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Giacomo Leopardi
Operette morali

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
isso-nicco | nimic-prege | pregh-rinte | rintr-soffr | sofis-tribo | tride-zoppi

                                                grassetto = Testo principale
     Capitolo                                   grigio = Testo di commento
2526 15| che alla~giornata dell’Isso, Dario collocò i soldati 2527 24| perché la società umana non istà mai ferma, né mai verrà~ 2528 9 | delle Muse diede fuora in istampa, e fece appiccare nei luoghi 2529 3 | le carni degli uomini con istampe roventi che io fo che essi~ 2530 2 | degli uomini? Ma tu non istare a perder più tempo,~e corri 2531 5 | quando saremo vecchissimi non istaremo~aspettando la morte di giorno 2532 15| finte del tutto.~Notava nell’istoria che scrisse Arriano delle 2533 15| placida e moderata, non istraordinaria, non viva; o pure, ed anco 2534 22| continuo sanguinosamente, con istrazio nostro e dolore inestimabile:~ 2535 24| e non si sparpaglia. L’istruzione superficiale~può essere, 2536 11| occupata da altro e non isvagata, mi si viene accostumando 2537 21| come gli oscuri, le sono~iti rotolandosi di sopra e di 2538 | IV 2539 | ivi 2540 | IX 2541 3 | sforacchiare quando orecchi,~quando labbra e nasi, e stracciarli colle 2542 12| dimorare~una cella tutta lacera e rovinosa, dove io fossi 2543 12| pungi ora ci percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi o 2544 13| umani, le più dannose e lacrimevoli a chi le riceve. Ma ricevute~ 2545 15| portato avaramente ancora coi ladri.~Di un calcolatore, che 2546 5 | aveva nascosta e sepolta laggiù per modo di burla, volendo 2547 21| sono per~andare a tutti i laghi e a tutti i pantani che 2548 21| sole uscì fuori da un certo lago,~che chiamano di Titicaca. 2549 20| mettermene~a sospirare, lagrimare e stridere insieme cogli 2550 22| vile, che si~trascorra a lagrime smoderate, ad atti non degni 2551 4 | Cicerone e della Marchesa di Lambert sopra l’amicizia. L’Accademia 2552 24| credetti che le~mie voci lamentevoli, per essere i mali comuni, 2553 15| quale finito che ha quel suo~lamento miserabile, Achille si pone 2554 8 | da Orfeo sino al De la Lande? Ma io~per quanto mi sforzi 2555 18| se sotto~l’astro diurno, languendo per la terra in profondissima 2556 3 | difendersi le spalle coi panni lani e il petto con quei di tela, 2557 5 | fossero, come dire, moccoli da lanterna~piantati lassù nell’alto 2558 12| interviene ordinariamente ai Lapponi nella loro patria. Dal sole 2559 8 | province sono fornite di strade~larghe e nette; e che tu sei coltivata: 2560 1 | termini certi, e non così larghi che fossero incomprensibili 2561 17| fanciullesca; la~quale si è larghissima fonte di pensieri ameni 2562 24| di cose,~ma ricchissimo e larghissimo di parole: che sempre fu 2563 14| Vivemmo: e qual di paurosa larva,~E di sudato sogno,~A lattante 2564 10| basterebbe a riempierli,~o vi lascerebbe piccoli vani; laddove ella 2565 6 | esso è per~durare, io non lascerò di essere infelice.~Farfarello. 2566 2 | dormano~come prima.~Atlante. Lasciamela per tutte le corna dello 2567 21| vede ancora.~Ora ultima. Lasciami dire. Il giorno non è per 2568 20| ragionamento infinito.~Eleandro. Lasciamoli da parte per ora: e tornando 2569 15| non ti si dilegua dinanzi lasciandoti, in cambio di sé, la~immagine 2570 13| potrai ricorrere, intendo di lasciarle da parte. Né anche ho in~ 2571 14| che~io non sono disposto a lasciarmi succhiare il mio, come vi 2572 3 | prometto, quando io muoia, di lasciarti tutta la mia roba, e rimanti 2573 11| immagine che il sonno gliene ha lasciata impressa, e che il vero, 2574 1 | di lunghissimo intervallo lasciate addietro le malvagità vendicate 2575 13| tempo ricco delle scritture lasciateci di mano in mano~da tanti 2576 13| altri luoghi. Ma se io li lasciava venire in dubbio che la~ 2577 15| in ciascuna commedia.~Non lasciò scritta cosa alcuna di filosofia, 2578 5 | moccoli da lanterna~piantati lassù nell’alto a uso di far lume 2579 21| di sopra e di sotto e ai lati continuamente; con una fretta, 2580 15| Virgilio: del quale nella Vita latina che porta il nome di Donato 2581 20| si ridono di chi scrive latino al presente, che nessuno 2582 14| larva,~E di sudato sogno,~A lattante fanciullo erra nell’alma~ 2583 21| minutissima stelluzza della via lattea, che non abbia il~suo. Ma 2584 17| ungerla, o in acqua per lavarla, o in fascia, che ella se 2585 21| suoi bei cavalli, che~si lavavano alla marina: e per lasciare 2586 17| artificiale:~come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante 2587 24| meno, ma tutti grandissimo lavoro. Leggiamo questi prima, 2588 10| pesci; ai quali la dona il~Leeuwenhoek, purché non sieno mangiati 2589 20| quali, in caso ancora che leggano attentamente, non possono 2590 13| sé li disprezzano; perché leggendoli, e conoscendoli ancora per 2591 15| cosa alcuna.