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Giacomo Leopardi Operette morali IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Capitolo grigio = Testo di commento
1 11| pongono in tasca, per~non abbagliare il mortale che si fa innanzi.~ 2 8 | molestata da’ cani che ti abbaiano contro? Che pensi di quelli 3 15| giudizi, quando~pur quello che abbandonano sia ragionevole, utile, 4 22| ritiene gli~uomini che non abbandonino la vita spontaneamente; 5 22| pensiero di noi, metterci in abbandono. Viviamo, Porfirio mio,~ 6 2 | per le~spalle, e non vi si abbarbichi.~Ercole. Io piuttosto credo 7 1 | molti secoli in manifesto abbassamento, nondimeno~eziandio declinando 8 22| questa materia s’è~detto abbastanza, e io vorrei che noi la 9 21| andando~per le Alpi, si abbatté a passare vicino a quella 10 21| potrò, e vedere se io m’abbattessi a~pescare il sole. Ma che 11 1 | ridussero gli uomini in tale abbattimento, che nacque~allora, come 12 24| corpo, cosa troppo bassa e abbietta: pensa allo~spirito: e appunto 13 15| che tra le scellerate sono abbiettissime. Ma poiché la~corruttela 14 15| niuna età fu più vile ed abbominabile della vecchiezza; inclinata 15 1 | fossero tenuti così vili ed abbominevoli, che~altri dovesse con ogni 16 22| troverà niuno che non lo abbomini, se pur ne avrà notizia 17 1 | che l’avessero in maggiore abbominio, e che fossero~più disposti 18 22| approvi, io piuttosto gli abbomino. So ch’egli si dice che 19 13| Certo la~mente di ciascuno abbonda tutto giorno d’immagini 20 17| nel moto, e gli~uccelli abbondando di movimento esteriore più 21 13| pur vi ha qualcuno che ne abbondi, questi non ha facoltà di 22 22| necessità e quasi sempre abborriscono dal por mano nelle persone 23 22| momenti nei quali ciascheduno abbraccia~la vita, ovvero acconsente 24 13| necessitato a sforzarsi di abbracciarle tutte, secondo la sua possibilità; 25 13| avvedersene, ogni volta che egli abbracciasse subitamente una sentenza~ 26 13| consuetudine ciecamente abbracciata,~che da giudizio proprio 27 24| Tristano. Appunto. Credo ed abbraccio la profonda filosofia de’ 28 9 | non~ostante, nessuno si abbrucia a bello studio, fuorché 29 3 | io v’appicco per li fori;~abbruciacchiare le carni degli uomini con 30 2 | per finire questa canzona,~abbruciarono il corpo; e così lo spirito 31 21| per questo fatto, essere abbruciato vivo, a uso della~fenice: 32 9 | inciviliti perché non si abbrucino da se stessi, e non~mangino 33 9 | porrebbe in pericolo di essere abbrustolato o~riarso, se per avventura 34 17| che per natura dinotano abilità e disposizione~speciale 35 6 | FARFARELLO~Malambruno. Spiriti d’abisso, Farfarello, Ciriatto, Baconero, 36 24| dei migliori della terra abitabile; e lo crede tale. Gli uomini 37 8 | a~scoprire in te nessun abitante: se bene odo che un cotal 38 12| tribolato e straziato, e che l’abitarvi non mi noccia? E questo~ 39 13| perciò le piccole, di rado abitate dai dotti, e prive ordinariamente 40 9 | apparivano molti segni di~abitazione umana: vestigi di cultura 41 12| prescritti per le tue leggi alle abitazioni umane. Quasi tutto il~mondo 42 22| si possono evitare;~non abusarla in privarci spontaneamente, 43 | AC 44 4 | d’oro che furono di tre Accademici sillografi, cioè a dire~ 45 21| uso della~fenice: perché accadendo questo, io sono sicuro di 46 22| avrebbero i bruti se loro accadesse di usarla; quella che la~ 47 5 | dispererei.~Gnomo. Lo stesso accadrebbe a me se non fossi nato gnomo. 48 9 | sventura gli doveva essere~accaduta.~Famiglio. Nessuna, che 49 20| tutti gli altri, amava a accarezzava solo Alcibiade,~come causa 50 12| nevi, io sono stato per accecare: come~interviene ordinariamente 51 10| vorrei che la potessimo accelerare in modo, che la~vita nostra 52 7 | dell’immortalità, pregoti di accelerarmi la morte il più che si~possa.~ 53 8 | cose che tu mi sei venuta accennando, in proposito, a quel~che 54 17| Perché veramente, come ho accennato a principio, sono di natura 55 9 | cortesemente, volgendosi a uno che accennava di essere il principale,~ 56 20| tanto. Ben vi~dico e vi accerto, che siccome io conosco 57 18| disperazione; destandosi,~accetta novamente nell’animo la 58 13| quel sommo sono comunemente~accettate per vere in tutte le nazioni 59 9 | creatura dell’universo. Il che accettato da Momo, e convenuti~del 60 14| finita che ha la canzone, si accheta.