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Carlo Goldoni
Il filosofo inglese

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SCENA DICIASSETTESIMA

 

Jacobbe Monduill solo.

 

JAC.

Misera! compatisco in lei l'amor, la pena;

Mirarla bramerei tranquilla e più serena;

Ma se per me l'affanna barbaro duolo e rio,

Calmisi il di lei cuore, ma non si turbi il mio. (va a sedere sopra una panca del libraio.)

Da me che vorrà mai Milord che mi rintraccia?

Perché sì stranamente l'ira dimostra in faccia?

La carta che io gli offersi, dovea disingannarlo.

Il denar rimandato potea forse irritarlo?

 

 

 




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