~Similmente, leggendosi nelle dette Vite come Socrate 2592 15| sarebbero gravi, ora ti sono leggeri.~Dicendo un altro: se questo 2593 15| altri che ho, mi sarebbero leggerissimi a sopportare; rispose: anzi 2594 13| posterità, sono quelli~che in leggerla godono meno di tutti gli 2595 24| tempo che non~ne bisogna a leggerli, vedete bene che, siccome 2596 13| Similmente dico, che chiunque leggesse accuratamente~o la Gerusalemme 2597 13| alcun’immagine sublime o leggiadra.~Perciocché poche cose sono 2598 13| per cosi dire) è vago e~leggiadramente indefinito, siccome nella 2599 17| verdi, delle vedute aperte e leggiadre, dei soli splendidi, delle 2600 24| masse (per usare questa leggiadrissima parola moderna) paragonate~ 2601 17| quello che pare ameno e leggiadro a noi, quello pare~anche 2602 24| tutti grandissimo lavoro. Leggiamo questi prima, perché la~ 2603 13| fisico, matematico, medico, legista, teologo e perito di tutte 2604 9 | intorno a una fossa colma di~legne: sull’orlo della quale, 2605 13| il Descartes, Galileo, il Leibnitz, il Newton, il Vico,~in 2606 9 | concederei similmente al Leibnizio che il mondo presente~fosse 2607 19| quantunque ciò~accada troppo più lentamente di quello che si richiederebbe 2608 14| sciolto,~E l’età vote e lente~Senza tedio consuma.~Vivemmo: 2609 1 | in questa disperazione e~lentezza non potranno fuggire che 2610 11| il tuo tempo non è più lento a correre in questa carcere, 2611 11| potess’io rivedere la mia Leonora. Ogni volta che ella mi 2612 17| fuori: eccetto che delle~lepri si dice che la notte, ai 2613 14| interrotte, o per sonno o per letargo o per sincope o per~qualunque 2614 20| stima di quella poesia che letta e meditata,~non lascia al 2615 13| sarebbero eccitati dalle cose lette. Così, per le stesse o simili 2616 18| cartapecora antica, scritto in~lettera ebraica, e in lingua tra 2617 13| compiuta bontà delle opere letterarie. Col progresso degli~anni, 2618 13| presente numero di nazioni letterate, in questa eccessiva~copia 2619 11| intagliata in~su’ piedi delle lettiere. Così, non trovando mai 2620 18| intitolato, Scir detarnegòl bara letzafra, cioè Cantico mattutino 2621 3 | da per tutto. Ma in somma levamiti d’attorno.~Moda. Via, per 2622 8 | salite in luoghi altissimi, e levandosi~sulle punte de’ piedi, e 2623 21| sua, guardando in cielo a levante, per~mezzo d’un cannoncello 2624 22| par che c’insegni che il levarci dal mondo~di mera volontà 2625 22| Porfirio entrato in pensiero di levarmi di vita, Plotino se ne avvide:~ 2626 14| vivi, come ai morti; e però levatevi di casa mia. Se è~vero quel 2627 24| a chi sia~dottissimo. E, levati i casi fortuiti, solo chi 2628 21| così~lunga; ella senza più, levatolo su di peso, se lo gitterà 2629 12| che un fierissimo vento,~levatosi mentre che l’Islandese parlava, 2630 8 | che di tanto in tanto io levo~a te la luce del sole, e 2631 9 | sue proprie fatture, si levò subito a volo; e seco similmente~ 2632 13| possa ricevere dalla~lunga lezione un lungo diletto. In tal 2633 22| cirenaico, recitare quelle sue lezioni della miseria della vita; 2634 11| coricarsi solevano orare e far libazione a Mercurio conduttore dei 2635 12| molestia~degli uomini mi liberai facilmente, separandomi 2636 13| mezzo della misericordia la liberalità degli uomini; così la mia~ 2637 22| stato, non ci possiamo anco liberare altrimenti, che~colla morte. 2638 15| evitare, il mantenere o liberarsene; e~non riponendo la beatitudine 2639 22| le menti nostre esserne liberate mai, tu hai recati per sempre 2640 15| Melisso pure grammatico, liberto di Mecenate, che~egli fu 2641 19| forse ancora si trova, nella libreria~dei monaci del monte Athos. 2642 5 | ravvalorate le leggi di Licurgo, che~gli pare il meno credibile.~ 2643 16| questi giorni? Forse più lietamente? o non saremmo~anzi in qualche 2644 17| nei moti e nell’aspetto lietissimi; e non da altro~procede 2645 12| ufficio tuo, se non tenermi lieto e contento in questo tuo 2646 8 | Fabricio, che vedeva~meglio di Linceo, ne scoperse una volta certi, 2647 12| Affrica, e passando sotto la linea~equinoziale in un luogo 2648 4 | già non debbe essere così linguacciuta come il pappagallo di Nevers 2649 11| hai conosciuto? In qualche liquore generoso.