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Carlo Goldoni Il filosofo inglese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUATTORDICESIMA
Madama di Brindè e i suddetti.
M.BR. |
Ah signore, di voi veniva in traccia appunto; Vi vidi di lontano, accorsi, e vi ho raggiunto. So che pietade umana fu sempre il vostro nume, Né stimolo bisogna a chi opra per costume. Pur le mie preci aggiungo, signor, per opra tale, Che forse il nome vostro può rendere immortale. |
SAI. |
Dite, madama, dite. Andiamo per le corte. Farò quel che potrò. |
M.SA. |
(Parlassero più forte!) (ascolta con attenzione quel che dicono nella strada.) |
LOR. |
(Giochiam). (alla Saixon.) |
M.SA. |
(Zitto). |
M.BR. |
Signore. Un uomo sventurato S'ingiuria da un milord, e vien perseguitato. Il misero è Jacobbe, che cerca un protettore; Wambert, a voi ben noto, è il suo persecutore. |
SAI. |
Avrà la sua ragione. |
M.BR. |
Un pazzo amor l'accende Per me che l'aborrisco e amor da me pretende. Vede Jacob distinto, lo crede il suo rivale, E cerca per vendetta di fargli il maggior male. Parla, minaccia, insulta, per tutto gli fa guerra, E giura che lo vuole lontan da questa terra. Un uom di quella sorta, da voi ben conosciuto, Si perde ingiustamente, se mancagli un aiuto, E un cavalier sdegnato, per vana pretendenza, Farà su l'innocente valer la prepotenza. |
SAI. |
Odio, aborrisco e sdegno le prepotenze ardite, Permetter non si denno. Che posso far? seguite. |
LOR. |
(Madama...) (alla Saixon.) |
M.SA. |
(State zitto). (a Lorino.) |
M.BR. |
Se voi nel vostro tetto (al signor Saixon.) Voleste ricovrarlo, gli porterian rispetto. Fatelo, ve ne prego, cuor generoso, umano... |
SAI. |
Madama, non vorreste vi facessi il mezzano? |
M.SA. |
(Bravo! Ha risposto bene). |
M.BR. |
Signor, mi conoscete. So che talor, parlando, scherzar vi compiacete. Son donna, sono umana, e son di amor capace, Ma l'onestà e l'onore è il mio nume verace. Tre anni son ch'io vivo vedova a voi unita, Pubblico al mondo tutto è il tenor di mia vita. Amo le scienze ed amo, è ver, chi le coltiva; Di nozze a me conformi fors'io non sarei schiva, Ma qual se non vi fosse, con noi starebbe, il giuro. |
SAI. |
Madama, vi conosco. Scherzai, ve l'assicuro. |
M.SA. |
(Povera semplicetta! starà come un bambino). (da sé, ascoltando.) |
LOR. |
(Madama, non si gioca?) (alla Saixon.) |
M.SA. |
(Zitto, monsieur Lorino). (a Lorino.) |
M.BR. |
Dunque, che risolvete? |
SAI. |
Non so; vi è dell'impegno. |
M.BR. |
Credetemi, Jacobbe di protezione è degno. Alfin che può temersi dal cavaliere irato, Che l'ha senza ragione sinor perseguitato? In Londra i mercatanti son del governo in stima, Non lascian che dal grande il misero si opprima. Si venera e si apprezza il nome vostro, e passa Per un de' primi nomi nella Camera Bassa. Non si farà un affronto a un uom che più di cento Voti dispone e guida ei sol nel Parlamento. Lode ne avrete e pregio; ché alfin giustizia è quella Che a pro di un infelice vi stimola ed appella. Un filosofo saggio, un uom che tanto vale, Che a tutti fa del bene, che a niun sa far del male; Un uom di sé contento, che sprezza i beni e l'oro, Che sol nella virtute riposto ha il suo tesoro; Che vive parcamente in bassa condizione, Perché non sa valersi di falsa adulazione, Questa è ben opra degna, signor, del vostro cuore: Serbategli la vita, serbategli l'onore. L'uno e l'altra s'insidia dal suo nemico fiero, Difenderlo, salvarlo potete, ed io lo spero. Fatelo, generoso, con viscere di amore, Muovasi a compassione il vostro amabil cuore. Usate a pro di lui la caritade, il zelo, E certa vi promette la ricompensa il cielo. |
M.SA. |
(Non sa parlar, meschina! Sentiam cosa risponde). |
SAI. |
(Facciasi il ben, se giova). Jacob dove si asconde? |
M.BR. |
Ei sarà qui a momenti. Lo disse, ed io l'aspetto. |
SAI. |
Venga pur; ricovrarlo, difenderlo prometto. |
M.SA. |
Piano, signor marito, che cosa è questo imbroglio? Jacobbe in casa nostra? In casa non lo voglio. |
M.BR. |
Oimè! |
SAI. |
Come ci entrate? Sono il padron sol io. |
M.SA. |
Non ci verrà, lo giuro. |
SAI. |
Sì, ch'egli venga. Addio. (alla Brindè, ed entra in casa.) |
M.SA. |
Vo' discorrerne meglio. La vogliam veder bella. (parte.) |
M.BR. |
Può esser più indiscreta colei con sua sorella? |
LOR. |
Oh maledetto il punto che io venni, ed ho giocato! Con questa bella grazia mi ha vinto e mi ha piantato. (parte.) |