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| Giacomo Leopardi Operette morali IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
5027 1 | fulmine, diede a Nettuno il~tridente, spinse le comete in giro
5028 3 | perché vi trovo il mio Trionfo, e perché parlano~di me
5029 10| contuttociò muoiono~bisavoli e trisavoli. Nel qual caso, io stimo
5030 12| suo lustro in là, con un tristissimo declinare e perdere~senza
5031 15| altre fonti, né comuni e triti;~e con facilità si astengono
5032 10| simile toccò ad Agamede e a Trofonio. Finito il~tempio di Delfo,
5033 9 | per~invidia sulle mense troiane. Ma coloro, più famelici
5034 20| moderna, e non dei tempi troiani. In secondo luogo; non tanto
5035 22| di potere per avventura, troncando volontariamente la propria~
5036 9 | parecchi sentieri, ancorché~tronchi in molti luoghi, e nella
5037 12| stato arso dal caldo fra i tropici,~rappreso dal freddo verso
5038 | troppi
5039 20| convenevoli a quel~proposito; e trovandomi sempre o macchiato o capace
5040 13| falso?~Per lo contrario, trovansi gli animi alcune volte,
5041 10| pezzo; e non fu difficile a trovarla.~Metafisico. In ogni modo
5042 24| per più giorni credetti di trovarmi in un altro~mondo; poi,
5043 10| cavare il libro, quando sarà trovata l’arte di vivere felicemente.~
5044 15| doveva accadere a chi si trovava impedito di aver parte,
5045 11| altri de’ più savi, e forse troverai qualcuno che ti risolva
5046 16| altra condizione di vita ci troveremmo essere? in che saremmo occupati?~
5047 22| non facci quello che noi troveremo che sia ragionevole,~e di
5048 9 | Ipernéfelo non cade fulmine e non tuona.~Altri più probabilmente
5049 1 | e dei nembi, si armò del tuono e del fulmine, diede a Nettuno
5050 24| esser vissuto invano, mi turbano~più, come solevano. Se ottengo
5051 15| perpetua; non la possono turbare, debilitare, stravolgere,~
5052 12| non intermettevano mai di turbarmi. Tutte le quali incomodità
5053 12| tutto il paese. Venti e turbini smoderati regnano nelle
5054 10| loro vita, gittavano in un turcasso una~pietruzza nera, e per
5055 22| private e si legge, e odesi tuttogiorno. Quali erano coloro che
5056 1 | eglino, se bene~sforzati di ubbidirlo, ricusarono di adorarlo.
5057 3 | uomini si guadagnano per~ubbidirmi, consentendo di tremare
5058 6 | queste travi, se~tu non mi ubbidisci subito senza più parole.~
5059 9 | odio al marito, e che era ubbriaca, e che il morto, in cambio
5060 17| reti o~alle panie, negli uccellari e paretai. Si può conoscere
5061 24| filosofia de’ giornali, i quali uccidendo~ogni altra letteratura e
5062 22| basti,~quanto a sapere se l’uccider se stesso sia lecito. Resta
5063 22| della scuola,~andavano e si uccidevano: onde esso Egesia fu detto
5064 10| diversi casi, e alcuni si uccidono di propria mano. Cose che
5065 22| alquanti altri principi, che si~uccisero da se stessi; questi tali
5066 9 | figliuoli.~Prometeo. Chi gli ha uccisi?~Famiglio. Il padrone tutti
5067 22| stima di~addolorare colla uccisione propria gli amici e i domestici;
5068 15| del padre, e dell’amico ucciso. Soggiungeva,~che ben suole
5069 15| passo, di mano in mano. Udendo leggere nelle Vite dei filosofi
5070 15| tanto che basti.~Diciamo e udiamo dire a ogni tratto: i buoni
5071 1 | costoro obbrobri; e~quando gli udisse, niun supplizio ne prenderebbe;
5072 8 | in modo, che se io non l’udissi da te medesima, io~non lo
5073 17| pervenisse a maggior numero~di uditori. E in guisa che l’aria,
5074 9 | Tiberio, che sempre che udiva tonare, si ponea la corona;
5075 9 | veramente in quel medesimo tempo udivano, da tutte le boscaglie vicine,
5076 9 | opinione che tra loro~vedremo e udremo cose e parole che ti parranno
5077 6 | Malambruno. E però, non uguagliando il desiderio naturale della
5078 13| che molte opere egregie, ugualmente~chiare ed intelligibili
5079 22| tanto più~principali queste ultime inclinazioni che quelle,
5080 12| pericolo di essere oppresso;~umida, fetida, aperta al vento
5081 13| tutta la sua vita misera ed umile,~finché la morte lo trasse
