Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Leopardi Operette morali IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Capitolo grigio = Testo di commento
4526 15| che in tutti gli altri è sofista, e spesso non tollerabile, 4527 24| filosofare un poco, o forse sofisticare; non ch’io non sia persuaso 4528 7 | impotenti di se medesime, soggiacciono il~più del tempo all’irresoluzione, 4529 15| potere della fortuna? Non soggiacerebbe alla fortuna quella stessa~ 4530 18| del mondo? in qual campo soggiorna, in qual bosco, in~qual 4531 12| maggior parte del mondo, e soggiornato in diversissime~terre; andando 4532 15| perché~giudicava che questi sogliano lasciare maggior desiderio 4533 12| dei piaceri del corpo. Io soglio~prendere non piccola ammirazione 4534 6 | dicono che Carlo quinto si sognasse~una notte?~Malambruno. No.~ 4535 8 | o almeno di questo mondo solare, come la rotondità~e le 4536 17| voci di gioia risonanti e solenni, quasi applaudissero alla 4537 3 | più, dove~per l’addietro solevi essere odiata e vituperata, 4538 1 | i beni mortali; e niuna solida, se~non la vanità di ogni 4539 24| cognizioni, è atto ad accrescere solidamente e condurre~innanzi il sapere 4540 13| diletto di persone, che solite a~rivolgersi tra la folla 4541 9 | premio, senza intervento di sollecitazioni né di favori né di promesse 4542 11| condannare gli antichi, molto più solleciti, accorti e industriosi di 4543 22| non dovrebbe esser molto sollecito né di ritenerla né di lasciarla. 4544 11| diletto vero, contuttociò la solleva ed alleggerisce.~Laddove 4545 20| cose umane); non molto~dopo sollevati da una barbarie, ci hanno 4546 18| Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal 4547 17| ragionevolmente è da credere che~lo somigli. I beni della quale età 4548 13| virtù, e di quelli che ti somigliano.~ 4549 19| avventura, o alcuna cosa a ciò somigliante, ebbero nell’animo quei~ 4550 19| medesime cause non intervenga~somigliantemente a quella di ciascun pianeta, 4551 1 | sospirano. E tutte quelle somiglianze dell’infinito che io~studiosamente 4552 23| cotesti vent’anni vorreste che somigliasse l’anno venturo?~Venditore. 4553 1 | corrotta~di nuovo la vita, e sommersa in ogni scelleratezza, sdegnarono 4554 12| contrario appena~mi facesse somministrare il bisognevole a sostentarmi; 4555 15| qualunque materia gli era somministrata~dall’occasione. Ma non frequentava, 4556 1 | che la terra e gli arbori somministravano~loro spontaneamente, e di 4557 12| scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola 4558 11| sogliono come profondare~e sopire dentro a ciascuno di noi 4559 4 | confidenza dell’amico a soppiantarlo e soprammontarlo più facilmente;~ 4560 22| io ti consigli,~ed anche sopporta che ti preghi, di porgere 4561 15| durato più, non sarebbe stato sopportabile;~rispose: anzi, per l’assuefazione, 4562 15| non si troverebbe oggi chi sopportasse di rispondere~a un migliaio 4563 15| lungamente e in maggior~numero sopportati, e per quella freddezza 4564 15| l’assuefazione, l’avresti sopportato meglio.~E in molte cose 4565 12| alcuni tempi di sanità soprabbondante e~inusitata, la quale gli 4566 11| dolcezza tale, che tu ne sarai sopraffatto;~e per tutto domani, qualunque 4567 22| ovvero che io aspetti che mi sopraggiunga:~ma da un fastidio della 4568 12| di questa non mi potesse sopraggiungere.~Natura. Ben potevi pensare 4569 12| ragionamenti è fama che sopraggiungessero due~leoni, così rifiniti 4570 7 | conduca innanzi alla morte: sopraggiunta la quale,~che utile o che 4571 18| Onde se alcuno, quando~fu sopraggiunto dal sonno, trovavasi occupato 4572 17| il loro corpo; abbondano soprammodo della vita estrinseca.~Tutti 4573 4 | dell’amico a soppiantarlo e soprammontarlo più facilmente;~non porti 4574 22| esso Egesia fu detto per soprannome il persuasor di~morire; 4575 13| scritti nobili che de’~plebei, soprannuotano i libri antichi; i quali 4576 17| Anche nel piccolo tempo che soprasseggono in un luogo, tu non li~vedi 4577 17| lo~contrario, pochissimo soprastanno in un medesimo luogo; vanno 4578 13| questi non ha facoltà di soprastare agli altri, e~quando non 4579 13| esperienza sua propria non sopravviene al sapere; ma elle~sono 4580 1 | resti memoria speciale, sopravvissuta alla moltitudine~dei secoli. 