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| Giacomo Leopardi Operette morali IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1520 14| volentieri, per curiosità, senza disturbarvi.~Morto. Non possiamo parlare
1521 13| ma di una moltiplice, e disusata, e quanta~ad un sommo antico
1522 13| condizione degli uomini disusatamente superiori di sapienza alla
1523 12| infermità, mali per lui nuovi o disusati, e infelicità maggiore che
1524 15| GLORIA~VISSUTO OZIOSO E DISUTILE~E MORTO SENZA FAMA~NON IGNARO
1525 14| esperienza propria. Ora ditemi: nel tempo della morte,
1526 13| quell’essere mostrato a dito, quell’onore e quella riverenza
1527 9 | nascondere, come Cesare dittatore,~la nudità del capo.~Ma
1528 18| colla vita; se sotto~l’astro diurno, languendo per la terra
1529 10| dalla vita alla morte non è divario. Il che se io credessi,
1530 19| continuamente cangiasi, divenendo~intorno all’equatore ogni
1531 15| Cicerone, che i moderni~divengano per la voluttà o migliori
1532 13| loro pregio, che elle ne divengono assai più grate a leggere,
1533 24| sudori e fatiche lunghe per divenire atti alle cose. Mi diceva,
1534 15| e guasto; la vecchiezza divenne, non dico~già venerabile,
1535 2 | ha mutato~figura, e che è diventata a uso delle pagnotte, e
1536 24| non da burla, voi siete diventato~de’ nostri.~Tristano. Sì
1537 21| e di fanciulle celesti diventeremo terrene; se però, come io~
1538 15| notizia delle~cose umane, divenute al tutto inamabili, fastidiose
1539 13| insino a tanto che non sono divenuti antichi. L’altra si è, che
1540 1 | interponendosi ai luoghi abitati, diversificasse~la sembianza delle cose,
1541 20| rappresentare una persona diversissima dalla propria, non si~può
1542 15| fatta ogni diligenza, per divertire la mente dal pensiero di
1543 1 | intrattenere gli uomini, e divertirli quanto più~si potesse dal
1544 13| delle cose, né di sciorre e dividere~le proprie idee nelle loro
1545 24| e la nullità dell’esito diviene~il fato comune e degl’infimi
1546 1 | chiamate, e ancora si chiamano, divine. Esso medesimo diede leggi,
1547 11| tratto~ripiegano la loro divinità, si spiccano i raggi d’attorno,
1548 1 | poco fosse comparabile al divino. Ma come poteva una~pura
1549 19| tanto in quel modo che si è divisato della terra, tutti i~pianeti
1550 24| accumulate in alcuni individui ma divise fra molti; e che la copia
1551 12| offesa, mi hanno~voluto divorare; molti serpenti avvelenarmi;
1552 4 | debito dell’amicizia; non divulghi, o per altro effetto o per
1553 15| sopra la sepoltura.~OSSA~Dl FILIPPO OTTONIERI~NATO ALLE
1554 10| più bella della morte,~e do il pomo a quella, guardandole
1555 22| sopra questa parte. Ma noi dobbiamo~adesso considerare il fatto
1556 24| animo ignobile e angusto; docili sempre a sperar bene, perché
1557 15| libro riportandosi questo dogma della setta degli Egesiaci:
1558 18| mani dell’infelicità~sua. Dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare
1559 1 | felicità. Così consumata~dolcissimamente la fanciullezza e la prima
1560 20| essere né pur lecito di dolermene apertamente~e liberamente,
1561 20| la nostra specie, quanto dolermi del fato. Nessuna cosa~credo
1562 11| dopo cenato non è tempo da dolersene. Fa buon animo, e ridiamone~
1563 22| convenga agli uomini, assai~più dolersi di te che della natura.
1564 20| dire, io patisco? Ma se mi dolessi piangendo (e questa si è
1565 16| hai da~pensare che io mi dolga di te, come fanno gli altri.
