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Carlo Goldoni
Il filosofo inglese

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SCENA QUARTA

 

Milord Wambert e maestro Panich.

 

PAN.

Se a poco a poco si estirpano dal regno

Questi filosofoni, felici noi, m'impegno.

Noi siamo una brigata famosa ed erudita,

Che la filosofia l'abbiamo sulle dita:

Col mio grembial di cuoio, franco qual tu mi vedi,

Talor salir io soglio su scagno di tre piedi.

E stralunando gli occhi, e dimenando il collo,

Parlo qual s'io parlassi dal tripode di Apollo.

Mi odono a bocca aperta le femmine e i ragazzi;

Ho fatto più di cento finor diventar pazzi.

E dico, e lo sostengo, che al mondo non si dia

Più bel divertimento di quel della pazzia.

Impazzirai tu ancora, sol che colà mi veda.

Milord, io ti saluto. Il ciel te lo conceda. (parte.)

 

 

 




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