5082 13| nell’avvenire.~Capitolo undecimo~Ma in fine, che è questo
5083 17| coprirla, o in~unguento per ungerla, o in acqua per lavarla,
5084 17| gonnellino per coprirla, o in~unguento per ungerla, o in acqua
5085 1 | essendo contraria alle leggi universali della natura, ed a quegli
5086 1 | diletti della terra, e l’università delle cose, quella e queste
5087 9 | dell’olio, necessario alle unzioni delle quali gli Dei fanno
5088 8 | voce, che fossi udita da Urano o da Saturno, o da qualunque
5089 10| sassolini alla loro~vita, usando l’arte che si mostra in
5090 10| cerca dell’impossibile,~o usar violenza alla natura, anzi
5091 22| bruti se loro accadesse di usarla; quella che la~natura stessa,
5092 22| da~coloro che non molto usassero il discorso dell’intelletto,
5093 15| contrario quelle~che sono usate di vivere seco stesse e
5094 22| della miseria della vita; uscendo della scuola,~andavano e
5095 20| andranno cercando pane in sugli usci.~Timandro. Quaranta o cinquant’
5096 21| degna, come è solita,~di uscir fuori?~Sole. Se non sarai
5097 24| nella morte, e di là non sa uscire. Né in questo desiderio~
5098 14| dunque sentirà spiccarsi~all’uscirne, o vogliamo dire proverà
5099 13| altre cose,~dico che se oggi uscisse alla luce un poema uguale
5100 14| fermo, che l’entrata e l’uscita dell’anima sono parimente
5101 14| ultimo, che lo spirito era uscito~del corpo? Dite: come conosceste
5102 2 | Ermotimo, che l’anima~gli usciva del corpo ogni volta che
5103 22| dubbio nessuno che non sia utilissima. Perché la quistione in~
5104 | V
5105 13| vivono in città o province vacue~di studi: perocché né questi,
5106 11| come quello a~cui l’essere vacuo da ogni piacere e dispiacere,
5107 3 | cose di quaggiù, benché tu vadi a questo effetto per una~
5108 13| tutto (per cosi dire) è vago e~leggiadramente indefinito,
5109 22| natura,~come tu vuoi. Ma che val questo; se noi non siamo
5110 15| Nubiana, nella provincia di Valdivento; dove anche morì poco addietro;
5111 22| mala; poiché non mi~può valere ad altro che a patire, e
5112 1 | dagli~altri mali; deliberò valersi di nuove arti a conservare
5113 24| società, trovare rimedio che valesse in ordine alle altre parti
5114 9 | corona; la quale in sé non valeva il pregio di una berretta
5115 24| volte penso che gli antichi valevano, delle~forze del corpo,
5116 3 | Inglesi non ne fanno che mi valgano, e quando ne facessero,
5117 17| delle verzure liete, delle vallette fertili, delle acque pure
5118 1 | l’eco, lo nascose nelle valli e nelle spelonche, e mise
5119 13| superiori assai. Ma certo il più valoroso uomo di questo~secolo non
5120 1 | declinando e poscia precipitando, valsero in guisa, che fino all’entrare
5121 21| cose del mondo sieno di valuta e di peso, e~che sieno piacevoli
5122 14| vero quel che si dice dei vampiri, e voi siete di quelli,
5123 17| non durabile, o pure di vaneggiamento~e delirio. Perciocché gli
5124 8 | tu mi~riesci peggio che vanerella a pensare che tutte le cose
5125 4 | facilmente;~non porti invidia ai vantaggi di quello; abbia cura del
5126 15| noi veggiamo che vengono vantaggiando, ci danno~molto più contento
5127 15| Delle quali non~pure si vantano, ottenendole, e ne fanno
5128 15| che sia, può consolarsi né vantarsi, dicendo~essere in tanta
5129 3 | vedeva che molti si erano vantati di volersi fare immortali,~
5130 7 | cotesta eccellenza che tu mi~vanti. La quale Sarà l’uno dei
5131 10| che~vivere, ti potrai dar vanto di prolungarla. E ciò senza
5132 4 | essere un uomo artificiale a vapore, atto e ordinato a fare~
5133 4 | L’Accademia reputa che i vapori, poiché altro mezzo~non
5134 19| creature, cioè la modifica in variatissime guise. Le quali creature,
5135 17| giorno immensi spettacoli e variatissimi, e dall’alto scuoprono,
5136 16| ma piuttosto incerto, e vario, e come fosse~interrotto
5137 21| Orlando;~e non un canonico di Varmia.~Sole. Che fa cotesto al
5138 12| quello che intervenne a Vasco di Gama nel passare il Capo
