Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Carlo Goldoni Il geloso avaro IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 2, 20| non ha memoria, che non abbada, che lascia fare, non è 2 1, 3| ne ricordo.~LUI. Eh, non abbadate al medico. Se vi dà piacere, 3 2, 18| Io aveva sonno, non ci ho abbadato; ora conto li mille scudi, 4 3, 19| oro! Va al diavolo. Voggio abbandonarte avanti che ti me abbandoni. 5 1, 2| LUI. Venite qui, non mi abbandonate per carità.~ASP. Cosa pretendete 6 3, 19| abbandonarte avanti che ti me abbandoni. Va là, prezzo infame delle 7 3, 10| parte)~LUI. Son qui, non vi abbandono, sono in vostro soccorso. ( 8 | abbi 9 | abbiano 10 0, pre| Le piante ancora, dopo un abbondante prodotto de' loro frutti, 11 3, 18| Eufemia, poi seguita ad abbracciare lo scrigno)~GIS. Non avete 12 3, 18| lo scrigno avvinto)~GIS. Abbracciatela almeno.~PANT. No mancherà 13 3, 18| Vien qua, muggier, dame un abbrazzo.~EUF. (Cielo, ti ringrazio, 14 0, aut| Geloso Avaro, quantunque abilissimo in altre parti giocose, 15 0, pre| trovando in essi partitamente l'abilità di rappresentare i caratteri 16 3, 20| del cielo, e molte cose accadono portentose nell'ordine istesso 17 2, 8| DOTT. Mi dispiace dell'accidente di questo bacile. Sono cose 18 2, 5| mio marito, l'interesse l'accieca!) (da sé)~ARG. (Che dite 19 1, 2| contenga; la collera mi ha acciecato. La leggerò alla meglio. ( 20 1, 12| perché ve li alo dai?~EUF. Acciò mi compri dei nastri, delle 21 1, 15| io non merito. Favorite d'accomodarvi. (siedono)~ASP. Cara amica, 22 1, 15| sola, lo licenzio se sono accompagnata. Invito a casa chi voglio; 23 0, pre| glorioso Casato.~Vedesi in Lei accoppiato all'avvenenza della persona 24 3, 4| quel che mi diseva. Sarè d'accordo con vostro pare; vorrè véderme 25 1, 11| da sé, senza che io me ne accorga.~DOTT. Eh, so ben io qual 26 1, 5| quelle do donne le se n'accorze, le me sflazella.~PANT. 27 1, 8| borsa)~TRACC. Indovinélo. (s'accosta, guarda la borsa)~PANT. 28 1, 2| conversazioni.~LUI. Sì, come si accostuma.~ASP. Insomma essere il 29 0, pre| sempre fu rispettabile e accreditato, ma ora più che mai può 30 3, 3| vadagnà più de mi, colù el me accusa, el me perseguita, el me 31 3, 4| conclusion xe questa, i m'ha accusà... Baroni! I xe andai a 32 3, 4| sorte!~EUF. Dunque non vi accusano per la moglie.~PANT. Qua 33 3, 2| via, ve digo. (Maledetti. Accusarme che fazzo pegni! che togo 34 3, 16| Eufemia, non sono imposture le accuse contro vostro marito. Egli 35 2, 5| la me donasse da bever l'acquavita.~PANT. Che! stè qua per 36 0, pre| ritrova, non potrei che additare i semi di quelle Virtù, 37 3, 5| Vi vedo più del solito addolorata.~EUF. Lasciami stare, per 38 1, 15| viene mio marito, è capace d'adirarsi anche per questa visita. 39 1, 4| detto, e non cinquanta. (adirato)~ONOF. O cento, o cinquanta, 40 0, aut| migliori Poeti, ed io pure l'ho adoperato per episodio nella Commedia 41 3, 19| disingannarme che l'oro no sia adorabile? Sì, l'amerò in eterno. 42 3, 4| anca ello uno dei vostri adoratori.~EUF. Appena gli parlavo, 43 3, 19| averastu fatto? Rimorsi, affanni, desperazion. Ti, ti m'ha 44 1, 9| PANT. Compatime, gh'ho un affar de premura.~AGAP. Si tratta 45 3, 20| disingannato e convinto il più affascinato geloso, il più tenace avaro. 46 1, 12| altro. (ad Argentina)~ARG. Affé di bacco, signor padrone, 47 3, 4| Guardate se così va bene.~PANT. Affidata alla di lei esperimentata 48 3, 16| una gelosia indiscreta, l'affligge, la macera, la tormenta.~ 49 1, 15| mio marito, poiché queste affliggono, è vero, la persona in segreto, 50 0, aut| confronto massime di una moglie afflitta, virtuosa, che merita compassione, 51 2, 6| ha tanta carità per me! (Affrica! maledetta!) (da sé)~EUF. 52 2, 13| e col bacile non intendo affrontarvi. So che non avete bisogno 53 3, 8| della sua stima, e meco vi affrontiate per un ventaglio.~EUF. Donna 54 3, 17| Dottore.~ ~ASP. Poteva anche aggiungere: della sua borsa.~EUF. Voi 55 2, 13| cussì incivil che no sappia aggradir una finezza. Queste le xe 56 3, 8| fratello vi degnate ricevere ed aggradire qualche segno della sua 57 0, pre| personali, perch'egli, se non lo aggradisce, non condanni almeno quest' 58 1, 2| LUI. Tutti due mi potreste aiutare.~ASP. Via, dite il come.~ 59 3, 20| sior auditor, compatime, aiuteme, lasseme respirar. (va per 60 2, 1| ti ha avù el ducato.~ARG. Aiuterò la barca; seconderò l'intenzione, 61 3, 3| la vegna qua.