4581 15| come quella che non ti può sopravvivere né anche nella immaginativa:~ 4582 1 | sembianze eccellentissime e soprumane, ai quali~permise in grandissima 4583 22| il più schietto, il più sordido, o certo il~men bello e 4584 1 | nelle selve uno~strepito sordo e profondo, con un vasto 4585 3 | uditi, pure perché siamo sorelle, e tra noi possiamo fare 4586 18| distinti e consumati fin qui sorgendo e cadendo, vedesti tu alcuna 4587 24| vi par egli che il veder sorgere di questi uomini~dottissimi 4588 18| vento e delle tempeste,~sorgesse in alcuna banda; certo l’ 4589 18| partonsene le immagini~vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della 4590 13| quegl’ingegni supremi, che sorgono di tempo in tempo, quando~ 4591 13| gli sono uguali, presto lo sormonteranno, e forse gli sono superiori~ 4592 24| appartenga, non posso tenermi dal~sorridere fra me stesso: tanta confidenza 4593 17| qual tempo, né la madre sorridesse al bambino,~né questo riconoscesse 4594 13| passati o ai presenti che le sortirono. Cosa non meno contraria 4595 15| travagliosissima perplessità e sospensione d’animo,~nella quale furono 4596 1 | né da loro stessi che la sospirano. E tutte quelle somiglianze 4597 20| comuni; che il mettermene~a sospirare, lagrimare e stridere insieme 4598 1 | voluto farlo, e gli uomini lo sospiravano~ardentemente, non poteva 4599 11| prima inesperienza che tu sospiri. Io ti lascio; che veggo 4600 13| dall’apparente più~che dal sostanziale; e per l’ordinario più dal 4601 7 | infelicità straordinaria~sono sostanzialmente una cosa stessa? o quando 4602 22| vita degli uomini ha di~sostanzievole e di reale.~Plotino. Sia 4603 1 | solitudine~della terra; e non sostenendo, come erano sconfortati 4604 15| essere in altri, ma non il sostenerli al~presente.~Diceva che 4605 4 | amico assente; non lasci di sostenerlo quando l’oda riprendere~ 4606 13| inclinato e necessitato~a sostenersi del ben futuro, così come 4607 16| un poco di~terra che ti sostenga? Niuno, eccetto i navigatori, 4608 1 | suprema miseria che eglino sostengono~insino ad ora, e sempre 4609 12| somministrare il bisognevole a sostentarmi; e oltre di ciò mi lasciasse~ 4610 1 | diletto o conforto alcuno, sostentarono la vita. E nulla sperando, 4611 1 | procacciare, siccome~usano di sostentarsi anche oggidì alcuni popoli, 4612 13| immense difficoltà e fatiche sostenute circa esso~stile, riescono 4613 1 | insino ad ora, e sempre sosterranno.~Se non che la pietà, la 4614 4 | in una nuova stampa, o di sostituire in suo luogo un altro, che 4615 11| si parte,~e altro non gli sottentra, quivi ella succede immediatamente. 4616 4 | poco a poco~dieno luogo, sottentrando le macchine in loro scambio. 4617 10| pronto~le mule, essendo sottentrati al carro della madre, sacerdotessa 4618 10| chiudivi cotesto~libro, sotterrala, e prima di morire ricordati 4619 12| vulcani, dal ribollimento sotterraneo di~tutto il paese. Venti 4620 10| malinconica; e senza tante~sottigliezze, rispondimi sinceramente: 4621 13| mano, né di scoprire le~sottili e recondite congiunture 4622 15| probabilmente, sì dall’artificio sottilissimo~e faticosissimo del suo 4623 15| pose per ozio a ragionare sottilmente delle azioni, dei~costumi 4624 24| francamente, ch’io non mi sottometto alla mia~infelicità, né 4625 7 | continuamente in loro stesse, e come soverchiate dalla~grandezza delle proprie 4626 11| domani, qualunque volta ti sovverrà di questo sogno, ti sentirai 4627 22| l’ordine delle cose saria sovvertito, se quelle si distruggessero 4628 13| e più capitali, e~quindi sovvertitrici di maggior numero di opinioni 4629 20| che dicendo questo, io mi spaccerei per esempio unico.~Né anche 4630 21| un libro moderno di uno~Spagnuolo, che i Peruviani raccontano 4631 17| luogo alto;~donde ella si spandesse all’intorno per maggiore 4632 8 | scoperse una volta certi, che spandevano un bucato al sole.~Luna. 4633 22| egli si dice che Platone spargesse~negli scritti suoi quelle 4634 24| dietro alla scienza, e non si sparpaglia. L’istruzione superficiale~ 4635 15| molto meno arieno ancora gli Spartani patito l’insolenza e buffonerie 4636 8 | una notte che fosse, ti spartì per mezzo, come un cocomero;~ 4637 22| angosce presenti e agli spasimi della vita. Tu sei stato 4638 22| assomiglia a dolore e a spasimo; da un certo non solamente 4639 13| parte occupati in mille spassi, e coll’animo connaturato, 4640 8 | Dimmi: sei tu che~ti pigli spasso a tirarmi l’acqua del mare 4641 17| molte cose raffrenando e~spaventando gli uomini dalle male opere. 4642 10| ti giuro che la morte mi~spaventerebbe non poco. Ma in fine, la 4643 22| suo stato futuro, e dallo spavento dei gastighi. Così per le 4644 21| chiaro e terso come uno specchio. Tutte le stelle risplendono 4645 13| degli altri, che~sieno le specificate or ora. O che la moltitudine 4646 1 | cose loro. E perché quelle speciosissime larve,~principio di tanti 4647 21| fuori di casa al fresco, speculando il cielo e~le stelle; come 4648 13| congiunta coll’abito dello speculare e colla dottrina.