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Carlo Goldoni Il filosofo inglese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA UNDICESIMA
Madama SAIXON sulla loggia, e detti.
M.SA. |
Con chi ciarli? (a Rosa.) |
ROSA |
Gioacchino dee rendere un ventaglio; Prendendolo, temea commettere uno sbaglio. |
M.SA. |
Prendilo, ch'egli è mio. |
ROSA |
Calerò giù il cestino. (Cala il cesto.) |
GIO. |
Eccolo. (mette il ventaglio nel cesto.) |
ROSA |
Un'altra volta vieni un po' su, carino. (sottovoce a Gioacchino.) |
M.SA. |
Lo vide mio marito? che disse? gli è piaciuto? |
GIO. |
Disse ch'egli era bello, ma inver non l'ha veduto. |
M.SA. |
Non l'ha veduto, e il loda? Mi burla e mi deride? Questa sua flemma indegna è quella che mi uccide. Voglio stracciarlo in pezzi. (straccia il ventaglio.) |
ROSA |
Signora, oh che peccato! |
M.SA. |
Or che mi son sfogata, lo sdegno mi è passato. (si ritira.) |
ROSA |
Gioacchino, ti saluto. Ricordati di me. |
GIO. |
Son troppo ragazzetto; non sono ancor per te. |
ROSA |
Voglimi bene, e cresci, che io ti aspetterò. |
GIO. |
Quando sarò cresciuto, allor risponderò. |
ROSA |
A costo di aspettare, voglio pregare il cielo, Che in sposo mi conceda un uom di primo pelo. (si ritira.) |