~TRACC. Com'ala da far a vegnir, se l'è 62 | alcune 63 1, 14| posso sperare d'intenerirlo. Alfine è mio marito, e sia o per 64 1, 11| contento. Figliuola mia, state allegra, e se avete bisogno di qualche 65 2, 8| In mia casa è stata bene allevata.~PANT. E mi vivo coi occhi 66 1, 7| ponendo i denari in borsa) Allocco, no ti ha inteso gnente, 67 3, 16| momento il pericolo coll'allontanarvi da lei, e dimostrate a me 68 3, 16| tenta con violenza servire. Allontanatevi da questa casa; non ardite 69 | allorché 70 1, 1| BRIGH. No vorria che la se alterasse. La va in collera facilmente.~ 71 2, 2| cioccolata? A chi la manda? (alterata)~TRACC. Tutta sta roba el 72 3, 9| questo strepito?~LUI. Che altercazioni sono queste?~EUF. (Mio padre 73 2, 3| cose. Se vedessi l'oro tant'alto, non c'è dubbio che io vi 74 | altrimenti 75 0, pre| SUA ECCELLENZA~IL SIGNOR~ALVISE VENDRAMINI~PATRIZIO VENETO~ ~ 76 1, 2| quel ch'io sento, la vostra amante è una di quelle che fanno 77 3, 16| convincono che persistendo in amarla sarei un pazzo. A chi ha 78 3, 18| tiranneggia. (parte)~DOTT. Genero amato, venite con noi. Non lasciate 79 3, 16| fratello m'infastidisce; ambi insidiano l'onor mio, e 80 2, 9| meriterò che mi sgridi. L'ambizione talora mi eccita a desiderare 81 1, 2| modestia: bramo solo un'amichevole corrispondenza, e questa 82 3, 18| ferro.~PANT. Ah! me volè ammazzar. (grida forte)~GIS. Convien 83 2, 7| so chi me tegna...~EUF. Ammazzatemi una volta, e levatemi da 84 3, 4| ha accusà... Baroni! I xe andai a dir che fazzo pegni, che 85 2, 17| che la sia d'oro? Voggio andarla a toccar colla piera de 86 1, 13| c'è scampo; o tacere, o andarmene da mio marito.~ARG. Quest' 87 2, 15| Eufemia, faressi meggio a andarve a ripossar. El spirito opera 88 1, 2| ASP. Moglie? Siete pazzo andarvi a incapricciare con una 89 2, 18| Dunque, come pensa che sieno andati li cento scudi?~ONOF. Ho 90 3, 3| el sior auditor Pandolfi andava in casa soa, el gera amigo 91 3, 4| confidenza! Senza difficoltà l'anderave a trovarlo a casa... in 92 2, 13| PANT. La se lassa servir; o anderemo da ella, o la farò vegnir 93 3, 1| troppo ragazza per aver degli anelli.~ARG. Sì eh? verrà il vostro 94 0, pre| Ma io l'averò ben bene annoiata con questo foglio in cui 95 1, 2| che aspettavo con tanta ansietà: eccolo fatto in pezzi. 96 0, pre| erede de' suoi gloriosi antenati. Ma questo rispettoso mio 97 1, 15| casa si vive troppo all'antica). (da sé, parte)~EUF. Può 98 1, 15| ASP. Oh, oh, che massime antiche! Queste le avete studiate 99 0, pre| giova parlare della Famiglia antichissima de' Vendramini, s'ella è 100 1, 12| Desgraziada! Ti ha avù el salario anticipà. Dame indrio undese zorni, 101 1, 12| In casa mia se vive all'antiga: no se fa conversazion; 102 0, pre| ancora l'Eccellentiss. Signor Antonio, Zio Paterno di Vostra Eccell., 103 2, 3| TRACC. De sta sentenza me ne appello.~ARG. A qual tribunale?~ 104 3, 9| non so a qual risoluzione appigliarmi.~LUI. Via, donna Eufemia, 105 0, aut| bene. Ciò mi fece risolvere appoggiar tal carattere al Pantalone, 106 2, 14| premura che ho per lei, e l'approva; non occorr'altro, siamo 107 3, 4| ringrazio che mi ha fatto aprire. (con un poco di sdegno 108 3, 18| Mi no gh'ho scrigno.~GIS. Aprite quella cassa di ferro.~PANT. 109 3, 16| fin dove può estendersi l'arbitrio mio senza offesa della giustizia, 110 3, 4| Signore.~PANT. Avendo un'ardente brama di riverirla...~EUF. 111 1, 8| servida. Ella se mette in ardenza, e po... so mi quel che 112 1, 8| maniera che no l'averà più ardir de vegnirghe.~TRACC. Per 113 2, 2| Vattene, prima che colui ardisca passare avanti.~TRACC. Ma! 114 3, 16| che m'insultano. Don Luigi ardisce sollecitarmi; donna Aspasia 115 2, 2| delicatezza in simili cose, ardisci favorire un'ambasciata di 116 3, 16| Allontanatevi da questa casa; non ardite più di venirci; desistete 117 2, 16| Perdonate, signora, se ho ardito stamane farvi a parte della 118 3, 13| Luigi e Brighella con gente armata.~ ~LUI. Che bricconata è 119 1, 15| EUF. Mi dispiacerà vedervi arrabbiata, ma io non ne ho colpa.~ 120 2, 2| obbedisci.~TRACC. (No m'arrecordo più cossa che gh'abbia da 121 2, 13| roba destinada per mi. So arrivà a tempo.~LUI. Caro signor 122 1, 15| ASP. Cose che mi fanno arrossire per parte vostra.