1566 20| anche l’operare, io non mi dolgo poi tanto: perché~le parole
1567 15| convenientemente a quelli che si dolgono della natura,~gravandosi
1568 14| no, ma sicura~Dall’antico dolor. Profonda notte~Nella confusa
1569 14| muoiono di mali acuti e dolorosi, in~sull’appressarsi della
1570 14| sentimento della morte sia dolorosissimo.~Morto. Quasi che la morte
1571 9 | conseguito~e rifiutato, né si dolse dei giudici, né biasimò
1572 11| giuro che non lo so.~Genio. Domandane altri de’ più savi, e forse
1573 22| mai disdetto cosa che tu domandassi, Plotino mio. Ed ora~confesso
1574 14| vivissimo.~Morto. Or bene, tu domanderai da nostra parte agli uni
1575 6 | contentarti di quello che tu~domandi.~Malambruno. Dunque ritorna
1576 22| delle persone familiari e~domestiche, colle quali siamo usati
1577 22| uccisione propria gli amici e i domestici; è di non curante d’altrui,
1578 1 | dalla potenza e dalla dura dominazione di quel genio. Avevano usato
1579 21| cotesto discorso il mio don Niccola? Forse~ha scrupolo
1580 10| lasciarla a’ pesci; ai quali la dona il~Leeuwenhoek, purché non
1581 1 | all’altro di quei fantasmi donare e sacrificare il sangue
1582 15| latina che porta il nome di Donato grammatico,~è riferito coll’
1583 15| fanno quei popoli delle loro donzelle.~Narrava di se medesimo,
1584 1 | egli avesse voluto in mille doppi aumentare gli~spazi e i
1585 10| sarebbero in ciascuno istante doppie di forza per~rispetto a
1586 21| avrà più il suo bel carro dorato, co’ suoi bei cavalli, che~
1587 2 | anima e mostra che tutti dormano~come prima.~Atlante. Lasciamela
1588 11| studiavano di essere felici dormendo: e credo che in parte, e
1589 14| momento che tu cominci a dormire,~per quanta attenzione ci
1590 6 | Farfarello. Sì: cessa, sempre che dormite senza sognare, o che vi
1591 8 | piuttosto non vedi; sicché tutti~dormivano; e allo strepito che noi
1592 22| sfogherai~l’animo tuo meco, ti dorrai, piangerai; che io merito
1593 22| morte verrà, allora non ci dorremo: e anche in quell’ultimo
1594 1 | Dei. E siccome i fati lo dotarono di fanciullezza eterna,
1595 15| maneggi pubblici; e nondimeno dotato di~un ingegno grandissimo,
1596 17| la quale è funestissima dote, e principio di sollecitudini
1597 24| sorgere di questi uomini~dottissimi divenga ogni giorno meno
1598 | dov’
1599 10| di~questa nostra: perché, dovendo coloro crescere, e giungere
1600 9 | fuoco e speditamente. Così, dovendosi~fare il premio in tre parti,
1601 20| che egli sa o crede non dovergli~succedere, e quando vi si
1602 13| parrebbe che più facilmente ti dovessero intervenire~nelle città
1603 15| ragionamenti, e dalla~quale dovette essergli consolato in qualche
1604 2 | per considerazioni che si dovettero avere alla potenza dei Romani.
1605 1 | quelle utilità che gli uomini dovevano, secondo l’intenzione e
1606 24| pare, un poco ironico. Ma dovreste almeno all’ultimo~ricordarvi
1607 22| parte che a questa, non dovria ricusare~di farlo. E pregatone
1608 7 | efficacia di amor proprio,~dovunque esso s’inclini, e sotto
1609 13| difficoltà di aver lode, per dovuta che sia.~Perocché non puoi
1610 20| e non quelli, sarebbero~dovuti cadere per opera della civiltà
1611 7 | immaginativa; le quali creano mille dubbietà~nel deliberare, e mille
1612 13| negare questa o quella cosa, dubitar di tale~o di tal altra.
1613 1 | grandissimo numero di mortali non dubitarono chi~all’uno e chi all’altro
1614 7 | nel mondo; poiché~non hai dubitato di farmi così calamitoso
1615 1 | manifestavasi dagli effetti, dubitavano~eziandio che rinnovandosi
1616 21| che vorranno, o baroni o duchi o imperatori~o altro di
1617 9 | ottocento trentatremila dugento settantacinque del regno
1618 13| l’età presente?~Capitolo duodecimo~Forse in ultimo luogo ricercherai
1619 17| riso è specie di pazzia non durabile, o pure di vaneggiamento~
1620 19| della eternità, essendo durati più o~men tempo, finalmente
1621 20| io ricordo alcune verità dure e triste, o per isfogo dell’
1622 21| intenzione, che esso~non vi durerà gran tempo. E prima, io
1623 14| sentita.~Ruysch. E quanto dureranno a cantare o a parlare?~Morto.
1624 24| non si fanno effetti che~durino, Ovvero, per dir meglio,
1625 22| quel tuo~Minosse e quello Eaco e Radamanto, giudici rigidissimi
1626 18| antica, scritto in~lettera ebraica, e in lingua tra caldea,
1627 18| alcuni maestri e scrittori ebrei, che tra il cielo e la terra,
1628 18| giurisconsulto e filosofo ebreo, sono venuto a capo d’intendere,
1629 10| dei quali~sogliono fare ecatombe; potendo, se io non m’inganno,
1630 13| simili verità inaudite, ed eccedenti di troppo spazio i termini
1631 1 | durata questi buoni ordini eccedettero grandemente i superiori;~
1632 17| vista e l’udito, dove essi eccedono tutti gli altri, e che maggioreggiano
1633 1 | alcuni fantasmi di sembianze eccellentissime e soprumane, ai quali~permise