5139 1 | ardore inestimabile e con vaste e portentose fatiche per~
5140 1 | sordo e profondo, con un vasto ondeggiamento delle loro
5141 4 | automati del~Regiomontano, del Vaucanson e di altri, e quello che
5142 2 | Ercole. Cotesta è sua pecca vecchia, di andare a caccia del
5143 15| prestati da alcuni giovani a vecchie ricche o potenti, ottengono
5144 5 | affanno, e quando saremo vecchissimi non istaremo~aspettando
5145 10| muore in questa età, muor vecchissimo; e le fanciulle di sette
5146 24| fosse d’invenzione mia; vedendola così rifiutata da tutti,~
5147 13| avessimo vedute o udite; ora~vedendole e ascoltandole, non ci commuovono
5148 13| possibile che il mondo, in vederli procedere così spediti,
5149 10| moltitudine delle nere. E desidero vedermi davanti tutte le pietruzze
5150 15| è tanto acerbo,~quanto è vedersela distruggere a poco a poco (
5151 15| espressa ingratitudine,~che il vedersi rimunerare di un beneficio
5152 13| desiderio degli uomini di vederti e conoscerti~di persona,
5153 13| scompagnare, se di ciò non si vedessero in Italia~infiniti esempi.
5154 21| Copernico. Orsù: ecco fatto. Vediamo a che sa riuscire questa
5155 24| Tristano. Certissimo. Sebbene vedo che quanto cresce la volontà
5156 9 | usava di fare dalle donne vedove della sua setta, e che aveva~
5157 21| illustrissima un poco più oltre, e vedrà nascere~ancora un altro
5158 21| rechi insin qua: che io vedrò di disporlo a fare quello
5159 12| somiglianza~degli ermi colossali veduti da lui, molti anni prima,
5160 22| tedio che io provo, così veemente, che~si assomiglia a dolore
5161 14| dire proverà una sensazione veementissima? Abbi per~fermo, che l’entrata
5162 1 | travagli propri, l’acume e la veemenza del desiderio. Oltre di
5163 18| provveduta o~sfornita di virtù vegetative o animali? E tu medesimo,
5164 10| ritardare o interrompere la vegetazione del nostro corpo per allungare
5165 1 | vita. E nulla sperando, né veggendo~alle imprese e fatiche loro
5166 4 | debbe esserne capace la veglia di un automato. Quanto alla
5167 11| non resta in me nervo né vena che non sia scossa. Talora,
5168 23| sono passati da che voi vendete almanacchi?~Venditore. Saranno
5169 1 | lasciate addietro le malvagità vendicate dal diluvio.~Stomacavalo
5170 14| finto, che vi ho messo nelle vene. In somma, se vorrete continuare
5171 1 | manifestandosi, appaiono più venerandi, contristò di~modo le menti
5172 13| degli uomini~l’ammirare e venerare in altri una scienza molto
5173 13| sarebbero aiutate dalla fama di ventisette secoli, né da mille memorie
5174 4 | perciò san Tommaso di Aquino, venutagli in odio, la ruppe. E se~
5175 2 | veduto il nostro giuoco e venutogli voglia di~entrare in terzo,
5176 22| Plotino se ne avvide:~e venutomi innanzi improvvisamente,
5177 13| apparisce buono, come più veraci e candidi; rade volte sono~
5178 1 | calore e le speranze dell’età verde. Ma~in progresso di tempo
5179 17| allegrezza; delle campagne~verdi, delle vedute aperte e leggiadre,
5180 13| più dall’ardire che dalla verecondia; spesso eziandio dall’apparente
5181 15| questi sì fatti uomini si vergognano, fuorché di questa, se a~
5182 15| nel mondo, salvo che il vergognarsi;~né di cosa alcuna questi
5183 20| forse anco tepida; non mi vergogno a dire che~non amo nessuno,
5184 13| il contrario,~ed ho per veridico il proverbio, che il mondo
5185 15| per ultimo non si possa verificare, in qualcuno della nostra~
5186 24| illusione, impossibile a verificarsi. Anzi se qualcuno mi~parla
5187 15| presente, o già~non sia stata verificata, o per ultimo non si possa
5188 4 | premiato col titolo: PRIMO VERIFICATORE DELLE FAVOLE ANTICHE.~La
5189 24| questi prima, perché la~verisimiglianza è che da loro si cavi maggior
5190 16| non sarebbe contrario alla verisimilitudine l’immaginare che le cose~
5191 13| por mente a una sentenza verissima di un autore nostro lombardo;~
5192 21| cose possano esser vere verissime: anzi io sono per~andare
5193 21| delle lucciole, e di quei vermicciuoli che splendono.~Ora prima.
