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| Carlo Goldoni I malcontenti IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 2, 16| Questa sera l'universale deciderà del merito della novità.
502 | degl'
503 2, 2| suoi. Potremmo, s'ella si degnasse, fare una carrozzata insieme.~
504 0, pre| sincero quelle persone che vi degnate di ammettere alla vostra
505 0, pre| per vostra parzialissima degnazione, ho l'onore talvolta di
506 2, 8| qui sopra, che la famiglia degnissima del mio signor fratello
507 3, 17| prendere il denaro; ed il degnissimo signor Ridolfo gli serviva
508 | Deh
509 3, 9| pensare. Se ci penso, la delicatezza d'onore non lo comporta. (
510 1, 1| conversazione, è una cosa deliziosissima. Ci andava una volta, quando
511 1, 14| ho bevuto un poco, sono deliziosissimo; non guardo in faccia a
512 | delli
513 3, 9| codin.~Questo no l'è el demoni, questa no l'è magia:~L'
514 3, 13| Grilletta~ ~FELIC. Pare che il demonio l'abbia mandata a posta.~
515 3, 17| mio scrigno è il vostro deposito; ma voi insidiandolo barbaramente,
516 0, pre| ragionevole pensamento non deriva soltanto da quella moderazione
517 3, 6| che in questi casi è da desiderare di non essersi esposti.~
518 3, 19| e non sarò contrario ai desideri vostri. Mio nipote lasci
519 | dessa
520 1, 1| salgono i fumi al capo, mi si destano le convulsioni.~GRILL. Credo
521 1, 1| Lo so io il perché le ha destato il solletico.~FELIC. Oh,
522 3, 17| amor mio a vostro pro li destina; ma non per farne mal uso,
523 2, 16| novello innesta.~Indi col destro pugno maglio ferrato innalza,~
524 0, pre| VENEZIA~ ~Prima che io mi determinassi a dedicare una mia Commedia
525 0, pre| conosciuto.~Posto ch'io mi era determinato di dedicare all'E. V. una
526 2, 8| carissimo, è tempo che vi determiniate a qualche cosa di sodo.
527 1, 3| SCENA TERZA~ ~Grilletta e detta, poi la signora Leonide~ ~
528 0, pre| le regole della ragione dettate dalla natura, ed approvate
529 0, pre| ossequiosamente~ ~Di V.E.~Umiliss. Devotiss. Obblig. Servidore~ ~Carlo
530 3, 2| manda a pregarla che le dia in prestito un tabarrino
531 1, 13| Bene, che aspettino; e che diano da mangiare ai postiglioni,
532 3, 9| fà quel ch'el patrù m'ha dicc e comandà.~Mo che gran bella
533 3, 3| cinque o sei anni che vo dicendo così, ma una volta poi ci
534 1, 6| rimproveri, che consigli, che dicerie e sbeffature. Chi sente
535 3, 2| RID. E se altri non lo dicesse, lo dicono le cameriere.~
536 3, 19| SCENA DICIANNOVESIMA~ ~Il signor Roccolino e
537 3, 17| SCENA DICIASSETTESIMA~ ~Il signor Grisologo, il
538 1, 13| partirà.~LEON. Pare che lo diciate per farmi grazia. Si partirà,
539 3, 18| SCENA DICIOTTESIMA~ ~La signora Felicita, poi
540 3, 7| bella frase, bellisima dicitura; in verità, me ne rallegro
541 0, pre| unità del tempo e del luogo: dicon essi non essere verisimile
542 3, 19| Nipote mia, voi avrete diecimila scudi di dote. So che inclinereste
543 | dietro
544 2, 10| in mano mia, signore. Io difendo la casa ch'è molti anni,
545 2, 5| Grazie al cielo, non ho difetti; e delle giovani come me,
546 2, 4| andar insieme.~RID. Davvero? Differiamola dunque. (a Leonide)~LEON.
547 2, 2| FELIC. Quanto goderei che differissero sino a domani.~LEON. Perché?
548 2, 11| si faccia onore.~GERON. È difficile, ne' tempi in cui siamo.
549 0, pre| mantennero in libertà di dilatare l'azione al tempo necessario
550 0, aut| pregiudizio che tanto si è dilatato. Il villeggiare, che fu
551 0, aut| dico, perché pur troppo dilettasi il Mondo far scena sopra
552 2, 9| a tal esercizio. Mi sono dilettato anch'io di commedie, e,
553 3, 17| soccorrervi, e malgrado le mie diligenze, sarete un dì miserabile;
554 1, 14| obbedirvi.~LEON. È molto in diminutivo.~ROCC. Ma dentro vi sono
555 2, 12| prova.~Cerca lo sposo mio. Dimmi dov'ei si trova.~MAR. Chi
556 0, pre| questa Eccelsa Repubblica, dimostra bastantemente che il Monarca
557 | dinnanzi
558 0, aut| pubblico ci esponiamo, e Dio mi guardi dal fare ad altri
559 1, 9| L'assicuro che gli sta dipinto.~RID. Queste maniche non
560 3, 18| Una bellissima novità. Che diranno i convitati da noi?~RID.
561 1, 3| passeggiare con un giovanotto, che direbbero mai le genti?~FELIC. Oh
562 3, 2| Del resto ad altri non lo direi.~RID. So che siete una figliuolina
563 1, 9| tardanza.~RID. Via, che direte in vostra giustificazione?