1634 7 | farsi~incontro alle anime eccelse; ovvero ti sieno per opprimere
1635 13| Il qual numero se ti pare~eccessivamente piccolo, non hai da pensare
1636 13| giudicare gli scritti altrui, l’eccessivo al moderato,~il superbo
1637 15| virtù principalmente dell’eccesso~di qualche loro qualità
1638 | eccettuati
1639 | eccettuato
1640 13| altra occasione vi sarebbero eccitati dalle cose lette. Così,
1641 | Eccomi
1642 10| poiché siamo in sulle favole, eccotene~un’altra, intorno alla quale
1643 | eccovi
1644 12| ruggiti e le minacce del monte Ecla,~il sospetto degl’incendi,
1645 1 | comete in giro e ordinò le eclissi; colle quali cose e con
1646 1 | quello del~mare), creato l’eco, lo nascose nelle valli
1647 9 | una pentola di rame, detta economica,~che serve a cuocere che
1648 24| statistica! vivano le scienze~economiche, morali e politiche, le
1649 12| stese a terra, e sopra gli edificò un~superbissimo mausoleo
1650 17| alberi e le altre piante educate e disposte in ordine,~i
1651 9 | conosciuto che quegli desiderava efficacemente, non già l’onore, ma bene
1652 15| Talora sono~prontissimi ed efficacissimi nel mettere in opera quello
1653 1 | rupe chiamando la morte con efficacissimo desiderio, non che temessero
1654 10| alcuni insetti, chiamati efimeri, dei~quali si dice che i
1655 15| dogma della setta degli Egesiaci: il sapiente, che~che egli
1656 10| primi re dell’Assiria, dell’Egitto, della Cina, dell’India,
1657 4 | titolo ricavato dalla quarta egloga di Virgilio,~QVO FERREA
1658 13| tutto dì, che molte opere egregie, ugualmente~chiare ed intelligibili
1659 13| meritare, che quella di egregio poeta o di scrittore ameno
1660 1 | negli animi~che egli si elegge ad abitare, suscita e rinverdisce
1661 22| dee piacer più, né vuolsi elegger~piuttosto di essere secondo
1662 12| infestato dalle commozioni degli elementi in ogni dove. Più luoghi
1663 10| moltissimi ai tempi antichi~elessero di morire potendo vivere,
1664 22| per desiderio di quel tuo Eliso. Che non può~esso alla immaginazione
1665 17| XVII ELOGIO DEGLI UCCELLI~Amelio filosofo
1666 15| Tasso ancora è non di rado eloquente~nelle altre prose, dove
1667 20| mondo. Ma io non me ne posso emendare: perché sempre penso~che
1668 4 | suo luogo un altro, che di~emendarlo; perciò l’Accademia dei
1669 16| altre in modo, che essendo l’emisfero d’oriente~occupato parte
1670 10| propriamente la vita umana, ed empiendo~quegli smisurati intervalli
1671 1 | pellegrina e mirabile soavità, ed empiendoli~di affetti sì nobili, e
1672 18| e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso.~Così
1673 1 | i mortali si volsero~all’empietà, o che paresse loro di non
1674 2 | ultima soffitta del cielo~empireo. Ma sta sicuro che quando
1675 9 | nuova Virginia, o qualche emulatrice~delle figliuole di Eretteo,
1676 13| quanto saranno~liberi dall’emulazione, dall’invidia, dall’amore
1677 13| distendermi lungamente sopra le emulazioni, le invidie, le~censure
1678 24| morali e politiche, le enciclopedie portatili, i manuali, e
1679 15| imparato circa il genere encomiastico o lodativo,~ruppe il proposito;
1680 9 | meno schivi de’ compagni di~Enea, seguitarono il loro pasto;
1681 13| anteponeva l’Enriade~all’Eneide; benché non si ardisse a
1682 13| suoi pensieri, anteponeva l’Enriade~all’Eneide; benché non si
1683 15| frequentemente l’occasione di entrarne in parole. Nella qual~materia
1684 9 | privata, messisi~tra la folla, entrarono nella casa: e trovarono
1685 14| Dimmi ancora: forse nell’entrarvi, ella vi si sente conficcare
1686 14| veementissima? Abbi per~fermo, che l’entrata e l’uscita dell’anima sono
1687 22| avvenire, acciocché gli uomini, entrati in~dubbio e in sospetto
1688 15| prima uscì delle scuole ed entrò nel mondo,~propose, come
1689 15| affermava che la dottrina epicurea, proporzionatissima~all’
1690 15| temperatissimo, si professava epicureo, forse per ischerzo più~
1691 15| da senno. Ma condannava Epicuro; dicendo che ai tempi e
1692 2 | della qualità di quello di~Epimenide, che durò un mezzo secolo
1693 9 | conchiudo che se tuo~fratello Epimeteo recava ai giudici il modello
1694 2 | potessi seppellire, e l’epitaffio che gli dovessi~porre. Ma
1695 12| passando sotto la linea~equinoziale in un luogo non mai prima
1696 9 | si rimase nel loro comune~erario.~Niuno dei competitori di
1697 | eravate
1698 1 | si erano pasciuti delle erbe e delle frutta che la terra
1699 2 | Atlante. Ti ringrazio, caro Ercolino, e mi chiamo anche obbligato
1700 9 | emulatrice~delle figliuole di Eretteo, delle Ifigenie, de’ Codri,
1701 1 | provvedimenti di Giove ricreato ed eretto l’animo degli uomini, e~
1702 12| pietra, e a somiglianza~degli ermi colossali veduti da lui,
1703 2 | e più; o come si dice di Ermotimo, che l’anima~gli usciva
1704 21| che non sono già i tempi eroici.~Sole. E se tu non la potrai