~Ruysch. Mi dispiace veramente: 61 12| gravissime; e questo tuttavia non accidentale, ma destinato da te per 62 22| patimenti particolari ed~accidentali che intervengono a ciascun 63 20| per l’ordinario molto male accolto e trattato dagli altri: 64 4 | tutto giorno trovando~ed accomodando a tanti e così vari esercizi, 65 22| uccidersi; sia contro ragione l’accomodar l’animo alla vita: certamente~ 66 24| ciò che hanno perduto, ad accomodarsi con qualunque~condizione 67 4 | macchine inventate di fresco ed accomodate o che si vanno tutto giorno 68 17| principio, sono di natura meglio~accomodati a godere e ad essere felici. 69 22| modo~di dire strano, ma accomodato al caso) pieni di questa 70 17| gli uccelli sono parimente acconci a sopportare~gli estremi 71 13| immagine o affetto saputo acconciamente esprimere dagli scrittori, 72 9 | genere umano fosse più vera acconciandola in questa forma: cioè dicendo 73 15| detto con modo naturale e acconcio, genera attenzione, e fa 74 22| abbraccia~la vita, ovvero acconsente a vivere e se ne contenta; 75 15| poco più che un semplice~acconsentirla; io reputo che nelle persone 76 19| natura del quale non si accordano tra loro~i fisici. E quantunque 77 14| quale chi lo prova, non se n’accorge?~Ruysch. A ogni modo, tutti 78 11| non un~sentimento. Non vi accorgete voi che nel tempo stesso 79 5 | espressamente per coloro uso, non si accorgevano~però mai che il mondo si 80 22| dolore inestimabile:~tu accorri, e ci annodi strettamente 81 5 | moltissime altre specie non se ne accorsero~prima degli ultimi tempi. 82 14| della morte, io non me ne accorsi.~Gli altri morti. Né anche 83 11| antichi, molto più solleciti, accorti e industriosi di voi, circa~ 84 11| che quando alcuno vi si accosta, in un tratto~ripiegano 85 14| alla natura dell’anima si accostano col parere degli~Epicurei, 86 9 | posto a un gran fuoco. Si accostarono i due celesti, presa forma 87 11| non isvagata, mi si viene accostumando a conversare~seco medesima 88 13| si vede che i giovani non accostumati alla lettura, cercano~in 89 1 | la natura dell’aria, ed accrebbe il~giorno di chiarezza e 90 19| assottigli e dilati, e sempre~si accresca quello intervallo che è 91 10| azioni loro. Nel qual modo, accrescerai propriamente la vita umana, 92 13| modo, colla~più sottile e accurata speculazione, si può distinguere 93 13| dico, che chiunque leggesse accuratamente~o la Gerusalemme o il Furioso, 94 13| sarebbe letto con quell’accuratezza~e sottilità che si usa negli 95 13| profondamente, per veri e per accurati che sieno i discorsi e le 96 15| ironia non fu sdegnosa ed acerba, ma riposata e dolce.~Così 97 13| le invidie, le~censure acerbe, le calunnie, le parzialità, 98 22| straordinarie,~o dolori acerbi del corpo; non sono malagevoli 99 24| secolo decimonono. Allora m’acquetai,~e confesso ch’io aveva 100 20| ambizione insolita e misera di acquistar fama dalla misantropia, 101 7 | felicità, o~come utile ad acquistarla. Ora, secondo le tue parole, 102 21| io possa,~m’ingegnerò di acquistarvelo. Ma dubito, anche riuscendo 103 13| poter godere il frutto dell’acquistata, non ti sarà difficile a 104 13| del mondo non prima sono acquistati, che~si conoscono indegni 105 9 | diversi popoli,~che ne avevano acquistato una buona parte. In somma 106 24| troppe persone, perché vi acquisterete~molti nemici.~Tristano. 107 10| eterno; voglio dire che ne acquisterò gloria immortale.~Metafisico. 108 13| scrittori ottimi,~prima che egli acquisti la facoltà di poterla rappresentare 109 13| fatti egregi, quanto pochi~acquistino fama durevole colle scritture. 110 15| buoni come per lo passato, acquistò forza di scemarne e talvolta 111 8 | ragionevolmente debbono essere acutissimi. Quanto a~me, non dubito 112 17| animali.~Avendo l’udito acutissimo, e la vista efficace e perfetta 113 4 | non anteponga la fama di acuto e di mordace, e l’ottenere 114 24| conviene~che sieno fatte adagio; perché se si fanno a un 115 21| ultima? Bene: qui bisogna adattarsi. Solo, se si può, dammi 116 13| maravigliosamente, coll’adattarvi l’algebra e cogli altri 117 20| adattare alle cerimonie, non mi adatto anche a quell’uso;~e scrivo 118 15| diligenza vi pongano, di addestrarsi all’uso pratico~della vita, 119 9 | correva un rigagnolo.~E additando un collicello, soggiunse: 120 22| Non far niuna stima di~addolorare colla uccisione propria 121 14| nel tempo che si vengono addormentando.