~Da questo 4649 11| il piacere è~un subbietto speculativo, e non reale; un desiderio, 4650 21| ogni modo, qui la via più spedita e la più sicura è di trovare 4651 9 | sia con piccolo fuoco e speditamente. Così, dovendosi~fare il 4652 13| in vederli procedere così spediti, affretti il cammino~tanto, 4653 22| uno si vaglia della vita a spegnere essa vita, che l’essere 4654 13| del tempo sono causa o di~spegnerla o di oscurarla. Perocché 4655 15| forza di scemarne e talvolta spegnerne~l’amore nei tristi. Laonde, 4656 15| di~Atene avevano tempo da spendere in filosofare, quelli di 4657 1 | quanto più fossero pronti a spenderla per cagioni belle e~gloriose. 4658 15| languire; e non di rado si spengono. In fine, è grande stoltezza 4659 22| pensiero che, poi che~saremo spenti, essi molte volte ci ricorderanno, 4660 14| ebbi facoltà di pensare, sperai che~mi avanzasse di vita 4661 24| se mai null’altro avessi sperato né desiderato al mondo. 4662 16| sicuramente,~contuttociò spererei che fossimo per goderla 4663 23| Non è vero?~Venditore. Speriamo.~Passeggere. Dunque mostratemi 4664 15| connaturata da uso lunghissimo,~sperimentata in mille casi; forse perciò 4665 15| appresso agli uomini usati e sperimentati nel mondo, salvo che il 4666 12| benché ciascuno di noi sperimenti~nel tempo delle infermità, 4667 10| molto~più lunga, restano spessissimi e grandi intervalli, vòti 4668 13| commediante piaciuta agli spettatori nella scena, piacerà~verisimilmente 4669 8 | non pochi anni, io veggo spiare minutamente ogni tuo sito, 4670 11| ripiegano la loro divinità, si spiccano i raggi d’attorno, e se 4671 14| conglutinare? Perché dunque sentirà spiccarsi~all’uscirne, o vogliamo 4672 17| si potrebbero definire e spiegare; se non~se forse dicendo 4673 24| desidero e spero che me lo spieghino gl’intendenti d’individui~ 4674 19| dintorno all’equatore, e però spingendosi verso il centro~quelle dintorno 4675 1 | di ogni~tempo nei bruti, spingeva l’un sesso verso l’altro, 4676 1 | diede a Nettuno il~tridente, spinse le comete in giro e ordinò 4677 14| studio, guardando per gli spiragli dell’uscio. Diamine! Chi 4678 14| meno tempo avanti dello spirare, si quietano e si~riposano 4679 4 | cose materiali, anche le spirituali; onde nella guisa che per 4680 24| dovere, così morto come sono spiritualmente, così conchiusa in me da 4681 21| più piccoli, e così gli splendenti come gli oscuri, le sono~ 4682 17| aperte e leggiadre, dei soli splendidi, delle arie cristalline 4683 21| di quei vermicciuoli che splendono.~Ora prima. E al freddo 4684 13| spessissimo occorre che se tu spogli del suo~stile una scrittura 4685 20| che prostrarli d’animo; spogliarli della stima di se~medesimi, 4686 1 | dovesse con ogni sua forza spogliarseli e rigettarli; parendo loro 4687 2 | lira,~a me basta l’animo di spopolare il cielo e la terra a suono 4688 4 | scienze si poté fabbricare la sposa colle proprie mani, la quale 4689 7 | solo inferiori a te, ma spregevoli in ogni modo.~Queste ed 4690 5 | non avrebbe immaginato uno sproposito simile.~Folletto. E anche 4691 14| forza che ne~la strappi e sradichi? Dimmi ancora: forse nell’ 4692 22| ad atti non degni della stabilità di colui che ha pieno~e 4693 21| cuoco, che gli abbia da stagionare e da apprestare i cibi? 4694 12| regnano nelle parti e nelle stagioni tranquille~dagli altri furori 4695 4 | rifarlo del tutto in una nuova stampa, o di sostituire in suo 4696 5 | morti gli uomini, non si stampano più gazzette?~Gnomo. Tu 4697 4 | cinquanta zecchini di peso, stampatavi in sul ritto~qualche immaginazione 4698 5 | del mese, perché non si stamperanno~più lunari.~Folletto. Non 4699 14| avvertite ch’io piglio la stanga dell’uscio, e vi ammazzo 4700 | starete 4701 24| e de’ sommi. Ma viva la statistica! vivano le scienze~economiche, 4702 9 | da un chiuso a maniera di steccato: dinanzi a una delle~quali 4703 21| ci sarà una minutissima stelluzza della via lattea, che non 4704 11| dalla cima del capo mi si stende fino all’ultima~punta de’ 4705 8 | sulle punte de’ piedi, e stendendo le braccia, non ti poterono 4706 13| essa mia dottrina~non si stendesse niente più che la loro.