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Carlo Goldoni
Il geloso avaro

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
abbad-darmi | darne-lavor | lecit-pugli | punti-trova | trove-zucch

                                                   grassetto = Testo principale
     Atto,  Scena                                  grigio = Testo di commento
501 1, 12| farne qualche finezza, per darne qualche segno d'affetto, 502 2, 5| monea, no gh'ho gnente da darve; se volè un poco de cioccolata, 503 1, 1| mio male?~BRIGH. Se la me dasse permission de parlar, me 504 2, 1| moneta senz'altro te l'hanno data per questo; e se vuoi servire 505 2, 6| sé)~EUF. Povera ragazza! dategliene un pezzolino.~PANT. No ghe 506 2, 6| chicchera almanco.~ARG. Datemelo a me quel pezzetto di cioccolata.~ 507 2, 15| altro, no lo permetteria. qua, la metterò via mi, 508 1, 15| che cosa intendete ch'io debba fare.~ASP. Avete paura che 509 2, 13| vorria bever mi. Me sento debole assae.~LUI. Servitevi, siete 510 2, 3| si farà?~TRACC. Mi diria debolmente, che ella in persona ghe 511 2, 12| mi se el vol... Aspetta, debotto ho finio. Anca questa xé 512 0, pre| sfortuna degli altri non dee avvilirsi. Ma io l'averò 513 0, aut| costantemente nemico, ma confessare degg'io averlo bensì disegnato 514 0, aut| rappresentatomi al vivo da persona degna di fede, che ebbe la carità 515 2, 4| reverenza, e el la prega a degnarse de sentir un poca della 516 3, 4| pregarla umilmente.~PANT. Degnarsi di favorire in mia casa...~ 517 3, 1| impegnare. Io sono una donna delicatissima in queste cose; quando mi 518 1, 2| LUI. Sì, cara sorella, io deliro per lei.~ASP. Povero don 519 1, 2| geloso, non mancano mezzi per deludere le sue cautele. S'egli è 520 2, 5| da sé)~PANT. Ecco fatto. Deme el bacil, e ve ringrazio.~ 521 2, 5| cameriera.~PANT. No, no; dèmelo a mi. Custìa la xe golosa, 522 3, 4| procinto de perderlo, se no se demo le man d'attorno.~EUF. Come! 523 3, 16| e se mi aveva tentato il demonio di servire una che ha il 524 3, 16| ogni ombra di sospetto può denigrarla, togliete sin da questo 525 1, 10| vecchio sa el cielo quanti desegni el metterà in testa a mia 526 3, 2| togo l'usura! Metterme in desgrazia della Giustizia!) (da sé)~ 527 2, 21| coltivarla; ma s'ella non la desidera, ogni cosa è buttata via. 528 1, 2| mio carattere ed il mio desiderio. Io sono un uomo onesto, 529 2, 15| Luigi)~LUI. Verissimo; così desidero.~EUF. Non permetterò certamente...~ 530 1, 15| Sono venuta a vedervi, desiderosa di star mezz'ora con voi.~ 531 3, 1| solito, appena ha finito di desinare, è escito subito. Ma cosa 532 3, 16| non ardite più di venirci; desistete affatto da ogni pensiero 533 3, 19| fatto? Rimorsi, affanni, desperazion. Ti, ti m'ha fatto perder 534 2, 4| offenderebbe nemmeno se me lo dessero nella testa). (da sé)~BRIGH. 535 2, 13| arzento, no la gera roba destinada per mi. So arrivà a tempo.~ 536 2, 4| EUF. Anche il bacile era destinato per me?~ARG. Sì, signora, 537 0, aut| colle stampe, soggetta al destino di tante altre, e se non 538 3, 2| da sé)~PANT. Via, andè, destrigheve.~SAN. Serva sua.~PANT. Co 539 0, pre| pubblico una proposizione detta da me sinceramente in privato: 540 3, 4| come scrivere.~PANT. Ve detterò mi; scrivè.~EUF. (Pazienza, 541 0, pre| rispetto~ ~Di V. E.~Umiliss. Dev. Obblig. Servitore~Carlo 542 1, 6| po se tolesse coi altri devertimento, e che altri i godesse el 543 2, 16| compatisso, se el cerca de devertirse. Me maraveggio de sta matta 544 2, 2| alla padrona quello che tu devi dire.~TRACC. Ghe dirò, signora. 545 3, 4| casa.~PANT. Sottoscrivè. Devotissima, obbligatissima serva... 546 2, 15| mio marito diventa ogni peggio). (da sé)~LUI. Signora, 547 3, 9| boccetta d'oro doveva essere di diamanti.~EUF. Mi meraviglio di voi.~ ~ ~ 548 3, 17| voi stessa, e temete che dicasi di voi con giustizia ciò 549 1, 2| dite il come.~LUI. Voi dicendo due parole per me a donna 550 1, 15| rabbia.~EUF. Mi pare che le dicerie di codeste persone che praticate, 551 0, aut| in Venezia nel teatro che dicesi di San Luca, della nobilissima 552 3, 2| servito. (Creperei se non lo dicessi). (da sé)~PANT. Via, andè, 553 3, 4| EUF. Non vorrei poi che diceste...~PANT. El tempo passa, 554 2, 14| sostenuta; e quei stolti dicevano: non farete niente.~ ~ ~ 555 | dieci 556 1, 1| straccia la lettera che gli diede Brighella)~BRIGH. (Schiavo, 557 1, 6| che li toleva a livello al diese per cento? Quando morirà 558 3, 17| ASP. Un protettore che mi difenda.