~Gli altri morti. Anche 122 16| svegliarci, con questo ci addormentiamo; e se pure una volta ci 123 2 | cotesto peso, che io me lo addossi per qualche ora, come feci~ 124 15| in che differiscano gli addottrinati dagl’indotti,~rispose che 125 15| nella puerizia fu esperto, addottrinato e guasto; la vecchiezza 126 19| confermazione di questo discorso addurre un esempio,~io voglio dire 127 1 | convenientemente~a questa sua natura, adempie per qualche modo quel primo 128 22| felicità,~il quale non è adempiuto mai: lasciando ancora da 129 24| e tale la credono; e~si adirano contro chi pensa altrimenti. 130 20| irritarmene. Riserbo sempre l’adirarmi a quella volta che io vegga~ 131 1 | fanciullezza e la prima adolescenza, e venuti in età più ferma,~ 132 18| loro vita, ingegnandosi, adoperandosi e penando~sempre, non patiscono 133 5 | quelle povere creature non adoperarono niuno di tanti~artifizi 134 15| composto alcuni versi, e adoperatovi certe voci antiche; dicendogli~ 135 2 | bracciali o le~racchette che adoperiamo Mercurio ed io per giocare 136 15| affrettano la esecuzione, e vi adoprano~ogni loro forza; stimolati 137 21| presenza mia,~cammini ella e adoprisi per averla: che io per me 138 1 | ubbidirlo, ricusarono di adorarlo. E in vece che quelle larve 139 20| razionali o fantastici, adorati già~lungo tempo addietro, 140 1 | creato, e di maggiormente~adornarlo e distinguerlo: e preso 141 21| che sieno anche abitati e adorni come è la Terra. E qui non 142 15| trasportato da Marcello Adriani giovane in queste~parole: 143 20| d’oggi sieno costretti di adularla, o tenuti di riverirla?~ 144 13| pregevole concorre e si aduna nelle città grandi;~perciò 145 24| ricchezze, che si dividono e~si adunano, e sempre fanno la stessa 146 13| moltitudine di tante bellezze adunate~insieme, distrae l’animo 147 9 | pieno d’infinito popolo, adunato intorno a una fossa colma 148 21| che mi basti a non~morire affamato qualche anno prima di arrivare? 149 12| sollecitudini, e infiniti mali, che affannano e nocciono in effetto; tanto 150 21| immobile,~e senza altro affare che guardarsi all’intorno, 151 13| Onde ciascuno indarno si affatica;~Altri l’aurora amica, altri 152 18| veramente per altro, e non si affaticano, se non per giungere~a questo 153 22| dalla ragione. La quale afferma~per certissimo, che la morte, 154 19| greci come barbari, i quali affermarono dovere alla fine questo 155 7 | amarmi singolarmente,~come affermavi a principio, mi abbi piuttosto 156 8 | tutto che la pazzia, come affermi, non si parta da’~tuoi confini, 157 15| benché~non procurasse e non affettasse di apparire diverso dalla 158 15| apparenza che di sostanza,~dall’affettazione, e da tutto quello che è 159 10| intervalli, vòti di ogni azione e affezione viva.~E poiché non il semplice 160 1 | e rintuzzare negli animi affievoliti non meno dalle infermità 161 7 | dei~maggiori travagli che affliggano la vita umana. Aggiungi 162 12| dal freddo verso i poli, afflitto nei climi temperati dall’ 163 3 | di tremare dal freddo o affogare dal caldo secondo che io~ 164 15| furono prima di determinarsi; affrettano la esecuzione, e vi adoprano~ 165 13| procedere così spediti, affretti il cammino~tanto, che giunga 166 10| ora. Il simile toccò ad Agamede e a Trofonio. Finito il~ 167 22| o Platone, ben fu a te agevole a suscitare; ma prima sarà 168 22| altri preamboli e senza aggiramenti, io credo che tu abbi in 169 21| sarete costretto di andarvi aggirando come una carrucola da pozzo, 170 19| sottile ritonda. Questa ruota aggirandosi~pur di continuo dattorno 171 8 | Anche nella figura e nell’aggirarmi, e nell’essere illustrata 172 21| forse che quello stesso aggirarvi~che voi farete, servirà 173 9 | proposte ai più meritevoli, fu aggiudicato questo~premio, senza intervento 174 2 | lasciarla cadere, che~non se le aggiungessero altri bernoccoli, o qualche 175 9 | della civiltà che tu lodi; aggiunte~alcune piccole porzioncelle 176 21| anteporre alla vita oziosa e agiata la vita~attiva; la quale 177 21| cambio di~stare a sedere agiatamente; e darsi ad affaticare, 178 17| con quella vispezza, quell’agilità,~quella prestezza di moti 179 19| come abbiamo detto, ed agitandola di continuo, forma di essa 180 19| forze sue proprie, che l’agitano e muovono in diversissime~ 181 10| infelice, quanto più fortemente~agitata, e in maggior parte occupata, 182 9 | i rami~degli alberi che, agitati dall’aria, stillavano continuamente 183 15| consiste in una tranquilla agitazione dello~spirito. Nel quale 184 16| cogli occhi propri che l’ago in questi mari declina dalla 185 