~ 2650 3 | petrarcheggia come fosse un lirico italiano del cinque o dell’ 2651 3 | con tutta la testa e le lische. Queste cose, che non sono~ 2652 21| vorranno più restarsene così~lisci, semplici e disadorni, così 2653 3 | Passato è già più che ‘lmillesimanno che sono finiti i tempi 2654 13| Mallebranche? e la stessa opera del Locke, se i progressi della scienza 2655 13| lodiamo? se pure oggi si lodano quelli che sono lodevoli 2656 13| che la posterità sia per lodar sempre quei modi dello scrivere~ 2657 13| estimatori, ed atti a poter lodarlo secondo il merito,~se non 2658 13| potere ammirarti e saper lodarti degnamente, quando tu con~ 2659 15| non ardisco dire; ma più lodati,~sì bene. Anzi hai da sapere 2660 15| il genere encomiastico o lodativo,~ruppe il proposito; e indi 2661 15| che oggidì, qualora ti è lodato~alcuno, o vituperato, di 2662 13| numero de’ suoi lettori e lodatori non iscorge ne’~poemi suoi 2663 15| battaglia.~Non riprendeva, anzi lodava ed amava, che gli scrittori 2664 17| e rallegrare; però molto lodevolmente la natura provvide~che il 2665 13| modi dello scrivere~che noi lodiamo? se pure oggi si lodano 2666 15| due parole, ricordava la logica; disse: questi è propriamente 2667 15| alla greca; cioè un animale logico.~Vicino a morte, compose 2668 15| sapienza, non si va sempre logorando~e scemando dalla giovanezza 2669 13| verissima di un autore nostro lombardo;~dico dell’autore del Cortegiano: 2670 1 | molestissimamente la sua lontananza. Quando viene in sulla terra,~ 2671 21| di creaturine invisibili, lontane da me i milioni delle miglia, 2672 9 | lontana di qua?~Selvaggio. Lontanissima: tanto che tra le loro case 2673 4 | Alberto magno, la quale~eraloquace, che perciò san Tommaso 2674 15| eloquenti, l’apologia che~Lorenzino dei Medici scrisse per giustificazione 2675 13| potuta prevalere a quella di Lucano. Vedi che la moltitudine 2676 21| Andranno a caccia delle lucciole, e di quei vermicciuoli 2677 17| fertili, delle acque pure e lucenti, del paese bello.~Nelle 2678 21| dover poi~mantenere le loro lucerne, o provvedere tante candele 2679 5 | tengo per fermo che anche le lucertole e i moscherini si credano 2680 9 | immaginava~seco stesso una nuova Lucrezia o nuova Virginia, o qualche 2681 12| vicino il tempo amaro e~lugubre della vecchiezza; vero e 2682 8 | vengo mirando, a uso di lumacone; non arrivo a~scoprire in 2683 14| viver nostro: ma da tema è lunge~Il rimembrar. Che fummo?~ 2684 12| continuo, dal quinto suo lustro in , con un tristissimo 2685 1 | che seguitarono tutti quei luttuosi effetti che egli avea preveduto. 2686 24| Alessandro netta da ogni macchia, dall’altro di morir oggi, 2687 13| di riputazione grande, e macchiate di qualche~difetto piccolo, 2688 20| proposito; e trovandomi sempre o macchiato o capace degli stessi difetti, 2689 4 | Apuleio, del Firenzuola e del Macchiavelli; tutte le quali robe pervennero 2690 5 | raccapezzare che diamine si vadano macchinando~questi furfanti degli uomini; 2691 12| due~leoni, così rifiniti e maceri dall’inedia, che appena 2692 21| carrucola da pozzo, o~come una macina; senza mutar luogo però. 2693 15| conversare, molta acutezza e maestria per~iscorgere i nostri pregi 2694 5 | dici.~Folletto. Tu che sei maestro in geologia, dovresti sapere 2695 17| eccedono tutti gli altri, e che maggioreggiano tra le~loro potenze, essendo 2696 13| suo pregio e d’ogni suo magistero; tuttavia~tengo per certo 2697 1 | prenderebbe; tanto è da natura magnanimo e~mansueto. Oltre che gl’ 2698 15| alcuno che del goderle si magnifici o pavoneggi? disse: caro 2699 7 | impossibile o sommamente malagevole di apprendere o di~porre 2700 21| voglia; non ostante ogni malagevolezza e ogni altra considerazione, 2701 22| acerbi del corpo; non sono malagevoli da tollerare; massime ad 2702 13| I quali ostacoli, sempre malagevolissimi a~superare, spesso insuperabili, 2703 21| ho inteso: la prima Ora è malata; e da questo è che il giorno 2704 24| malattia, non so: so che, malato o sano, calpesto la vigliaccheria~ 2705 12| incorrere in~molte e diverse malattie: delle quali alcune mi hanno 2706 15| risponde~ai motti e alle maldicenze di quelli di Antiochia contro 2707 1 | genio riportò più fiere maledizioni e più grave odio da coloro 2708 22| stata assai meno inimica e malefica, che non siamo stati noi~ 2709 7 | abbi piuttosto in ira e malevolenza maggiore~che non mi avranno 2710 15| zoppa, raggiunge però il malfattore, se egli è zoppo.