~GIS. Voi ne avreste bisogno 559 2, 16| Lodo una moglie che sa difendere il suo marito.~EUF. Ed io 560 1, 14| Argentina.~ ~EUF. Bella differenza che c'è da una donna civile 561 1, 1| granda, ma la me permetta che diga. El mal mazor l'è questo, 562 1, 6| vero che la ne qualche diletto, ma el ne costa assae caro. 563 1, 14| non è già un uomo.~EUF. Dille che è padrona.~ARG. (Mi 564 3, 16| coll'allontanarvi da lei, e dimostrate a me nella vostra rassegnazione, 565 2, 9| vivanda mi sazia; ma oh Dio! più strapazzi che pane! 566 2, 15| PANT. Che smorfiosa! ghe diol la testa come una bestia, 567 2, 13| LUI. Tutto quel che da me dipende, sarà sempre a vostra disposizione, 568 2, 5| anca in ste cosse le vol dipender dai maridi). (piano ad Argentina)~ 569 1, 15| Pantalone.~ASP. Che? avete da dipendere dal marito per tenere un 570 2, 1| quello che tu hai; poi lo dirai a Brighella, e te ne farai 571 1, 2| metto a regalare un avaro, direte voi ch'io non farò niente?~ 572 2, 1| TRACC. Adesso anderò a dirgh'a Brighella, che el me daga 573 3, 3| cattive? de cossa?~TRACC. Per dirghela in confidenza, ho trovà 574 3, 10| preme. Ho fatto bene io a dirglielo presto; quando preme, so 575 2, 9| vostro marito.~EUF. Per dirla, io non avrei voluto ch' 576 2, 20| ventaglio? Vo' che mi senta, vo' dirle quel che si merita.~LUI. 577 2, 5| Cossa gh'è? Aveu gnente da dirme?~BRIGH. Niente. Ghe son 578 3, 4| teneramente.~EUF. Sì, voleva dirvelo: non mi piaceva. Cosa vi 579 1, 12| è un altro no so che da discorrer, prima con donna Eufemia 580 1, 15| cosa tanto cattiva questa discreta soggezion della moglie. 581 2, 8| signor Pantalone è con me discretissimo.~PANT. Sentiu? Un mario 582 3, 4| niente.~PANT. Voggio che disè cossa che son.~EUF. Non 583 0, aut| confessare degg'io averlo bensì disegnato sul modello rappresentatomi 584 2, 8| mai. Domandèghelo a ella. Disèlo liberamente, siora donna 585 2, 3| che ella in persona ghe disesse la so rason.~ARG. Traccagnino 586 3, 4| che xe vero quel che mi diseva. Sarè d'accordo con vostro 587 1, 11| E bada a seguitare, la disgraziata.~ARG. Io vorrei tacere, 588 3, 14| Cos'è stato?~ARG. Quei disgraziati dei sbirri hanno voluto 589 2, 16| evitare il pericolo di non disgustarvi.~EUF. Effetto della vostra 590 2, 9| male. Avete avuto qualche disgusto? Vi ha fatto qualche cosa 591 3, 19| del disinganno, chi poderà disingannarme che l'oro no sia adorabile? 592 2, 16| EUF. Egli l'ha fatto per disingannarvi del mal concetto che avete 593 3, 20| rimorsi la sua avarizia. Ecco disingannato e convinto il più affascinato 594 3, 19| la zelosia per rason del disinganno, chi poderà disingannarme 595 2, 18| passarmela con questa bella disinvoltura.~ONOF. Certamente voglio 596 3, 8| Torno a pregarvi che mi dispensiate.~ASP. Bisognerà ch'io studi 597 2, 16| che i vostri regali non mi dispiacciano?~LUI. Signora, non parlo 598 1, 15| rabbia. (s'alza)~EUF. Mi dispiacerà vedervi arrabbiata, ma io 599 1, 11| uomo di garbo.~DOTT. Mi dispiacerebbe assaissimo, che voi doveste 600 2, 16| temete ch'io voglia più dispiacervi per questa parte. Troppo 601 2, 13| dipende, sarà sempre a vostra disposizione, non meno che della signora.~ 602 3, 16| donne. Se lascio una che mi disprezza, posso scegliere fra le 603 1, 14| accomoda più. Soffrendo e dissimulando, posso sperare d'intenerirlo. 604 1, 11| bene; e mi mangiarei le dita, se credessi d'aver fatto 605 1, 11| prende tanta confidenza.~EUF. Ditele che moderi quella lingua, 606 3, 4| vu me podè introdur.~EUF. Ditelo piuttosto a mio padre.~PANT. 607 1, 12| Sentiamo). (da sé)~EUF. Via, ditemela: che sappia almeno il perché.~ 608 0, aut| delle occasioni, in cui divengano fra di loro nemiche. L'arte 609 2, 15| Oh, questo mio marito diventa ogni dì peggio). (da sé)~ 610 3, 20| terra! Ho paura che sia diventato matto.~EUF. Signor Pantalone, 611 2, 20| qualche gioja, in qualche divertimento per me.~LUI. Sorella mia, 612 0, aut| con due difetti notabili diviene ancora più comico, e molto 613 0, pre| me, che in un sì rigoroso divieto non ha compreso la venerata 614 2, 20| ASP. Voi che cosa avete divisato di fare?~LUI. Mille cose 615 3, 18| aveva egli in due passioni diviso il cuore, ora una sola con 616 1, 2| marito di donna Eufemia fosse docile come il vostro.~ASP. Ora 617 3, 18| sequestrare, assicuriamoci dei dodeci mila scudi di questa mia 618 1, 6| poco de dota; m'ha lusingà dodesemile scudi de dota. E no vedeva 619 3, 2| SAN. Sì, la carità! Un dodici per cento col pegno in mano.