~ 4707 12| corpo e~l’animo con mille stenti e mille dolori. E certo, 4708 1 | combattendolo~di continuo, né sterminarlo mai dalla terra, né vincerlo 4709 21| notte lunghissima, anzi sterminata; e che alla fine il sole 4710 12| l’Islandese parlava, lo stese a terra, e sopra gli edificò 4711 9 | non so quanti di coloro lo stessero mirando~con una cotal guardatura 4712 | stetti 4713 | stia 4714 11| compagnia di persone in capo che stieno ragionando, e ogni menomo~ 4715 2 | per tutte le corna dello Stige, che io me la raccomodi 4716 13| dolcezza ed eccellenza degli stili, e quelle intrinseche~avvertenze 4717 5 | infracidando nell’ozio,~parte stillandosi il cervello sui libri, parte 4718 20| darebbe un gran sollazzo a stillarmi il cervello sopra le carte. 4719 9 | che, agitati dall’aria, stillavano continuamente acqua. Se 4720 16| partiti da~Gomera, e che io stimai fossero indizio di terra 4721 9 | tonare, si ponea la corona; stimandosi che l’alloro non~sia percosso 4722 15| volte di quei filosofi che stimarono che l’uomo si possa sottrarre~ 4723 9 | ricchissimo, e credo che tutti lo stimassero; di amore non se ne curava,~ 4724 22| altre male opere. Che se io stimassi che Platone fosse stato 4725 15| appresso agli antichi furono stimati singolari, non solo e~di 4726 13| questa loro opinione mi stimavano da molto; anzi mi credevano 4727 15| di quel che dall’odore si stimerebbe. E narrava che talvolta 4728 11| Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere 4729 9 | allora niuno degl’immortali, stimolava~maggiormente la curiosità. 4730 15| virtuose; furono solamente stimoli e ministri del mal volere 4731 13| solitudine, con pigliarne stimolo e conforto~a nuove fatiche, 4732 1 | pregio. Ma in ultimo quelle stolte e superbe domande commossero~ 4733 1 | malvagità vendicate dal diluvio.~Stomacavalo del tutto, dopo tante esperienze 4734 21| poeti, se non mi muovono lo stomaco, mi fanno~ridere. Voglio, 4735 9 | pregio di una berretta di stoppa; e in~quanto alla gloria, 4736 16| rosse e~fresche. Anche gli stormi degli uccelli, benché mi 4737 3 | fatto in America e in Asia; storpiare la gente colle calzature~ 4738 9 | i temporali, le piogge strabocchevoli, che sapeva essere ordinarie 4739 3 | quando labbra e nasi, e stracciarli colle bazzecole che io v’ 4740 2 | e in caso~che tu fossi stracco di cotesto peso, che io 4741 16| fossero maravigliose e strane a rispetto nostro.~Ecco 4742 13| l’altra. Ma certo~niuno straniero è, per tornare alle parole 4743 13| furono da principio inclinati straordinariamente~alle grandi azioni: alle 4744 15| inganni dell’amore ti sono strappati violentemente dall’animo; 4745 24| fiera compiacenza di vedere strappato ogni manto alla coperta 4746 14| nessuna forza che ne~la strappi e sradichi? Dimmi ancora: 4747 11| Spessissimo ve la conviene~strascinare co’ denti: beato quel dì 4748 15| insolenza e buffonerie di Stratocle:~il quale avendo persuaso 4749 15| possono turbare, debilitare, stravolgere,~estinguere? La memoria, 4750 3 | Primieramente io che annullo~o stravolgo per lo continuo tutte le 4751 3 | disagi, e~spesso dolori e strazi, e qualcuno a morire gloriosamente, 4752 12| io non vi sia tribolato e straziato, e che l’abitarvi non mi 4753 12| m’inaridiva le carni, e straziava gli occhi col fumo; di modo 4754 15| coltivata;~o perciocché, per sua strettezza e insufficienza, fu poco 4755 22| natura,~certo ci comanda ella strettissimamente e sopra tutto, e non solo 4756 10| raccolte in un giro più stretto, sarebbero~quasi bastanti 4757 3 | occhi le scoppino dalla strettura dei bustini; e~cento altre 4758 20| a sospirare, lagrimare e stridere insieme cogli altri, o incitandoli 4759 11| addietro: anzi all’ultimo le stringerai la mano; ed ella~guardandoti 4760 13| parti, né di ragunare e stringere insieme un buon~numero di 4761 17| in fascia, che ella se lo stringesse al~seno, o in perla da portare 4762 22| indisposizione malinconica; mi strinse~che io mutassi paese. Porfirio 4763 3 | che tu abbi dentro alla~strozza, alza più la voce e scolpisci 4764 3 | se tu ne~svieni, io me ne struggo. Sicché ripigliamo a correre, 4765 22| sì nelle materie, negli strumenti e~nei modi che usano, sono 4766 13| ogni piacere, ed eziandio stucchevoli o faticose, aggiuntavi la 4767 15| vendetta, opera per sé; chi si studia di giovare a~quelli che 4768 2 | come era al tempo~che io studiai la cosmografia per fare 4769 24| imparare, tanto~scema quella di studiare. Ed è cosa che fa maraviglia 4770 13| se non~da pochissimi, né studiato da nessuno; perché non si 4771 11| tempo della vigilia, si~studiavano di essere felici dormendo: 4772 22| altre, e in più~modi: ma studierò d’esser breve. Tu dubiti 4773 1 | somiglianze dell’infinito che io~studiosamente aveva poste nel mondo, per 4774 21| anco~servir, come dire, di stufa o di focolare a questa famiglia 4775 14| ebbe nome?