564 0, pre| l'ingegno dell'uomo da sé diretto nella mutazione de' secoli,
565 3, 7| Grisologo ho l'onore di dirgli: me ne rallegro infinitamente. (
566 1, 8| campagna.~FELIC. Vado a dirlo alla signora Leonide. (parte)~
567 3, 1| abbiate anche l'ardire di dirmelo.~PROC. Io penso di far bene
568 2, 7| che è stato il primo a dirozzare il teatro di quella nazione;
569 3, 9| intendi lu~E pur se fa, se dis, di coss in tra de nu.~Qualchedun
570 3, 2| rassegnata e discreta.~GRILL. Sì, discretissima! rassegnatissima! Lo sa
571 2, 5| pensato. Sono negli anni della discrezione, sapete; e tutti si maravigliano
572 3, 16| vuole?~GERON. Sono io, che disdicendomi del male che ho detto di
573 2, 7| ai quali ho comunicato il disegno mio, tutti me lo hanno applaudito.
574 2, 10| signor dottore, vorrei disfarmene di questa nipote in casa.~
575 3, 8| qualche profitto dalla mia disgrazia). (da sé) Signora Felicita,
576 3, 2| sappia? Credeva per non disgustare lo zio.~GRILL. È restata
577 2, 3| faccio passare. Sono un poco disgustata con lui. Sarà venuto a domandarmi
578 1, 13| promesso, e non so come disimpegnarmi.~RID. Ma voi non siete senza
579 1, 1| ora zucchero: oh che casa disordinata! non hanno mai il bisogno
580 3, 11| Venite qui. (lo tira in disparte)~POLIC. Non ho da sentire
581 0, aut| all'eccesso del lusso, del dispendio e dell'incomoda soggezione.
582 3, 1| signore, ch'io sono mezzo disperato e più di mezzo ancora?~PROC.
583 2, 10| povero signore ha tutto disposto per andar in campagna. Ha
584 2, 12| elevato.~POLIC. Eh! (con disprezzo, mangiando)~GRIS. Sì signore,
585 1, 1| vero. La signora Leonide mi disse ieri, che a momenti sarà
586 1, 1| I nostri beni sono poco distanti dai beni loro: colla signora
587 2, 14| sé, si pone a sedere con distrazione, coprendosi la faccia col
588 1, 12| ella ora si contentasse di distribuire quel denaro che ha, potrebbe
589 1, 9| inglese, che le aveva due dita più lunghe.~SAR. Sarebbe
590 3, 11| dirle. (a Geronimo)~GERON. Ditela.~CRI. Che non senta il signor
591 2, 6| ritrovarlo. Andateci voi; ditelo a madonna Fabrizia che ci
592 0, pre| combinarsi tante azioni diverse. Aristotile istesso accorda
593 1, 7| Il signor Policastro si diverte coi datteri.~POLIC. Vi do
594 2, 8| vestito da viaggio. Essi si divertiranno in villa, e qui si faranno
595 1, 14| Bravissimo! mi piace l'idea, ci divertiremo. Ma non fate più stare colla
596 1, 4| pro le faccia.~LEON. E mi divertirò assaissimo.~FELIC. Felice
597 2, 3| partendo)~LEON. Serva divota.~ ~ ~
598 3, 3| metterci le ugne in quei dobloni di Spagna... Oh, ecco che
599 1, 6| veh!~FELIC. Sono troppo dolci.~POLIC. Mi piace tanto a
600 3, 17| sarete a parte della sentenza dolcissima che gli destino. Sì, figlio,
601 0, pre| verità. Niuno ha potuto di me dolersi ch'io l'abbia fatto arrossire,
602 2, 3| disgustata con lui. Sarà venuto a domandarmi scusa, eh? (a Cricca) Ditegli
603 3, 17| eccomi a' vostri piedi a domandarvi perdono.~RID. Per carità,
604 1, 4| dette.~ ~GRILL. Signora, è domandata di sopra. (a Leonide)~LEON.
605 2, 12| trovarlo a tutti i patti,~Domanderò di lui fin per trovarlo
606 3, 5| FELIC. Davvero?~LEON. Lo domandi al signor Mario.~FELIC.
607 2, 6| preparato una galanteria da donarvi.~GRILL. Farò il possibile
608 1, 11| paga si fanno pagare il doppio). (da sé;~mette il conto
609 1, 3| ritrovò, ed io fui obbligata dormir colla cameriera, e mio fratello
610 3, 14| Vogliamo star bene. Si dormirà sulle seggiole. (entra in
611 1, 9| mercante da oro, che ci doveva dare i galloni per di lei
612 3, 2| pure.~RID. Se verrà a casa, dovrà passare di qui.~GRILL. Ci
613 2, 7| parziali. Ma i miei di casa ci dovrebbono essere. Essi con più cuore
614 3, 9| loro dispetto, avrebbono dovuto confessare che la commedia
615 1, 3| città, vuol essere un bel drappo di seta alla moda.~FELIC.
616 3, 15| per di là, ed entrate a drittura. Essi resteranno sorpresi.
617 2, 9| mancheranno. Sia savia, e non dubiti niente; e voi, nipote, che
618 2, 12| eroe, dov'è degli Angli il duce?~Messo. Viene, e venendo
619 2, 10| GERON. Perché no? anche duemila, se l'occasione è buona.~
620 1, 12| che gli ha guadagnati i dugento zecchini al faraone?~RID.