~ 620 1, 11| mondo, alla quale ho dato dodicimila scudi di dote, e che avrà 621 2, 9| Compatitemi; scordatevi delle mie doglianze; non mi credete, allorché 622 0, pre| brio dello spirito; e la dolcezza de' suoi costumi, e la chiarezza 623 2, 16| Certamente; non dovrei dolermi di lui, se mi concede di 624 1, 11| preso, sarebbe pazzia il dolersene, e poca riputazione il pentirsi.~ 625 2, 13| Eufemia?~PANT. Sta mattina ghe doleva la testa.~LUI. Oh! permettetemi 626 2, 14| bugiardo!) (da sé) Sai che le dolga il capo?~TRACC. Mi credo 627 1, 11| avete errato, ed io non mi dolgo di mio marito.~DOTT. Siate 628 2, 13| rinvigoriscono, levano ogni dolore di capo.~PANT. Me faressi 629 2, 5| Pantalone)~PANT. (El vorrà domandarme dei bezzi in préstio, ma 630 2, 8| PANT. Mi no parlo mai. Domandèghelo a ella. Disèlo liberamente, 631 2, 6| domando.~PANT. Se me ne domandessi, no ve ne daria.~EUF. Pazienza!~ 632 2, 6| impazzè.~EUF. Per me non ve ne domando.~PANT. Se me ne domandessi, 633 1, 12| voggio.~EUF. Poverino! se mi dona qualche cosa, lo volete 634 2, 15| quelle freddure che el m'ha donà). (da sé) Mi no son zeloso, 635 2, 8| muggier... Eh! el ghe poderave donar qualcossa). (da sé, parte)~ ~ ~ 636 2, 1| Brighella, e te ne farai donare un altro per te.~TRACC. 637 3, 1| un paio di manichini, per donarli a quello che le ha dato 638 1, 10| gli i mille scudi, ne donerà cento di regalo.~PANT. Cento 639 3, 1| qui: chi si fida di queste donnette, pubblica i fatti suoi. 640 3, 1| SAN. Una scatola d'argento dorata.~ARG. Si può vedere?~SAN. 641 2, 13| no v'incomodè. No l'ha dormio sta notte. Lassemola un 642 0, pre| per questa istessa ragione dorrà trattenere il corso della 643 1, 2| fatto in pezzi. E mi si dovean pagar subito; e questo era 644 3, 12| TRACC. Mi nol so, ma el doverave esser poco lontan.~EUF. 645 2, 3| la risposta anderà più a dovere.~EUF. Che infelicità con 646 2, 14| ducato non fosse tuo, ma si dovesse alla cameriera?~TRACC. L' 647 0, pre| avrebbe, Eccellenza, ch'io dar dovessi in quest'anno al di Lei 648 1, 11| dispiacerebbe assaissimo, che voi doveste patire. Una figliuola unica 649 3, 9| civili. La boccetta d'oro doveva essere di diamanti.~EUF. 650 3, 18| Gismondo)~GIS. Dunque non dovrà rendere la roba d'altri?~ 651 2, 8| rimediarvi.~PANT. Come?~DOTT. Dovreste a quel signor rimandare 652 2, 7| Brighella.~PANT. Ghe son dreto anca mi la mia parte. Ella 653 3, 4| a casa... in so poder a drettura: bella reputazion!~EUF. 654 3, 1| grandissima. Si tratta a drittura di cambiare stato.~ARG. 655 2, 13| per soccorrerla, se le duole il capo.~PANT. E lassarghe 656 3, 5| Ma questa vita non si può durare). (da sé)~ ~ ~ 657 | ebbi 658 1, 15| codeste persone che praticate, eccedano un poco troppo; e voi, compatitemi, 659 0, pre| in un tal mestiere, ed è eccedente il numero delle cose fatte 660 0, pre| ossequio mio verso la di Lei Eccellentissima casa, e protestarmi con 661 2, 15| Pantalone, che aveste un eccessivo dolor di capo; ciò mi recava 662 2, 9| sgridi. L'ambizione talora mi eccita a desiderare quello ch'io 663 2, 14| restà senza el ducato.~LUI. Eccone un altro, e di più se vuoi.~ 664 0, pre| e fra le lettere della edizione mia Fiorentina non lasciai 665 2, 9| grondano dagli occhi, non sono effetti delle mie disgrazie, ma 666 1, 1| perfido amore ha stampato l'effigie della mia tiranna.~BRIGH. 667 0, pre| può vantarsi di essere di egregi attori fornito, capaci di 668 1, 8| ripone) adesso parla: chi elo colù che xe in camera con 669 0, pre| presagiscono, in Lei ai gradi eminenti della Repubblica un degno 670 3, 18| ora una sola con maggior empito lo tiranneggia. (parte)~ 671 2, 2| ducato è mio. Tu non ci entri.~TRACC. Ghel dirò alla patrona.~ 672 | entro 673 0, aut| non manca d'intreccio e di episodi, ed ha avuto i suoi partigiani. 674 0, aut| pure l'ho adoperato per episodio nella Commedia che ha per 675 | Eppur 676 | Ergo 677 1, 11| rammaricate. Voi non avete errato, ed io non mi dolgo di mio 678 2, 16| onestà, della mia prudenza. Esaminate voi stesso, e troverete 679 0, aut| un tale contrasto, senza escire dalla ragione, dal verisimile 680 3, 1| ha finito di desinare, è escito subito. Ma cosa volete da 681 0, pre| meglio che far si possa, escono dei parti più e meno felici, 682 0, pre| compagnia valorosamente eseguite.~Il Teatro de' Vendramini 683 0, aut| ragione, dal verisimile e dall'esempio ancora. Io non dirò aver 684 0, pre| Virtù, ha quella della più esemplare molestia, col più grazioso 685 3, 16| Pare a voi ch'io l'offenda, esibendomi di servirla?