~EUF. E 123 0, aut| divengano fra di loro nemiche. L'arte del Poeta può ritrovare 124 0, pre| molestia, col più grazioso artifizio del mondo ha penetrato sin 125 1, 5| segretamente con Argentina. Ascolta tutto, e vienmelo a contar 126 1, 1| l'è questo, che no la vol ascoltar nissun; se l'ascoltasse, 127 1, 1| vol ascoltar nissun; se l'ascoltasse, fursi fursi la ghe remedierave 128 3, 18| DOTT. (Signore auditore, m'ascolti: io pagherò tutti e quieterò 129 3, 11| sconderò qua dentro. (s'asconde)~ ~ ~ 130 3, 9| noto. Non è più tempo di ascondere i trattamenti che offendono 131 1, 10| amigo, no ve voggio far aspettar.~AGAP. Andiamo pure.~PANT. 132 0, pre| sinora, e però il mondo ha da aspettare di quando in quando dei 133 1, 3| ricordo se li abbiano portati. Aspettate... è venuto ier di sera... 134 3, 4| Questo torto io non me l'aspettava.~PANT. L'ho fatto... So 135 1, 2| per le cento doppie che aspettavo con tanta ansietà: eccolo 136 3, 2| fatto; ma trattandose de vu, aspetterò qualche zorno de più.~SAN. ( 137 3, 1| volete? Chi domandate?~SAN. Aspettiamo il vostro padrone.~GIU. 138 1, 12| ho gnente, ve digo. (con asprezza)~ARG. (Gli va colle buone! 139 2, 13| no lo cognosse!) (da sé, assaggia)~LUI. Che vi pare di quello 140 2, 5| prega de farghe l'onor de assagiar la so cioccolata.~PANT. 141 3, 16| figliuola è tormentata e assassinata.~LUI. Signore, liberate 142 3, 18| Siori, per carità, no me assassinè.~GIS. Conoscete voi di averla 143 2, 16| i dise. E se no basta l'asserzion dei servitori, anca mi assicurerò 144 2, 16| fortuna ha voluto beneficarmi, assicurandomi che non sono da voi sprezzate 145 2, 16| Non vi sdegnate: me ne assicurano i vostri servi.~EUF. Costoro 146 3, 17| di tutto. Donna Aspasia, assicuratevi che donna Eufemia non ha 147 2, 16| asserzion dei servitori, anca mi assicurerò sior don Luigi della sa 148 3, 18| Facciamolo sequestrare, assicuriamoci dei dodeci mila scudi di 149 1, 15| vostra estimazione, e voglio assolutamente che facciate questa volta 150 | at 151 1, 15| tutti e due hanno degli attacchi di cuore; quell'altra si 152 2, 16| altro, che spero le mie attenzioni gradite.~EUF. Io non voglio 153 2, 16| Io non voglio usare degli atti d'inciviltà; però non credo 154 0, aut| mancanza dell'incomparabile attore fe' sì che di tal Commedia 155 0, pre| vantarsi di essere di egregi attori fornito, capaci di ogni 156 0, aut| L'AUTORE A CHI LEGGE~ ~L'avaro è 157 3, 16| troppo in faccia mia vi avanziate. Sono informato delle persecuzioni 158 3, 4| porta quanti che i xe, sti avari malignazi.~EUF. Son qui, 159 | avea 160 | Avendo 161 1, 3| me ne ricordo.~ASP. Se li averanno portati, ci saranno.~ONOF. 162 3, 19| averoggio godesto? che pro m'averastu fatto? Rimorsi, affanni, 163 2, 15| la lassa per quando ghe n'averè bisogno; no xe vero? (a 164 2, 18| terzo meno di quello che lo averebbe venduto in piazza.~ONOF. 165 3, 8| mattina l'avete ricusato, oggi averete la bontà di riceverlo.~EUF. 166 1, 10| Perché mi ho paura de no averghene.~AGAP. Ci sarà la carta, 167 | averli 168 | averlo 169 3, 19| te lasserò, de ti cossa averoggio godesto? che pro m'averastu 170 2, 16| inciviltà; però non credo avervi dato verun segno di essermi 171 3, 3| Ah sì: tien le chiave. Averzi, e dighe che la vegna qua.~ 172 1, 12| Baroncella! se tol i ducati, ah? Avézzate a far la mezzana.~ARG. Oh 173 | Avresti 174 | avrete 175 | avrò 176 0, pre| Vedesi in Lei accoppiato all'avvenenza della persona il brio dello 177 0, aut| noi lontano. Se mai per avventura però giungesse questa mia 178 1, 15| sono venuta a posta per avvertirvi, perché mi preme il vostro 179 3, 18| si lascia lo scrigno, ma avvertite bene, la prima volta che 180 0, pre| sfortuna degli altri non dee avvilirsi. Ma io l'averò ben bene 181 3, 16| risponde? L'hanno forse avvilito le parole di questo signore 182 3, 18| Sior sì. (tiene lo scrigno avvinto)~GIS. Abbracciatela almeno.~ 183 3, 10| notaro Malazzucchi manda ad avvisare il padrone, che in questa 184 3, 10| premura.~GIANN. M'ha detto che avvisi vossignoria subito, ma subito, 185 0, pre| rappresentazioni, fu temerario l'azzardo di lavorarvi sopra la terza; 186 2, 20| accettata.~ASP. Oh falsa bacchettona sguaiata! e meco fa tanti 187 3, 20| Pantalone)~PANT. Muggier, (bacia la mano a donna Eufemia) 188 3, 18| ha da far più).~EUF. (Ci baderò ancor io. Non ne farà più).~ 189 2, 1| bravo davvero! c'è questa bagattella di mezzo e vai mendicando 190 3, 17| mio marito, e ci faremo bandir di Napoli, se bisogna. ( 191 3, 4| Ma voi giudicate troppo barbaramente di me. Son qui, farò tutto 192 2, 1| ducato.