621 1, 3| melanconica?~FELIC. Niente, mi duole un poco la testa. S'accomodi.~
622 2, 16| Sentite.~Suol l'allegrezza il duolo scacciare in cotal modo,~
623 2, 16| colla sinistra mano~Alza il duro metallo, e lo presenta al
624 0, pre| PREAMBOLO~A SUA ECCELLENZA IL SIGNOR~GIOVANNI MURRAY~
625 0, pre| Regio Ministro in questa Eccelsa Repubblica, dimostra bastantemente
626 0, aut| Cittadini, è arrivato oggidì all'eccesso del lusso, del dispendio
627 3, 17| scandalo ai più pusillanimi, si eccita col mal esempio, e poi si
628 3, 19| conseguirla; e ne vedrete gli effetti.~FELIC. Caro signore zio,
629 | eglino
630 0, pre| Monarca Britannico apprezza, egualmente che il vostro sangue, il
631 | Ell'
632 2, 7| ancor io che la curiosità empiere farà il teatro, tanto più
633 0, pre| precettore Aristotile, hanno empiuto per tanti secoli i loro
634 0, pre| arrossire, caricandolo di quegli encomi che sa di non meritare,
635 2, 16| scorza~Esca l'antico chiodo, entri il novello a forza.~Ah?
636 0, pre| Commedia introdotto per episodio un giovane male iniziato
637 2, 12| a proposito.~GRIS. Quell'epiteto è incastrato con arte, signore,
638 0, pre| valorosi sottrarlo da quegli equivoci, che lo possono coll'adulazione
639 | eravamo
640 0, pre| troppo vedesi tutto giorno ergere altari all'idolo della vanità;
641 | Ero
642 2, 12| Moglie. Dove è il britanno eroe, dov'è degli Angli il duce?~
643 2, 12| qual fido cane scopre l'errante cerva,~Io scoprirò il padrone,
644 2, 12| buoni o sien malvaggi,~L'esalazion si spargono, fatte a guisa
645 0, pre| curate di essere vanamente esaltato. Supplito valorosamente
646 0, pre| verisimile perfettamente eseguito, partirebbero malcontenti
647 2, 9| consumati vogliono essere a tal esercizio. Mi sono dilettato anch'
648 2, 8| signori ci hanno fatta l'esibizione...~FELIC. Finalmente, se
649 2, 8| di vostro padre, né altro esigo da voi che buon amore, soda
650 0, pre| vostro sangue, il vostro esimio talento. Queste sono cose
651 1, 12| i mille scudi, o qualche espediente per sottrarmi da quei bricconi
652 2, 4| che per la prima volta si espone.~FELIC. Ora sappiate che
653 0, aut| di noi che al pubblico ci esponiamo, e Dio mi guardi dal fare
654 2, 9| GERON. E vi arrischiate a esporla così?~GRIS. Oggi sono in
655 2, 7| Ora io sarò il primo a esporre sul teatro italiano una
656 3, 6| desiderare di non essersi esposti.~GRIS. Sa ella che cos'è,
657 | essersi
658 | esso
659 1, 7| bucato lo faccio far nell'estate. In verità, credetemi, ora
660 0, pre| codesta immaginazione può estendersi senza misura, e il verisimile
661 0, pre| Britannici, che presso le nazioni estere ancora, ha unito perfettamente
662 0, pre| popolo inseparabili i segni estremi della venerazione dall'interna
663 0, pre| anno, di un lustro, e dell'età di un uomo se occorre? Se
664 3, 9| e ribattete mani, piedi etcetera.~RID. Poteva darsi che avessero
665 3, 9| poeta vadan gli applausi all'etera:~Battete e ribattete mani,
666 1, 3| letto, buona tavola, gioco eterno, amoretti fra mezzo un po'
667 0, pre| che utile. Prima di loro Euripide avea composto delle buone
668 3, 9| temp; a Londra vôi andà,~A fà quel ch'el patrù m'ha dicc
669 2, 16| scaccia dall'asse il chiodo.~Fabbro sagace, antico, colla sinistra
670 2, 6| Andateci voi; ditelo a madonna Fabrizia che ci vada ella pure, e
671 2, 6| FELIC. Oh, guardate la gran faccenda! S'ha a cercare da tutti
672 | facciamo
673 | facciano
674 | facciate
675 3, 18| mi ha toccato il cuore, facendomi toccar con mano la verità.
676 | facessero
677 | faceste
678 2, 9| buona pasta. S'accomoda facilmente a tutto. Due buone parole
679 0, pre| stesso la Tragica e la Comica facoltà. Egli è alla testa degl'
680 1, 9| padrone non è solito di fallare.~RID. Ecco, è troppo largo.~
681 3, 1| circondano! Sono io un qualche fallito? Mi maraviglio di voi, che
682 2, 8| esempio è la rovina delle famiglie. Pretendereste di far voi
683 3, 1| comune alle due case, con fanale acceso.~ ~Il signore Ridolfo
684 3, 19| vostri. Mio nipote lasci il fanatismo delle commedie; e avrà un
685 0, pre| che mette in angustia la fantasia de' Poeti, seguendo in questo
686 | faremo
687 1, 12| sangue loro.~RID. Or ora mi fareste venir la rabbia.~PROC. Anderò
688 | fargli
689 2, 2| FELIC. Io son capace di farmene uno a bella posta, subito
690 | farsene
691 | farsi
692 3, 17| che vi preparo, è il più fatale che avvenir vi potesse:
693 2, 12| non ci tenete più in pena. Fateci godere le vostre grazie.~
694 1, 14| allontana da me.~LEON. Dunque fatela portar con voi.~ROCC. Non
695 2, 5| piacere io di quest'incontro. Fatele buona cera alla signora
696 0, pre| vuole intraprendere una sì faticosa carriera. Egli non ha osservato
697 2, 15| amico alla Britannia il fato~Abbia da' colpi illeso il
698 2, 7| quando saremo in campagna, il fattore farà a modo nostro.~FELIC.