1705 14| sogno,~A lattante fanciullo erra nell’alma~Confusa ricordanza:~
1706 22| Ecco, questo che tu nomini~error di computo; veramente errore,
1707 19| passato. Giudichino gli eruditi lettori.~Della origine del
1708 13| assueto a scrivere, per erudito che egli si sia, possa mai
1709 13| bastantemente instrutti di quell’erudizione che oggi è~parte, si può
1710 20| per lo contrario, lodo ed esalto~quelle opinioni, benché
1711 4 | tempo, e dopo lungo e maturo esame si è risolta di poterlo
1712 20| sdegnarmene, mi volgo a esaminare me~stesso, presupponendo
1713 11| che da Mercurio fossero esauditi meglio che dagli altri Dei.~
1714 14| non rompano l’uscio,~o non escano pel buco della chiave, e
1715 15| propri pensieri e sentimenti, esclamano, anco essendo sole, se una
1716 7 | vivacità dell’immaginazione, ti escluderanno da una grandissima parte
1717 1 | disposti a fuggirla.~E per escludere la passata oziosità, indusse
1718 20| nobili poesie del mondo. Ed escludo poi da questo discorso i
1719 15| nostro presente vivere, ed esclusala e~ributtata da sé; non ricevutone
1720 22| sicurtà dell’animo sono escluse in perpetuo dall’ultima~
1721 15| opinione pubblica, sarebbe escluso, per dir così, dalla specie
1722 7 | deliberare, e mille ritegni nell’eseguire. I meno atti o meno usati
1723 21| affanni di continuo, che eseguisca~quel tanto, né più né meno,
1724 22| medicina? così di quella che si~esercita con la mano, come di quella
1725 5 | mancava loro occasione di esercitar la pazienza, se non erano
1726 15| arte sua, o mal destro in esercitarla,~all’ultimo si muore di
1727 5 | Folletto. Sì erano; cioè per esercitarli nella pazienza, come essi
1728 13| perfetto artificio, quanto ad esercitarlo, appreso che egli sia; non
1729 13| altre città non si trova esercitata così perfettamente,~e con
1730 17| qualche modo alle parti esercitate in altri~tempi dalla virtù,
1731 13| attendere agli~studi, e mi esercitava alcun poco nello scrivere;
1732 9 | coprirsene tutti insieme gli eserciti di cento città, non le conveniva~
1733 15| greci nella fronte dell’esercito, e~Alessandro i suoi mercenari
1734 15| nei discorsi, sempre si esercitò colle persone giovani e~
1735 1 | nuovo, dopo antichissimo esilio, occuparono la vita; l’essere,
1736 18| mirabile e spaventoso dell’esistenza universale, innanzi di~essere
1737 21| giudicherà che le sia più espediente di andarsene a~perdizione,
1738 1 | fanciullezza; fra i molti espedienti che pose in opera (siccome
1739 4 | Sillografi reputa essere espedientissimo che gli~uomini si rimuovano
1740 11| immaginazione, e rinnuova nell’uomo esperimentato i beneficii di quella~prima
1741 13| in modo anche i dotti ed esperti, che gli ottimi sono posposti
1742 13| il modo che egli usa in espor gli uni e l’altre, intendono
1743 20| di grande utilità: ma l’esporgli vorrebbe un ragionamento
1744 13| onore. Io ti vo’~solamente esporre le difficoltà e gl’impacci
1745 13| quali, vere o false, sono~esposte agli occhi in maniera, che
1746 13| immaginazioni e gli affetti espressi dai poeti. E ben sai che
1747 24| malinconici, ovvero come un’espressione~dell’infelicità dell’autore:
1748 13| affetto saputo acconciamente esprimere dagli scrittori, intervengono~
1749 13| dubitare, se anche io non lo esprimo, che il numero dei filosofi~
1750 21| solamente il~pensiero (non essendoci al mondo un frutto che vaglia
1751 8 | che io mi maraviglio come essendomi sì diversa~nelle altre cose,
1752 11| della vita nostra, non pure essenziale ma unico,~è il piacere stesso;
1753 | essergli
1754 | esservi
1755 13| l’aurora amica, altri l’estate~O la stagione aspetta;~E
1756 17| loro qualità e condizioni esteriori corrispondono le intrinseche,
1757 13| vedere,~comprendere, ed estimare convenientemente tutte le
1758 22| anco luogo il coraggio di estinguerla spontaneamente.~Ma se pur
1759 15| quale ella non sia prima estinta, che mutata di corpo e d’
1760 1 | facevano congratulandosi coll’estinto. All’ultimo tutti i mortali
1761 20| che la filosofia si debba estirpare dal mondo. Io non ignoro
1762 24| sentenze significanti l’estrema infelicità umana; e chi
1763 14| moribondi,~che è quanto dire estremamente attenuati di forze. Può
1764 22| gli uomini in sulle ore estreme, quando essi non sono atti
1765 17| acconci a sopportare~gli estremi del freddo e del caldo;
1766 13| diversissime cause, intrinseche o estrinseche, appartenenti allo spirito~
1767 19| nasceranno per~le forze eterne della materia nuovi ordini
1768 1 | il maggior dono che gli eterni avessero~fatto e potuto
1769 19| nello spazio infinito della eternità, essendo durati più o~men
1770 2 | trasformi di Atlante in Etna.~
1771 22| quella di Porfirio scritta~da Eunapio: il quale aggiunge che Plotino
1772 4 | sopra una pianta~di specie europea, dall’altra parte sarà scritto
1773 9 | Prometeo, che mostrano pure evidentemente~di essere stati abitati?