~Viaggiando 2711 20| parlate, al solito vostro, malignamente, e in modo che date ad intendere~ 2712 9 | come accade a molti, di malissima~voglia, e non avendo letto 2713 13| difficoltà~che nascono dalla malizia degli uomini, essendone 2714 13| chi si cura di quello del~Mallebranche? e la stessa opera del Locke, 2715 15| infinite cose~crudeli o malvage; e spessissimo hanno apparenza 2716 15| per buono; male, se per malvagio.~Negava che alcuno a questi 2717 13| qualità e mille pregi o mancamenti, appena, e forse in niun 2718 15| dimenticare al tutto, per mancamento di esercizio, quello che 2719 19| mondi si componevano, e mancate quelle relazioni e quegli 2720 13| essendo~per alcun accidente manchevoli o mal disposti di qualche 2721 3 | che altrimenti, come anche mandarli meglio ad esecuzione.~Morte. 2722 9 | a parte del concorso con mandarvi il modello di terra che~ 2723 23| vita così, come Dio me la mandasse, senz’altri patti.~Passeggere. 2724 21| belle è necessario che sieno mandate a male, volendo stabilire 2725 7 | descritti da molti, e da altri mandati a memoria~con grande studio, 2726 21| andrai ~in Terra; o pure vi manderai l’una delle tue compagne, 2727 15| conoscere che oggidì l’uso, il maneggio, e la~potestà delle cose, 2728 9 | Prometeo. Dici tu da senno? mangi tu la tua carne propria?~ 2729 5 | parte navigando, parte mangiandosi l’un l’altro,~parte ammazzandosi 2730 9 | non si trova; rarissimi~si mangiano alcun loro simile; e molto 2731 9 | altri figliuoli, penso di mangiarla presto.~Momo. Come si mangia 2732 9 | quando de’ loro figliuoli, e mangiarli? Ma invecchiati che~saranno, 2733 12| appena ebbero la forza di mangiarsi~quell’Islandese; come fecero; 2734 9 | nutrirlo.~Prometeo. Per uso di mangiartelo?~Selvaggio. Che maraviglia? 2735 9 | si mangia la gallina dopo mangiate le uova.~Selvaggio. E l’ 2736 10| Leeuwenhoek, purché non sieno mangiati dagli uomini o dalle balene; 2737 9 | sicché,~per non essere mangiato dalle sue proprie fatture, 2738 9 | abbrucino da se stessi, e non~mangino i figliuoli propri: quando 2739 8 | gli sdrucciolò dentro alla manica? Come stai~volentieri in 2740 1 | immortali,~che più chiaramente manifestandosi, appaiono più venerandi, 2741 1 | tanta miseria umana quanta manifestavasi dagli effetti, dubitavano~ 2742 4 | non tanto per le comodità manifeste che ne~risultano, quanto 2743 13| dello scrivere, io m’avveggo~manifestissimamente che egli, nell’intimo de’ 2744 22| altro che un semplice e un manifestissimo errore,~per dir così, di 2745 6 | troveranno nella città di Manoa quando sarà~scoperta?~Malambruno. 2746 1 | intendimento di rompere e mansuefare la ferocia degli uomini, 2747 1 | è da natura magnanimo e~mansueto. Oltre che gl’immortali, 2748 2 | così leggero, che questo mantello che porto per custodirmi~ 2749 15| passato un anno, nel quale,~mantenendo il proposito fatto, non 2750 12| di piacere, io non poteva mantenermi~però senza patimento: perché 2751 13| scrittori, sia venuto e mantengasi in questa sommità~di gloria. 2752 12| io~questa villa per te? o mantengo io questi miei figliuoli, 2753 1 | tempo, quasi gioconda, si mantenne per beneficio~loro mediocremente 2754 24| di vedere strappato ogni manto alla coperta e~misteriosa 2755 24| enciclopedie portatili, i manuali, e le tante belle~creazioni 2756 8 | Inglesi, di cacio fresco? che~Maometto un giorno, o una notte che 2757 16| sugli ultimi confini del mar navigabile. Ma voglio solamente~ 2758 1 | considerare il cielo e la terra, maravigliandosene~sopra modo e riputando l’ 2759 1 | signora della gente umana.~E maravigliandosi gli altri Dei di questo 2760 13| libro in libro, e in fine si maravigliano i più di loro, come altri 2761 24| Sicché tornai di nuovo a~maravigliarmi: e così tra la maraviglia 2762 17| vaghezza dei luoghi. E non è da maravigliarsene: perocché~non sono dilettati 2763 1 | facilmente dire~quanto si maravigliassero che i loro doni fossero 2764 22| prospera. E più volte mi~sono maravigliato che in nessun luogo si vegga 2765 16| degli antichi circa alle maraviglie del mondo sconosciuto, e 2766 8 | figliuoli: sicché non ti maraviglierai di sentirmi~parlare. Dunque, 2767 13| la quale egli amplificò maravigliosamente, coll’adattarvi l’algebra 2768 18| ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che furono famosissimi~ 2769 15| maravigliosa, ma nel fine maravigliosissima, dove l’oratore introduce 2770 15| qualche volta v’incorrono.~Maraviglioso potere è quel della moda: 2771 15| Plutarco, che è trasportato da Marcello Adriani giovane in queste~ 2772 4 | trattati di Cicerone e della Marchesa di Lambert sopra l’amicizia. 