5194 | verrai
5195 12| l’una o l’altra di loro, verrebbe parimente in dissoluzione.
5196 13| di essere mezzanamente versato anche in una~sola lingua
5197 | veruno
5198 17| rallegrano sommamente~delle verzure liete, delle vallette fertili,
5199 2 | continuo, che pareva~un vespaio. Ma ora quanto al battere,
5200 17| praticare, il dì medesimo in sul vespro~vi si riducono. Anche nel
5201 9 | donna giovane, coperta di~vesti suntuosissime, e di ogni
5202 9 | segni di~abitazione umana: vestigi di cultura per la campagna;
5203 21| mondo avrà di che~cibarle, vestirle, alloggiarle, trattarle
5204 10| quella, guardandole tutte due vestite.~Metafisico. Così giudico
5205 20| maschere, si rimangano coi loro vestiti; non faranno minori effetti
5206 21| di noi, se~ben fosse un vestito di cenci e che non avesse
5207 5 | volte, o di paternostri di vetro,~come fanno i barbari; o
5208 13| moderato,~il superbo o il vezzoso dei modi e degli ornamenti
5209 12| fu poi ritrovato da certi viaggiatori, e collocato nel museo~di
5210 24| rovinando questo, rovina a vicenda anche lo spirito. E dato
5211 9 | udivano, da tutte le boscaglie vicine, i rami~degli alberi che,
5212 13| dico che gli scritti più~vicini alla perfezione, hanno questa
5213 13| Leibnitz, il Newton, il Vico,~in quanto all’innata disposizione
5214 12| tentare quelle nuove acque. Vide da lontano un~busto grandissimo;
5215 5 | fine studiando tutte le vie di far contro la propria
5216 | vieni
5217 12| questo tuo regno, almeno~vietare che io non vi sia tribolato
5218 1 | Giove, né potendo~essere vietato dalla Verità, quantunque
5219 7 | principali ostacoli che mi vieteranno di giungere al mio~solo
5220 22| sarà vero che la~natura mi vieti di appigliarmi alla morte,
5221 22| ultimo il re Tolomeo gli vietò che~non disputasse più oltre
5222 13| silenzio, procurano~con assidue vigilie, industrie e sollecitudini,
5223 24| malato o sano, calpesto la vigliaccheria~degli uomini, rifiuto ogni
5224 | VII
5225 | VIII
5226 7 | ingegni; io fossi per essere vilipesa e fuggita, non che lodata,
5227 13| anzi spessissime~volte sono vilipesi, per la diversità della
5228 12| oltre di ciò mi lasciasse~villaneggiare, schernire, minacciare e
5229 22| ai dolori, alle angosce, vincendo l’orrore della morte, e~
5230 1 | sterminarlo mai dalla terra, né vincerlo se non di rado.~Sicché la
5231 3 | non so chi delle due si vincesse la~prova, perché se tu corri,
5232 8 | maggiori de’ miei, quanto tu mi~vinci di grandezza e di forza.~
5233 15| Ateniesi) a sacrificare come vincitore;~che poi, sentito il vero
5234 9 | gli altri, sì vinti come vincitori, era preso in giuoco: perciò
5235 9 | che da tutti~gli altri, sì vinti come vincitori, era preso
5236 22| infelice. Con che tu hai vinto di crudeltà, non~pur la
5237 9 | una nuova Lucrezia o nuova Virginia, o qualche emulatrice~delle
5238 24| furono incomparabilmente più virili di noi~anche ne’ sistemi
5239 12| del tuo sangue e delle tue viscere. Per tanto rimango privo
5240 14| siete insuperbiti per la visita dello Czar, e vi pensate
5241 1 | principio.~Andavano per la terra visitando lontanissime contrade, poiché
5242 14| così rifugge~Dalla fiamma vitale~Nostra ignuda natura;~Lieta
5243 7 | alcuno fornito~di minore vitalità e sentimento che gli uomini?~
5244 9 | sarebbe pervenuto colla vittoria. Alcuni pensano che intendesse
5245 13| come, a cagione di esempio, Vittorio Alfieri; furono da principio
5246 3 | addietro solevi essere odiata e vituperata, oggi per opera mia le cose
5247 15| qualora ti è lodato~alcuno, o vituperato, di probità o del contrario,
5248 20| affermate, partoriscono vituperio e non lode a chi le scrive.
