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dorrà 1
dota 3
dote 2
dott. 82
dottor 9
dottore 18
dov' 4
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87 sì
84 marito
82 dott.
82 questa
80 pantalone
78 casa
Carlo Goldoni
Il geloso avaro

IntraText - Concordanze

dott.
   Atto,  Scena
1 1, 11| Dottore ed Argentina.~ ~DOTT. Cara la mia figliuola, vi 2 1, 11| voluto bene alla padrona.~DOTT. No? per qual cosa? È la 3 1, 11| impossibile ch'io taccia). (da sé)~DOTT. Dunque, per quel ch'io sento, 4 1, 11| che è un uomo di garbo.~DOTT. Mi dispiacerebbe assaissimo, 5 1, 11| mi dolgo di mio marito.~DOTT. Siate benedetta; voi mi 6 1, 11| geloso). (piano al Dottore)~DOTT. Ditemi, figliuola mia, è 7 1, 11| che fosse anche geloso.~DOTT. È vero: amore è padre della 8 1, 11| riputazione il pentirsi.~DOTT. Brava; queste sono massime 9 1, 11| spille). (piano al Dottore)~DOTT. Ditemi un poco: m'immagino 10 1, 11| che occorre, lo compra.~DOTT. Vi denari?~EUF. Io non 11 1, 11| EUF. Io non gliene chiedo.~DOTT. Una donna senza denari non 12 1, 11| Se mi cucite la bocca.~DOTT. Via, fatemi questo piacere. 13 1, 11| ringrazio, signor padre.~DOTT. (Poverina! è una colomba. 14 1, 11| non ci è niente per me?~DOTT. Prendi questo ducato: servi 15 1, 11| che, lo mortificherò io.~DOTT. Figliuola mia, non so cosa 16 1, 11| lamento della mia sorte.~DOTT. Quando è così, sono contento. 17 1, 11| una cosa la mia padrona.~DOTT. Di cosa?~ARG. Avrebbe bisogno 18 1, 11| la posso più sopportare.~DOTT. Taci, fraschetta, ed abbi 19 1, 11| caccerò via sicuramente.~DOTT. Senti? modera quella lingua.~ 20 1, 11| signor Dottore, non posso.~DOTT. Ma perché non puoi?~ARG. 21 1, 11| senza che io me ne accorga.~DOTT. Eh, so ben io qual gastigo 22 1, 11| ARG. Che cosa, signore?~DOTT. Un marito che ti bastonasse.~ 23 1, 11| vorressimo veder bella.~DOTT. Alla larga con questa sorta 24 1, 11| consolazione al mondo che voi.~DOTT. Ed ancor io ho tutto il 25 2, 8| OTTAVA~ ~Dottore e detti.~ ~DOTT. Perché accopparla, signore? 26 2, 8| vegniu a far vu in casa mia?~DOTT. Vengo a vedere mia figliuola, 27 2, 8| vien senza mia licenza.~DOTT. Ma chi porta i bacili d' 28 2, 8| xe quella che li riceve.~DOTT. Eh, acchetatevi, che farete 29 2, 8| Lenguazza del diavolo!) (da sé)~DOTT. E mi ha ancora detto, che 30 2, 8| li vol, i xe per ella.~DOTT. Se ne avete a male ch'io 31 2, 8| va rasserenando). (da sé)~DOTT. Ma mi dispiace che sempre 32 2, 8| mario come mi no se trova.~DOTT. Potete gloriarvi di avere 33 2, 8| Ella e mi semo do colombi.~DOTT. Non vi è pericolo di alcuna 34 2, 8| Anderà via to pare). (da sé)~DOTT. Mi dispiace dell'accidente 35 2, 8| tempo de pensarghe suso.~DOTT. Sareste ancora a tempo per 36 2, 8| rimediarvi.~PANT. Come?~DOTT. Dovreste a quel signor rimandare 37 2, 8| tempo. No saveria come far.~DOTT. Lasciate fare a me: datemi 38 2, 8| pulizia. Ah! cossa ve par?~DOTT. Ancora così anderebbe bene. 39 2, 8| fatti.~PANT. Senz'altro.~DOTT. Dei bacili vi saranno de' 40 2, 8| de' fatti.