699 1, 7| buoni castaldi, de' buoni fattori, non vi è bisogno che c'
700 2, 8| capisco l'intreccio della favoletta. Sono invitati per andar
701 0, pre| consumazione de' fatti storici, o favolosi, e si valsero della mutazion
702 3, 19| infinitamente.~LEON. Domani può favorire a pranzo da noi.~ROCC. Sarò
703 2, 3| LEON. Ella non incomoda; favorisce.~FELIC. Le auguro buon viaggio;
704 2, 12| così. Sentite ora.~Serva fedel mia cara, d'amor dammi una
705 2, 12| Io scoprirò il padrone, fedelissima serva.~ROCC. Oh bravo, oh
706 2, 12| dell'aere i spazi.~Nuove felici io reco. Di strage i Dei
707 2, 12| Batto coll'ali il piede, fendo dell'aere i spazi.~Nuove
708 2, 16| col destro pugno maglio ferrato innalza,~Repplica i colpi
709 3, 9| Qualchedun me dirà come fet, Arlecchin?~Respond che
710 2, 12| guisa di raggi;~Onde qual fido cane scopre l'errante cerva,~
711 1, 13| mangiare ai postiglioni, ed il fieno ai cavalli.~LEON. Dunque
712 2, 9| disperazioni. Quando le figlie non hanno quello che vogliono,
713 3, 2| direi.~RID. So che siete una figliuolina di garbo.~GRILL. Mi dispiace
714 2, 6| intendere d'aver girato. Queste figure non le faccio certo). (da
715 0, pre| coi principii della buona filosofia sostenete per massima che
716 2, 12| patti,~Domanderò di lui fin per trovarlo ai gatti.~ROCC.
717 | Finché
718 1, 14| ROCC. Solite grazie, solite finezze di tutti quelli che mi conducono
719 3, 15| resteranno sorpresi. Voi fingete di volerli assistere; e
720 2, 15| GRIS. Ma vorrei almeno finir questa scena. Sentitela
721 3, 7| il signor Grisologo ci finirà di leggere la sua bella
722 3, 4| niente di buono?~LEON. Se la finiscono, fanno molto.~RID. È cattiva
723 1, 14| vedo.~ROCC. Polve di Cipro finissima, manteca odorosissima, melissa,
724 0, pre| coll'ignoranza, e colmare di finte lodi i prediletti della
725 2, 5| vantarmi di dire che son sul fiore, e felice quello che mi
726 1, 4| aperta, quel verde, quei fiori, quell'acque fanno proprio
727 2, 9| eh? fossi presente alle fischiate che vi faranno?~GRIS. Signore,
728 2, 4| L'ora non l'ho per anche fissata.~LEON. Fissatela. Ci vuol
729 2, 4| per anche fissata.~LEON. Fissatela. Ci vuol tanto? Prima avete
730 2, 12| Sentite ora.~Quinci e quindi fiutando, qual cacciator mastino,~
731 2, 7| tutto il mio studio nella fluidezza del metro, nella vibrazion
732 1, 14| bramano.~ROCC. Io certo, non fo per dire, ma sono il condimento
733 3, 17| mano perché lo faccia; si fomenta la gioventù, si dà scandalo
734 0, pre| che vi potesse spiacere. Fondai maggiormente la mia speranza
735 2, 10| debitore.~GERON. Vediamo i fondamenti, vediamo le scritture che
736 2, 10| investita è sicurissima. I fondi sono liberi, liberissimi,
737 1, 9| dice mai! Vedrà che tutti i forestierl le portano così.~RID. Ho
738 0, aut| questo solo fine l'ho io formata, e molto da essa mi volea
739 3, 17| assistenza. Lo crederei fors'anche, se non sapessi di
740 2, 12| Bravissimo.~POLIC. (Ride fortemente, mangiando) Ai gatti! (poi
741 1, 3| staremo allegri.~FELIC. Mah! è fortunata la signora Leonide!~LEON.
742 3, 11| unitamente al signor Ridolfo, che forzavano il di lei armadio). (piano
743 3, 9| come ho da fare?~RID. Se foss'io in luogo vostro, vorrei
744 | fossero
745 | fossimo
746 2, 7| battere mani e piedi, e fracassare il palchetto ogni quattro
747 2, 12| In teatro sentirete che fracasso farà.~FELIC. Ehi? È venuta
748 3, 7| parole, bello stile, bella frase, bellisima dicitura; in
749 | Frattanto
750 1, 9| autunno vengono delle giornate fredde; se vuol mettersi sotto
751 0, pre| idolo della vanità; odesi frequentemente pur troppo confondere dall'
752 2, 12| immagino.~FELIC. Ha una gran fretta la signora Leonide.~LEON.
753 2, 12| il fianco, e di furor la fronte;~Ed io fra le tempeste vivo
754 2, 10| e il denaro in cassa non frutta.~PROC. La persona che cerca
755 3, 17| traffichi particolari, e son frutti onorati de' miei sudori.