~Cosa arcana e stupenda~Oggi è la vita al pensier 4776 22| di continuo; e non dagli stupidi solamente e dagl’idioti, 4777 15| innumerabili morbi che~recano stupidità, delirio, frenesia, furore, 4778 7 | nobilitano, fammi conforme al più stupido e~insensato spirito umano 4779 13| degli uomini. In fine, io stupisco che il giudizio di pochissimi,~ 4780 13| generoso, alcun’immagine sublime o leggiadra.~Perciocché 4781 14| ora o due: come stimo che succeda a molti, quando muoiono.~ 4782 11| gli sottentra, quivi ella succede immediatamente. Così tutti 4783 21| noi vedremo quello che succederà. Dunque tu farai una cosa: 4784 14| Gli altri morti. A noi successe il medesimo.~Ruysch. Così 4785 13| gli andamenti, i moti e i successi occulti, le~cause e gli 4786 24| futuro, assolvano essi e loro successori in perpetuo da ogni~necessità 4787 14| sono disposto a lasciarmi succhiare il mio, come vi sono stato 4788 14| qual di paurosa larva,~E di sudato sogno,~A lattante fanciullo 4789 4 | Sillografi~per testamento dei suddetti, come si legge nella storia 4790 8 | non converrebbe a una tua suddita o fantesca, come io sono. 4791 15| dilettevoli, né pregiate. E suddivideva questo genere in~due specie: 4792 14| galli? In verità che~io sudo freddo, e per poco non sono 4793 9 | fucina con gran fatica e sudore, gli sarebbe importunissimo~ 4794 15| grandissima difficoltà, e meno suffcientemente che gli altri, a un~bisogno 4795 17| razionale, potesse non meno~sufficientemente essere definito per animale 4796 | sui 4797 9 | giovane, coperta di~vesti suntuosissime, e di ogni qualità di ornamenti 4798 15| civili quel verso greco che suona: i giovani fanno, i~mezzani 4799 17| principalmente, non dalla soavità de’ suoni, quanta~che ella si sia, 4800 10| vera vita; o la~morte la supera incomparabilmente di pregio.~ 4801 1 | ignorate dal nostro genere, superasse di comodità e di~dolcezza 4802 13| Capitolo nono~Facciamo che superato ogni ostacolo, aiutato il 4803 1 | in ultimo quelle stolte e superbe domande commossero~talmente 4804 24| le due~prime offendono la superbia degli uomini, la terza, 4805 12| e sopra gli edificò un~superbissimo mausoleo di sabbia: sotto 4806 13| eccessivo al moderato,~il superbo o il vezzoso dei modi e 4807 11| intorbidarli; e sono da scusare i superstiziosi che avanti di~coricarsi 4808 9 | un letto un uomo disteso supino,~che avea nella ritta una 4809 15| di Achille, quando Priamo~supplichevole e piangente gli e prostrato 4810 22| l’acerbità di que’ tuoi supplicii; ma la dolcezza de’ tuoi 4811 10| condottala~al tempio; quella supplicò la dea che rimunerasse la 4812 17| uomo silvestre, eccetto per~supplire di giorno in giorno alle 4813 4 | occorreranno per questi premi, suppliscasi~con quanto fu ritrovato 4814 17| ufficio, coi quali esso supplisce per qualche modo alle parti 4815 22| moltitudine e la~crudeltà dei supplizi che si usino dagli stati, 4816 1 | quando gli udisse, niun supplizio ne prenderebbe; tanto è 4817 15| e la persona richiesta, supponghiamo che in istato e in~potere, 4818 13| scoperte fatte, o per nuove supposizioni e congetture,~lo stato di 4819 1 | vivevano i mortali in quella suprema miseria che eglino sostengono~ 4820 6 | puoi fare di non amarti supremamente.~Malambruno. Cotesto lo 4821 13| progresso a quegl’ingegni supremi, che sorgono di tempo in 4822 13| caso, Virgilio, esempio~supremo di perfezione agli scrittori, 4823 1 | egli si elegge ad abitare, suscita e rinverdisce per tutto 4824 1 | depresse, molti ricolmò suscitando i monti e le colline,~cosparse 4825 22| Platone, ben fu a te agevole a suscitare; ma prima sarà venuta meno 4826 22| questo dubbio terribile, suscitato~da te nelle menti degli 4827 13| prepara tali~mezzi alla susseguente, che questa poi conosce 4828 18| di uccelli per l’aria, né sussurro d’api o di farfalle scorresse 4829 13| anche~mal suo grado, allo svagamento, alla frivolezza e alla 4830 16| che ci si fa innanzi allo~svegliarci, con questo ci addormentiamo; 4831 10| dal quale ancora s’hanno a svegliare; e~avuta questa, non dimandarono 4832 11| proporre ogni mattina in sullo svegliarvi. Spessissimo ve la conviene~ 4833 13| egli sia da natura caldo e svegliato~di cuore e d’immaginativa, 4834 3 | Ma stando così ferma,~io svengo; e però, se ti dà l’animo 4835 22| sieno~forzate dagli uomini o sviate) operano in ogni cosa naturalmente; 4836 3 | stare in un luogo, se tu ne~svieni, io me ne struggo. Sicché 4837 21| faticare; e i filosofi gli svogliano. Ma dall’altra parte, perché 4838 4 | FERREA PRIMVM DESINET AC TOTO SVRGET GENS AVREA MVNDO.