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Giacomo Leopardi
Operette morali

IntraText - Concordanze

dico

   Capitolo
1 2 | Ma della leggerezza ch’io dico te ne puoi certificare~adesso 2 2 | presto in ; presto ti dico; guarda per Dio, ch’ella 3 3 | rispetti,~parlerò come tu vuoi. Dico che la nostra natura e usanza 4 5 | capo: e per parte mia ti dico solamente questo,~che se 5 5 | tante~altre specie, non dico di creature, ma solamente 6 8 | puntualmente da per tutto. Io dico di essere abitata, e tu 7 8 | risponderebbe come ho fatto io. Dico questo per aver~dimandato 8 9 | quanta i popoli civili. Dico io dunque: se l’uomo barbaro 9 10| oggetti, ma~della luce. Dico che l’uomo non desidera 10 10| qualunque~disciplina. Per me, dico che la vita felice, saria 11 10| potesse vivere in eterno;~dico senza morire, e non dopo 12 12| fossi, come~sono ancora, non dico temperante, ma continente 13 12| travaglio e senza pericolo? Così dico ora. So bene che tu~non 14 12| mi noccia? E questo~che dico di me, dicolo di tutto il 15 13| autore nostro lombardo;~dico dell’autore del Cortegiano: 16 13| oggetto volgare. Il simile~dico della musica: la quale nelle 17 13| incidenza. Ora tornando in via, dico che gli scritti più~vicini 18 13| nessun modo potrebbe, non dico possedere lo stesso~grado 19 13| meno che alle altre cose,~dico che se oggi uscisse alla 20 13| dell’Iliade. Similmente dico, che chiunque leggesse accuratamente~ 21 13| cenno, e~passando innanzi, dico che solo i filosofi possono 22 13| arte~e della scienza umana; dico la poesia e la filosofia; 23 14| concorrono~in quello ch’io dico; cioè nel credere che la 24 15| vecchiezza divenne, non dico~già venerabile, che da indi 25 15| uguali, poco più o meno. Io dico che verisimilmente la tua~ 26 15| che in ogni modo hanno. Dico quello di occupare la vita: 27 16| dalla speculazione: e anche dico fra me: che puoi tu sapere 28 16| ragione che~mi contenti. Non dico per tutto questo, che si 29 17| creature del mondo. Non dico ciò in quanto~se tu li vedi 30 17| del canto degli uccelli,~dico, che imperocché la letizia 31 20| massimamente i poetici: dico poetici, prendendo questo~ 32 20| Eleandro. Veramente io non dico che gli uomini mi abbiano 33 20| offese più che tanto. Ben vi~dico e vi accerto, che siccome 34 20| che quello che io credo~e dico intorno all’infelicità degli 35 20| domanda. Queste verità che io~dico e non predico, sono nella 36 20| e tornando al fatto mio, dico, che se ne’ miei~scritti 37 21| solamente l’interesse vostro, dico che per insino a ora voi 38 21| tornare a correre: io non~dico, intorno alla Terra; ma 39 21| non eravate~appena nati, dico al tempo che la poesia teneva 40 21| antica, tu mi presti fede. Ti dico io dunque che forse, dopo 41 22| per~cosa alcuna del mondo; dico che quel che tu immagini 42 22| o di nessuna. Il simile dico del timore; il simile~della 43 22| fatto che tu vai disegnando: dico, considerarlo più strettamente,~ 44 22| antichissimo Omero le attribuiva; dico il principato della infelicità.~ 45 22| ragionamento ch’io aveva in animo, dico che non Platone o qualche~ 46 22| inciviliti. Paragonaci, non dico ai viventi di ogni altra 47 22| patimento è inevitabile. E dico un patimento così continuo,~ 48 22| natura che alla ragione. E dico a quella natura primitiva, 49 24| pazzia in capo, come vi dico. E n’era tanto persuaso, 50 24| Verissimo. E di più vi dico francamente, ch’io non mi 51 24| fa sicuro che l’ora ch’io dico~non sia lontana. Troppo


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