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Capitolo
1 1 | cosa, come è la natura dell’uomo, non mancano~mai di sperare 2 1 | condizione fosse in alcun~uomo ai migliori tempi. Dove 3 2 | altre una dove dice che l’uomo~giusto non si muove se ben 4 4 | immaginata dalla mente dell’uomo e construtta dalle sue mani; 5 4 | macchina vuol essere un uomo artificiale a vapore, atto 6 7 | altri meno, inferiori all’uomo; il quale ha maggior copia 7 8 | tutto quello~che ciascun uomo va perdendo; come a dire 8 9 | manifesti argomenti che~l’uomo sia la più perfetta creatura 9 9 | voce né scoprire un’ombra d’uomo vivo. Andarono,~parte camminando 10 9 | Selvaggio. Non un vitello, ma un uomo, come ebbero tutti gli altri.~ 11 9 | numerare~dall’origine dell’uomo insino ai tempi prossimi. 12 9 | civili. Dico io dunque: se l’uomo barbaro mostra di essere 13 9 | eziandio~non fosse chiaro che l’uomo barbaro, considerato in 14 9 | genere, come pare che sia l’uomo, s’abbia a tenere in conto 15 9 | concederò volentieri che l’uomo sia perfettissimo,~se tu 16 9 | trovarono sopra un letto un uomo disteso supino,~che avea 17 9 | altro animale fuori dell’uomo, si uccide volontariamente~ 18 10| ma~della luce. Dico che l’uomo non desidera e non ama se 19 10| medesimo fosse natura dell’uomo. Come essendo natura di~ 20 10| rispondimi sinceramente: se l’uomo vivesse e potesse vivere 21 11| ciascuno di noi quel primo uomo che egli era: il quale di 22 11| fatto; un sentimento che~l’uomo concepisce col pensiero, 23 11| potente di tutti: perché l’uomo~mentre patisce, non si annoia 24 11| seco questa utilità; che l’uomo,~eziandio sazio, chiarito 25 11| immaginazione, e rinnuova nell’uomo esperimentato i beneficii 26 12| non mai prima penetrato da uomo alcuno, ebbe un caso~simile 27 12| giornalieri,~sempre imminenti all’uomo, e infiniti di numero; tanto 28 12| ordinario); tu~non hai dato all’uomo, per compensarnelo, alcuni 29 12| stessa luce: tanto che l’uomo non può mai senza qualche 30 13| natura agli studi; né l’uomo nasce a scrivere, ma solo 31 13| cosa sola. Di maniera che l’uomo non~giunge a poter discernere 32 13| qualunque delle dette cagioni, l’uomo è mal disposto agli effetti~ 33 13| incertezza è tale, che~l’uomo discorda grandemente da 34 13| che il venir mancando nell’uomo coll’andar dell’età, la~ 35 13| cadono dall’opinione che l’uomo ne avea~conceputo alla prima 36 13| Perocché la condizione~dell’uomo non è capace di alcun godimento 37 13| quest’universo sensibile all’uomo o intelligibile, ed al rintracciamento 38 13| filosofo o poeta insigne, o per~uomo eccellente nell’arte del 39 13| nella posterità. Perocché l’uomo è sempre inclinato e necessitato~ 40 13| Ma certo il più valoroso uomo di questo~secolo non riceverà 41 13| retto~senso, che se qualche uomo sano invidiasse a quei miseri 42 14| pare naturale? mostrami un uomo, o una bestia, o una~pianta, 43 14| agli uni e agli altri: se l’uomo non ha~facoltà di avvedersi 44 14| cosa viva, e~i sensi dell’uomo in quel tempo, cioè cominciata 45 14| Di modo che i sensi dell’uomo sono~capaci di piacere anche 46 14| grato secondo che libera l’uomo da maggior patimento.~Per 47 15| tempo, non sarebbe avuto per uomo singolare,~ma nella opinione 48 15| il viso da satiro, di~un uomo eccellente d’ingegno e ardentissimo 49 15| e di tutti i sensi dell’uomo,~il più lontano da potere 50 15| filosofi che stimarono che l’uomo si possa sottrarre~dalla 51 15| sottrarre? La ragione~dell’uomo non e sottoposta tutto giorno 52 15| medesimi. E conchiudeva, che l’uomo tutto intero, e~sempre, 53 15| passione riempiono parimente l’uomo del pensiero di se medesimo 54 15| quello del dolore, perché l’uomo è tutto volto alla pietà 55 15| rispetto alle altre età dell’uomo.