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Carlo Goldoni Il filosofo inglese IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUARTA
Jacobbe dalla parte del libraio, Birone dalla bottega; e detti.
JAC. |
Birone. |
BIR. |
Signor mio. |
JAC. |
Porta questo viglietto A madama Brindè. Qui la risposta aspetto. |
BIR. |
Vi servirò. (entra dalla Brindè.) |
GIO. |
Signore, fatemi voi giustizia. Non vuol pagarmi il ponce. |
PAN. |
Nol faccio per malizia. Ma un poco di acqua calda col valor di un quattrino Fra zucchero, limone e spirito di vino, Si paga troppo cara a questi bottegai: E poi non ho danari, e non ne porto mai. |
JAC. |
Dunque, signor maestro, filosofo da bene, A ber per le botteghe senza denar si viene? |
PAN. |
Ma tu che qualche cosa sai di filosofia, Puoi approvar nel mondo una cotal pazzia? Nati siam tutti eguali, quel ch'è nel mondo, è nostro, E dir non si dovrebbe: questo è mio, questo è vostro. Se l'uomo dell'altro uomo si serve ed abbisogna, Pretender pagamento mi sembra una vergogna. Io vengo da costui a ber senza denari; Quando ha le scarpe rotte, le acconcio, e siam del pari. |
GIO. |
Non so di tante scarpe; mi viene uno scellino. Vi pagherò ancor io, maestro ciabattino. |
PAN. |
A me? |
JAC. |
Taci; ha ragione, e la ragione è vaga: Fra gli uomini di vaglia la roba non si paga. Si cambia. Avrò bisogno di scarpe immantinente. Panich farà ch'io le abbia, e le averò per niente. (a Gioacchino.) |
PAN. |
Adagio; se le scarpe ti do, che mi darai? |
JAC. |
Nulla, poiché mestiero non fo, come tu fai. |
PAN. |
Se tu non fai mestiero, io faccio qualche cosa. Non cambio le mie scarpe con una mano oziosa. |
JAC. |
Con voi, per ragion pari, non cambierà Gioacchino Il prezzo di un Perù con quel di uno scellino. |
PAN. |
Non sai quel che tu dica; voglio le scarpe mie. |
GIO. |
Pagatemi. |
PAN. |
Coteste si chiaman tirannie. Voler che paghi a forza un uom senza monete, O pur contro natura abbia a morir di sete? |
JAC. |
È ver, saziar la sete esige la natura; Ma quando non si spende, si bee dell'acqua pura. |
PAN. |
Non sai quel che tu dica. Vo' le mie scarpe. Intendi? |
JAC. |
Dagli le scarpe sue. Ecco un scellino. Prendi. |
GIO. |
Ecco le scarpe vostre. Più non vi bagno il gozzo. Potete andar a bere alla fontana o al pozzo. |
PAN. |
Jacob, non ti ringrazio, se l'hai per me pagato: Soccorrer ciascheduno il prossimo è obbligato. Natura ti ha sforzato a far codesta azione, Per questo io non ho teco veruna obbligazione. (entra dalla Brindè.) |