~ARG. Aiuterò la barca; seconderò l'intenzione, 193 1, 12| non me lo pigliate.~PANT. Baroncella! se tol i ducati, ah? Avézzate 194 0, pre| de' Vendramini, s'ella è bastantemente conosciuta dal Mondo? Ne 195 2, 3| Signora patrona, la me bastona, che la gh'ha rason.~EUF. 196 2, 5| cattiva.~PANT. Aspettè. (da un bastone ne rompe un pezzo)~ARG. ( 197 1, 1| maledetta la mia fortuna! (batte i piedi, e straccia la lettera 198 1, 12| testa). (da sé)~PANT. Che bei saludi v'alo portà el sior 199 2, 2| forse qualche moneta per sì bell'uffizio? Se me lo potessi 200 3, 1| Bello!~FEL. È vero, non è bellino?~ARG. Ehi! chi ve l'ha donato? ( 201 1, 11| mio marito.~DOTT. Siate benedetta; voi mi consolate.~EUF. ( 202 3, 18| contenta donna del mondo. Benedirò le lagrime che ho versate, 203 2, 16| altro la fortuna ha voluto beneficarmi, assicurandomi che non sono 204 0, pre| Francesco, Padre di V. E., e mio benignissimo Protettore. Tutti però non 205 | bensì 206 1, 4| ridendo parte)~ASP. Oh che bernardone! (parte)~LUI. Così li vorreste 207 2, 13| signor Pantalone, voi mi fate bestemmiare una mezz'oretta.~PANT. La 208 2, 7| Luigi, che el xe un omo bestial.~EUF. Non so che dire. Tutto 209 1, 11| larga con questa sorta di bestie. Figliuola mia, vi saluto, 210 2, 4| signora, se la ghe fa mal, la beverà la so cameriera.~ARG. Certo; 211 1, 3| medico. Se vi dà piacere, bevetela.~ONOF. Mio cognato mi piace. 212 2, 7| se crede che mi l'abbia bevua.~EUF. Ma caro signor Pantalone, 213 2, 10| la cioccolatta e bacile, bilancie, calamaio e carta.~ ~Pantalone 214 1, 5| Pantalone con tavolino, bilanciette da oro, e varie monete.~ ~ 215 1, 15| anno si trova l'economia in bilancio e la riputazione al sicuro.~ 216 3, 2| impertinente.~PASQ. Eh! (gli fa una boccaccia, e parte)~PANT. E vu cossa 217 3, 17| ricevono i bacili d'argento, le boccette d'oro.~EUF. Ah signore auditore, 218 1, 6| venze, li scambia con dei boni, e mi ghe vadagno; onde 219 1, 10| come si suol dire, in una botte di ferro.~PANT. Basta, se 220 2, 9| mi è stato detto che in bottega dello speziale la gente 221 3, 18| servirò io, signora. (dà braccio a donna Eufemia)~PANT. ( 222 3, 4| PANT. Avendo un'ardente brama di riverirla...~EUF. Questo 223 2, 9| miserabile vita che mi fa bramar di morire.~DOTT. Oh me infelice! 224 1, 2| offendere la sua modestia: bramo solo un'amichevole corrispondenza, 225 3, 4| Eufemia Bisognosi.~PANT. Bravissima. Se vede la franchezza.~ 226 2, 3| de dir a Brighella.~EUF. Bravissimo! al tuo solito. Mio marito 227 0, pre| conosciuta dal Mondo? Ne parlai brevemente, vivente ancora l'Eccellentiss. 228 0, pre| avvenenza della persona il brio dello spirito; e la dolcezza 229 3, 7| marito). (da sé)~ASP. (Gran brutta creatura!) (da sé)~PANT. ( 230 1, 7| vorave entrar in qualche brutto impegno. No so chi diavolo 231 1, 12| fa proprio rimescolar le budelle). (da sé)~EUF. Almeno fatemi 232 2, 14| servirla.~LUI. (Pantalone bugiardo!) (da sé) Sai che le dolga 233 3, 8| è capace di dirmi delle bugie.~EUF. Don Luigi, se è uomo 234 3, 8| riceverle.~ASP. Saranno stati i buoni uffizi di vostro marito.~ 235 2, 14| no.~LUI. (Se continua a burlarsi di me, voglio che se ne 236 2, 7| vostro pensamento.~PANT. Busiara! falsa! frascona!~EUF. Voi 237 3, 20| de so mario.~DOTT. Perché buttare in terra lo scrigno ed i 238 2, 21| la desidera, ogni cosa è buttata via. Noi altre donne siamo 239 1, 12| mia padrona.~PANT. E se ti butterà via quel ducato, lo scriverò 240 1, 11| quella lingua, altrimenti la caccerò via sicuramente.~DOTT. Senti? 241 2, 2| me lo potessi sognare, ti caccierei via in questo momento.~ARG. 242 1, 15| voglio bene, e ci verrò. Mi caccierete via, se ci verrò?~EUF. Non 243 1, 11| simile impertinenza, ti caccio subito dalla mia casa.~ARG. ( 244 1, 7| voia, no serve né busi, né cadenazzi). (da sé, parte)~ ~ ~ 245 1, 8| impaziente de saver... Oh, questo cala pulito: questo bisognerà 246 2, 10| cioccolatta e bacile, bilancie, calamaio e carta.~ ~Pantalone solo.~ ~ 247 2, 18| sono tutti zecchini che calano almeno sei o sette grani 248 2, 19| dato delle monete tutte calanti.~ASP. E i cento scudi che 249 2, 18| tardavo una settimana, sarebbe calato molto di più. Dice che se 250 2, 19| che mi avete dati in oro, calavano sei zecchini.