9 | scesero ambedue presso ad~Agra in un campo pieno d’infinito 186 | Ah 187 13| mediocri, forse in parte aiutandosi dei pensieri~e delle scoperte 188 22| più dolce. Vogli piuttosto aiutarci a sofferir la vita,~che 189 4 | conforme a questo proposito che aiutare e promuovere gli andamenti 190 11| per sola ambizione, ma per aiutarvi al persuaderlo~che vorreste 191 3 | che tu da buona sorella, m’aiutassi a~ottenere il contrario 192 13| poema nuovo,~non sarebbero aiutate dalla fama di ventisette 193 13| superato ogni ostacolo, aiutato il valore dalla fortuna, 194 12| incendi, frequentissimi negli alberghi, come sono i nostri, fatti 195 16| poco; e quel ramicello di albero con quelle coccole rosse 196 9 | quella, poco dissimile da Alceste, volesse col prezzo di se 197 21| fisica, e quanto anche all’alchimia, o alla~negromantica, se 198 20| amava a accarezzava solo Alcibiade,~come causa futura di molti 199 13| cagione di esempio, Vittorio Alfieri; furono da principio inclinati 200 13| maravigliosamente, coll’adattarvi l’algebra e cogli altri suoi~trovati, 201 16| vedere quella quantità di alghe, che~pareva facessero della 202 21| sento, che par come delle ali di uno~uccello grande?~Scena 203 6 | Ciriatto, Baconero, Astarotte, Alichino, e~comunque siete chiamati; 204 15| ebbero per proprietà di alienare gli animi dall’onesto e 205 1 | avevano già da gran tempo alienata novamente dagli uomini la 206 17| da ogni non travagliosa alienazione di mente, dalla dimenticanza 207 15| compassione specialmente, sono alienissimi l’uno e~l’altro tempo; quello 208 13| poneva in~procacciarla; ora allegando che gli studi delle lettere 209 15| utile al genere umano:~e allegava che l’uso dell’innestare 210 14| che io mi ricordi, non~allegavano la loro esperienza propria. 211 22| saria tal conforto e tale alleggerimento di qualunque calamità,~che 212 11| contuttociò la solleva ed alleggerisce.~Laddove in questa prigionia, 213 2 | può stare che sia tanto alleggerita? Mi accorgo bene che ha 214 8 | casi de’ tuoi popoli; e mi alleghi i cannocchiali di non so 215 9 | il tutto; perché Vulcano allegò che stando il più del~tempo 216 21| e creando mille speranze allegre, spesso invogliano~gli altri 217 17| come si può conoscere dagli allettamenti coi quali sono tratti alle 218 22| aver così fatti premii di allettarci alla rettitudine e alla 219 2 | disfatta, e che se voleva alloggiare al coperto, gliene conveniva 220 21| di che~cibarle, vestirle, alloggiarle, trattarle largamente, senza 221 15| che i popoli migliorino allontanandosi dal loro primo stato ogni 222 12| in effetto; tanto più si allontanano~dalla felicità, quanto più 223 9 | corona; stimandosi che l’alloro non~sia percosso dai fulmini. 224 7 | perfetto.~Anima. Dunque alluogami, se tu m’ami, nel più imperfetto: 225 14| lattante fanciullo erra nell’alma~Confusa ricordanza:~Tal 226 21| mezza~notte. Vattene ora all’Almagesto o al Sacrobosco, e dì che 227 23| Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.~Venditore. 228 21| quando egli, andando~per le Alpi, si abbatté a passare vicino 229 24| e lodo, ammiro ed onoro altamente e sincerissimamente il~buon 230 7 | create,~il quale io non posso alterare. Oltre di ciò, la finezza 231 1 | cagioni e i modi del loro alterarsi furono i molti ingegni trovati 232 22| ma solo fra queste nostre alterate e corrotte, che non vivono~ 233 8 | tuoi paesi, misurare le altezze di cotesti monti, de’ quali 234 8 | non che, salite in luoghi altissimi, e levandosi~sulle punte 235 22| compiacciano~di un silenzio altissimo, e che la mente in così 236 | altr’ 237 | altrettanta 238 | altrettante 239 1 | ma per lo contrario non d’altronde ebbe principio la malvagità 240 3 | abbi dentro alla~strozza, alza più la voce e scolpisci 241 11| creature poco lodevoli e poco amabili; non sappiate poi comprendere 242 1 | odierà tutti gli altri, amando solo, di tutto il suo~genere, 243 6 | Così è.~Farfarello. Dunque, amandoti necessariamente del maggiore 244 15| rivale ardentissimo dell’amante.~Facciamo caso, diceva, 245 16| avrai letto o udito, che gli~amanti infelici, gittandosi dal 246 22| bene non ha mostrato di amarci, e se bene ci ha~fatti infelici, 247 7 | conchiudo che tu, in luogo di amarmi singolarmente,~come affermavi 248 6 | Se tu puoi fare di non amarti supremamente.~Malambruno. 