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Carlo Goldoni
Il geloso avaro

IntraText - Concordanze

asp
    Atto,  Scena
1 1, 2| perseguiti, tu mi vuoi morto.~ASP. Che cosa avete, signor 2 1, 2| Sorella mia, son disperato.~ASP. Disperato? Perché?~LUI. 3 1, 2| innamorato, e non ho denari.~ASP. Per quel ch'io sento, la 4 1, 2| una onestissima moglie.~ASP. Moglie? Siete pazzo andarvi 5 1, 2| sorella, voi avete marito.~ASP. Bene, e per questo?~LUI. 6 1, 2| nessuno vi vede volentieri?~ASP. Chi sente voi, pare ch' 7 1, 2| fosse docile come il vostro.~ASP. Ora capisco. Voi sospirate 8 1, 2| sorella, io deliro per lei.~ASP. Povero don Luigi, voi non 9 1, 2| cielo! non farò niente?~ASP. Ma non andate in bestia.~ 10 1, 2| dice ch'io non farò niente.~ASP. Se volete parlar voi solo, 11 1, 2| abbandonate per carità.~ASP. Cosa pretendete da donna 12 1, 2| altro che la sua amicizia.~ASP. Niente altro?~LUI. Niente 13 1, 2| altro?~LUI. Niente altro.~ASP. Ma vorrete andar in casa.~ 14 1, 2| casa.~LUI. Qualche volta.~ASP. Servirla alle conversazioni.~ 15 1, 2| Sì, come si accostuma.~ASP. Insomma essere il di lei 16 1, 2| LUI. Questo, e non altro.~ASP. Voi non farete niente.~ 17 1, 2| Il diavolo che vi porti.~ASP. Io lo dico, perché so...~ 18 1, 2| scorderò che mi siate sorella.~ASP. (Povero mio fratello è 19 1, 2| veder la moglie servita?~ASP. Egli non è portato per 20 1, 2| portato per l'interesse.~ASP. Dunque lo vorreste vincere 21 1, 2| voi ch'io non farò niente?~ASP. Per questa via può essere 22 1, 2| presentemente non ho denari.~ASP. Non avete denari? Ora mi 23 1, 2| mettete alla disperazione.~ASP. No, caro fratello; sapete 24 1, 2| tutto fa a modo vostro.~ASP. Oh sì! di questo poi me 25 1, 2| faceste fare una cosa per me!~ASP. Che cosa?~LUI. Tutti due 26 1, 2| due mi potreste aiutare.~ASP. Via, dite il come.~LUI. 27 1, 2| prestandomi cento scudi.~ASP. I cento scudi fate conto 28 1, 2| Che difficoltà ci trovate?~ASP. È un certo uffizio che 29 1, 2| finisce.~LUI. Per un fratello?~ASP. Rispetto a voi va bene, 30 1, 2| servizi ve li cambiate.~ASP. Donna Eufemia è una donna 31 1, 2| sostenuta.~LUI. E per questo?~ASP. Ho paura che non faremo...~ 32 1, 2| non faremo...~LUI. Niente.~ASP. Questa parola non la voleva 33 1, 2| io non la voglio sentire.~ASP. Dunque?~LUI. Dunque parlate.~ 34 1, 2| Dunque?~LUI. Dunque parlate.~ASP. E se poi...~LUI. Parlatele 35 1, 2| non voglio niente di male.~ASP. Benissimo, cercherò l'occasione...~ 36 1, 3| a bevere la cioccolata?~ASP. Non l'ho bevuta? Non vi 37 1, 3| medico me l'ha ordinata.~ASP. Anzi il medico ve l'ha 38 1, 3| proibita.~ONOF. Quando?~ASP. Non ve ne ricordate? Saranno 39 1, 3| bene, faccio a modo mio.~ASP. Dite, don Onofrio, vi hanno 40 1, 3| ONOF. Non me ne ricordo.~ASP. Se li averanno portati, 41 1, 3| che è venuto ier di sera?~ASP. Io ho veduto il signor 42 1, 3| glielo do a buon prezzo.~ASP. Signor consorte carissimo, 43 1, 3| siamo insieme, e sempre...