756 3, 16| che siate a parte di un frutto novello della di lui virtù.~
757 | fui
758 1, 1| vanno in villa, mi salgono i fumi al capo, mi si destano le
759 3, 10| stupendi.~GERON. Paroloni fuor di proposito. E poi, che
760 1, 14| ballare, io ballo minuetti, furlane, con suoni, senza suoni,
761 | furono
762 2, 12| di sangue il fianco, e di furor la fronte;~Ed io fra le
763 2, 7| abbandono intieramente al furore poetico, senza ascoltar
764 2, 6| prestino, e ho preparato una galanteria da donarvi.~GRILL. Farò
765 2, 10| questa strada al povero galantuono, che ora ha bisogno dei
766 1, 14| Per non mi rovinare le gambe, perché, ogni volta ch'io
767 2, 8| ho saputo per via di quei garbati signori che stan qui sopra,
768 2, 10| fatto il signor Ridolfo e la garbatissima sua sorella? Hanno sedotto
769 3, 14| Che si fa qui, signore mie garbatissime?~LEON. Io cerco di mio fratello,
770 3, 2| siete una figliuolina di garbo.~GRILL. Mi dispiace ora...
771 2, 7| tanti uomini insigni in ogni genere di sapere.~FELIC. In che
772 1, 3| Ehi, amica, un po' di genietto ci ha da essere, ci s'intende.~
773 3, 17| alla tutela d'un miserabile genitore.~POLIC. Come c'entro io?
774 2, 4| mio debito.~RID. Troppo gentile, signora. Prima ch'io parta,
775 3, 19| detti.~ ~ROCC. Signori miei gentilissimi, scusino, perdonino, mi
776 2, 12| personaggi. Basta, m'ingegnerò di gestire alla meglio.~ROCC. Bravo,
777 3, 4| Poveri comici! li hanno gettati via.~RID. Se non piace,
778 2, 15| FELIC. Per poco, per poco mi getterei da un balcone.~GRIS. E bene?~
779 3, 13| oh, dove l'ha preso? In ghetto? (ridendo)~FELIC. Non signora,
780 0, pre| idolatrati maestri imposto il giogo servile alla posterità,
781 2, 5| potrà aver questa bella gioja! (parte)~ ~ ~
782 2, 12| niente.~Voglio in questa giornata trovarlo a tutti i patti,~
783 1, 9| l'autunno vengono delle giornate fredde; se vuol mettersi
784 0, pre| SUA ECCELLENZA IL SIGNOR~GIOVANNI MURRAY~RESIDENTE PER SUA
785 1, 3| vedesse passeggiare con un giovanotto, che direbbero mai le genti?~
786 3, 17| lo faccia; si fomenta la gioventù, si dà scandalo ai più pusillanimi,
787 1, 12| delle bestialità.~PROC. Non gioveranno niente per acchetarli.~RID.
788 3, 5| Eh, il signor Grisologo è giovine; si farà sempre meglio.~
789 1, 6| zio si leva presto, fa, gira e fatica, ha anche il piacere
790 2, 6| dunque, e principiamo a girare.~FELIC. Portatevi bene;
791 2, 6| darò ad intendere d'aver girato. Queste figure non le faccio
792 0, pre| dei fatti possibili in un giro di sole, e perché dunque
793 2, 12| stessa dell'alme tue parole~Giubbilo anch'io di gloria, e mi
794 2, 7| me l'ho posta sotto al giubbone e l'ho fatta bevere ai miei
795 0, pre| nemico del vero merito, giudicando colla corrente del popolo
796 2, 11| talento.~GERON. Ma non ha giudizio. A che serve lo spirito,
797 3, 13| capisco l'impertinente. Ma giuro al cielo, mi saprò vendicare). (
798 3, 17| Scuso un primo delitto; ma giurovi sull'onor mio, che punirei
799 0, pre| incensi, che al vero merito giustamente si danno. Non vorrei che
800 1, 9| Se mi permette, vorrei giustificarmi, signore, della mia tardanza.~
801 1, 9| Via, che direte in vostra giustificazione? Sono quindici giorni.~SAR.
802 1, 12| di assicurare per via di giustizia il pagamento de' loro crediti.~
803 2, 10| interesse?~GERON. L'onesto, il giusto, caro signor dottore; mi
804 1, 9| di liti.~CRI. Veramente gliel'ho detto io, ma mi ha risposto
805 | gliene
806 1, 7| quand'è caldo, allora si gode l'aria aperta. Che vorreste
807 2, 2| di notte.~FELIC. Quanto goderei che differissero sino a
808 3, 19| voi la campagna? Andremo a goderla insieme in altro tempo,
809 2, 1| tempo di riceverla e di godermela un poco. Poverina! aveva
810 1, 7| farne de' nuovi. Si va per godervi la libertà, non per essere
811 0, pre| Obblig. Servidore~ ~Carlo Goldoni~
812 0, pre| nell'armi e memorabile nei governi, ben che di questo potrei
813 3, 17| vilmente in passatempi, in gozzoviglie, in villeggiature. Evvi
814 2, 7| Inghilterra, ove vi sono tanti grand'uomini, tanti uomini insigni
815 3, 19| lasciamo da parte le vanità, le grandezze. Piace a voi la campagna?