~ONOF. Dice 251 3, 20| lo scrigno, poi gli dà un calcio e parte)~DOTT. Grazie al 252 2, 6| zovene, ti xe de sangue caldo. La cioccolata no xe per 253 2, 9| l'animo vostro; il mio è calmato. Mi pento di quel che ho 254 2, 19| perdono mai più. Pazienza il calo delle monete, il prezzo 255 2, 6| te farà mal, la te farà calor. Ti xe una zovene, ti xe 256 3, 16| debolezza di mio marito, calpestano la riputazione di questa 257 2, 9| lieve cagione l'averò io calpestato?) (da sé) Ah signor padre, 258 1, 3| attaccate alla cintola de' calzoni.~ASP. Andate dunque a vedere; 259 3, 20| vivere più felice. Questo suo cambiamento sollecito, e quasi instantaneo, 260 1, 2| donne questi servizi ve li cambiate.~ASP. Donna Eufemia è una 261 3, 20| DOTT. Grazie al cielo, è cambiato del tutto.~GIS. Donna Eufemia, 262 3, 1| che gioca al lotto, e che cambierà questi stracci in vesti 263 1, 4| buone, mi cava anche la camicia.~ASP. E così, mi date questi 264 3, 6| volentieri sulla cima d'un campanile). (da sé)~ASP. Mi parete 265 2, 13| compiacerà di riceverla.~PANT. Cancarazzo! la la riceverà seguro, 266 1, 13| sarei più, o la bestia saria cangiata, o lo avrei pelato come 267 3, 1| signora Costanza che sta sul canto della strada?~SAN. La conoscete?~ 268 1, 6| mi ghe vadagno; onde in cao a qualche anno, fra i taggiadori 269 1, 2| come il vostro.~ASP. Ora capisco. Voi sospirate per donna 270 3, 4| ghe donasse el frutto, el capital, el cuor, la coraella, e 271 3, 1| conosce... Non so se mi capite... Basta, la segretezza 272 3, 10| bella scena. (parte)~GIANN. Capperi! la cosa preme. Ho fatto 273 1, 13| lo avrei pelato come un cappone. (parte)~ ~ ~ 274 0, pre| abilità di rappresentare i caratteri più originali del mondo. 275 3, 7| sostenuta)~PANT. Non lo sa. (caricandola)~ASP. Ve lo dirò io. Don 276 3, 16| le lingue malediche hanno caricato d'imposture il povero mio 277 1, 3| prezzo.~ASP. Signor consorte carissimo, vorrei pregarvi d'una finezza.~ 278 2, 18| negargli una ricognizione d'un carlino. È un cane, lo vogliamo 279 0, pre| Dev. Obblig. Servitore~Carlo Goldoni~~ ~ 280 1, 15| Possono ben venire feste, carnevali, funzioni, donna Eufemia 281 1, 15| la cera, il caffè, o le carte; e qualche volta lo sa, 282 0, pre| Patria e del suo glorioso Casato.~Vedesi in Lei accoppiato 283 1, 10| indiscreto! Eppure conviene cascarci per forza nelle mani di 284 0, aut| malanni d'intorno, e il caso forse ne farà incappare 285 2, 12| Traccagnino che torna.~ ~PANT. Caspita, el xe lesto sior ganimede! 286 3, 18| scrigno.~GIS. Aprite quella cassa di ferro.~PANT. Ah! me volè 287 2, 21| vagliono né monti d'oro, né catene di ferro; e ci pregiamo 288 2, 9| ho creduto che la di lui cattivezza si potesse tollerare; ma 289 1, 4| non saranno princìpi tanto cattivi.~ASP. Sperate voi che donna 290 1, 4| mi piglia colle buone, mi cava anche la camicia.~ASP. E 291 0, pre| generosa bontà mi tratti il Cavaliere umanissimo, e questo avrei 292 2, 14| non occorr'altro, siamo a cavallo). (da sé)~TRACC. E cussì, 293 3, 18| PAN. (Maledetti! i me vol cavar el cuor). (da sé, sopra 294 2, 9| DOTT. Oh me infelice! Voi mi cavate le lacrime dal fondo del 295 3, 2| Andè via, se no volè che ve cazza zo dalla scala.~GIU. Se 296 | ce 297 2, 15| questo mio spirito è un cefalico esperimentato.~EUF. Occorrendo 298 3, 1| ridendo)~FEL. Via! (le fa cenno che taccia)~ARG. Dite, dite, 299 2, 18| negozio da guadagnar un centinaio di scudi, non si vergogna 300 1, 15| lo sappia, quando paga la cera, il caffè, o le carte; e 301 2, 19| me). (da sé)~ONOF. Vado a cercar il notaro. Ehi, ricordatevi 302 1, 1| n'oia mi?~LUI. Perché non cercare di Traccagnino, servitore 303 2, 7| voluto ricevere.~PANT. Se el cercava de mi, che necessità ghe 304 2, 5| generosità). (da sé)~PANT. Tolè, cerchéla anca vu. (a Brighella)~BRIGH. 305 1, 2| di male.~ASP. Benissimo, cercherò l'occasione...~LUI. Ecco 306 3, 10| GIANN. M'ha detto ch'io cerchi di vossignoria, che lo trovi 307 | certe 308 | certi 309 1, 15| abbiate a dirmi di no.~EUF. Oh certissimo. È una cosa da niente. Non 310 3, 6| donna Aspasia)~EUF. Sta in cervello, ragazzaccia.~ASP. Mi meraviglio 311 3, 16| vi guardassero.~EUF. Sta cheta.~GIS. Donna Eufemia, il 312 3, 6| chiamato, non siamo sorde.~EUF. Chetati.~ASP. Donna Eufemia, avete 313 1, 12| poca fadiga, a forza de chiaccole e de scritture. Ma mi so 314 2, 19| a me i vostri interessi, chiamatemi quando fate qualche contratto, 315 1, 15| paga: questo mi par che si chiami vivere.