~PANT. Seguro.~DOTT. Da bravo dunque, non perdiamo 41 2, 9| Eufemia ed il Dottore.~ ~DOTT. Sapete, figliuola mia, per 42 2, 9| che vi vedo, mi consolate.~DOTT. Son tornato da voi, perché 43 2, 9| egli prendesse il bacile.~DOTT. Perché non glielo avete 44 2, 9| Gliel'ho detto io, ma...~DOTT. Se glielo aveste detto in 45 2, 9| stima di voi.~EUF. (Piange)~DOTT. Cosa vi è di nuovo? vi scorrono 46 2, 9| presenza.~EUF. (Piange)~DOTT. Ah figliuola mia, voi piangete? 47 2, 9| signor padre, non posso più.~DOTT. Oh cielo! Qual novità è 48 2, 9| mi fa bramar di morire.~DOTT. Oh me infelice! Voi mi cavate 49 2, 9| giustissimo pentimento. (parte)~DOTT. Venite qui; sentitemi; vi 50 3, 9| Luigi, il Dottore e dette.~ ~DOTT. Cosa è questo strepito?~ 51 3, 9| con don Luigi?) (da sé)~DOTT. Ma, caro signore, come c' 52 3, 9| a posta per insultarmi.~DOTT. Donna Eufemia, andiamo, 53 3, 9| venite con me.~EUF. Dove?~DOTT. A casa vostra.~EUF. La casa 54 3, 9| La casa mia non è questa?~DOTT. No, figliuola, questa è 55 3, 9| trattare colle persone civili.~DOTT. Sente, signore? Vada a buon 56 3, 10| Presto, signor padrone~DOTT. Che vi è di nuovo?~GIANN. 57 3, 10| conosce il notaro Malazzucchi?~DOTT. Sì, lo conosco; che vuole 58 3, 10| non vi è tempo da perdere~DOTT. Ma dimmi che vi è di nuovo.~ 59 3, 10| manco male che l'ho trovato.~DOTT. E bene?~GIANN. Mi lasci 60 3, 10| prendere un poco di fiato~DOTT. Ma sbrigati, se vi è qualche 61 3, 10| subito, ma subito, subito.~DOTT. Subito?~GIANN. Che in questa 62 3, 10| La padrona averà paura.~DOTT. Di chi?~GIANN. Il signor 63 3, 10| mia? Ah povera me! (parte)~DOTT. Sentite, fermatevi. I sbirri? 64 3, 12| TRACC. Mi no so gnente.~DOTT. Dov'è Pantalone?~TRACC. 65 3, 12| TRACC. Salva, salva. (parte)~DOTT. Non abbiate paura.~ ~ ~ 66 3, 16| e a tutto Napoli ancora.~DOTT. Illustrissimo signore auditore, 67 3, 16| Signori, vi riverisco.~DOTT. Padrone riveritissimo.~ASP. 68 3, 18| queste due persone moleste.~DOTT. Adesso che questa gente 69 3, 18| vivere con vostro padre.~DOTT. Venite con me, Eufemia; 70 3, 18| minacciarlo anche di questo.~DOTT. Eccolo qui quel maledetto 71 3, 18| crierà più, sior Dottor.~DOTT. Il ciel lo voglia.~PANT. 72 3, 18| una gran pena). (da sé)~DOTT. Caro signor genero, se è 73 3, 18| PANT. Coss'oio da superar?~DOTT. L'avarizia.~PANT. Mi no 74 3, 18| signore, e non dubitate.~DOTT. (Signore auditore, m'ascolti: 75 3, 18| PANT. No mancherà tempo.~DOTT. Andiamo via da questa camera; 76 3, 18| PANT. Andè dove che volè.~DOTT. Andiamo, Eufemia.~EUF. Venite 77 3, 18| lo tiranneggia. (parte)~DOTT. Genero amato, venite con 78 3, 18| no gh'ha bisogno de mi.~DOTT. Sia ringraziato il cielo! 79 3, 20| Argentina e detto.~ ~EUF. Oimè!~DOTT. Cosa è stato?~ARG. Quant' 80 3, 20| EUF. Povero mio marito!~DOTT. Il scrigno in terra! Ho 81 3, 20| della custodia de so mario.~DOTT. Perché buttare in terra 82 3, 20| gli un calcio e parte)~DOTT. Grazie al cielo, è cambiato


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