~ASP. Tre anni? Oh, sono ben 44 1, 3| a me par l'altro giorno.~ASP. Vorrei che mi prestaste 45 1, 3| ONOF. Ve li darò... ma...~ASP. Che cosa?~ONOF. Non mi 46 1, 3| ricordo bene se io li abbia.~ASP. Datemi le chiavi dello 47 1, 3| alla cintola de' calzoni.~ASP. Andate dunque a vedere; 48 1, 4| giorni, ch'io glieli renderò.~ASP. Come pensate di volerli 49 1, 4| princìpi tanto cattivi.~ASP. Sperate voi che donna Eufemia 50 1, 4| presenterete con grazia.~ASP. Io gliel'ho da esibire? 51 1, 4| maledetto quando parlo con voi.~ASP. Zitto, acchetatevi. Ecco 52 1, 4| ventaglio glielo darete?~ASP. Glielo darò.~ONOF. Oh, 53 1, 4| me li ha portati iersera.~ASP. Ho piacere davvero.~ONOF. 54 1, 4| mi avete detto cinquanta?~ASP. Ho detto cento.~LUI. Cento 55 1, 4| C'entro per mia sorella.~ASP. Badate a me. Vi ho pregato 56 1, 4| casa non ci voglio stare.~ASP. (Fratello, voi non avete 57 1, 4| mi cava anche la camicia.~ASP. E così, mi date questi 58 1, 4| ONOF. Non ve li ho dati?~ASP. Non m'avete dato nulla.~ 59 1, 4| ve li darò tutti cento.~ASP. Sì, andiamo.~LUI. Verrò 60 1, 4| cioccolata. (ridendo parte)~ASP. Oh che bernardone! (parte)~ 61 1, 15| constituzione d'aver paura di tutto.~ASP. Serva di donna Eufemia.~ 62 1, 15| umilissima, donna Aspasia.~ASP. Sono venuta a vedervi, 63 1, 15| d'accomodarvi. (siedono)~ASP. Cara amica, che vita è 64 1, 15| piaceva vivere ritirata.~ASP. Da fanciulla va bene, ma 65 1, 15| prendessero tanta pena.~ASP. Sapete che cosa dicono? 66 1, 15| Mio marito non è geloso.~ASP. Oh, ne dicono una più bella.~ 67 1, 15| Davvero, che cosa dicono?~ASP. Che è avaro, che non vi 68 1, 15| a venirmele a riportare.~ASP. Cara donna Eufemia, sapete 69 1, 15| vorreste ch'io facessi?~ASP. Voi mi avete a promettere 70 1, 15| intendete ch'io debba fare.~ASP. Avete paura che vi proponga 71 1, 15| intendere cosa vogliate da me.~ASP. Via, ve lo dirò. Voglio 72 1, 15| impegno di restare in casa.~ASP. Bene, e noi verremo alla 73 1, 15| sapesse il signor Pantalone.~ASP. Che? avete da dipendere 74 1, 15| sue regole particolari.~ASP. Oh, la vostra regola non 75 1, 15| tutti fossero di un umore.~ASP. Dunque in casa vostra non 76 1, 15| la riputazione al sicuro.~ASP. Oh, oh, che massime antiche! 77 1, 15| mondo non vi occupasse.~ASP. Per me son contenta così. 78 1, 15| vivere alla vostra maniera.~ASP. E la mia maniera è la più 79 1, 15| vero che di me si mormora?~ASP. Sì; e me ne dispiace infinitamente.~ 80 1, 15| perché ho il marito avaro.~ASP. Cose che mi fanno arrossire 81 1, 15| credete voi che si dica?~ASP. Io non saprei che cosa 82 1, 15| civetta, una vanarella...~ASP. Di me si dice questo?~EUF. 83 1, 15| vive all'usanza vostra.~ASP. Orsù, mutiamo discorso.~ 84 1, 15| che mi farete piacere.~ASP. Mio fratello vuol venirvi 85 1, 15| me il signor don Luigi.~ASP. Spero che voi lo riceverete.~ 86 1, 15| compatirebbe senz'altro.~ASP. Lo conoscete voi mio fratello?~ 87 1, 15| volte in casa di mio padre.