~GIS. Pare a 686 1, 4| grazia.~ASP. Io gliel'ho da esibire? Mi meraviglio.~LUI. Ecco 687 3, 16| offesa della giustizia, ve lo esibisco di cuore.~EUF. Signore, 688 0, pre| Eccellenza Vostra se miglior esito si poteva desiderare. Voglio 689 3, 4| stracciando la carta) L'aveu esperimentà el sior auditor?~EUF. Io 690 3, 4| bontà. Coss'è sta bontà esperimentada? (stracciando la carta) 691 3, 4| PANT. Affidata alla di lei esperimentata bontà. Coss'è sta bontà 692 2, 15| mio spirito è un cefalico esperimentato.~EUF. Occorrendo vi pregherò.~ 693 2, 16| voluto insuperbirmi con espressioni di troppa bontà; per altro 694 | essendo 695 0, aut| ritrovare in natura dei punti essenziali per un tale contrasto, senza 696 2, 9| È geloso senza motivo di esserlo: è sospettoso senza ragione. 697 2, 16| avervi dato verun segno di essermi di ciò compiaciuta.~LUI. 698 | essi 699 3, 16| vostro, ed io, fin dove può estendersi l'arbitrio mio senza offesa 700 1, 15| vostro decoro, la vostra estimazione, e voglio assolutamente 701 0, pre| dell'Eccell. Vostra, ma nell'età giovanile in cui tuttavia 702 3, 7| sta seccaggine?) (piano ad Eufemla)~EUF. (Io non lo so). (piano 703 2, 16| Troppo vi stimo, per non evitare il pericolo di non disgustarvi.~ 704 3, 18| quel maledetto scrigno. Facciamolo sequestrare, assicuriamoci 705 | facesse 706 | facessi 707 2, 14| Quasi, quasi, questa troppa facilità mi raffredda. La credeva 708 2, 1| seconderò l'intenzione, faciliterò il negozio. Vedrai che questa 709 1, 6| godesse el frutto delle mie fadighe. E sì che in sta città de 710 | fai 711 3, 7| alle sue grazie. (Cossa fala qua sta seccaggine?) (piano 712 2, 1| ARG. Ecco la padrona. Falle l'ambasciata, e non perder 713 2, 3| infelicità con costoro! Fallo passare.~TRACC. Gnora sì.~ 714 2, 12| questa xé fatta. Presto, falo vegnir. (ripone la cioccolata)~ ~ ~ 715 3, 4| inchieto el gran, e altre falsità de sta sorte!~EUF. Dunque 716 1, 10| signore.~PANT. El xe fio de fameggia.~AGAP. È vero, ma...~PANT. 717 3, 3| l'ha fatto far ai fioi de famegia l'averà vadagnà più de mi, 718 | farai 719 | faranno 720 3, 6| Dalle da sedere.~ARG. (La farei seder volentieri sulla cima 721 2, 5| reverenza, e el lo prega de farghe l'onor de assagiar la so 722 3, 2| Dice bene il proverbio: la farina del diavolo va tutta in 723 | farne 724 | farsi 725 3, 2| parlessi... vorria anca farve sta carità.~SAN. Io non 726 3, 8| ch'io studi la maniera di farvelo prendere.~EUF. Sarà difficile.~ 727 1, 8| crederave mai, che la me la fasse sui occhi. Sti do i pol 728 2, 2| staga a criar; no la l'ha fatt miga con nissuna malizia: 729 2, 13| oretta.~PANT. La compatissa. Fava un non so che... no podeva 730 0, pre| rivolgermi impunemente, e favellando col Figlio, mi sembrerà 731 0, pre| sembrerà in un tempo di favellare col Padre, essendo, e per 732 3, 16| sollecitarmi; donna Aspasia in favore del di lei fratello m'infastidisce; 733 1, 10| AGAP. Andiamo pure.~PANT. Favorì. Vago avanti per insegnarve 734 2, 13| delle altre.~PANT. La vuol favorir mia muggier anca della bozzetta?~ 735 2, 13| madama si servirà di questa. Favorirà di tenerla. Io ne ho delle 736 1, 15| finezze ch'io non merito. Favorite d'accomodarvi. (siedono)~ 737 0, aut| dell'incomparabile attore fe' sì che di tal Commedia non 738 0, pre| qualche anno si mostrano meno feconde, e il Giardiniero le soffre, 739 3, 18| che ho sentio la vostra fedeltà, el vostro amor, m'avè fatto 740 0, pre| escono dei parti più e meno felici, e di questi non si ha l' 741 2, 7| donna senza giudizio, una femena senza reputazion.~EUF. Come? 742 1, 5| la scrive, se la sta alla fenestra.~TRACC. E se la fusse al 743 1, 12| prenderò.~PANT. Ho inteso: fenio el mese, ti anderà a bon 744 3, 10| parte)~DOTT. Sentite, fermatevi. I sbirri? E tanto vi voleva 745 1, 8| tutto. (correndo)~PANT. Férmete: non tanta furia. (copre 746 0, pre| speranza di rivederle più fertili nell'avvenire. Chi mai creduto 747 1, 15| vostra? Possono ben venire feste, carnevali, funzioni, donna 748 1, 1| ritratto! ti getterò tra le fiamme. E poi, incenerito che sarà 749 3, 18| qualche tempo dal di lui fianco, può essere che si ravveda. 750 2, 20| sguaiata! e meco fa tanti fichi per un ventaglio? Vo' che 751 3, 1| segretezza! ecco qui: chi si fida di queste donnette, pubblica 752 2, 19| signor don Onofrio, non vi fidate della vostra memoria. Qualche 753 2, 1| me lo volesse dar?