249 15| quella che tu per l’addietro amavi: in modo che~tutti gl’inganni 250 11| sangue,~piuttosto che di ambrosia e nettare. Qual cosa del 251 17| XVII ELOGIO DEGLI UCCELLI~Amelio filosofo solitario, stando 252 17| larghissima fonte di pensieri ameni e lieti, di errori dolci, 253 17| giudizio che facciamo~noi, dell’amenità e della vaghezza dei luoghi. 254 22| volte ci ricorderanno, e ci ameranno ancora.~ 255 3 | figura, come ho fatto in America e in Asia; storpiare la 256 2 | bernoccoli, o qualche parte se le ammaccasse, o crepasse,~come quando 257 1 | la ferocia degli uomini, ammaestrarli a piegare~il collo e cedere 258 13| persone sieno assuefatte ed ammaestrate a scrivere; e però da quanto~ 259 18| come un pappagallo, è stato ammaestrato, non so da chi, a profferir~ 260 5 | mangiandosi l’un l’altro,~parte ammazzandosi non pochi di propria mano, 261 6 | Farfarello. Tu mi puoi meglio ammazzare, che non io contentarti 262 9 | fanciullini, in cambio d’ammazzarli?~Famiglio. Sì aveva; e tra 263 14| come~siamo, senza che tu ci ammazzi.~Ruysch. Dunque che è cotesta 264 14| stanga dell’uscio, e vi ammazzo tutti.~Morto. Non andare 265 2 | certo poeta, di nome~Orazio, ammessoci come poeta di corte ad instanza 266 20| mezz’ora, gl’impedisca~di ammettere un pensier vile, e di fare 267 15| insaziabile.~Capitolo secondo~Non ammetteva distinzione dai negozi ai 268 13| difficile ai più degli uomini~l’ammirare e venerare in altri una 269 24| successo possibile, e lodo, ammiro ed onoro altamente e sincerissimamente 270 9 | con una cotal guardatura amorevole, come è quella che fa il 271 16| Apollo, liberi dalla passione~amorosa. Io non so se egli si debba 272 13| moderne, in tanto numero ed ampiezza di scienze e dottrine di 273 19| nel mezzo. Il~qual foro ampliandosi a cerchio di giorno in giorno, 274 13| geometria,~la quale egli amplificò maravigliosamente, coll’ 275 17| climi.~In fine, siccome Anacreonte desiderava potersi trasformare 276 9 | scoprire un’ombra d’uomo vivo. Andarono,~parte camminando parte 277 21| le sia più espediente di andarsene a~perdizione, che avere 278 21| voi sarete costretto di andarvi aggirando come una carrucola 279 12| e io per compiacerlo vi andassi. Quivi mi fosse dato per 280 3 | quale intenzione ti sono andata cercando; e mi pare a proposito~ 281 11| somma quel tal~piacere; e andate quasi riportandovi di continuo 282 22| compagnia l’un~l’altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano 283 14| Non mi maraviglio più che andiate cantando e parlando, se 284 2 | pelo della barba, e me n’andrei per le mie~faccende.~Ercole. 285 2 | opinione di buon cocchiere con Andromeda e Callisto e colle~altre 286 21| Giove passò colla moglie~d’Anfitrione: e così mi ricordo aver 287 11| donne in fatti non sieno angeli.~Tasso. Con tutto questo, 288 1 | avevano giudicato; anzi~essere angustissime, tutte imperfette, e pressoché 289 24| deboli,~d’animo ignobile e angusto; docili sempre a sperar 290 21| attorno per far lume a quattro animaluzzi, che~vivono in su un pugno 291 18| terra o del mare? Qual cosa animata~ne partecipa; qual pianta 292 21| elle accrescono animo all’animoso. Ma quali sono poi, alla 293 10| certa rupe in mare, e vi si annegano. Aggiungi~quest’altra favola. 294 22| inestimabile:~tu accorri, e ci annodi strettamente le braccia, 295 11| uomo~mentre patisce, non si annoia per niuna maniera.~Tasso. 296 15| spettacolo, prestissimo si~annoiano; così nella conversazione 297 11| medicina, io mi contento di annoiarmi tutta la vita. Ma~pure la 298 10| coll’andar del tempo si annoiò della vita, pigliò licenza 299 16| favola dei paesi narrati da Annone, che la notte erano pieni 300 15| qualche suo detto, e quasi annotazioncella a voce, sopra~questo o quel 301 11| passatempo i tocchi dell’oriuolo, annoverare i correnti,~le fessure e 302 14| minima, che ella manca e si annulla,~credete voi che la persona 303 3 | pensi. Primieramente io che annullo~o stravolgo per lo continuo 304 15| forza; stimolati più dall’ansietà e dall’incertezza di vincere 305 20| presupponendo in me i casi antecedenti e le circostanze convenevoli 306 13| dignitosamente~l’ozio suo; e sempre anteponendo alla gloria de’ suoi scritti 307 3 | intelletto ti pregia e loda, anteponendoti alla vita, e ti~vuol tanto 308 13| intimo de’ suoi pensieri, anteponeva l’Enriade~all’Eneide; benché 309 4 | riprendere~o porre in giuoco; non anteponga la fama di acuto e di mordace, 310 13| sono dediti alle lettere, antepongono~facilmente, come nello scrivere, 311 4 | che Pigmalione in tempi antichissimi~ed alieni dalle scienze 312 13| scritture. Io penso che l’antichità, specialmente romana~o greca, 313 15| maldicenze di quelli di Antiochia contro di lui. Nella quale 314 15| costui le conta.