2773 2 | porre. Ma poi veduto che non marciva, mi risolsi che di animale 2774 16| forma, non mi paiono dei marittimi. In somma~tutti questi segni 2775 20| strano: ma che tutti vadano mascherati~con una stessa forma di 2776 8 | pozzo? Sei tu femmina o maschio? perché anticamente ne fu 2777 19| virtù attrattiva della sua massa e del suo centro, sia ritenuto, 2778 18| in tempo, ovvero tutte le mattine; o fosse~cantato una volta 2779 18| contrario,~il principio del mattino somiglia alla giovanezza: 2780 11| del palco, considerare il mattonato del pavimento, trastullarmi 2781 18| bara letzafra, cioè Cantico mattutino del gallo~silvestre: il 2782 13| a’ suoi trovati, e quasi maturarli. Se non che forse~qualcuno 2783 13| che non sono gli uomini maturi~o vecchi. Ma da altro canto 2784 12| fiorire, pochi istanti alla maturità e perfezione, tutto il rimanente 2785 10| la vita,~come propone il Maupertuis, io vorrei che la potessimo 2786 16| gittandosi dal sasso di Santa Maura (che allora si diceva di 2787 12| edificò un~superbissimo mausoleo di sabbia: sotto il quale 2788 2 | passare venisse gittando mazzolini di~raggi e pallottoline 2789 4 | procedono e vivono forse più~meccanicamente di tutti i passati, ma eziandio 2790 15| pure grammatico, liberto di Mecenate, che~egli fu nel favellare 2791 | mediante 2792 13| filosofo, fisico, matematico, medico, legista, teologo e perito 2793 1 | mantenne per beneficio~loro mediocremente facile e tollerabile.~Le 2794 13| col molto rileggerli~e meditarli, viene pur fatto di scoprirvi. 2795 20| quella poesia che letta e meditata,~non lascia al lettore nell’ 2796 13| salissi col sapere e colla meditazione a tanta altezza, che ti 2797 15| riferito coll’autorità di Melisso pure grammatico, liberto 2798 15| e dall’imbecillità delle membra; cose per altro più~conducenti 2799 14| o con qualche~muscolo o membrana, che di necessità si abbia 2800 15| XV DETTI MEMORABILI DI FILIPPO OTTONIERI~Capitolo 2801 1 | le sue promesse, non che~menare in terra la Verità? Sicché 2802 11| conduttore dei sogni, acciò ne~menasse loro di quei lieti; l’immagine 2803 9 | Ifigenie, de’ Codri, de’ Menecei, dei Curzi e dei Deci,~che 2804 4 | si legge della statua di Mennone e della testa fabbricata 2805 22| in un subito, per cagioni menomissime e appena possibili a~notare; 2806 9 | sgorgarono per~invidia sulle mense troiane. Ma coloro, più 2807 7 | degli animali bruti, che tu menzionavi, è per avventura alcuno 2808 22| il levarci dal mondo~di mera volontà nostra, non sia 2809 15| giovani, danneggiava~molto il mercato che fanno quei popoli delle 2810 24| Io per me, come l’Europa meridionale ride dei~mariti innamorati 2811 13| fama sia più difficile~a meritare, che quella di egregio poeta 2812 13| stessa immensa difficoltà di meritarle, tolgano pregio e fede a 2813 3 | caso che pure alcuno la meritasse. Di modo che al presente,~ 2814 1 | effetto, parve loro che meritassero poca fede, e contentarsi 2815 13| tenuti in quel conto che meriterebbero; anzi spessissime~volte 2816 9 | ricompense proposte ai più meritevoli, fu aggiudicato questo~premio, 2817 1 | principalmente due. L’una mescere la loro vita di mali veri; 2818 5 | sapere a quanti siamo del mese, perché non si stamperanno~ 2819 12| e tutte per più giorni o mesi mi hanno oppresso il corpo 2820 13| opinioni di quel grande, e messe a riscontro con quelle de’ 2821 20| moda antica, si sono pur messi a dirne bene, al~contrario 2822 9 | porta di una casa privata, messisi~tra la folla, entrarono 2823 5 | ha~cavato via la benda, e messosi gli occhiali e appiccato 2824 13| dal grande immaginato, fa mestieri credere~che vi abbia nella 2825 10| con ragioni o fisiche o metafisiche o di qualunque~disciplina. 2826 15| proprio dei soli fisici o metafisici; onde egli per quelle sue 2827 13| avere, abbondasse di questi metalli,~non sarebbe più ricco degli 2828 4 | faccia l’araba fenice del Metastasio posata sopra una pianta~ 2829 13| accumulate, come sono, nelle metropoli: dove gli uomini, parte 2830 10| ne contento.~Però senza metter mano al microscopio, giudico 2831 11| ella~guardandoti fisso, ti metterà nell’animo una dolcezza 2832 22| senza altro pensiero di noi, metterci in abbandono. Viviamo, Porfirio 2833 9 | gli fosse stato lecito di metterla per insegna fuori della 2834 20| dei mali comuni; che il mettermene~a sospirare, lagrimare e 2835 24| più che leggere, allora metterò mano ai libri improvvisati. 