~Nei principii delle nazioni, 56 15| cognizione precorsero l’età, e l’uomo~già nella puerizia fu esperto, 57 15| nostri buoni antenati; e uomo~fatto all’antica, volendo 58 15| all’antica, volendo dire uomo dabbene e da potersene fidare. 59 15| agli errori naturali dell’uomo, quello che del fanciullo~ 60 15| questi è propriamente l’uomo definito~alla greca; cioè 61 17| del privilegio che~ha l’uomo di ridere: il quale non 62 17| pensarono alcuni~che siccome l’uomo è definito per animale intellettivo 63 17| proprio e particolare all’uomo, che la ragione. Cosa certamente 64 17| mirabile~è questa, che nell’uomo, il quale infra tutte le 65 17| occasione più verisimilmente,~l’uomo fosse recato la prima volta 66 17| per solo diporto. Così l’uomo silvestre, eccetto per~supplire 67 17| possono comprendere dall’uomo in un tratto; s’inferisce~ 68 17| queste che in quella; forse l’uomo avrebbe cagione di portare 69 19| stessa. Siccome tutto dì~nell’uomo con diversi vocaboli si 70 19| non che sotto i sensi dell’uomo. La quale lunghezza di tempo, 71 20| mordono continuamente l’uomo in~generale; anzi si nuoce 72 20| oramai non si trovano in uomo nato, e certi enti razionali 73 20| stimo assai più degno~dell’uomo, e di una disperazione magnanima, 74 20| effetto.~E ben sapete che l’uomo non si dispone a tentare 75 20| volervi ricordare, che l’uomo è perfettibile.~Eleandro. 76 20| destino~e delle facoltà dell’uomo: oltre che si sono avute 77 20| predicano che la~perfezione dell’uomo consiste nella conoscenza 78 20| contrarissima alla felicità dell’uomo? O forse~perché al presente 79 20| Circa la perfezione~dell’uomo, io vi giuro, che se fosse 80 21| non debbono spaventare un uomo della tua sorte. Anzi si 81 22| Platone, come tu sai, che~all’uomo non sia lecito, in guisa 82 22| perpetuo dall’ultima~ora dell’uomo. Questo mancava, o Platone, 83 22| potersi comprendere da mente d’uomo. Onde nessuna~efficacia 84 22| vestigio di colpa? E quale uomo è che si possa~sentire o 85 22| travagliosa vita ad assicurare l’uomo in sull’ultimo, dalla~incertezza 86 22| speranza, è fatto signore dell’uomo: e il~frutto di esse dottrine 87 22| quel tuo decreto, che all’uomo non sia lecito~di por fine 88 22| confini che le~infelicità dell’uomo: né avrebbe anco luogo il 89 22| manco per tua cagione~nell’uomo. In guisa che quel solo 90 22| procacciano. Ora, se è lecito~all’uomo incivilito, e vivere contro 91 22| prima. Non era naturale all’uomo da principio il procacciarsi 92 22| veramente è il~maggior bene dell’uomo, cioè la morte. E non è 93 22| che intervengono a ciascun uomo, e che sono parimente certi; 94 22| ciascuno gran parte dell’uomo antico. Il che, mal grado 95 22| cure, della solitudine dell’uomo; non~odio del mondo e di 96 22| mostro, che secondo natura uomo. E perché~anche non vorremo 97 22| da tollerare; massime ad uomo~saggio e forte, come tu 98 22| tanto piccolo rilievo, che l’uomo, in~quanto a sé, non dovrebbe 99 24| e chi di loro dice che l’uomo è il più~miserabile degli 100 24| conobbi che l’infelicità dell’uomo era~uno degli errori inveterati 101 24| perfettibilità indefinita dell’uomo?~Tristano. Senza dubbio.~ 102 24| quattro di noi. E il corpo è l’uomo; perché (lasciando~tutto 103 24| sia debole di corpo, non è uomo, ma bambino; anzi~peggio; 104 24| giorni~sono, un mio amico, uomo di maneggi e di faccende,