~EUF. Sì; questo 316 2, 8| vostro pari.~PANT. I m'ha chiappà all'improvviso; no ho avù 317 2, 7| Pantalone.~ ~PANT. Se te chiappo...~EUF. (È alterato; sarebbe 318 0, pre| dolcezza de' suoi costumi, e la chiarezza della sua mente presagiscono, 319 2, 18| qui la polizza che parla chiaro. Ieri sera mi ha portati 320 3, 3| camera?~PANT. Ah sì: tien le chiave. Averzi, e dighe che la 321 2, 6| questa la sarà bona per una chicchera almanco.~ARG. Datemelo a 322 1, 11| denari?~EUF. Io non gliene chiedo.~DOTT. Una donna senza denari 323 3, 1| guadagnerò. Questa sera chiudono, e se non viene il signor 324 2, 8| le avevo dati.~EUF. (Gran ciarliera è colei! Mi dispiace assaissimo 325 | Ciascheduna 326 2, 9| nemica. Non parlo del poco cibo, non mi lagno del miserabile 327 3, 4| per rabbia de no poder cicisbear co mia muggier, i vol véderme 328 3, 16| rassegnazione, che se una cieca passione vi aveva sedotto, 329 3, 18| più, sior Dottor.~DOTT. Il ciel lo voglia.~PANT. Vien qua, 330 3, 6| farei seder volentieri sulla cima d'un campanile). (da sé)~ 331 2, 20| mortifica le persone, e tira a cimento di precipitare.~ASP. Dunque 332 2, 18| ONOF. Ho venduto mille cinquecento tumoli di grano a dieci 333 2, 10| Pantalone: tavolino e sopra la cioccolatta e bacile, bilancie, calamaio 334 1, 12| delle spille, della polve di cipro e simile corbellerie.~PANT. 335 | circa 336 1, 15| rovina la casa; colei è una civetta, una vanarella...~ASP. Di 337 1, 15| Mi pare che le dicerie di codeste persone che praticate, eccedano 338 3, 4| colpa; son io che non voglio codesti ganimedi d'intorno.~PANT. 339 2, 13| impiega quei matti che no lo cognosse!) (da sé, assaggia)~LUI. 340 3, 4| fare io povera donna?~PANT. Cognosseu el sior Pandolfi, auditor 341 1, 7| desgraziada! presto: l'astu cognossù alla ose?~TRACC. Sior no, 342 3, 19| onorata. L'ho scoverta, l'ho cognossua; no ghe voggio pensar. Povero 343 3, 4| signore, signore, padrone colendissimo. Il signore... No me recordo 344 | collo 345 0, pre| per sì grand'opera, e male collocato vedrebbesi fra le Commedie. 346 1, 11| DOTT. (Poverina! è una colomba. Mi è stato detto che suo 347 2, 8| PANT. Ella e mi semo do colombi.~DOTT. Non vi è pericolo 348 2, 21| troverà ella il modo di coltivarla; ma s'ella non la desidera, 349 3, 19| e mi te amerò? e mi te coltiverò? Oro, cossa mai gh'astu 350 1, 12| el vien in casa mia per comandar, no lo voggio. Se el vien 351 1, 10| Son qua: son da vu. Cossa comandeu?~AGAP. Vi è un amico mio, 352 3, 19| me sta sul cuor. Mi gera combattù da do passion: dalla zelosia 353 1, 15| mondo, tu sei pur tristo! Cominciano a piacermi le stravaganze 354 3, 1| da sé)~GIU. Sentite? una compagna per invidia scopre quell' 355 2, 8| farò? Ghe ne farò far un compagno, ghe metterò suso del caffè 356 0, aut| lei nel nuovo mio Teatro compariranno.~ ~~ ~ 357 1, 15| il marito geloso; che non comparisco, perché ho il marito avaro.~ 358 0, aut| poiché alle di lui mani comparve mirabilmente, e la Commedia 359 0, aut| afflitta, virtuosa, che merita compassione, e senza una grazia originale 360 1, 15| è tanto gentile che mi compatirebbe senz'altro.~ASP. Lo conoscete 361 1, 15| certamente, vi prego di compatirmi.~ASP. Alla conversazione 362 3, 18| poi Pantalone.~ ~GIS. La compatisco; la passione la fa parlare.~ 363 2, 13| una mezz'oretta.~PANT. La compatissa. Fava un non so che... no 364 2, 16| per terra. Un zovene lo compatisso, se el cerca de devertirse. 365 2, 9| da sé) Ah signor padre, compatite la mia debolezza. Noi donne 366 2, 13| cosa; mi onorerà, se si compiacerà di riceverla.~PANT. Cancarazzo! 367 2, 15| andar in collera.~EUF. Per compiacervi; ne beverò due sorsi.~PANT. 368 2, 15| coperia.~LUI. Via, signora, compiacetevi...~PANT. Via, gradì, tolèla. 369 2, 16| segno di essermi di ciò compiaciuta.~LUI. È vero che voi non 370 1, 15| Eufemia.~EUF. Don Luigi è compitissimo. Lascierà che tutti vivano 371 2, 4| che vi pare?~EUF. È troppo compito il signor don Luigi. Ditegli 372 1, 11| EUF. Quel che occorre, lo compra.~DOTT. Vi dà denari?~EUF. 373 1, 1| contenta, vorria andar a comprar el bisognevole per el pranzo.~ 374 2, 7| avesse bisogno de bezzi, nol comprarave i bacili d'arzento. Scuse 375 3, 1| rossa). (da sé)~PASQ. Vuol comprare un paio di manichini, per 376 2, 8| a vender questo, ma no a comprarghene un altro). (da sé, partendo)~ 377 1, 6| se ho fatto bon negozio a comprarli. Oh, quante volte sti zecchini 378 1, 11| Domandatele se ha nemmeno da comprarsi una carta di spille). (piano 379 0, pre| rigoroso divieto non ha compreso la venerata persona di Vostra 380 1, 12| li alo dai?