~Ad alcuni antiquari che disputavano insieme 315 13| matematico, fisico, filologo, antiquario; di~mediocre pittore, scultore, 316 15| senza più, si fosse potuto antivedere il successo della battaglia.~ 317 12| oppresso;~umida, fetida, aperta al vento e alla pioggia. 318 17| campagne~verdi, delle vedute aperte e leggiadre, dei soli splendidi, 319 13| caldezza tale, o talmente aperti e preparati, che seguono~ 320 20| siccome io conosco e veggo apertissimamente di non saper fare~una menoma 321 15| di scritture eloquenti, l’apologia che~Lorenzino dei Medici 322 15| si~sentono cogliere da un’apoplessia, trovandosi pure in presenza 323 14| pensiero~L’ignota morte appar. Come da morte~Vivendo rifuggia, 324 13| perfettamente,~e con tale apparato, come nelle grandi; dove 325 11| entrando; e me ne vo ad apparecchiare il bel sogno che ti ho promesso. 326 21| io che producano di che apparecchiarmi solamente una colazione.~ 327 5 | Crisippo, erano pezzi di carne apparecchiati dalla natura~a posta per 328 5 | uno. Dubita che~non gli apparecchino qualche gran cosa contro, 329 24| precipitose sono transizioni~apparenti, ma non reali.~Amico. Vi 330 1 | genio. Ai quali niuna cosa~apparirà maggiormente vera che la 331 15| obbligo verso lui; ed esso apparisca ricompensato, o per civiltà 332 9 | Cauca, in un luogo dove apparivano molti segni di~abitazione 333 17| secondo l’ordine naturale appartenente al genere delle creature 334 13| intrinseche o estrinseche, appartenenti allo spirito~o al corpo, 335 15| universalmente, diceva toccare ed appartenere nelle dette nazioni la stima~ 336 15| filosofia, né d’altro che non appartenesse a uso~privato. E dimandandolo 337 5 | nostra, dicendo che ella si apparteneva al genere umano, e che la 338 24| lontano come di cosa che mi appartenga, non posso tenermi dal~sorridere 339 13| assegnare a quale delle due~cose appartengano, per essere quasi comuni 340 21| che gli effetti suoi non apparterranno alla fisica~solamente: perché 341 13| uomini egregi, se potessero appellare ai passati;~i quali, a dire 342 7 | certo non altrimenti posso~appetire questo, non so se io mi 343 1 | genere umano il bisogno e l’appetito~di nuovi cibi e di nuove 344 19| sequela di Saturno; indi appianato e poscia traforato nel mezzo 345 19| dagli~uomini, la terra si appiani di qua e di là dall’equatore 346 9 | fuora in istampa, e fece appiccare nei luoghi pubblici della 347 13| dichiararla e trattarla appieno, vorrebbe molte parole, 348 9 | avventura qualche scintilla appigliandosi a quelle fronde secche, 349 22| che la~natura mi vieti di appigliarmi alla morte, che senza alcun 350 22| che se gli~offerisca di appigliarsi piuttosto a quella prima 351 17| risonanti e solenni, quasi applaudissero alla vita~universale, e 352 13| talvolta se ne ritrae con~applicarle alle lettere e alle dottrine. 353 1 | uomini la Verità, e diedele appo loro perpetua stanza e~signoria. 354 12| terra, col busto~ritto, appoggiato il dosso e il gomito a una 355 1 | per gli abiti che eglino apprenderanno dalla Verità. Di maniera~ 356 13| difficoltà e fatica, tanto ad apprenderne l’intimo e~perfetto artificio, 357 11| menomo~soggetto che mi si appresenti al pensiero, mi basta a 358 14| acuti e dolorosi, in~sull’appressarsi della morte, più o meno 359 21| abbia da stagionare e da apprestare i cibi? e che mi debbo io 360 13| e non conosciuti non si apprezzano, quivi~se pur vi ha qualcuno 361 11| crearsi il mondo a suo modo; apprezzare, amare e desiderare la vita; 362 1 | tra quelle larve, tanto apprezzate dagli antichi, una chiamata~ 363 15| occasione disse, potersi appropriare alla nostra specie~universalmente, 364 20| antenati, abbiamo noi, di approssimarci alla perfezione?~Timandro. 365 22| libri, siami stato lecito~approvare i sentimenti di Platone 366 21| dopo te, ad~alcuni i quali approveranno quello che tu avrai fatto, 367 22| nella vita,~non che gli approvi, io piuttosto gli abbomino. 368 24| non è più possibile di aprirsi una via. E~così, mentre 369 15| in presenza d’altri, non aprono~bocca.~Stimava che una buona 370 4 | sillografi, cioè a dire~di Apuleio, del Firenzuola e del Macchiavelli; 371 9 | formichieri, a’ cerigoni,~alle aquile, a’ pappagalli, e a cento 372 4 | che perciò san Tommaso di Aquino, venutagli in odio, la ruppe. 