~ARG. Fidati di me e non pensar altro. 754 3, 1| Pasquina)~ARG. Ecco il padrone: figliuole, vi riverisco. Donna Sandra, 755 1, 12| impiegherò ben. Vederè che figura che ve farò far con sti 756 1, 1| avesse la libertà de farlo; figurarse po adesso, che dal marido 757 2, 15| Vuol farmi fare di quelle figure che non mi convengono). ( 758 | finché 759 3, 13| casa, li farò saltare dalle finestre.~ ~ ~ 760 3, 4| sopra)~EUF. (Quanto più finge, tanto più lo temo). (da 761 3, 4| essere così trattata.~PANT. Finimola, ve digo. Ho bisogno de 762 2, 12| vol... Aspetta, debotto ho finio. Anca questa xé fatta. Presto, 763 1, 12| undese zorni, che ghe manca a finir el mese, e po va quando 764 1, 8| che torna.~ ~PANT. Intanto finirò de pesar sti zecchini. Maledetta! 765 1, 2| certo uffizio che non mi finisce.~LUI. Per un fratello?~ASP. 766 | fintanto 767 1, 10| ricco signore.~PANT. El xe fio de fameggia.~AGAP. È vero, 768 3, 3| stocchi che l'ha fatto far ai fioi de famegia l'averà vadagnà 769 1, 8| pader fazza el mezzan alla fiola?~PANT. El poderave farlo 770 0, pre| lettere della edizione mia Fiorentina non lasciai di dargli in 771 3, 4| PANT. La mansion. (con flemma)~EUF. La mia sofferenza 772 0, aut| nascondersi facilmente tra la folla delle cinquanta che la precedono, 773 2, 9| mi cavate le lacrime dal fondo del cuore. Cara figliuola 774 2, 11| magnar, se ghe fusse la forca). (da sé, parte)~ ~ ~ 775 3, 3| me perseguita, el me fa formar un processo. Questa la xe 776 3, 17| parlate. Rispettatela e formate miglior concetto di lei.~ 777 1, 2| donna Eufemia: che concetto formerebbe di me?~LUI. Eh, fra voi 778 0, pre| essere di egregi attori fornito, capaci di ogni più difficile 779 0, pre| Lei Teatro una Commediafortunata qual fu l'Ircana in Ispaan? 780 1, 3| li mille scudi.~LUI. (Il fortunato posseditore di donna Eufemia). ( 781 | fossero 782 0, pre| dir si suole, di palo in frasca, dirà Ella che prima di 783 1, 11| sopportare.~DOTT. Taci, fraschetta, ed abbi giudizio. Non si 784 2, 7| pensamento.~PANT. Busiara! falsa! frascona!~EUF. Voi m'ingiuriate a 785 2, 15| vorrà rimproverarme quelle freddure che el m'ha donà). (da sé) 786 2, 19| Agapito? Lo vedo partir frettoloso. Vi è accaduto qualche inconveniente?~ 787 0, pre| mia ossequiosa, posta in fronte ad alcuna delle mie Commedie. 788 2, 9| momenti inquieti, de' momenti funesti. Mi avete presa in un punto 789 1, 15| venire feste, carnevali, funzioni, donna Eufemia non si vede 790 3, 2| donna onorata, vengo a darvi fuoco alla casa. (parte)~PANT. 791 0, pre| hanno traviato alcune cose fuor del proposito, l'argomento 792 1, 7| perché i parlava pian.~PANT. Furbazzi! el mio onor; el mio pan: 793 1, 8| PANT. Férmete: non tanta furia. (copre l'oro)~TRACC. Indiviné 794 2, 13| lassarghe el remedio per i so futuri bisogni?~LUI. Certamente; 795 2, 10| No voggio che i oresi me gabba in tel peso. Quando l'averò 796 2, 13| no podeva recever un galantomo.~LUI. Questo era poco male; 797 2, 12| Caspita, el xe lesto sior ganimede! Sta civiltà no la me piase. 798 3, 4| io che non voglio codesti ganimedi d'intorno.~PANT. La conclusion 799 1, 11| DOTT. Eh, so ben io qual gastigo ci vorrebbe per te.~ARG. 800 0, pre| però non sanno con quanta generosa bontà mi tratti il Cavaliere 801 2, 15| servitù.~EUF. Sono tenuta alle generose finezze.~PANT. (Pronta! 802 2, 5| Non è poco, che usi questa generosità). (da sé)~PANT. Tolè, cerchéla 803 0, aut| mirabilmente, e la Commedia fece in Genova un buon effetto. Morì poco 804 3, 4| vegniva in casa, quando geri putta?~EUF. Sì, ci veniva.~ 805 1, 1| Maledetto ritratto! ti getterò tra le fiamme. E poi, incenerito 806 2, 2| Tu non ci entri.~TRACC. Ghel dirò alla patrona.~ARG. 807 | giacché 808 1, 10| AGAP. Egli è il contino Giacinto, figlio di quel ricco signore.~ 809 0, pre| mostrano meno feconde, e il Giardiniero le soffre, colla speranza 810 3, 1| giovine, fate pegni per giocare al lotto? (a Sandra)~SAN. 811 0, aut| abilissimo in altre parti giocose, in questa non riuscì bene. 812 0, aut| più al morale, che al fin giocoso. Non manca la Commedia per 813 2, 9| ch'io taccia. Pare ch'egli gioisca nel tormentarmi; pare ch' 814 2, 20| più proposito in qualche gioja, in qualche divertimento 815 0, pre| sincero rispetto. Ma che giova parlare della Famiglia antichissima 816 0, pre| Eccell. Vostra, ma nell'età giovanile in cui tuttavia si ritrova, 817 3, 1| da sé) E voi, quella giovine, fate pegni per giocare 818 2, 13| la grazia de darmene do giozze sole?