~ASP. In verità, per tutta la 88 1, 15| bontà il signor don Luigi.~ASP. Quante volte mi ha parlato 89 1, 15| sorellina pietosa). (da sé)~ASP. Qualche volta così per 90 1, 15| tutti vivano a modo loro.~ASP. Guardate un regalo che 91 1, 15| veramente di buon gusto.~ASP. Vi piace, donna Eufemia?~ 92 1, 15| negare che non sia bello.~ASP. Se lo volete, siete padrona.~ 93 1, 15| EUF. No, no, vi ringrazio.~ASP. Davvero, mi fate la maggior 94 1, 15| bene nelle vostre mani.~ASP. Se non lo prendete, mi 95 1, 15| regalo di vostro fratello.~ASP. Don Luigi non mi darà dei 96 1, 15| EUF. Ma se vi dico di no.~ASP. Mi fate venire la rabbia. ( 97 1, 15| ma io non ne ho colpa.~ASP. Donna Eufemia, vi levo 98 1, 15| Voi mi levate le grazie.~ASP. Il ventaglio non lo volete.~ 99 1, 15| vi prego di compatirmi.~ASP. Alla conversazione non 100 1, 15| non ci dovrebbe venire.~ASP. Ma io vi voglio bene, e 101 1, 15| capace di un'azione cattiva.~ASP. Addio, donna Eufemia.~EUF. 102 1, 15| EUF. Serva, donna Aspasia.~ASP. (Che diavolo mi sono ridotta 103 2, 19| scudi sono una trufferia.~ASP. Signor don Onofrio, che 104 2, 19| trovo che ne mancano cento.~ASP. Vi mancano cento scudi?~ 105 2, 19| ONOF. Certo mi mancano.~ASP. Oltre a quelli che avete 106 2, 19| dato a voi cento scudi?~ASP. Sì, non vi ricordate?~ONOF. 107 2, 19| saranno quelli dunque.~ASP. Voi non avete memoria.~ 108 2, 19| tante cose per il capo.~ASP. Se il signor Agapito fa 109 2, 19| Farò che non faccia altro.~ASP. Caro signor don Onofrio, 110 2, 19| delle monete tutte calanti.~ASP. E i cento scudi che mi 111 2, 19| ha pagato un terzo meno.~ASP. Peggio! Bisogna che vi 112 2, 19| Lasciate fare al notaro.~ASP. Ma per i cento scudi levategli 113 2, 19| a vedere se lo ritrovo.~ASP. Per l'avvenire regolatevi 114 2, 19| darvi il maneggio di tutto.~ASP. (Non sarebbe cattiva cosa 115 2, 19| scudi li avete avuti voi.~ASP. Sì, li ho avuti io.~ONOF. 116 2, 20| Aspasia, poi Don Luigi.~ ~ASP. In tutti gli stati vi è 117 2, 20| Sorella mia, son disperato!~ASP. Non ve l'ho detto io, che 118 2, 20| avete detto una bestialità.~ASP. Dunque avete fatto.~LUI. 119 2, 20| il diavolo che vi porti.~ASP. Chi v'intende, è bravo. 120 2, 20| suo marito è insoffribile.~ASP. La cioccolata l'ha ricevuta?~ 121 2, 20| una boccetta d'oro, tutto.~ASP. Dunque va bene.~LUI. Va 122 2, 20| cimento di precipitare.~ASP. Dunque è finita.~LUI. È 123 2, 20| non gliela faccio vedere.~ASP. Ma come?~LUI. Ditemi, ditemi: 124 2, 20| donna Eufemia l'avete dato?~ASP. Non vi è stato rimedio, 125 2, 20| non siete buona da niente.~ASP. Oh bella! ma se...~LUI. 126 2, 20| prendere da voi un ventaglio.~ASP. Ha presa dunque una boccetta 127 2, 20| oro?~LUI. Sì, l'ha presa.~ASP. Colle sue proprie mani?~ 128 2, 20| pregare, poi l'ha accettata.~ASP. Oh falsa bacchettona sguaiata! 129 2, 20| puntiglio precipitarmi.~ASP. Voi che cosa avete divisato 130 2, 20| soffre la sua figliuola.~ASP. Non volete che il padre 131 2, 20| levargliela dalle mani.