373 4 | figurata da una faccia l’araba fenice del Metastasio posata 374 20| in opera; non essendo in arbitrio degli~uomini dimenticare 375 1 | frutta che la terra e gli arbori somministravano~loro spontaneamente, 376 8 | opinione.~E’ vero o no che gli Arcadi vennero al mondo prima di 377 1 | instrutti e chiariti degli arcani della~natura; e perché quelle, 378 13| di pittura, scultura ed architettura, sarebbero godute~assai 379 21| provvedere tante candele che ardano tutto lo spazio del~giorno, 380 1 | gli uomini lo sospiravano~ardentemente, non poteva produrre alcun 381 1 | disperata infelicità si ardiranno i~mortali di abbandonare 382 13| delicate~e riposte; più dall’ardire che dalla verecondia; spesso 383 13| all’Eneide; benché non si ardisse a profferire questa sentenza, 384 21| che le stelle non si sono ardite di pareggiarvisi:~ma in 385 22| cuore e~la mano. Ma gli arditi, e i gagliardi, e quelli 386 13| modo che fu scolpita in Argo la~statua di Telesilla, 387 19| potrebbe provare che~delle due argomentazioni, se questa fosse falsa, 388 2 | grandissima navigazione cogli Argonauti:~ma con tutto questo non 389 15| parecchi suoi motti e risposte argute: come fu quella ch’ei diede 390 13| riporre nei sali, nelle~arguzie, nell’instabilità, nell’ 391 13| lettura, anco spesse volte aridissima, e provano un perpetuo~diletto 392 14| Alla speme, al desio, l’arido spirito~Lena mancar si sente:~ 393 17| dei soli splendidi, delle arie cristalline e~dolci, se 394 15| queste~parole: molto meno arieno ancora gli Spartani patito 395 15| adduceva, tra le altre~cose, l’aringa di Demostene per la Corona, 396 8 | veramente, secondo che scrive l’Ariosto, tutto quello~che ciascun 397 1 | dei venti e dei nembi, si armò del tuono e del fulmine, 398 9 | sorta d’immondizia che le arpie sgorgarono per~invidia sulle 399 5 | appiccato la ruota a un arpione, se ne sta~colle braccia 400 15| nell’istoria che scrisse Arriano delle imprese di Alessandro 401 2 | più sodo, ché le tue non arrivano.~Atlante. Qui la botta non 402 21| Eccellenza, quando noi saremo arrivati.~Copernico. Bene sta ogni 403 5 | qualsivoglia~modo non le arrivavano a scoprire. E di moltissime 404 22| noi, per altri titoli,~ci arroghiamo di avere tra gli animali; 405 22| mi distenda circa~questo articolo: perché se tu penserai un 406 17| a stare insieme; è cosa~artificiata, e diversa molto da quella 407 2 | io me la porrei sotto l’ascella o in~tasca, o me l’attaccherei 408 13| o udite; ora~vedendole e ascoltandole, non ci commuovono punto, 409 15| parlano~sempre esse, e non ascoltano mai. Per tanto è di bisogno 410 21| di quello che fossi per ascoltarlo io; o che, quando fosse 411 15| anzi avrò caro~assai di ascoltarti; perché viaggiando si cercano 412 24| in cuore da ognuno~che le ascoltasse. E sentendo poi negarmi, 413 1 | paresse loro di non essere ascoltati da Giove, o essendo propria~ 414 9 | adoperato quando~formò il primo asino o la prima rana, forse ne 415 2 | sospetto che fosse morto, aspettandomi di giorno in giorno che 416 13| che~tedio; perché non si aspettano da loro alcuna utilità.~ 417 5 | credibile.~Folletto.~Voi gli aspettate invan: son tutti morti,~ 418 24| che tutt’altro~mi sarei aspettato, fuorché sentirmi volgere 419 22| intervenuta, ovvero che io aspetti che mi sopraggiunga:~ma 420 13| della gloria alla quale aspiri, e sì del frutto che ella 421 9 | Prometeo con Momo, si~querelava aspramente che il vino, l’olio e le 422 20| generale; anzi si nuoce assaissimo.~Eleandro. Consento che 423 12| insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci~pungi ora ci percuoti 424 12| tu dai ciascun giorno~un assalto e una battaglia formata 425 15| sono passate, rivolgerle e assaporarle a bell’agio colla~memoria.~ 426 8 | usano, se non altro, gli assedi e le battaglie murali.~Luna. 427 4 | stata insino al presente. Assegnasi all’autore~di questa macchina 428 7 | come io ti diceva, sono assegnate~in preda all’infelicità, 429 12| della vita degli uomini è assegnato al~fiorire, pochi istanti 430 21| Sacrobosco, e dì che ti assegnino la cagione di~questo caso. 431 1 | particolarmente quelli di California.