816 2, 7| assicurato che venderanno del grano e del vino, senza che il
817 3, 8| me. Si assicuri della mia gratitudine. (Pazienza, s'io non vado
818 3, 17| che io non la meriti; se grato non volete essere ad uno
819 2, 7| foggia latina e alla foggia greca. Ora io sarò il primo a
820 3, 12| sala terrena, l'ho sentita gridar come un'aquila. Lo sa ella,
821 3, 2| Lo zio non voleva. Hanno gridato un poco; poi ella ha voluto
822 2, 9| sentireste allora come griderebbe no no.~GRIS. Mia sorella
823 1, 6| Ora è tempo che mi riposi. Gridi quanto vuole, dica quel
824 2, 5| signora Felicita avrà una grossa dote, e mi comoderebbe moltissimo
825 3, 4| lo dirò io il perché. Per guadagnare dodici zecchini.~LEON. Poveri
826 2, 7| ai caffè, ai ridotti, di guadagnarli. Ho pagato qualche cena,
827 1, 12| quel signore che gli ha guadagnati i dugento zecchini al faraone?~
828 1, 14| poi senza avermene a male guanciate, scopellotti, sudicierie
829 3, 13| Vado a rimetter l'abito nel guardarobe. (parte)~LEON. Incartatelo,
830 3, 11| nella di lei camera. Ho guardato per il buco della chiave,
831 2, 10| siccome ne ha bisogno, non guarderà dal quattro e mezzo al cinque.
832 1, 14| sono deliziosissimo; non guardo in faccia a nessuno; insolenze
833 2, 12| esalazion si spargono, fatte a guisa di raggi;~Onde qual fido
834 2, 12| GRIS. Eh! genti che non gustano il buono. Tiriamo innanzi.~
835 1, 14| Bravissimo! mi piace l'idea, ci divertiremo. Ma non
836 0, pre| suoi, e se non avessero gl'idolatrati maestri imposto il giogo
837 0, pre| giorno ergere altari all'idolo della vanità; odesi frequentemente
838 0, pre| illuminato. Anch'io, quantunque ignaro di cotal lingua, coll'aiuto
839 3, 10| dire, che Grisologo è un ignorante.~POLIC. Ed io vi dico, che
840 0, pre| interesse il merito coll'ignoranza, e colmare di finte lodi
841 3, 1| tengono mano a contratti illeciti; troverà di quelli che le
842 2, 15| il fato~Abbia da' colpi illeso il Protettor serbato?~Dunque...~
843 0, pre| hanno della forza comica illuminato. Anch'io, quantunque ignaro
844 0, pre| Autori Inglesi che hanno illustrate le Scene, e al giorno d'
845 0, pre| non parlerò della vostra illustre Famiglia passata dalla Moravia
846 1, 6| fuori di casa, perché non m'imbarazzo nelle cose della famiglia.
847 3, 2| RID. Io sono nel maggior imbroglio di questo mondo. Se non
848 0, pre| sua poetica, e Orazio suo imitatore, ci abbiano recato assai
849 1, 13| LEON. Quai casi andate voi immaginando? Quando s'ha stabilito,
850 0, aut| prime parti.~Se taluno s'immaginasse che col Personaggio di Grisologo
851 0, pre| di accomunarsi con queste immagini pitturate; gli basta essere
852 2, 12| sì, padrona mia, subito immantinente~Ricercherò il padrone di
853 1, 14| Farò vedere chi sono. Ho imparato a posta il gioco de' bussolotti,
854 0, pre| secolo dell'Era Cristiana, imparentata col Regio sangue di più
855 2, 10| paga...~GERON. Suo danno, impari a misurare l'uscita coll'
856 2, 13| PROC. Parleremo.~RID. Sono impaziente.~PROC. Ho fatto il possibile.~
857 2, 16| diamine ha mia sorella?~GRILL. Impazzisce per un vestito da viaggio.
858 1, 3| mio fratello ed io eravamo impegnati nel gioco, ciascheduno che
859 2, 6| questo diceva io, come c'impegneremo, signora?~FELIC. Ho bene
860 3, 13| mortificarlo.~LEON. (La capisco l'impertinente. Ma giuro al cielo, mi saprò
861 2, 14| Bellissima scena! Mi hanno impiantato qui come uno stivale.~FELIC. (
862 2, 10| Sarebbe ella in grado d'impiegare un migliaio di scudi?~GERON.
863 3, 18| occorrono, purché li veda bene impiegati. Ma per andare in villa?
864 2, 7| averlo seguito assai bene. Ho impiegato tutto il mio studio nella
865 0, pre| avessero gl'idolatrati maestri imposto il giogo servile alla posterità,
866 2, 10| cento. Chi dà i zecchini in imprestito a trenta paoli l'uno. Ma
867 0, aut| Venezia rappresentata, mancati improvvisamente due Personaggi, ai quali
868 2, 7| similitudini, colle quali ora m'inalzo alle stelle, ora vo terra
869 2, 16| centro, batte, ribatte, incalza:~Finché dal lato opposto
870 3, 7| Signor Ridolfo, voi siete incantato, a quel che si vede. Anderò
871 3, 13| guardarobe. (parte)~LEON. Incartatelo, che non venga nera la guarnizione. (
872 2, 12| proposito.~GRIS. Quell'epiteto è incastrato con arte, signore, per far
873 1, 6| io, perché mi tengono qui incatenata... Se avessi un poco di
874 3, 17| Ridolfo imprudentissimo, incauto, buon per voi, che associato
875 0, pre| solete abborrir quegli'incensi, che al vero merito giustamente
876 3, 2| sarebbe egli? L'esito è sempre incerto.~GRILL. Male sarebbe per
877 2, 8| comprerò una carica, se v'inclinate; vi addottorerò, se il volete,
878 3, 19| signor Ridolfo, ed egli inclinerebbe a voi. Muti vita; lo faccia
879 3, 19| diecimila scudi di dote. So che inclinereste al signor Ridolfo, ed egli
880 0, pre| valorosamente alle vostre Regie incombenze, Voi amate di vivere tranquillamente
881 1, 3| sedie, e parte)~LEON. Non s'incomodi, son qui per poco. Son venuta
882 1, 7| non vi è bisogno che c'incomodiamo per questo. Il bucato lo
883 3, 2| la sarebbe bella che non incontrasse.~RID. Che male sarebbe egli?