~LUI. Per donna Eufemia?~ 819 0, pre| questa via il mio sincero giubbilo, per l'onore onde vengono 820 3, 4| véderme precipità.~EUF. Ma voi giudicate troppo barbaramente di me. 821 0, aut| Se mai per avventura però giungesse questa mia Commedia alle 822 2, 2| bevo.~TRACC. Più tosto, per giustarla, la beverò mi.~EUF. Mi hai 823 2, 9| mie disgrazie, ma del mio giustissimo pentimento. (parte)~DOTT. 824 2, 8| no se trova.~DOTT. Potete gloriarvi di avere una moglie che 825 0, pre| un degno erede de' suoi gloriosi antenati. Ma questo rispettoso 826 0, pre| pro della Patria e del suo glorioso Casato.~Vedesi in Lei accoppiato 827 2, 13| boccettina d'oro. Quattro goccie di questo spirito sono capaci 828 1, 7| pan: mi spendo, e i altri gode. (va ponendo i denari in 829 1, 6| devertimento, e che altri i godesse el frutto delle mie fadighe. 830 3, 19| lasserò, de ti cossa averoggio godesto? che pro m'averastu fatto? 831 0, pre| Obblig. Servitore~Carlo Goldoni~~  ~ 832 2, 5| dèmelo a mi. Custìa la xe golosa, la la magneria mezza, e 833 0, pre| presagiscono, in Lei ai gradi eminenti della Repubblica 834 2, 15| compiacetevi...~PANT. Via, gradì, tolèla. Se tratta della 835 2, 16| nutro, so che vi degnate gradirla. Non vi sdegnate: me ne 836 2, 16| spero le mie attenzioni gradite.~EUF. Io non voglio usare 837 1, 15| riceverete.~EUF. Se fossi in grado di non poterlo ricevere, 838 0, pre| io atto non sono per sì grand'opera, e male collocato vedrebbesi 839 1, 1| BRIGH. La so passion l'è granda, ma la me permetta che diga. 840 3, 1| gran premura?~GIU. Premura grandissima. Si tratta a drittura di 841 2, 18| calano almeno sei o sette grani l'uno.~ONOF. Dunque mi ha 842 0, pre| mio ossequio e della mia gratitudine. Ora dunque dovrei parlare 843 2, 13| di quello spirito? Non è grato? non è gentile?~PANT. Credo 844 3, 4| Aspettè ch'ella verrà a graziarmi... xe l'istesso; ch'ella 845 0, aut| Pantalone, ch'era in allora il graziosissimo Francesco Rubini; e non 846 3, 18| Ah! me volè ammazzar. (grida forte)~GIS. Convien rendere 847 2, 9| queste lacrime che ora mi grondano dagli occhi, non sono effetti 848 2, 1| questa moneta me l'averò guadagnata.~ ~ ~ 849 3, 1| GIU. Non ho guadagnato, ma guadagnerò. Questa sera chiudono, e 850 1, 10| due per cento del vostro guadagno.~PANT. Oh, mi po ve parlo 851 2, 2| quell'uomo in casa, saranno guai.~EUF. Presto, dico, vallo 852 1, 4| impiegare?~LUI. Ci penserò. Una guantiera d'argento per il signor 853 3, 20| per andar via, si ferma a guardar lo scrigno, poi gli un 854 3, 16| ch'io non voleva che vi guardassero.~EUF. Sta cheta.~GIS. Donna 855 3, 16| prudenza, la di lei onestà; e guardatevi che note io non faccia le 856 3, 16| hanno fatto?~ARG. Hanno guardato in un luogo, ch'io non voleva 857 2, 20| LUI. Ecco qui: voi non guarderete per un puntiglio precipitarmi.~ 858 1, 3| chiavi dello scrigno, che guarderò io.~ONOF. Oh no, cara, le 859 3, 9| Finalmente vostro padre vi guida, ed io vi sarò di scorta.~ 860 1, 15| ventaglio! veramente di buon gusto.~ASP. Vi piace, donna Eufemia?~ 861 1, 4| Pantalone me li ha portati iersera.~ASP. Ho piacere davvero.~ 862 0, aut| non nominarmi il soggetto. Ignaro io dunque della persona, 863 0, pre| onde vengono le mie fatiche illustrate. Sono oramai quattr'anni 864 1, 5| fa mia muggier.~TRACC. M'imagino che la starà ben.~PANT. 865 3, 2| qualche cosa meno.~PANT. La imbatte in puoco. Sentì, tegno la 866 2, 13| madama.~PANT. (Diavolo! son imbroggià: no vorria perder quella 867 1, 8| Traccagnin no torna mai. Son impaziente de saver... Oh, questo cala 868 1, 11| marito non dia in qualche impazienza. Tutti hanno le loro stravaganze, 869 2, 6| voggio dar gnente. Vu no ve n'impazzè.~EUF. Per me non ve ne domando.~ 870 1, 15| vivere? Codesto si chiama impazzire. Vera vita dell'uomo è quella 871 1, 12| qualche cosa, lo volete impedire?~PANT. Se el vien in casa 872 0, pre| nell'animo mio, e mi ha impedito di farlo, temendo forse 873 3, 2| e v'assicuro che chi l'impegna non la riscuote più. Mi 874 3, 1| Colla speranza di vincere impegnano quel che hanno). (da sé) 875 3, 2| PANT. Come!~SAN. Vogliono impegnarla per due zecchini; e v'assicuro 876 1, 15| ragione per cui non posso impegnarmi, senza prima intendere cosa 877 2, 9| merito della tolleranza? Impegnata a sostenere il decoro di 878 1, 15| ha sempre paura ch'io m'impegni in cose che non convengono 879 2, 13| oro! vardè in cossa che l'impiega quei matti che no lo cognosse!) ( 880 1, 4| Come pensate di volerli impiegare?