1774 4 | di Mennone e della testa fabbricata da Alberto magno, la quale~
1775 8 | odo che un cotal Davide Fabricio, che vedeva~meglio di Linceo,
1776 14| morti, non mi sta bene. Via, facciamoci coraggio, e proviamo un
1777 4 | per modo di esempio (e~facciasi grazia alla novità dei nomi),
1778 | facendovi
1779 | facessi
1780 | facessimo
1781 15| è sgraziato, povero di facezie, ed oltre alla povertà,
1782 21| evidenza delle cose; come facilissimamente potranno fare; e in questo~
1783 | fai
1784 13| naturale, e~le bellezze fallaci alle vere; parte per la
1785 21| O che tutti gli oriuoli fallano, o il sole dovrebbe esser
1786 24| giudizio di~questa non può fallare.~Tristano. Verissimo. E
1787 16| nondimeno potrebbe succedere che fallasse: perché, torno~a dire, veggiamo
1788 5 | che la luna per questo non fallirà la strada.~Gnomo. E i giorni
1789 15| del naturale. Ed essere falsissimo che i~lettori ordinariamente
1790 21| mondo; e una infinità di famiglie e di popolazioni~nuove,
1791 11| TORQUATO TASSO E DEL SUO GENIO FAMILIARE~Genio. Come stai, Torquato?~
1792 21| parte~mia, per quel che la fanciulla mi riferisce della tua qualità,
1793 20| tra loro; mi riesce una fanciullaggine. Cavinsi~le maschere, si
1794 17| varia, leggera, instabile e fanciullesca; la~quale si è larghissima
1795 21| vivono in su un pugno di fango, tanto piccino, che io,
1796 17| a ridere poco dopo nati;~fannolo principalmente in virtù
1797 22| le sue dottrine, e~le sue fantasie. Altra cosa è lodare, comentare,
1798 11| promesso. Così, tra~sognare e fantasticare, andrai consumando la vita;
1799 16| della quale, per molto fantasticarne, io non so pensare una ragione
1800 11| goduto; cose ambedue false e fantastiche.~Tasso. Non possono gli
1801 20| e certi enti razionali o fantastici, adorati già~lungo tempo
1802 21| inteso il negozio dalla mia fante. Io dalla parte~mia, per
1803 8 | converrebbe a una tua suddita o fantesca, come io sono. Ma in vero
1804 10| quantunque io sappia bene che~non farebbero gran cumulo, e sarebbero
1805 | faremo
1806 10| fosse trovato in quelle faretre alla morte di ciascheduno,
1807 | fargli
1808 22| quella che opera per via di farmachi. Che l’una e~l’altra, la
1809 8 | effetto, io non~mi avveggo di fartelo: come tu similmente, per
1810 13| conforto~a nuove fatiche, e fartene fondamento a nuove speranze.
1811 17| acqua per lavarla, o in fascia, che ella se lo stringesse
1812 3 | le teste dei bambini con fasciature e altri ingegni,~mettendo
1813 15| divenute al tutto inamabili, fastidiose e vili; in luogo di volgere
1814 21| invogliano~gli altri di faticare; e i filosofi gli svogliano.
1815 13| di bisogno a scoprire~la faticosa perfezione, l’arte intima
1816 15| artificio sottilissimo~e faticosissimo del suo stile, e sì dalla
1817 7 | sepoltura magnifica; e le sue fattezze, imitate in diverse guise,
1818 22| pensiero ogni dolcezza, e fattolo il~più amaro di tutti gli
1819 12| nell’isola di Pasqua. Ma fattosi~più da vicino, trovò che
1820 21| materia per farla, e della fattura. Un’altra difficoltà più
1821 11| interdetto il mangiare delle fave, creduto contrario alla
1822 8 | Se ti pare di favellarmi, favellami a tuo~piacere; che quantunque
1823 11| che tu prenderai cuore di favellarle molto più franco e spedito
1824 8 | ne darai. Se ti pare di favellarmi, favellami a tuo~piacere;
1825 8 | parte dalla quale io ti favello, è notte, come tu vedi,
1826 1 | colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove.~
1827 10| Metafisico. A un presupposto favoloso risponderò con qualche favola:
1828 9 | di sollecitazioni né di favori né di promesse occulte né
1829 1 | della sostanza), e volendo favorire e pascere le coloro immaginazioni,
1830 3 | questi ultimi tempi, io per favorirti ho mandato in disuso e in
1831 13| passate. Lascio le varie fazioni, o comunque si convenga
1832 2 | provare~il peso.~Ercole. In fe’ d’Ercole, se io non avessi
1833 3 | flussioni di ogni~sorta, delle febbri quotidiane, terzane, quartane,
1834 13| cotesta nobiltà,~caldezza e fecondità di cuore e d’immaginativa,
1835 18| infrascritto; per farlo più fedele che si potesse (del che
1836 10| trovata l’arte di vivere felicemente.~Fisico. E in questo mezzo?~
1837 24| Tristano. No no, anzi felicissima. Ora ho cambiata opinione.