884 3, 9| confessare che la commedia aveva incontrato.~RID. E vi avrebbono pagato
885 2, 5| Ho piacere io di quest'incontro. Fatele buona cera alla
886 2, 4| parte più.~RID. Questo è un inconveniente. (E se non si trovano i
887 2, 10| simili negozi usuratici, indegni. È una crudeltà, una ladroneria
888 | Indi
889 2, 12| Policastro, Mario. Cricca indietro. Si tira innanzi il tavolino,
890 1, 1| fosse vero, non l'avrebbe indovinato sì presto.~FELIC. Vi dirò,
891 | Infatti
892 3, 9| dovesse avere un esito così infelice.~RID. Non avete perciò ad
893 0, aut| protesto che certamente s'inganna; ho troppo rispetto per
894 0, pre| quanto l'arte s'ingegni d ingannare chi ascolta, non sarà mai
895 3, 13| non è in questo stato; s'ingannerà, signora.~FELIC. Non occorre
896 2, 12| de' personaggi. Basta, m'ingegnerò di gestire alla meglio.~
897 0, pre| poiché per quanto l'arte s'ingegni d ingannare chi ascolta,
898 0, pre| alla posterità, sarebbesi l'ingegno dell'uomo da sé diretto
899 0, pre| diceva, sciolti si sono dall'ingiurioso legame, e seriamente pensando
900 3, 9| bella cossa! el patrù parla ingles,~Mi parli bergamasch, all'
901 3, 1| Questo luogo, che serve d'ingresso alla sua ed alla nostra
902 2, 10| per assoluto.~PROC. Avete inimicizia con il signor Ridolfo?~GERON.
903 2, 10| signor Ridolfo?~GERON. Sono inimico del suo modo di vivere,
904 0, pre| episodio un giovane male iniziato in quest'arte. Volendo egli,
905 2, 16| destro pugno maglio ferrato innalza,~Repplica i colpi al centro,
906 2, 10| il teatro inglese, e s'è innamorato dello stile di Sachespir.
907 2, 16| superficie, ed il novello innesta.~Indi col destro pugno maglio
908 0, pre| Egli è alla testa degl'innumerabili Autori Inglesi che hanno
909 2, 10| si sentono cose che fanno inorridire. Chi presta col pegno in
910 3, 1| se niente mi stuzzica, gl'insegnerò io il modo di trattare co'
911 0, pre| colla corrente del popolo inseparabili i segni estremi della venerazione
912 3, 17| vostro deposito; ma voi insidiandolo barbaramente, siete un figlio
913 2, 7| grand'uomini, tanti uomini insigni in ogni genere di sapere.~
914 1, 14| guardo in faccia a nessuno; insolenze a tutti, e prendomi poi
915 3, 1| casa sua lo vorrebbe ella insultare?~RID. Questa, ove siamo,
916 3, 9| all'us del mi paes.~Lu no m'intend mi, mi no l'intendi lu~E
917 2, 2| Felicita; ella non se ne intenderà poi tanto. Per altro...~
918 3, 17| avvocato. Io finalmente (intendevate dirmi) non voleva prendere
919 3, 9| no m'intend mi, mi no l'intendi lu~E pur se fa, se dis,
920 1, 1| vorrei conoscere l'animo e l'intenzione del signor Ridolfo.~GRILL.
921 3, 17| vostro padre trascurate d'interessarvene, per non soccombere alla
922 0, pre| estremi della venerazione dall'interna stima di un bene. Anzi per
923 1, 14| tagliar il nastro che resti intero, a far da un mazzo di carte
924 2, 7| scrivo in versi, m'abbandono intieramente al furore poetico, senza
925 0, pre| scuola a chiunque vuole intraprendere una sì faticosa carriera.
926 0, pre| approvazione qualifica la mia intrapresa; Voi conoscete il gusto
927 1, 12| pagherò tutti.~PROC. Sarà inutile ch'io dica questo. Sanno
928 1, 12| PROC. Possono sequestrare, inventariare, e anche far qualche istanza
929 0, pre| pubblica la mia venerazione inverso un così rispettabile Autore,
930 2, 10| dura fatica a trovar da investire con sicurezza e il denaro
931 2, 10| occasione è buona.~PROC. L'investita è sicurissima. I fondi sono
932 2, 2| al cielo, non ho motivo d'invidiare il bene degli altri. Alla
933 2, 8| intreccio della favoletta. Sono invitati per andar in campagna, eh?
934 3, 8| la bontà di farmi. (con ironia)~RID. (Vo' cogliere qualche
935 2, 4| una bella cosa davvero! (ironicamente)~FELIC. Non ne ha più fatto;
936 3, 17| stancate, figliuolo mio, non l'irritate; che s'ella con voi si sdegna,
937 0, pre| passata dalla Moravia in Iscozia sino dal primo secolo dell'
938 1, 12| inventariare, e anche far qualche istanza contro della persona.~RID.