~EUF. Acciò mi compri dei nastri, delle spille, 381 3, 4| pegni, che togo l'usura, che compro la roba con inganno, che 382 1, 6| che indora fina el logo comun. Mi no, veh! caro el mio 383 1, 15| la mia maniera è la più comune.~EUF. Cara donna Aspasia, 384 2, 16| dovrei dolermi di lui, se mi concede di poter restare da solo 385 1, 14| che i primi giorni gli ho concepito; o sia perché il matrimonio 386 3, 4| ganimedi d'intorno.~PANT. La conclusion xe questa, i m'ha accusà... 387 3, 16| una donna onorata non è condannabile: ma non può credersi servitù 388 0, pre| se non lo aggradisce, non condanni almeno quest'atto del mio 389 3, 18| suo marito, ho risoluto di condurla a casa mia. Che mi consiglia 390 1, 14| ordinaria. Argentina potrebbe condursi in una maniera che a me 391 2, 4| non ne bevo perché non mi conferisce allo stomaco; e riportatela 392 2, 9| voglia bene? Egli lo ha fatto confermare da voi medesima. L'avete 393 0, aut| costantemente nemico, ma confessare degg'io averlo bensì disegnato 394 3, 1| sapere a nessuno. Quando confidano una cosa a me, ho piacere 395 2, 9| vostro marito? Parlate, confidate con me.~EUF. Ah signor padre, 396 0, aut| carattere è troppo odioso, col confronto massime di una moglie afflitta, 397 2, 2| quel ducato m'ha messo in confusion). (da sé, parte)~ ~ ~ 398 3, 1| non vi è pericolo che la conosca.~SAN. Eccola, osservate: 399 3, 18| Sì, è necessario di far conoscere al signor Pantalone il pregio 400 3, 1| altro giorno un mercante che conoscerete anche voi, perché l'ho veduto 401 2, 13| Eufemia ho avuto l'onor di conoscerla prima che fosse moglie di 402 1, 12| Gioia mia! Chi non lo conoscesse!) (da sé)~EUF. Ditemi la 403 3, 17| Eh signore auditore, ci conosciamo.~GIS. Che cosa vorreste 404 0, pre| Sanno tutti quelli che mi conoscono, ch'io scrivo in Venezia 405 3, 4| d'introduzion. Vu che lo conossè, vu me podè introdur.~EUF. 406 2, 2| TRACC. Ghe dirò, signora. Conossela Brighella, servidor de sior 407 2, 8| Sior missier, vu no me conseggiè ben. Questa xe la maniera 408 2, 8| Il male sta nel bacile. Consegnatelo a me, che troverò la maniera 409 2, 5| parte. (a Brighella)~BRIGH. Consegnerò el bacil alla cameriera.~ 410 3, 16| stenti ho procurato sempre di conservare.~ASP. Ridete, signor auditore, 411 1, 11| vi saluto, ci rivedremo, conservatevi, e vogliatemi bene.~EUF. 412 1, 11| raccomandatevi al cielo, e considerate che ci saranno tante e tante 413 3, 16| di questa virtuosa donna; consideratela sotto la protezione mia, 414 3, 16| riputazion delle donne, consideratene il pregio; e siccome ogni 415 0, pre| legge, una stessa persona considerati.~Pure per questa istessa 416 3, 18| condurla a casa mia. Che mi consiglia ch'io faccia?~GIS. Sì, è 417 2, 9| lungo tempo? Vi ho ancor io consigliato a soffrirlo, finché ho creduto 418 2, 8| Perché son cose che mi consolano.~PANT. (Eh, te cognosso! 419 1, 11| cielo, se vi tratta bene, consolatevi; e se mai fosse un uomo 420 1, 11| sulle labbra, non ho altra consolazione al mondo che voi.~DOTT. 421 1, 15| voi l'ho donato, anzi si consolerà, intendendo che una sua 422 1, 11| altro in questo mondo che mi consoli, che voi.~ARG. Caro signor 423 2, 16| mi). (come sopra)~LUI. Mi consolo per altro, che spero le 424 1, 15| questa visita. Sono in una constituzione d'aver paura di tutto.~ASP. 425 0, pre| Ircana, dopo un argomento consumato in due rappresentazioni, 426 2, 18| Pantalone i denari. Li ha contati da lui medesimo. Io aveva 427 3, 4| sofferenza non ha più limiti da contenersi. Il cuore manca, e le lagrime 428 1, 2| stracciata senza sapere cosa contenga; la collera mi ha acciecato. 429 1, 4| bene a tutti. Andiamo a contentar donna Aspasia.~LUI. E poi 430 2, 7| EUF. Io me n'anderò, se vi contentate.~PANT. Siora no. (Anca el 431 1, 11| tutto quello che posso, vi contenterò.~ARG. Avrebbe bisogno d' 432 1, 11| ed è il mio cuore, la mia contentezza.~ARG. Se le aveste voluto 433 1, 11| DOTT. Quando è così, sono contento. Figliuola mia, state allegra, 434 2, 8| questa volta non vi siete contenuto da vostro pari.~PANT. I 435 2, 14| Mi credo de no.~LUI. (Se continua a burlarsi di me, voglio 436 0, pre| ciò, che lavorando quasi continuamente, con animo di far il meglio 437 0, pre| de' Vendramini, e spero di continuar fin ch'io viva, o almeno 438 3, 18| getta sullo scrigno)~GIS. Se continuate così, non meritate pietà. 