~LUI. Ci penserò. Una guantiera 881 2, 20| inavvertenza di mio marito, impiegarlo con più proposito in qualche 882 1, 12| provede per un anno. Mi ve li impiegherò ben. Vederè che figura che 883 2, 15| sé)~LUI. Mia sorella m'ha imposto di riverirvi.~EUF. Obbligatissima 884 3, 4| fazzo qualche vadagno sulle imprestanze dei mi bezzi, perché vienli 885 3, 18| in una prigione.~PANT. Se impresto più un soldo a nissun, che 886 2, 8| PANT. I m'ha chiappà all'improvviso; no ho avù tempo de pensarghe 887 2, 15| el sior don Luigi.~EUF. (Imprudentissimo uomo! Vuol farmi fare di 888 3, 17| avreste bisogno per la vostra imprudenza; ma niuno sarà cotanto sciocco 889 0, pre| onde a Lei potrò rivolgermi impunemente, e favellando col Figlio, 890 2, 20| finita? principia ora. Sono impuntato, e non son chi sono, se 891 2, 20| ora si manda a male per l'inavvertenza di mio marito, impiegarlo 892 3, 19| mai gh'astu de bello? Che incanto xe el too, che innamora 893 0, aut| e il caso forse ne farà incappare più d'uno. Questa è la prima 894 1, 2| Moglie? Siete pazzo andarvi a incapricciare con una femmina maritata?~ 895 1, 2| maritata?~LUI. Pazzo! A incapricciarmi di una femmina maritata 896 1, 1| città de Napoli, e la va a incapricciarse in una donna maridada: in 897 1, 1| getterò tra le fiamme. E poi, incenerito che sarà il ritratto, mi 898 3, 4| la roba con inganno, che inchieto el gran, e altre falsità 899 2, 13| Luigi, no la me creda cussì incivil che no sappia aggradir una 900 2, 17| vero.~LUI. Non è vero? Uomo incivile! Non siete degno d'una moglie 901 2, 16| voglio usare degli atti d'inciviltà; però non credo avervi dato 902 3, 4| del mario, no la se vol incomodar. Se vede l'amor che avè 903 3, 7| Aspasia, che siete venuta ad incomodarvi per me?~ASP. Sono venuta 904 2, 16| Non era necessario che v'incomodaste per favorirmi.~PANT. (El 905 3, 6| Scusi, signora, se l'ho incomodata. (ad Argentina)~ARG. (E 906 1, 11| quattro zecchini.~EUF. Non v'incomodate, signor padre.~ARG. Eh prendeteli, 907 2, 13| ella sta.~PANT. No, no v'incomodè. No l'ha dormio sta notte. 908 0, aut| Rubini, e la mancanza dell'incomparabile attore fe' sì che di tal 909 2, 4| umilissimo. (va per andare, incontra Pantalone)~ ~ ~ 910 0, pre| da una tal compagnia non incontreranno, non sarà per difetto dei 911 0, aut| dir il vero, molto felice incontro, e il personaggio che rappresentava 912 2, 19| frettoloso. Vi è accaduto qualche inconveniente?~ONOF. Mi è accaduto che 913 2, 17| mi?~LUI. E voi siete un indegno. (parte)~PANT. Corpo de 914 2, 2| che scusi se gli rimando indietro la cioccolata, perché mi 915 3, 16| possederla. Egli, con una gelosia indiscreta, l'affligge, la macera, 916 1, 8| furia. (copre l'oro)~TRACC. Indiviné mo chi l'è?~PANT. Chi xelo? ( 917 1, 6| mette fina su le scarpe, che indora fina el logo comun. Mi no, 918 3, 8| Né le sue preci mi hanno indotto a riceverle.~ASP. Saranno 919 1, 8| denari nella borsa)~TRACC. Indovinélo. (s'accosta, guarda la borsa)~ 920 2, 7| che ve l'averà mandato per indurvi a prestargli qualche denaro?~ 921 3, 19| abbandoni. Va , prezzo infame delle mie tirannie. Va, 922 3, 16| favore del di lei fratello m'infastidisce; ambi insidiano l'onor mio, 923 2, 3| anderà più a dovere.~EUF. Che infelicità con costoro! Fallo passare.~ 924 2, 15| ciò mi recava una pena infinita.~EUF. Grazie al cielo...~ 925 1, 14| perché il matrimonio medesimo infonda nelle mogli onorate un rispetto, 926 2, 14| No so se vossignoria sia informada de un certo ducato.~LUI. 927 3, 8| Aspasia, voi siete male informata.~ASP. Don Luigi non è capace 928 2, 20| cane non parlerà. Ma io l'informerò d'ogni cosa, e mi unirò 929 2, 13| qualche secondo fine, s'inganna. L'ho fatto per un atto 930 0, aut| Francesco Rubini; e non m'ingannai, poiché alle di lui mani 931 1, 15| marito è geloso.~EUF. S'ingannano. Mio marito non è geloso.~ 932 2, 10| sto mondo tutti cerca de ingannar; no gh'è più fede, no gh' 933 1, 2| loro grazia.~LUI. No, v'ingannate. Ella è una onestissima 934 2, 15| da sé)~PANT. Mi zeloso? v'ingannè. (Sto senza creanza el vorrà 935 3, 4| che compro la roba con inganno, che inchieto el gran, e 936 2, 7| falsa! frascona!~EUF. Voi m'ingiuriate a torto.