1838 1 | opinione che eglino sarebbero felicissimi quando~si riavessero dei
1839 13| Cicerone, suo caldissimo e felicissimo~seguace, si scusi co’ suoi
1840 4 | DELLE DONNE FEDELI E DELLA FELICITÁ CONIUGALE.~L’Accademia ha
1841 8 | altrui nel pozzo? Sei tu femmina o maschio? perché anticamente
1842 12| piogge la stessa terra, fendendosi,~mi si è dileguata di sotto
1843 9 | nella ritta una pistola; ferito nel petto, e morto; e accanto
1844 24| sincerità, con quanta credo fermamente che non sia desiderata al
1845 13| non puoi né sentirla, né fermarla~che non si fugga. Dirò brevemente,
1846 9 | maggiormente la curiosità. Fermarono il volo nel paese di Popaian,
1847 3 | ai sette vizi capitali, fermati tanto o quanto, e~guardami.~
1848 21| vedere: e questa notte ho fermato di non volere altra fatica
1849 24| false, così gagliarde e ferme, come se fossero le~più
1850 15| vincere e~rompere la stessa fermezza della disperazione.~Ridevasi
1851 1 | rompere e mansuefare la ferocia degli uomini, ammaestrarli
1852 22| dell’animo, in un altro la ferocità; principali inimiche e pesti
1853 4 | egloga di Virgilio,~QVO FERREA PRIMVM DESINET AC TOTO SVRGET
1854 17| verzure liete, delle vallette fertili, delle acque pure e lucenti,
1855 1 | loro primi anni, pregavano ferventemente di essere tornati nella
1856 17| quella immaginativa profonda, fervida e tempestosa, come ebbero~
1857 11| annoverare i correnti,~le fessure e i tarli del palco, considerare
1858 12| essere oppresso;~umida, fetida, aperta al vento e alla
1859 2 | tempo se~m’avessi voluto fiaccare il collo. Oimé, poverina,
1860 14| rifuggia, così rifugge~Dalla fiamma vitale~Nostra ignuda natura;~
1861 5 | vedevano cadere di quelle fiammoline che~certe notti vengono
1862 2 | che non~si moveva e non fiatava: e ancora dubito che fra
1863 15| uomo dabbene e da potersene fidare. Ciascuna generazione~crede
1864 21| stando egli in quello,~si fidava di smuovere il cielo e la
1865 21| immaginato di essere.~Sole. Figliuol mio, coteste cose non mi
1866 9 | qualche emulatrice~delle figliuole di Eretteo, delle Ifigenie,
1867 13| si possa convenevolmente figurare nel modo che fu scolpita
1868 1 | il pensiero~degli uomini, figurassero loro quella pienezza di
1869 4 | zecchini, in sulla~quale sarà figurata da una faccia l’araba fenice
1870 9 | scolpito, inciso, gittato,~figurato in qualunque modo e materia,
1871 15| disputavano insieme dintorno a una figurina antica di Giove,~formata
1872 9 | gli uomini di Parigi o~di Filadelfia abbiano generalmente tutta
1873 20| dedito sopra tutto alla filantropia.~Eleandro. Dell’ambizione
1874 4 | paraperfidia o parafrodi, qualche filo di salute o altro ingegno
1875 13| mediocre matematico, fisico, filologo, antiquario; di~mediocre
1876 20| primi uomini in fatti non filosofarono, e i selvaggi~se ne astengono
1877 15| parte del giorno ragionando filosoficamente ora con uno ora con altro,
1878 13| dunque~anche nel genere filosofico quanta difficoltà di aver
1879 21| e non~visibili; e causa finale delle stelle, dei pianeti,
1880 20| Perché pur finalmente, questo finger sempre, ancorché~inutile,
1881 2 | gran tempo, che il~mondo finì di fare ogni moto e ogni
1882 2 | tornava, finché gli amici per finire questa canzona,~abbruciarono
1883 2 | clava: ma dubito che lo~finirei di schiacciare, e che io
1884 22| lato però ci diede il poter finirla ogni volta che ci piacesse.~
1885 11| medesimo~diletto? Il quale finisce sempre innanzi al giunger
1886 12| compreso che gli uomini finiscono di perseguitare chiunque
1887 14| ha da replicare ai vivi, finita che ha la canzone, si accheta.~
1888 3 | lmillesim’anno che sono finiti i tempi degl’immortali.~
1889 15| anco~pure non cercate, o finte del tutto.~Notava nell’istoria
1890 14| sono stato liberale di quel~finto, che vi ho messo nelle vene.