~Assegnò ai diversi luoghi diverse 432 4 | biasimi e non motteggi l’amico assente; non lasci di sostenerlo 433 22| più travagliosa vita ad assicurare l’uomo in sull’ultimo, dalla~ 434 16| pure ve ne abbia, come ti assicuri che sieno uomini, e non 435 13| silenzio, procurano~con assidue vigilie, industrie e sollecitudini, 436 10| quella dei primi re dell’Assiria, dell’Egitto, della Cina, 437 15| giudicava che dalla misura assoluta della singolarità possibile 438 24| tempo presente e futuro, assolvano essi e loro successori in 439 22| provo, così veemente, che~si assomiglia a dolore e a spasimo; da 440 5 | guerre, e tutti gli anni si assomigliano~l’uno all’altro come uovo 441 15| uomini il~niente nel tutto.~Assomigliava ciascuno de’ piaceri chiamati 442 19| di Saturno, sempre più si assottigli e dilati, e sempre~si accresca 443 2 | leggero, non gli sia tanto assottigliata, che egli mi scricchioli 444 13| di~tempo, gli uomini vi assuefacciano prima gli orecchi e poi 445 22| da un poco di civiltà, ed assuefatti~a considerare alquanto le 446 13| immortalità, non~basta essere assuefatto a scrivere, ma bisogna saperlo 447 15| qualità del loro stato colle~assuefazioni e coi desiderii loro, si 448 15| li fa deporre, variare, assumere usi, modi e giudizi, quando~ 449 24| alla morte, troppo mi pare assurdo e incredibile~di dovere, 450 6 | Farfarello, Ciriatto, Baconero, Astarotte, Alichino, e~comunque siete 451 12| vita. Ma in qualunque modo, astenendomi~quasi sempre e totalmente 452 7 | questo, ti si converrebbe astenere da~porli al mondo.~Natura. 453 20| però~abbiano facoltà di astenersene? Ma i primi uomini in fatti 454 18| medesima colla vita; se sotto~l’astro diurno, languendo per la 455 16| mio, ma di molti geografi,~astronomi e navigatori eccellenti, 456 15| le frodi, le perfidie, le astuzie, le simulazioni,~e in breve 457 15| fabbri e i legnaiuoli di~Atene avevano tempo da spendere 458 19| libreria~dei monaci del monte Athos. Lo intitolo Frammento apocrifo 459 1 | le~nuove acque la terra Atlantide, non solo essa, ma insieme 460 6 | maggiore di quella degli Atridi?~Malambruno. No.~Farfarello. 461 15| e insufficienza, fu poco atta a ricevere e a~conservare 462 2 | ascella o in~tasca, o me l’attaccherei ciondolone a un pelo della 463 15| dicendogli~una signora attempata, alla quale, richiesto da 464 13| astenersi dai negozi maggiori, attendeva in quegli studi a consumare 465 22| della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l’un~ 466 10| ami la metafisica, io m’attengo alla~fisica: voglio dire 467 20| caso ancora che leggano attentamente, non possono essere~giovati 468 13| all’Iliade; letto anche attentissimamente da qualunque più perfetto 469 19| dattorno al suo centro, attenuata tuttavia più e dilatata, 470 14| quanto dire estremamente attenuati di forze. Può bene esser 471 13| degli~anni, cresce quell’attitudine che vien dall’arte, e decresce 472 21| oziosa e agiata la vita~attiva; la quale non ti potria 473 24| particolare, da prima rimasi attonito, sbalordito,~immobile come 474 19| Saturno, dal~quale colla virtù attrattiva della sua massa e del suo 475 10| quella, ancorché spessissimo~attribuisca all’una l’amore che porta 476 15| si trovasse qui vera ed attuale in uno di noi; vi fosse~ 477 1 | presente, con isfrenatissima audacia: ma esso non ode i costoro 478 22| fatto è stimato cattivo augurio a~nominarlo. Vedi, Porfirio 479 2 | di corte ad instanza di Augusto, che era stato deificato~ 480 1 | avesse voluto in mille doppi aumentare gli~spazi e i diletti della 481 9 | città, non le conveniva~aumentarsi questo peso in alcun modo. 482 20| dei mezzi, l’una e l’altra aumentate incredibilmente da~poco 483 13| in grido, nascono altri aumenti, per li quali il nome e 484 13| indarno si affatica;~Altri l’aurora amica, altri l’estate~O 485 12| Capo, guardiano dei mari australi, gli si fece incontro, sotto~ 486 4 | lasciando da parte gli automati del~Regiomontano, del Vaucanson 487 22| necessità, o qual si sia potenza autrice e signora dell’universo,~ 488 18| languire: perocché se nell’autunno e nel verno si dimostra 489 12| procurando in modo~alcuno di avanzare il mio stato, non contendendo 490 15| si potesse promettere di avanzarlo in nessuna parte e in nessuna 491 14| di pensare, sperai che~mi avanzasse di vita un’ora o due: come 492 8 | occupata in modo, che non mi avanzava tempo da chiacchierare.~ 493 8 | essere così piena, che non ti avanzi più luogo; specialmente 494 22| stessa, tanto verso noi avara, non ci ha negata; vien 495 15| disse, che si~era portato avaramente ancora coi ladri.~Di un 496 15| sono molto antiche.~Di un avaro ricchissimo, al quale era 497 | avendola 498 | avendoli 499 | avendosi 500 15| in meglio; e tutti quegli averi che noi veggiamo che vengono