2836 5 | cose del mondo senza più mettervi le~mani; non si trova più 2837 9 | quelle fronde secche, vi~mettesse il fuoco. Minerva disse 2838 13| scultore, musico; di essere mezzanamente versato anche in una~sola 2839 15| suona: i giovani fanno, i~mezzani consultano, i vecchi desiderano; 2840 10| Però senza metter mano al microscopio, giudico che la vita sia 2841 3 | ancorché tu non le abbi mietute, anzi subito che elle nascono. 2842 15| sopportasse di rispondere~a un migliaio di domande continuate, e 2843 24| specie umana vada ogni giorno migliorando?~Tristano. Sì certo. E’ 2844 15| hanno disegni e speranze di migliorar condizione in qualche maniera. 2845 20| quel che ella è, come e già migliorata indicibilmente da quello 2846 15| altra parte,~che i popoli migliorino allontanandosi dal loro 2847 15| vede in particolare nella Miloniana,~tutta maravigliosa, ma 2848 7 | accadde a un altro chiamato Milton, tu sarai celebrata~e levata 2849 12| di terra, i ruggiti e le minacce del monte Ecla,~il sospetto 2850 12| che ora c’insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci~pungi 2851 12| villaneggiare, schernire, minacciare e battere da’ suoi figliuoli 2852 24| cinquant’anni, quanti mi sono~minacciati dalla natura. Al solo pensiero 2853 22| effetto le immaginazioni minacciose, e le~opinioni triste di 2854 8 | stai~volentieri in cima dei minareti? Che ti pare della festa 2855 14| ma ridotta a cosa tanto minima, che ella manca e si annulla,~ 2856 15| e sogliono pascere delle~minime, e anco da poi che sono 2857 21| attendessero chi ad un ministero e chi a un altro.~Sicché, 2858 15| furono solamente stimoli e ministri del mal volere o del male 2859 22| e i giusti; se quel tuo~Minosse e quello Eaco e Radamanto, 2860 8 | pochi anni, io veggo spiare minutamente ogni tuo sito, ricavare 2861 5 | piede, o per essere tanto minute che essi in qualsivoglia~ 2862 21| maniera che non ci sarà una minutissima stelluzza della via lattea, 2863 13| disposti alle commozioni~mirabili di quell’arte, e meno, per 2864 13| elle furono al suo tempo mirabilissime; né forse migliori, né più 2865 3 | principio del mondo.~Morte. Gran miracolo, che tu non abbi fatto quello 2866 24| privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente il deserto 2867 11| assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono 2868 13| elmo in mano, intenta a mirarlo, con dimostrazione di compiacersene,~ 2869 17| trasformare in ispecchio per esser~mirato continuamente da quella 2870 13| quasi~levato alto il capo, mirava di continuo alla posterità 2871 13| filosofo, alle quali tu~miri principalmente, nessuna 2872 20| di acquistar fama dalla misantropia, come~Timone: desiderio 2873 1 | valli e nelle spelonche, e mise nelle selve uno~strepito 2874 13| muovere per mezzo della misericordia la liberalità degli uomini; 2875 15| essere zoppo, commesso~il misfatto, non era potuto fuggire; 2876 15| la diceria che s’intitola Misopogone, cioè contro alla barba; 2877 15| diceva essere congiunta e mista alla forza una sorta di 2878 24| ogni manto alla coperta e~misteriosa crudeltà del destino umano. 2879 13| conviene,~si comporrà quasi un misto di più cause, che produrranno 2880 19| del quale, avvengaché sia misurabile in sé, non può essere conosciuta 2881 22| migliore. Adunque domando io: misurano gli uomini inciviliti le~ 2882 13| suo procedere~è tardo e misurato: laddove gli spiriti sommi 2883 15| declinare degli anni, fu mitigata~e sedata dalla freddezza 2884 9 | non volle mutare la sua mitra,~e la sua corona di pampini, 2885 22| trova di alcuni, come del re~Mitridate, di Cleopatra, di Ottone 2886 17| come anche più vivi e più~mobili, tanto in se medesimi, quanto 2887 5 | pianeti fossero, come dire, moccoli da lanterna~piantati lassù 2888 15| qualche~allegrezza placida e moderata, non istraordinaria, non 2889 13| scritti altrui, l’eccessivo al moderato,~il superbo o il vezzoso 2890 1 | collocati,~farla perpetua moderatrice e signora della gente umana.~ 2891 13| l’arte intima e le virtù modeste e recondite degli scritti.~ 2892 19| innumerabili creature, cioè la modifica in variatissime guise. Le 2893 19| resta~mai di operare e di modificar la materia, però quelle 2894 17| più dolce, e il canto più~modulato, nelle parti nostre, che 2895 8 | venendo ad altro, come~sei molestata da’ cani che ti abbaiano 2896 1 | come che gli~Dei sopportano molestissimamente la sua lontananza. Quando 2897 11| crepuscoli,~piuttosto grato che molesto. Acciò da ora innanzi io 2898 2 | oriuolo che abbia rotta la~molla; e quanto al ronzare, io 2899 14| parimente quiete, facili e molli.