~La terza 4839 17| inquieto: e nella~tempesta si tacciono, come anche fanno in ciascuno 4840 1 | sciagura~universale. Al che tacendo tutti gli altri, Amore, 4841 16| a galla,~e mostra essere tagliata di poco; e quel ramicello 4842 9 | maggior parte ingombri; alberi tagliati e distesi; e~particolarmente 4843 18| rabbinica, cabalistica e talmudica,~un cantico intitolato, 4844 14| che mi risuscitassero. Tant’é: con tutta la filosofia,~ 4845 13| pure per tal successo una tarda e intempestiva riputazione; 4846 15| che~egli fu nel favellare tardissimo, e poco diverso dagl’indotti. 4847 13| sapere. Ma il suo procedere~è tardo e misurato: laddove gli 4848 18| e in lingua tra caldea, targumica, rabbinica, cabalistica 4849 11| correnti,~le fessure e i tarli del palco, considerare il 4850 22| timore di quel suo spaventoso Tartaro si astengono~da alcuna mala 4851 14| passato il quarto d’ora. Tastiamogli un poco. Sono rimorti ben~ 4852 21| qua e là per la Terra, a tastone, cercando di che vivere 4853 9 | insegna fuori della sua taverna; ma le Muse non~consentirono 4854 19| si riduca in forma di una tavola sottile ritonda. Questa 4855 16| preferire a~qualunque altro; se tedioso e misero, non veggo a quale 4856 3 | lani e il petto con quei di tela, e fare di ogni cosa~a mio 4857 13| scolpita in Argo la~statua di Telesilla, poetessa, guerriera e salvatrice 4858 14| Del viver nostro: ma da tema è lunge~Il rimembrar. Che 4859 15| dall’ira degli uomini si teme assai più che~dall’amore 4860 14| sente:~Così d’affanno e di temenza è sciolto,~E l’età vote 4861 15| giovane inconsiderato e temerario, il quale per ischermirsi 4862 22| ci fa odiare la morte, e temerla, ed averne orrore, anche 4863 1 | efficacissimo desiderio, non che temessero né deplorassero~il fato 4864 12| come~sono ancora, non dico temperante, ma continente dei piaceri 4865 13| quelli ancora di sane e ben~temperate lettere, è molto più dilettata 4866 12| poli, afflitto nei climi temperati dall’incostanza dell’aria,~ 4867 15| Nella vita, quantunque temperatissimo, si professava epicureo, 4868 17| immaginativa profonda, fervida e tempestosa, come ebbero~Dante, il Tasso; 4869 20| anche gli sia rizzato un~tempietto all’antica, o una statua, 4870 1 | un grandissimo numero di templi e di sacrifici; ora venuto 4871 22| dell’intelletto, saria poco temuta; dagli altri~desiderata. 4872 15| nazioni e gli uomini sono~tenacissimi delle usanze in ogni altra 4873 22| natura nuova: la quale, tendendo essa ancora~e movendosi 4874 13| questo o quel modo barbaro;~tenendolo eziandio per solo convenevole 4875 4 | più numero che le virtù; e tenendosi per certo che sia piuttosto 4876 22| quello che avrei voluto tener segreto, e che non confesserei 4877 22| specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l’un~l’altro; 4878 11| sentirai balzare il~cuore dalla tenerezza.~Tasso. Gran conforto: un 4879 15| esse virtù ed essi~pregi, e tenerli poi sempre a mente: eziandio 4880 13| dando causa agli altri di tenerlo~in conto di leggiadria. 4881 13| lettere, alcun sentimento tenero o generoso, alcun’immagine 4882 22| ti sarebbe stato caro di tenerti il tuo proposito~celato: 4883 21| dico al tempo che la poesia teneva il campo, io sono stato 4884 15| ella, per quanto è in sé, tenga celato a ciascuno il vero, 4885 21| vogliono veder lume, che tengano i loro fuochi accesi, o 4886 9 | che si~hanno fatto essi, e tengonli per verità palpabili. Certo 4887 11| assuefazione in~sì fatto tenore di vita, non credere che 4888 15| animo. I migliori tempi da tentar di ridurre alcuno a operar~ 4889 14| abbia quel diavolo che mi tentò di mettermi questa gente~ 4890 13| gloria, né questa volgare e tenue, ma di una moltiplice, e 4891 11| materia simile ai ragnateli; tenuissima,~radissima e trasparente; 4892 20| che non è~conveniente alla tenuità della vita. Dall’animo di 4893 13| sentenza~molto aliena da quelle tenute or ora. Per tanto, niuna 4894 22| animali il~desiderio di terminar la vita; perché le infelicità 4895 15| i beni degli uomini sono terminati; anzi a un di presso il 4896 13| alcun poco nello scrivere; i terrazzani mi riputavano poeta,~filosofo, 4897 21| seconda~Copernico in sul terrazzo di casa sua, guardando in 4898 9 | che vedete, forse che li terrei vivi, se non fosse~per avere 4899 22| di questa separazione;~né terremo conto di quello che sentiranno 4900 12| compensata dalla frequenza dei~terremoti, dalla moltitudine e dalla 4901 3 | non fruttano; adesso hai terreni al sole; e genti che si~ 4902 21| porterà seco che sua maestà terrestre, e le~loro maestà umane, 4903 1 | con altri segni~ed effetti terribili, instituì di spaventare 4904 21| che il cielo~sia chiaro e terso come uno specchio. Tutte 4905 3 | delle febbri quotidiane, terzane, quartane, che gli uomini 4906 3 | per bellezza; sformare le teste dei bambini con fasciature 4907 24| dovesse rendere prontissima~testimonianza a ciascuna di esse. Solo 4908 17| allegrezza, facendo continue testimonianze,~ancorché false, della felicità 4909 20| credo mi possiate essere testimonio.