1891 18| loro in età provetta.~Il fior degli anni, se bene e il
1892 12| degli uomini è assegnato al~fiorire, pochi istanti alla maturità
1893 4 | cioè a dire~di Apuleio, del Firenzuola e del Macchiavelli; tutte
1894 15| meglio riportare applausi che~fischiate; e il commediante male instrutto
1895 10| lo provi, con ragioni o fisiche o metafisiche o di qualunque~
1896 12| nerissimi; la quale guardavalo fissamente;~e stata così un buono spazio
1897 24| Che v’ho a dire? io aveva fitta in capo questa pazzia, che
1898 22| il fato e la~fortuna ci flagellano di continuo sanguinosamente,
1899 3 | delle infreddature, delle flussioni di ogni~sorta, delle febbri
1900 21| perché i poeti, ora con una fola, ora~con un’altra, dando
1901 5 | per li folletti.~Gnomo. Tu folleggi veramente, se parli sul
1902 22| rimote dalla ragione,~e si fondano in qualche inganno e in
1903 1 | cielo. Impose a Mercurio che fondasse le prime città, e distinguesse
1904 24| fossero le~più vere o le più fondate del mondo. Io per me, come
1905 1 | Giove tra gli uomini~quando fondò e dispose le prime repubbliche;
1906 16| cima di un monte o di una foresta, o cosa tale, non capiremo
1907 18| strepito di fiere per le~foreste, né canto di uccelli per
1908 3 | che io v’appicco per li fori;~abbruciacchiare le carni
1909 19| essa altresì le distrugge, formando della materia loro nuove
1910 9 | aveva fatto e adoperato a formare i primi uomini, aggiuntavi
1911 11| vanità e miseria; torna a formarsi e quasi~crearsi il mondo
1912 1 | il qual genere avevano formato con singolare studio a~maravigliosa
1913 19| non la materia loro, si formeranno~di questa nuove creature,
1914 9 | sciaguari, alle scimmie, a’ formichieri, a’ cerigoni,~alle aquile,
1915 9 | debbe avere adoperato quando~formò il primo asino o la prima
1916 1 | innanzi~furono costretti a fornirsi, e con molte industrie riparare
1917 19| traforata nel mezzo. Il~qual foro ampliandosi a cerchio di
1918 1 | vince per sé qualunque più fortunata condizione fosse in alcun~
1919 24| natura non va a salti, e che forzando la natura, non si fanno
1920 22| quali (quando non sieno~forzate dagli uomini o sviate) operano
1921 9 | popolo, adunato intorno a una fossa colma di~legne: sull’orlo
1922 4 | infastidire l’amico e muoverlo a fracassarla. L’inventore di questa~macchina
1923 24| Verissimo. E di più vi dico francamente, ch’io non mi sottometto
1924 13| notabili di un filosofo francese; il quale in sostanza, discorrendo
1925 3 | alla costumatezza, e in Francia non si usi di parlare per~
1926 11| di favellarle molto più franco e spedito che~non ti venne
1927 13| grandi, quanti ostacoli si frappongano, siccome all’acquisto della
1928 13| varie difficoltà che si frappongono al~conseguimento della gloria
1929 13| d’un impedimento si può frapporre~anco a questi pochi, che
1930 11| intervalli~della vita umana frapposti ai piaceri e ai dispiaceri,
1931 9 | io conchiudo che se tuo~fratello Epimeteo recava ai giudici
1932 20| vedete, in età naturalmente fredda, né forse anco tepida; non
1933 24| venturo farà un~bellissimo frego sopra l’immensa bibliografia
1934 15| recano stupidità, delirio, frenesia, furore, scempiaggine, cento
1935 22| generalità si richiederebbe altro freno che della sola~legge; non
1936 12| Ben potevi pensare che io frequentassi specialmente queste parti;
1937 15| somministrata~dall’occasione. Ma non frequentava, come Socrate, le botteghe
1938 12| il sospetto degl’incendi, frequentissimi negli alberghi, come sono
1939 16| con quelle coccole rosse e~fresche. Anche gli stormi degli
1940 21| lati continuamente; con una fretta, una faccenda,~una furia
1941 13| sono quasi~tutti i moderni, frettolosamente, e rimoti da qualunque perfezione;
1942 13| grado, allo svagamento, alla frivolezza e alla vanità, rarissime
1943 15| astengono dagli ornamenti frivoli in sé, o che non fanno a
1944 13| eziandio dopo la morte, è frodato al tutto dell’onore che
1945 1 | particolare sono puniti i frodolenti e gl’ingiusti e i dispregiatori~
1946 2 | una cometa, come con una~fromba, pigliandola per la coda,
1947 9 | scintilla appigliandosi a quelle fronde secche, vi~mettesse il fuoco.
1948 3 | che sono semenze che non fruttano; adesso hai terreni al sole;
1949 21| terra non porterà più i suoi frutti. E così, in~capo a pochi
1950 13| tutto questo riesce meno fruttuosa a chi la possiede.~Non ti
1951 9 | del~tempo al fuoco della fucina con gran fatica e sudore,
1952 12| medesimo. Io sono quella che tu fuggi.~Islandese. La Natura?~Natura.
