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Carlo Goldoni Il filosofo inglese IntraText CT - Lettura del testo |
Emanuel Bluk e detto, poi Gioacchino
EMA. |
Gioacchino. (chiama.) |
EMA. |
Vi è dello Spettatore |
L'abbiamo. Sì signore. |
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EMA. |
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EMA. |
Non lo voglio. Non perdo il tempo in cotai fole. È la filosofia mio nume e mio diletto. Voglio lo Spettatore. |
Vel porterò. |
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EMA. |
Ti aspetto. |
(Vuol di filosofia parlare un argentiere. |
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EMA. |
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EMA. |
Bene. |
Ed or, se volete, |
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EMA. |
Non bevo senza sete. (Gioacchino si ritira nella sua bottega.) |
Il caffè non per sete, amico, si suol bere, Ma per trattenimento, per uso e per piacere. |
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EMA. |
Trattenimento è questo dei sciocchi e degli oziosi |
EMA. |
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EMA. |
Tu sei un uomo ricco, tu sei nobile nato, Ma fosti d'una pasta, come son io, creato. |
EMA. |
Trovami un uom che sappia, un uomo illuminato |
EMA. |
Chi è costui? |
EMA. |
Jacobbe Monduill è un ciarlator bugiardo, Chiamato per ischerno filosofo bastardo. Delle passioni umane altrui vuol porre il freno, Ed ei le ha mascherate, ma le coltiva in seno. Di madama Brindè pazzo, scorretto amante, Fa il precettore in piazza, ed in casa il galante. |
EMA. |
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EMA. |
Egli, quell'uom sì saggio, molle del pari e avaro, Della vedova insidia il cuore ed il danaro. |
Qual fondamento avete per sostener tai detti? |
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EMA. |
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EMA. |
Non mentono i miei pari. Quando per noi si dice Questa tal cosa è vera, nessun ci contradice. Una parola nostra val più di un istrumento, La fè che a noi si presta, prevale al giuramento. Jacobbe è un menzognero. È ver, perché io lo dico. (Jacobbe è un temerario. Jacobbe è un mio nemico). (da sé; entra nella bottega del caffè.) |