439 3, 1| queste ragazze fanno i loro contrabbandetti). (da sé)~GIU. Vorrei che 440 2, 13| PANT. No gh'ho gnente in contrario.~LUI. E se crede ch'io le 441 0, aut| più se i due difetti si contrastino fra di loro. La gelosia 442 0, aut| punti essenziali per un tale contrasto, senza escire dalla ragione, 443 1, 15| proponga una cosa che non vi convenga? Avete un bel concetto di 444 2, 13| merito; ma io so le mie convenienze.~PANT. No gh'ho gnente in 445 3, 16| Eufemia per l'altra, mi convincono che persistendo in amarla 446 3, 20| avarizia. Ecco disingannato e convinto il più affascinato geloso, 447 2, 15| me fa una rabbia che la coperia.~LUI. Via, signora, compiacetevi...~ 448 2, 7| queste pene.~PANT. Sì, ve coperò.~ ~ ~ 449 0, aut| ancora. Io non dirò aver copiato a puntino il mio geloso 450 1, 12| colle buone! un maglio sulla coppa). (da sé)~PANT. Cossa xe 451 3, 4| el capital, el cuor, la coraella, e el diavolo che li porta 452 1, 12| polve di cipro e simile corbellerie.~PANT. Cosse che con tre 453 2, 17| un indegno. (parte)~PANT. Corpo de bacco! le xe cosse che 454 1, 8| Son qua. Ho visto tutto. (correndo)~PANT. Férmete: non tanta 455 0, aut| bel rimprovero, e forse di correzione. Ma non sarà egli solo al 456 1, 2| bramo solo un'amichevole corrispondenza, e questa tanto meno saprà 457 3, 2| mia fortuna, povero voi! Corro al Monte; se perdo al lotto 458 3, 14| più indegna?~EUF. Oimè! Cos'è stato?~ARG. Quei disgraziati 459 0, aut| inoneste e pericolose sono costantemente nemico, ma confessare degg' 460 2, 17| rabbia. Se el precipitar no costasse bezzi, vorria far véder 461 3, 19| el mio scrigno, che ti me costi tanti spasemi, tanti suori, 462 | Costui 463 0, pre| e la dolcezza de' suoi costumi, e la chiarezza della sua 464 2, 15| zeloso? v'ingannè. (Sto senza creanza el vorrà rimproverarme quelle 465 2, 13| sior don Luigi, no la me creda cussì incivil che no sappia 466 1, 8| diavolo porlo esser? No crederave mai, che la me la fasse 467 3, 16| condannabile: ma non può credersi servitù onesta in colui 468 1, 11| mi mangiarei le dita, se credessi d'aver fatto male.~EUF. 469 1, 11| EUF. No, signor padre, non crediate a colei. Ella non sa quello 470 3, 1| pubblica i fatti suoi. Credono di far le cose segretamente, 471 3, 20| cosa che non sarebbe forse creduta, se altrui si narrasse e 472 1, 11| Avrebbe bisogno che le faceste crepar il marito.~EUF. Signor padre, 473 3, 5| quel suo marito la vuol far crepare, la poverina). (da sé)~EUF. 474 1, 11| cara figliuola mia, mi creperebbe il cuore, piangerei dalla 475 3, 2| dubiti, che sarà servito. (Creperei se non lo dicessi). (da 476 2, 18| anzi di giorno in giorno va crescendo di prezzo, e vossignoria 477 3, 19| passada, l'amor dell'oro me cresse. Ho venzo la zelosia per 478 2, 2| Poverazza, no la ghe staga a criar; no la l'ha fatt miga con 479 2, 8| liberamente, siora donna Eufemia, crio mai mi? songio fastidioso? 480 2, 6| Pazienza!~ARG. Siete pur crudele, signor padrone.~PANT. Va 481 3, 2| del diavolo va tutta in crusca). (da sé, parte)~ ~ ~ 482 1, 11| puoi tacere.~ARG. Se mi cucite la bocca.~DOTT. Via, fatemi 483 1, 12| queste cose non me ne sono curata mai, e non me ne curo.~ARG. 484 3, 16| Egli è pur troppo noto alla curia, alla Corte, e a tutto Napoli 485 1, 12| curata mai, e non me ne curo.~ARG. Povera donna! si può 486 2, 5| PANT. No, no; dèmelo a mi. Custìa la xe golosa, la la magneria 487 3, 20| onorata no gh'ha bisogno della custodia de so mario.~DOTT. Perché 488 1, 1| marido con tanta gelosia l'è custodida. No gh'è pericolo. No la 489 1, 12| i tegnirò mi. Vu no savè custodir i bezzi.~ARG. (Non glieli 490 3, 4| Le cosse preziose le se custodisse con zelusia.~EUF. Questo 491 | Da' 492 1, 1| una lettera, che m'è stada dada alla Posta.~LUI. Da' qui.~ 493 2, 1| dirgh'a Brighella, che el me daga un altro ducato per ti.~ 494 | dallo 495 2, 6| PANT. Se nol la vol, a so danno; anca questa la sarà bona 496 0, pre| Fiorentina non lasciai di dargli in allora un pubblico testimonio 497 2, 6| ne domandessi, no ve ne daria.~EUF. Pazienza!~ARG. Siete 498 1, 8| Questo el xe rotto, bisogna darlo via presto, avanti ch'el 499 2, 13| Me faressi la grazia de darmene do giozze sole?~LUI. Per 500 2, 19| poi Donna Aspasia.~ ~ONOF. Darmi cento scudi di meno? Oh,