~PANT. Se no vegniva 937 3, 19| Che incanto xe el too, che innamora la zente! Lassete un poco 938 1, 8| El poderave farlo anca innocentemente. Qualchedun ghe dise: Sior 939 2, 16| è la colpa e di chi è l'innocenza. (parte)~ ~ ~ 940 0, aut| Protagonista, ché di tali pitture inoneste e pericolose sono costantemente 941 1, 11| Povero padre! non lo voglio inquietare). (da sé)~ARG. (Domandatele 942 2, 9| donne abbiamo de' momenti inquieti, de' momenti funesti. Mi 943 1, 10| Favorì. Vago avanti per insegnarve la strada. (parte)~AGAP. 944 3, 16| fratello m'infastidisce; ambi insidiano l'onor mio, e prevalendosi 945 3, 16| io non faccia le vostre insidie, le vostre persecuzioni. 946 3, 6| Eufemia, avete una cameriera insolente.~ARG. Se non le piaccio, 947 | Insomma 948 3, 20| cambiamento sollecito, e quasi instantaneo, è cosa strana, è cosa che 949 3, 16| mia casa questi due che m'insultano. Don Luigi ardisce sollecitarmi; 950 3, 9| mia si viene a posta per insultarmi.~DOTT. Donna Eufemia, andiamo, 951 3, 9| EUF. Signor padre, io sono insultata; in casa mia si viene a 952 3, 4| Or ora m'aspetto qualche insulto novello). (da sé, siede)~ 953 0, pre| questi non si ha l'uomo da insuperbire siccome per la sfortuna 954 2, 16| che voi non avete voluto insuperbirmi con espressioni di troppa 955 1, 15| donato, anzi si consolerà, intendendo che una sua finezza sia 956 2, 1| ricompensate.~TRACC. Cossa intendet mo de dir? Mi no te capisso...~ 957 1, 15| Ditemi prima, che cosa intendete ch'io debba fare.~ASP. Avete 958 3, 17| vorreste dire?~ASP. A buon intenditor poche parole.~GIS. Spiegatevi.~ 959 1, 14| dissimulando, posso sperare d'intenerirlo. Alfine è mio marito, e 960 2, 1| benissimo ch'io non sono interessata. Ma quella moneta senz'altro 961 3, 4| Tutto dico male, tutto s'interpreta male. Ditemi cosa devo fare, 962 1, 12| serva de regola, e se semo intesi. (va per partire)~ARG. Eh 963 0, pre| il seguito alla medesima, intitolato Ircana, dopo un argomento 964 0, aut| suo ridicolo, non manca d'intreccio e di episodi, ed ha avuto 965 1, 6| donna xe per mi un gran intrigo. Xe vero che la ne qualche 966 3, 4| che lo conossè, vu me podè introdur.~EUF. Ditelo piuttosto a 967 1, 15| donna a sviarmi, vorrebbe introdurmi il fratello in casa, vorrebbe 968 1, 1| servitore di casa? Perché non introdurti con Argentina, cameriera 969 3, 4| voggio andar senza un poco d'introduzion. Vu che lo conossè, vu me 970 3, 1| Sentite? una compagna per invidia scopre quell'altra. (a Sandra)~ 971 1, 15| licenzio se sono accompagnata. Invito a casa chi voglio; vado 972 3, 4| con un poco di sdegno ironico)~PANT. Le cosse preziose 973 1, 15| Qualche volta così per ischerzo, diceva egli: è un peccato 974 1, 15| per mortificar voi, né per iscreditar chi le dice: ma sono venuta 975 0, pre| fortunata qual fu l'Ircana in Ispaan? Io stesso non me ne sarei 976 0, pre| considerati.~Pure per questa istessa ragione dorrà trattenere 977 3, 16| viglietto mi fu recato in istrada poco lungi da questa casa; 978 1, 11| lo dico con il cuor sulle labbra, non ho altra consolazione 979 2, 9| parlo del poco cibo, non mi lagno del miserabile trattamento. 980 3, 4| tutti me vol mal. Se i se lamenta che fazzo qualche vadagno 981 1, 11| Io vi assicuro che non mi lamento della mia sorte.~DOTT. Quando 982 1, 5| PANT. Va a véder se la laora, se la leze, se la scrive, 983 1, 11| veder bella.~DOTT. Alla larga con questa sorta di bestie. 984 0, pre| edizione mia Fiorentina non lasciai di dargli in allora un pubblico 985 3, 18| Andiamo, signor don Gismondo, lasciamolo in pace; qualche cosa conviene 986 1, 2| staccarmi da voi. Per non lasciarvi solo, obbligo mio marito 987 3, 9| Le ho pur detto che mi lasciasse venir solo, che per condurre 988 3, 9| Venite via con me.~EUF. Lasciatemi prender fiato; datemi tempo 989 3, 18| ringraziato il cielo! ha lasciato una volta la gelosia; se 990 1, 15| Don Luigi è compitissimo. Lascierà che tutti vivano a modo 991 3, 16| occasioni di servir donne. Se lascio una che mi disprezza, posso 992 2, 17| cossa gh'oio fatto? No l'ho lassà qua con mia muggier? Mi 993 1, 1| donna del mondo: no la se lassaria guadagnar da nissun amor, 994 3, 19| spasemi, tanti suori, doverò lassarte? E quando te lasserò, de 995 3, 4| stata di mal costume.~PANT. Lassemo andar. Ho bisogno della 996 2, 13| No l'ha dormio sta notte. Lassemola un puoco in quiete.~LUI. 997 3, 19| doverò lassarte? E quando te lasserò, de ti cossa averoggio godesto? 998 3, 19| che innamora la zente! Lassete un poco véder. (apre lo 999 0, pre| Voglio dire con ciò, che lavorando quasi continuamente, con 1000 0, pre| fu temerario l'azzardo di lavorarvi sopra la terza; e pure sa


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