~Ruysch. Dunque che cosa 2900 13| nata e cresciuta che sia,~moltiplica in modo il loro pregio, 2901 1 | eziandio che rinnovandosi e moltiplicandosi quei tristi esempi, la stirpe 2902 16| passano, e così grandi; e moltiplicano talmente di giorno~in giorno; 2903 10| un’arte per la quale sieno moltiplicate di numero e di gagliardia 2904 13| volgare e tenue, ma di una moltiplice, e disusata, e quanta~ad 2905 16| quella essere così~vari e moltiplici, che non solamente non si 2906 | moltissimo 2907 19| trova, nella libreria~dei monaci del monte Athos. Lo intitolo 2908 19| moto circolare delle~sfere mondane, il quale è principalissima 2909 13| imitative, e di ogni bello mondano. Il quale decadimento dell’ 2910 5 | sono andati a mancare quei monelli?~Folletto. Parte guerreggiando 2911 5 | contentassero~di polizzine per moneta, come hanno fatto più volte, 2912 8 | battaglie murali.~Luna. Perdona, monna Terra, se io ti rispondo 2913 21| fiumi, i lor mari, le~loro montagne, le piante, e fra le altre 2914 21| filosofo metafisico. Vien qua: montami in sulle spalle; e lascia 2915 21| questi tempi è cominciata a~montare in potenza, e monta ogni 2916 2 | Ore, che gli tennero il montatoio quando salì sul~carro; e 2917 24| vivano le scienze~economiche, morali e politiche, le enciclopedie 2918 4 | anteponga la fama di acuto e di mordace, e l’ottenere il~riso degli 2919 15| essendo sole, se una mosca le~morde, o che si versi loro un 2920 14| cominciata che è la morte, sono moribondi,~che è quanto dire estremamente 2921 10| l’altro pian piano se ne~morirono in quella medesima ora. 2922 10| continui che solevano correre,~morissero comunemente più presto? 2923 5 | chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi.~Gnomo. 2924 20| anni addietro, i filosofi, mormorando~degli uomini, dicessero 2925 20| addietro, i filosofi solevano mormorare della~specie umana; ma in 2926 24| solevano. Se ottengo la morte morrò così tranquillo e così contento,~ 2927 3 | corpo come dell’animo, è più morta che viva; tanto che questo 2928 13| aspetta;~E nullo in terra il mortal corso affretta,~Cui nell’ 2929 19| segno di caducità né di mortalità si scuopre nella materia 2930 18| e caduco, è male per sé mortifero,~e cagione di sonno eterno. 2931 15| anco essendo sole, se una mosca le~morde, o che si versi 2932 22| in un suo~menomo atto, si mosse a bene operare per desiderio 2933 22| se stessi; questi tali si mossero per trovarsi allora in avversità 2934 14| morire non ti pare naturale? mostrami un uomo, o una bestia, o 2935 1 | rimosse da questo concetto mostrando loro, oltre~che non tutti 2936 22| quella loro apparenza, e mostransi non indegne di qualche cura;~ 2937 2 | quella di Fetonte, che fu di~mostrarsi leggero della persona alle 2938 1 | discordia tra loro; e che mostrasse~agli uomini il canto e quelle 2939 20| indicibilmente da quello che~fu. Voi mostrate non ricordarvi, o non volervi 2940 23| Speriamo.~Passeggere. Dunque mostratemi l’almanacco più bello che 2941 13| Perciocché l’esperienza ti mostrerà~che a proporzione che tu 2942 17| che gli uccelli sieno e si mostrino lieti più che gli altri 2943 22| essere secondo ragione un mostro, che secondo natura uomo. 2944 4 | quale non~biasimi e non motteggi l’amico assente; non lasci 2945 15| oltre di ciò deditissimo a motteggiare. Dunque in una città libera, 2946 19| questa forza della materia,~movendola, come abbiamo detto, ed 2947 22| tendendo essa ancora~e movendosi necessariamente, come l’ 2948 13| animo, non lasciano luogo ai movimenti che in~altra occasione vi 2949 9 | come a dire, un piccolo mucchio di case o capanne di legno, 2950 18| apparisse opera alcuna; non muggito di buoi per li prati, né 2951 10| che non erano in pronto~le mule, essendo sottentrati al 2952 12| perfettamente, e divenuto~una bella mummia, fu poi ritrovato da certi 2953 14| FEDERICO RUYSCH E DELLE SUE MUMMIE~Coro di morti nello studio 2954 11| Con tutto questo, io mi muoio dal desiderio di rivederla, 2955 10| chi muore in questa età, muor vecchissimo; e le fanciulle 2956 17| però, che a cantare non li muovano~altri diletti e altre contentezze 2957 4 | convenendo infastidire l’amico e muoverlo a fracassarla. L’inventore 2958 21| che persuada alla Terra di muoversi, o che quando altrimenti 2959 22| che io ti fo dispiacere a~muoverti questo discorso; e intendo 2960 21| che vuole, che io non mi muovo.~Ora prima. Oh, Eccellenza, 2961 8 | gli assedi e le battaglie murali.