~ASP. Voi per questa strada non 132 2, 21| Donna Aspasia sola.~ ~ASP. È una gran bestia. Subito 133 3, 6| Donna Aspasia e dette.~ ~ASP. Amica, compatitemi se vengo 134 3, 6| sarei venuta a servirla.~ASP. Ho chiamato benissimo, 135 3, 6| siamo sorde.~EUF. Chetati.~ASP. Donna Eufemia, avete una 136 3, 6| in cervello, ragazzaccia.~ASP. Mi meraviglio come la soffrite.~ 137 3, 6| d'un campanile). (da sé)~ASP. Mi parete turbata donna 138 3, 6| sostenuta, a donna Aspasia)~ASP. Scusi, signora, se l'ho 139 3, 7| venuta ad incomodarvi per me?~ASP. Sono venuta per quel ventaglio 140 3, 7| Ecco mio marito). (da sé)~ASP. (Gran brutta creatura!) ( 141 3, 7| Aspasia e non dice niente)~ASP. Serva sua. (a Pantalone)~ 142 3, 7| Non lo sa. (caricandola)~ASP. Ve lo dirò io. Don Gismondo. ( 143 3, 7| inteso. (a donna Aspasia)~ASP. Ecco, io l'ho servita. ( 144 3, 7| sé, in atto di partire)~ASP. Serva sua, signor Pantalone.~ 145 3, 8| Eufemia e donna Aspasia.~ ~ASP. È grazioso quel vostro 146 3, 8| ricevere una mala grazia.~ASP. Io poi di queste cose mi 147 3, 8| dirmi di quel ventaglio?~ASP. Voglio dire, che se questa 148 3, 8| pregarvi che mi dispensiate.~ASP. Bisognerà ch'io studi la 149 3, 8| prendere.~EUF. Sarà difficile.~ASP. Lo vedremo: ecco il ventaglio. 150 3, 8| che mi meraviglio di voi.~ASP. Ed io mi meraviglio di 151 3, 8| voi siete male informata.~ASP. Don Luigi non è capace 152 3, 8| in questa casa restate.~ASP. Sì, me l'ha detto che vi 153 3, 8| hanno indotto a riceverle.~ASP. Saranno stati i buoni uffizi 154 3, 8| ricevuti per atto di civiltà...~ASP. Oh che uomo civile!~EUF. 155 3, 8| parlate con più rispetto.~ASP. Mi riscaldo, perché con 156 3, 8| Sono una donna onorata.~ASP. Io non pregiudico il vostro 157 3, 9| venir con voi? (al Dottore)~ASP. Venite, don Luigi, presentatelo 158 3, 9| signore? Vada a buon viaggio.~ASP. Caro fratello, voi non 159 3, 10| vostro soccorso. (parte)~ASP. Sono venuta a tempo per 160 3, 15| Donna Aspasia e detti.~ ~ASP. Don Luigi, non fate il 161 3, 15| EUF. Il signor auditore?~ASP. Sì, egli in persona.~EUF. 162 3, 16| la macera, la tormenta.~ASP. E con tutta la sua gelosia, 163 3, 16| procurato sempre di conservare.~ASP. Ridete, signor auditore, 164 3, 16| perseguitarmi). (da sé)~ASP. (Che fa don Luigi, che 165 3, 16| DOTT. Padrone riveritissimo.~ASP. Così partite, senza dir 166 3, 17| Aspasia ed il Dottore.~ ~ASP. Poteva anche aggiungere: 167 3, 17| offendere le persone onorate.~ASP. Le persone onorate non 168 3, 17| miglior concetto di lei.~ASP. Eh signore auditore, ci 169 3, 17| Che cosa vorreste dire?~ASP. A buon intenditor poche 170 3, 17| parole.~GIS. Spiegatevi.~ASP. Voglio trovarmelo anch' 171 3, 17| anch'io.~GIS. Che cosa?~ASP. Un protettore che mi difenda.~ 172 3, 17| altrui sognate senza ragione.~ASP. La non si scaldi, padron 173 3, 17| GIS. Cosa farete, signora?~ASP. Lo dirò a mio marito, e


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