1953 12| occulta con volontà vera di fuggirli o di occultarsi; ma che
1954 12| che era che ti moveva a~fuggirmi?~Islandese. Tu dei sapere
1955 12| vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi~tutto il tempo della
1956 18| ciascun giorno, è brevissima~e fuggitiva; e prestamente anche il
1957 22| lecito, in guisa di servo fuggitivo, sottrarsi di propria autorità
1958 20| Io, senza odiarlo, avrei~fuggito più lui che gli altri, ammoniti
1959 22| tempo, così calamitosa e funesta alla specie umana, come
1960 7 | non puoi,~spogliata delle funeste doti che mi nobilitano,
1961 17| Dante, il Tasso; la quale è funestissima dote, e principio di sollecitudini
1962 21| da tutte le bande, come funghi.~Sole. E tu le lascerai
1963 21| lume, che tengano i loro fuochi accesi, o provveggano~in
1964 9 | collegio~delle Muse diede fuora in istampa, e fece appiccare
1965 5 | vadano macchinando~questi furfanti degli uomini; perché ne
1966 13| accuratamente~o la Gerusalemme o il Furioso, ignorando in tutto o in
1967 15| stupidità, delirio, frenesia, furore, scempiaggine, cento altri
1968 12| stagioni tranquille~dagli altri furori dell’aria. Tal volta io
1969 15| quale era stato fatto un furto di pochi danari, disse,
1970 24| di credenze false, così gagliarde e ferme, come se fossero
1971 2 | tuo modo; perché tu sei gagliardo~e coll’arme, e io disarmato
1972 16| che andava in sul mare a galla,~e mostra essere tagliata
1973 14| cantano di mezza notte come galli? In verità che~io sudo freddo,
1974 9 | Momo. Come si mangia la gallina dopo mangiate le uova.~Selvaggio.
1975 3 | corri, io vo meglio che di galoppo; e a stare in un luogo,
1976 12| che intervenne a Vasco di Gama nel passare il Capo di Buona
1977 1 | nazioni e lingue, ponendo gara e discordia tra loro; e
1978 2 | non vale, perché ci tira garbino al solito, e la palla piglia
1979 1 | insanabile miseria che la gastiga, non curano le singolari
1980 22| futuro, e dallo spavento dei gastighi. Così per le tue dottrine~
1981 9 | come è quella che fa il gatto al topo: sicché,~per non
1982 22| fine coloro ai quali in generalità si richiederebbe altro freno
1983 20| opinioni, benché false, che generano atti e pensieri nobili,
1984 14| altri precedenti non può generare dolore perché il dolore
1985 22| e stando la infelicità generata dall’alterazione~nostra,
1986 9 | insolito, e non per averli generati a quest’uso. Avverti eziandio,~
1987 1 | gentili delle persone più generose e magnanime; e~quivi siede
1988 22| figliuoli, dei fratelli, dei genitori, della moglie; delle persone
1989 4 | PRIMVM DESINET AC TOTO SVRGET GENS AVREA MVNDO.~La terza macchina
1990 16| giudizio mio, ma di molti geografi,~astronomi e navigatori
1991 5 | Folletto. Tu che sei maestro in geologia, dovresti sapere che il
1992 13| Descartes al suo tempo, nella geometria,~la quale egli amplificò
1993 13| certezza conforme o simile alla geometrica;~non fu mai potuta, se pure
1994 15| sulla fine del secondo delle Georgiche. Dove il poeta,~contro l’
1995 13| leggesse accuratamente~o la Gerusalemme o il Furioso, ignorando
1996 21| morranno tutti al buio, ghiacciati come pezzi di cristallo
1997 9 | e morto; e accanto a lui giacere due~fanciullini, medesimamente
1998 15| fianco, e mutar luogo e giacitura a ogni poco;~e dura così
1999 2 | adoperiamo Mercurio ed io per giocare in casa di Giove o nell’
2000 4 | macchina si~e veduta che giocava agli scacchi per sé medesima.
2001 14| Figliuoli, a che giuoco giochiamo? non vi ricordate di essere
2002 17| tornano fuori cantando e giocolando gli uni cogli altri. Similmente
2003 1 | massime in alcun tempo, quasi gioconda, si mantenne per beneficio~
2004 18| nella sua mente aspettative~gioconde, e pensieri dolci. Ma pochi
2005 13| frutto, riescono gratissime e giocondissime, per lunghe che sieno; ed
2006 1 | ciascuna parte della vita~giornaliera, o per l’assuefazione o
2007 12| ossa. Lascio i pericoli giornalieri,~sempre imminenti all’uomo,
2008 15| corpo, che per l’addietro, giovando all’immaginativa, ed alla
2009 13| maggior profitto che possono, giovandosi di~quello a muovere per
2010 12| azioni, per dilettarvi~o giovarvi. E finalmente, se anche
2011 3 | saria~conveniente che tu mi giovassi in qualche modo a fare le
2012 20| attentamente, non possono essere~giovati anche per mezz’ora, né molto
2013 20| potesse giovare, io~penso che gioverebbero massimamente i poetici:
2014 20| Eleandro. Consento che non si giovi, e stimo che non si noccia.
2015 13| ricordo del tempo della mia giovinezza; quando io leggendo i poemi
2016 8 | uomini un altro pianeta da girartisi intorno, che~sia composto
2017 8 | intorno al quale odo che giri il nostro sole.~Terra. Veramente,
2018 22| non la utilità propria; si gitta, per~così dire, dietro alle
2019 2 | che nel passare venisse gittando mazzolini di~raggi e pallottoline
2020 16| che gli~amanti infelici, gittandosi dal sasso di Santa Maura (
2021 10| sceverandole, aver facoltà di gittar via tutte le nere, e~detrarle
2022 3 | tu fino da principio ti gittasti alle persone e al sangue;~
2023 9 | dipinto, scolpito, inciso, gittato,~figurato in qualunque modo
2024 1 | Dei fu~mostrato loro, e gittatosele dopo le spalle, restaurarono
2025 10| infelice della loro vita, gittavano in un turcasso una~pietruzza