che le prodigaste; voi le ripetete, e un’ironia 1939 5| persona, distruggere quel prodigio che è un corpo vivente: 1940 1| l’esaurimento continuo prodotto dall’azione del tempo, dal 1941 2| che l’effetto temuto si produceva…~Ora bisogna che io insista 1942 4| uomo che m’aveva avvilita, profanata, perduta, io avevo dato 1943 3| avere, con sacrilega mano, profanato tutto quel che v’era di 1944 4| stessa bocca che li aveva proferiti disse ancora: “Ma sono la 1945 6| coppia d’amante? Quasi una profetica voce ammonisca i due amatori 1946 5| invece a configgerlo più profondamente nel vostro cervello. Non 1947 1| grigio con i suoi grigi occhi profondi, e sembrava cercare qualcosa 1948 5| lettere, aspirare soltanto il profumo del quale erano impregnate, 1949 1| il vostro sentimento si proietta ancora in essa e, più di 1950 6| mia sia per essere troppo prolissa.~Vuol dunque sapere quale 1951 1| irrevocabili saranno pronunziate… E prolungate l’inganno, e soffrite, e 1952 1| vostra che distrugge questa promessa; è il vostro stesso cuore; 1953 4| di chi muore mentre sente promettersi la salute e i beni della 1954 4| lo portate, quello che vi promisero i sogni e che mai vi consolate 1955 4| esser giudicata facile e pronta. Allora il dubbio che egli 1956 1| parole irrevocabili saranno pronunziate… E prolungate l’inganno, 1957 1| silenzio incombente, aveva pronunziato quelle parole; ma, poi che 1958 5| amanti erra nelle ombre propizie di qualche deserto bastione, 1959 5| sempre il caso ci è tanto propizio da farci spettatori dei 1960 1| labbra. Lontano da lei, vi proponete di dirle tutto, sinceramente, 1961 6| per farmi una domanda e propormi un quesito: – Ma insomma, 1962 3| in me protesta contro i propositi di vendetta, m’ispira invece 1963 4| della persona amata sono proposte alle proprie, come dimostrare 1964 | propria 1965 | proprie 1966 2| Bisogna pure riconoscereproseguì Ettore Baglioni, fra l’attenzione 1967 3| abbastanza. Adesso, ciascuno proseguirà per la sua strada. Si diverta 1968 5| quale ero andato superbo, mi prostravano, mi umiliavano, mi attaccavano 1969 6| narrazione da uno degli stessi protagonisti. Non posso dirle i loro 1970 2| rotta dai singhiozzi, ella protestava amaramente, mi diceva che 1971 1| mi lascerai!”. Tu allora protestavi, giuravi, non sapevi né 1972 1| tripudio più puro fra le proteste più pazze. Un sentimento 1973 3| triste, troppo malvagio. Provami ancora una volta che io 1974 4| orgoglio soltanto, trionfavo provandogli che valevo ancora per gli 1975 4| poco come ucciderci per provare che viviamo? Allora noi 1976 4| costava. Come dunque, come provargli il suo inganno, la dispersione 1977 5| gratitudine… io voglio morire per provarti che non posso amare nessun 1978 4| sapevo, per averla tanta provata, la nausea del risvegliarsi 1979 4| ancora maggiore. Ora non ne provavo alcuna. L’insensato stupore, 1980 5| scaccia chiodo, dice il proverbio; e se a noi parve finito 1981 4| tutto! – come gli esempi non provino nulla, perché tanti se ne 1982 5| bisogno di molta penetrazione psicologica per comprenderne l’intimo 1983 5| superstizioni che avevo giudicate puerili. Ora vedevo in esse altrettante 1984 3| penso che forse ne sarà punito, un giorno, più crudelmente 1985 6| non aveva visto neppure la punta del naso sarà stata, secondo 1986 | puoi 1987 4| tanto grande che non v’era purezza capace di pagarlo, io, l’ 1988 6| il mondo dei sentimenti puri, delle cose degne e sante. 1989 2| come nel respirare l’aria purissima d’una vetta alpina dopo 1990 6| morta; intendete: ella è putrefatta sotterra, è ridotta uno 1991 4| Je conprends! La preuve qu’il vous faut je l’ai superbe 1992 | quanta 1993 3| personaggio, ho soffocato una quantità prodigiosa di sbadigli per 1994 4| Quarto esempio~ ~LE PROVE~ ~Ed 1995 | quegli 1996 6| una domanda e propormi un quesito: – Ma insomma, qual è, a 1997 1| è la fine lenta, lunga e quotidiana, l’esaurimento continuo 1998 5| altri bisogni noi vediamo quotidianamente lo sfoggio, questo qui dobbiamo 1999 4| un gran freddo mi faceva rabbrividire… Egli diceva ancora: “Bisogna 2000 1| tocchino…”. Allora ella rabbrividiva da capo a piedi, a quest’ 2001 4| chiusi gli occhi, ella si raccolse un istante; e la sua faccia, 2002 3| finito così. Ho chiamato a raccolta tutta la mia ragione, tutta 2003 5| il pacco all’ufficio di raccomandazione, poi mi avviai alla buca


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