~Timandro. Non ve lo nego.~ 4910 12| mi ho sentito crollare il tetto in sul capo pel~gran carico 4911 9 | tempeste; secondo si narra di~Tiberio, che sempre che udiva tonare, 4912 16| come fanno gli altri. Anzi tieni per certo che qualunque~ 4913 22| giovare; spaventano le persone timide, e le deboli di corpo, le 4914 15| sorta di debolezza e di timidità; in~modo che essa natura 4915 22| conoscere che (eccetto il timor delle cose di un altro mondo) 4916 16| stati vani fin qui tutti i timori di miracoli e di novità 4917 1 | sottrarsi, né ripugnare~alla sua tirannide, vivevano i mortali in quella 4918 22| natura e il fato, ma ogni tiranno più fiero, e ogni più spietato 4919 8 | tu che~ti pigli spasso a tirarmi l’acqua del mare in alto, 4920 2 | palla, con~un calcio che le tirassi, io la farei schizzare di 4921 5 | piovuto o nevicato o ha tirato vento? Perché, mancati gli 4922 3 | e so che l’una e l’altra tiriamo parimente a disfare~e a 4923 21| certo lago,~che chiamano di Titicaca. Ma insino a qui ho pensato 4924 22| maggioranza che noi, per altri titoli,~ci arroghiamo di avere 4925 13| generale, e certe cose che toccano principalmente~alle lettere 4926 16| veggano presentemente e si~tocchino. Ma da altro canto, considero 4927 10| medesima ora. Il simile toccò ad Agamede e a Trofonio. 4928 22| ragione si troverà che le tolga~quel principato che l’antichissimo 4929 13| difficoltà di meritarle, tolgano pregio e fede a tali~riputazioni; 4930 15| rendersi nella conversazione tollerabili a sé, non che altrui. Tali~ 4931 22| non sono malagevoli da tollerare; massime ad uomo~saggio 4932 1 | avesse ad~essere, non che tollerata, ma sommamente amata da 4933 22| sappi, che all’ultimo il re Tolomeo gli vietò che~non disputasse 4934 11| separato dal commercio umano, toltomi eziandio lo~scrivere, ridotto 4935 4 | loquace, che perciò san Tommaso di Aquino, venutagli in 4936 20| avrei scritto almeno un tomo in~lode del genere umano. 4937 9 | Tiberio, che sempre che udiva tonare, si ponea la corona; stimandosi 4938 2 | delle pagnotte, e non è più tonda, come era al tempo~che io 4939 8 | grossa pasta e di cervello tondo; e non~è maraviglia che 4940 9 | quella che fa il gatto al topo: sicché,~per non essere 4941 10| e sarebbero di un bianco torbido.~Fisico. Molti, per lo contrario, 4942 9 | si vedevano alcuni con torchi accesi, in procinto~di porle 4943 22| confederasse con lei, per torci quello estremo scampo che 4944 12| ordinato espressamente per tormentarli. Ora domando: t’ho io forse 4945 22| fuggirla? che è quello di tormi~dal mondo: perché mentre 4946 24| stesse dottrine. Sicché tornai di nuovo a~maravigliarmi: 4947 1 | Ma~in progresso di tempo tornata a mancare affatto la novità, 4948 2 | per diversi paesi, e poi tornava, finché gli amici per finire 4949 23| Signor no davvero, non tornerei.~Passeggere. Oh che vita 4950 21| gitterà in sul dosso; e così torni, e me~lo rechi insin qua: 4951 14| far paura un’altra volta: torniamocene a~letto.~ 4952 16| succedere che fallasse: perché, torno~a dire, veggiamo che molte 4953 2 | adesso, solo che tu voglia torre questa sulla mano per un 4954 22| nessun divieto, nessun dubbio torrebbe loro la facoltà~di sottrarsi 4955 16| erano pieni di~fiamme, e dei torrenti di fuoco che di là sboccavano 4956 10| luoghi sottoposti alla zona torrida. Dunque, presupponendo~per 4957 22| Perché~questo solo atto del torsi di vita, si dovrà misurare 4958 21| sedie. Ma~noi ci spacceremo tosto. Tu hai già inteso il negozio 4959 1 | natura dell’universo.~Ma il totale rivolgimento della loro 4960 4 | FERREA PRIMVM DESINET AC TOTO SVRGET GENS AVREA MVNDO.~ 4961 13| ha da una costantissima tradizione, che Omero fu povero e infelice:~ 4962 1 | di lietissime speranze,~e traendo da ciascun sentimento della 4963 5 | servire alla~navigazione e al traffico, non si vede che si rasciughi.~ 4964 19| indi appianato e poscia traforato nel mezzo per cagioni~conformi 4965 5 | diceva la chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi.~ 4966 13| nostro fato, dove che egli~ci tragga, è da seguire con animo 4967 5 | mancano di nascere e di tramontare, e non hanno~preso le gramaglie.~ 4968 2 | adesso colle pulci, non tramortiscano dalla percossa~tutti in 4969 15| modo, che con discostarsi e tramutarsi~di gran lunga dall’essere 4970 15| bisognasse prima rodere e trangugiare tutte le foglie. E~soggiungeva 4971 3 | come un pesciolino che sia~trangugiato in un boccone con tutta 4972 12| nelle parti e nelle stagioni tranquille~dagli altri furori dell’ 4973 24| mariti, se vogliono viver tranquilli, è necessario che~credano 4974 18| soddisfazione, o durevole o~transitoria, di quella creatura che 4975 13| allo spirito~o al corpo, transitorie o durevoli. In questi cotali 4976 13| se, ad esempio tuo, non trapassa in~solitudine il più del 4977 20| Ma queste, secondo~me, trapassando i termini (come è proprio 4978 12| eglino avessero disprezzati e trapassati i~termini che fossero prescritti 4979 15| corruttela delle nazioni ebbe trapassato ogni termine, e che il disprezzo 4980 7 | eccellenza~delle tue disposizioni trapasserai facilmente e in poco tempo, 4981 1 | grazia propria intendeva di trarla, e di ridurla per qualche 4982 11| beato quel dì che potete o trarvela dietro colle mani, o portarla~ 4983 22| venga meno come vile, che si~trascorra a lagrime smoderate, ad 4984 17| di loro, in breve tempo, trascorrono volando diversi~climi.~In 4985 9 | voglio dire all’Asia: e trascorso quasi in un~subito l’intervallo 4986 13| e quasi, per così dire, trasferita in se stesso. E innanzi 4987 22| con occultarcene, o con trasfigurarcene, la maggior~parte. E quantunque 4988 17| Anacreonte desiderava potersi trasformare in ispecchio per esser~mirato 4989 19| individui ed un continuo trasformarsi~delle cose da una in altra; 4990 15| uomini, si trova~mutata e trasformata dall’arte, e dagli abiti 4991 22| questa nostra, come a dire, trasformazione; e questa mutazion di vita, 4992 1 | antichi uomini, ingannati da trasformazioni e da diverse frodi del fantasma 4993 2 | momento un fulmine che mi trasformi di Atlante in Etna.~ 4994 11| tenuissima,~radissima e trasparente; perciò come l’aria in questi, 4995 13| il perpetuo moto che ci trasporta in giro insieme colla~terra, 4996 15| passo di Plutarco, che è trasportato da Marcello Adriani giovane 4997 13| umile,~finché la morte lo trasse dall’oscurità. Ebbe parecchi 4998 11| mattonato del pavimento, trastullarmi colle~farfalle e coi moscherini 4999 15| fosse, diceva d’essersi trastullato. Solo se talvolta~era stato 5000 15| distinzione dai negozi ai trastulli; e sempre che era stato 5001 13| volte quasi per ozio e per trastullo, non lasciano di proporsi,~ 5002 12| querelandomi io seco di questi mali trattamenti, mi rispondesse: forse che 5003 20| usato ed usino molto~buon trattamento: massime che dicendo questo, 5004 23| nuovo, il caso incomincerà~a trattar bene voi e me e tutti gli 5005 15| Ateniesi, erano necessarie a trattare nella sua patria i negozi 5006 13| materia, a dichiararla e trattarla appieno, vorrebbe molte 5007 21| vestirle, alloggiarle, trattarle largamente, senza far debito.~ 5008 20| propria; però se gli uomini mi trattassero meglio di quello~che fanno, 5009 4 | automato si avrà l’occhio ai~trattati di Cicerone e della Marchesa 5010 15| cagione di esempio, in uno che trattenendosi fuori di casa in qualche 5011 17| usato. Ma di queste cose tratterò~più distesamente in una 5012 1 | impossibile, tanto più~si travagliano con questo desiderio da 5013 13| natura e della fortuna, che travagliarono tutta la sua vita misera 5014 21| perdizione, che avere a travagliarsi tanto; che io non direi 5015 17| tutte le creature è la più travagliata e misera, si~trovi la facoltà 5016 12| qualità di quel luogo, mi travagliavano di~continuo; e il fuoco, 5017 15| e di ritornare in quella travagliosissima perplessità e sospensione 5018 20| Che si usino maschere e travestimenti per ingannare gli~altri, 5019 20| stessa forma di maschere, e travestiti a uno stesso modo, senza 5020 6 | la coda a una di queste travi, se~tu non mi ubbidisci 5021 3 | ubbidirmi, consentendo di tremare dal freddo o affogare dal 5022 14| con tutta la filosofia,~tremo da capo a piedi. Mal abbia 5023 9 | PROMETEO~L’anno ottocento trentatremila dugento settantacinque del 5024 12| cose non m’inquietassero e tribolassero; mi posi a~cangiar luoghi 5025 22| eziandio per quanto che sieno tribolate e misere, se~ne dimostrano 5026 12| vietare che io non vi sia tribolato e straziato, e che l’abitarvi