~Luna. Perdona, monna Terra, 2962 14| qualche nervo, o con qualche~muscolo o membrana, che di necessità 2963 12| viaggiatori, e collocato nel museo~di non so quale città di 2964 13| arte, e meno, per dir così, musicali, che in ogni altro luogo.~ 2965 13| mediocre pittore, scultore, musico; di essere mezzanamente 2966 13| scrittori.~Anche più varia e mutabile si è la condizione così 2967 13| bellezze dello scrivere, sono mutabilissime,~e varie secondo i tempi, 2968 13| ai contemporanei. Ma la mutabilità~delle scienze e della filosofia, 2969 19| perciocché~essi non si mutano se non che a poco a poco 2970 13| maniera, che egli si creda di mutarla. Ma certo non potrebbe fare 2971 22| malinconica; mi strinse~che io mutassi paese. Porfirio nella vita 2972 13| Ed~anche gli studiosi, mutate coll’andare degli anni, 2973 22| ridotta a nulla, né siamo noi mutati e innovati~tanto, che non 2974 22| trasformazione; e questa mutazion di vita, e massimamente~ 2975 13| carte per sé immobili e mute, nessuna cosa ne ha cura. 2976 13| medesima generazione d’uomini muti sentenza, o conosca gli 2977 8 | una corda.~Terra. Dunque mutiamo proposito. Dimmi: sei tu 2978 4 | AC TOTO SVRGET GENS AVREA MVNDO.~La terza macchina debbe 2979 9 | alle tempeste; secondo si narra di~Tiberio, che sempre che 2980 11| godrebbero in fatti. Ma narrami tu se in alcun~istante della 2981 15| stato, quelli t’interrompono narrandoti la sorte loro, e~sforzandosi 2982 12| che negano questo caso, e narrano che un fierissimo vento,~ 2983 1 | STORIA DEL GENERE UMANO~Narrasi che tutti gli uomini che 2984 15| parole. Nella qual~materia narrerò qualcuna delle sue sentenze. 2985 1 | antichi che lo serbarono, che nascendo alcuno, si congregavano 2986 19| generi e nuove specie, e nasceranno per~le forze eterne della 2987 23| passato,~cominciando da che nasceste?~Venditore. Eh, caro signore, 2988 1 | introdotta da Giove nei nascimenti, sicché gli animi freddi 2989 6 | Malambruno. Tanto che dalla nascita insino alla morte, l’infelicità 2990 18| illustrano e scaldano? Forse si nasconde dal tuo cospetto, e siede~ 2991 22| dolcezza de’ tuoi premii è~nascosa, ed arcana, e da non potersi 2992 1 | mare), creato l’eco, lo nascose nelle valli e nelle spelonche, 2993 5 | che la natura~gliel’aveva nascosta e sepolta laggiù per modo 2994 3 | orecchi,~quando labbra e nasi, e stracciarli colle bazzecole 2995 12| cosa che nell’isola mia nativa si può recare ad effetto 2996 13| sicché sogliono andare nauseosamente errando di~libro in libro, 2997 16| non fossimo in su queste navi, in mezzo~di questo mare, 2998 16| sugli ultimi confini del mar navigabile. Ma voglio solamente~inferire, 2999 5 | guerreggiando tra loro, parte navigando, parte mangiandosi l’un 3000 16| carissime e preziosissime ai naviganti,~solo per esserne privi! 3001 20| errori antichi, quanto sono necessari al buono stato delle nazioni 3002 7 | moltissime cose menome in sé, ma necessarissime al conversare cogli~altri 3003 7 | sapendo fare quello che è necessarissimo,~come tu dici, al commercio 3004 12| giorno. Ma sono alcuni che negano questo caso, e narrano che 3005 24| ascoltasse. E sentendo poi negarmi, non qualche proposizione 3006 24| cambio di~ciò che loro è negato o di ciò che hanno perduto, 3007 21| discorresse male; anzi io non negherei che quel suo concetto non 3008 17| i giorni intieri sedendo neghittosamente in silenzio nella sua capannetta~ 3009 | negl’ 3010 13| specialmente~oggi, le facoltà più neglette del mondo; posposte ancora 3011 20| testimonio.~Timandro. Non ve lo nego.~Eleandro. Di modo che io 3012 21| anche all’alchimia, o alla~negromantica, se tu vuoi. E gli uomini 3013 1 | tempeste dei venti e dei nembi, si armò del tuono e del 3014 24| perché vi acquisterete~molti nemici.~Tristano. Poco importa. 3015 10| un turcasso una~pietruzza nera, e per ogni felice, una 3016 12| terribile, di occhi e di capelli nerissimi; la quale guardavalo fissamente;~ 3017 10| niun sassolino sia così nero come l’ultimo. E questi 3018 24| di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall’altro 3019 11| piuttosto che di ambrosia e nettare. Qual cosa del mondo ha 3020 8 | fornite di strade~larghe e nette; e che tu sei coltivata: 3021 22| possa~sentire o credere così netto e puro come lo richiedi 3022 1 | tuono e del fulmine, diede a Nettuno il~tridente, spinse le comete 3023 12| paesi coperti per lo più di nevi, io sono stato per accecare: 3024 5 | che qua o~ è piovuto o nevicato o ha tirato vento? Perché, 3025 21| cotesto discorso il mio don Niccola? Forse~ha scrupolo di coscienza,


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