939 2, 8| occhi, vorrei vedervi in istato di non aver bisogno dell'
940 | istesso
941 3, 4| cameriera.~MAR. È bellissima l'istoriella.~LEON. Non ci viene più
942 0, pre| Teatri di opere maravigliose, istruttive e piacevoli. Per me tengo
943 | ita
944 2, 7| francese, alla spagnuola, all'italiana, e sino alla foggia latina
945 3, 2| non sia tornato.~GRILL. È ito alla commedia egli pure.~
946 2, 10| indegni. È una crudeltà, una ladroneria profittare delle miserie
947 2, 8| francese, monsieur Lolì, lagnarsi della signora Leonide che
948 2, 1| Poverina! aveva quasi le lagrime agli occhi, quando parlava
949 1, 3| io in verità non posso lamentarmi di niente. In casa mi fanno
950 3, 10| Geppino servitore, colla lanterna.~ ~GERON. V'ho detto, e
951 1, 9| lasciato a posta un poco larghetto: l'autunno vengono delle
952 1, 9| fallare.~RID. Ecco, è troppo largo.~CRI. Lo ha lasciato a posta
953 1, 14| servitore)~LEON. Se volete lasciar qui la valigia, siete padrone
954 3, 9| accadono.~GRIS. Se l'avessero lasciata finire, si sarebbe replicata
955 3, 17| quella stanza...~GERON. Lasciate parlare a me, signore. Quando
956 1, 11| lo vuole il conto?~RID. Lasciatelo, se lo volete lasciare.~
957 3, 8| d'andar in villa?~GRIS. Lasciatermi stare. Sono arrabbiato quanto
958 1, 9| troppo largo.~CRI. Lo ha lasciato a posta un poco larghetto:
959 3, 19| una savia rassegnazione si lascierà condurre da' miei consigli;
960 1, 3| noi, l'assicuro che non la lascierebbe più.~FELIC. Stanno allegri
961 2, 5| potrà avere. (parte)~RID. La lascio dire, e me la godo, e non
962 2, 16| gli applausi da tutti i lati. Parmi vedere il popolo
963 2, 7| italiana, e sino alla foggia latina e alla foggia greca. Ora
964 0, pre| cui al suono di pompose laudi comprasi da taluno la protezione
965 1, 14| odorosissima, melissa, samparelie, lavanda, ed una libreria intiera
966 3, 2| sarta con un'altra donna; lavora lei, ci lavoro io, e non
967 1, 9| aspettare.~SAR. Abbiamo lavorato tutta notte per servirla.~
968 3, 2| altra donna; lavora lei, ci lavoro io, e non si va a letto,
969 1, 3| viaggio. Per dove, se è lecito di saperlo?~LEON. In campagna.
970 1, 12| ora uno che sappia fare il legale, ci vorrebbe uno che sapesse
971 0, pre| si sono dall'ingiurioso legame, e seriamente pensando non
972 2, 5| godo la mia libertà, e di legarmi vi è ancora tempo. Ma se
973 1, 14| i maccheroni colle mani legate, mi hanno dato le polpette
974 2, 7| scenderanno giù da noi, e si leggerà la commedia. Con quest'occasione,
975 2, 7| Bene, coll'occasione che leggerò la commedia al signor Ridolfo,
976 2, 9| si contenta.~GERON. Sì, leggetela; se potrò, ci sarò ancor
977 2, 12| patisco assaissimo, quando leggo, se sento un menomo zitto.
978 2, 11| la sua commedia, che sono lesti.~GERON. No, no, ditegli
979 1, 14| con lui dei dottori, dei letterati, dei virtuosi. Oibò, oibò,
980 1, 6| alle riscossioni, alle lettere e che so io; ma io in vent'
981 0, aut| conseguenze poi ne derivano? Lettori umanissimi, una parte di
982 1, 6| Certo; se il signor zio si leva presto, fa, gira e fatica,
983 3, 17| s'ella vi scorge ingrato, leverà a me il piacere che ho di
984 2, 3| Oh signora Leonide, le leverò l'incomodo.~LEON. Ella non
985 0, pre| me medesimo della vostra liberalissima protezione. Ne riconosco
986 2, 10| sicurissima. I fondi sono liberi, liberissimi, e i debiti
987 2, 10| sicurissima. I fondi sono liberi, liberissimi, e i debiti notificati non
988 1, 14| samparelie, lavanda, ed una libreria intiera di canzonette novissime.~
989 2, 12| GRIS. Subito. (prepara il libro e si va accomodando)~FELIC. (
990 3, 9| non ci fosse, queste sono licenze poetiche. Io ce l'ho messo
991 1, 13| fatto le visite, mi sono licenziata dalla conversazione; e che
992 2, 3| da sé)~LEON. Andate, licenziatelo, e ditegli che al mio ritorno
993 3, 19| Ed io non posso esser più lieto di quel che sono, se mi
994 0, pre| quantunque ignaro di cotal lingua, coll'aiuto delle traduzioni
995 2, 16| che ne dite?~GRILL. Che linguaggio è questo?~GRIS. Italiano
996 1, 6| questo ci penso poco. Una lira al giorno mi basta, per
997 0, aut| imitare un Poeta Inglese, locché a' dì nostri non si verifica
998 3, 19| Questi son quelli che vi lodano, che vi acciecano, e che
999 0, pre| ignoranza, e colmare di finte lodi i prediletti della fortuna.
1000 3, 9| No vôi perder più temp; a Londra vôi andà,~A fà quel ch'el