5249 13| impulso della lettura, sentono vivamente ogni leggero tocco, e coll’
5250 9 | vedi.~Prometeo. Che buone vivande avete?~Selvaggio. Questo
5251 24| Ma viva la statistica! vivano le scienze~economiche, morali
5252 14| lente~Senza tedio consuma.~Vivemmo: e qual di paurosa larva,~
5253 15| operare, e~diedero spirito e vivezza alla malvagità: la quale
5254 18| pianta o che altro che tu vivifichi; qual creatura provveduta
5255 14| comparazione, un dolore vivissimo.~Morto. Or bene, tu domanderai
5256 10| invenzione, se gli altri vivranno lungo tempo, io~vivrò per
5257 10| vivranno lungo tempo, io~vivrò per lo meno in eterno; voglio
5258 19| dì~nell’uomo con diversi vocaboli si dinota una sola passione
5259 20| poetici, prendendo questo~vocabolo largamente; cioè libri destinati
5260 17| fosse~popolata di creature vocali e musiche. Veramente molto
5261 9 | barbarici, la quale danzando e~vociferando, faceva segno di grandissima
5262 3 | borbottando tra’~denti con quella vocina da ragnatelo, io t’intenderò
5263 | vogliano
5264 6 | Farfarello. Recare alle tue voglie una donna più salvatica
5265 12| mancato poco che~gl’insetti volanti non mi abbiano consumato
5266 17| necessità veruna; usano il volare per sollazzo; e talvolta,
5267 10| pagasse: il quale rispose volerli~soddisfare fra sette giorni;
5268 13| compiacersene,~in atto di volerlosi recare in capo; e a’ piedi,
5269 | volersi
5270 | volervi
5271 | volesse
5272 | volessi
5273 | volevano
5274 18| qualche altra. Quanto~si è al volgarizzamento infrascritto; per farlo
5275 9 | salutati tutti cortesemente, volgendosi a uno che accennava di essere
5276 15| antica non so; ma oggi io volgerei questo detto al contrario.~
5277 13| spediente di seguitarlo, o di volgerti ad altra via.~Capitolo secondo~
5278 15| alle speculazioni, non si volgeva al discorrere, se non per
5279 17| della persona; sempre si volgono qua e là, sempre si aggirano,
5280 | volle
5281 10| altri; ed anche le azioni volontarie di questi tali, la~mobilità
5282 8 | che queste; in cambio di voltarti a me, che non ti posso intendere,
5283 21| ella corra, che ella si voltoli, che ella si affanni di
5284 13| capo; e a’ piedi, alcuni volumi, quasi negletti~da lei,
5285 22| alterazione~nostra, e non voluta dalla natura; saria manifesta
5286 13| sentimenti e le immagini~volute da chi scrisse, faccia piccolo
5287 22| menzione di principi che sieno~voluti morire per tedio solamente,
5288 14| nel mondo eterna, a cui si volve~Ogni creata cosa,~In te,
5289 | vorrebbero
5290 | vorremo
5291 1 | pura ombra ed una sembianza vota mandare ad effetto le sue
5292 14| temenza è sciolto,~E l’età vote e lente~Senza tedio consuma.~
5293 10| spessissimi e grandi intervalli, vòti di ogni azione e affezione
5294 1 | qualche modo quel primo voto degli uomini,~che fu di
5295 12| moltitudine e dalla furia dei vulcani, dal ribollimento sotterraneo
5296 22| E non dee piacer più, né vuolsi elegger~piuttosto di essere
5297 | X
5298 | XI
5299 | XII
5300 | XIII
5301 | XIV
5302 | XIX
5303 | XV
5304 | XVI
5305 | XVII
5306 | XVIII
5307 20| XX DIALOGO DI TIMANDRO E DI
5308 21| XXI IL COPERNICO~DIALOGO~Scena
5309 22| XXII DIALOGO DI PLOTINO E DI
5310 23| XXIII DIALOGO DI UN VENDITORE
5311 24| XXIV DIALOGO DI TRISTANO E DI
5312 5 | rivoltasse.~Gnomo. Anche le zanzare e le pulci erano fatte per
5313 2 | ronzare, io non vi odo un zitto.~Atlante. Anche di questo
5314 10| altri luoghi sottoposti alla zona torrida. Dunque, presupponendo~
5315 15| se bene si~dice che sia zoppa, raggiunge però il malfattore,
5316 24| camminava diritto in paese di~zoppi. E questi buoni ragazzi
5317 2 | la palla. Vedi che ella zoppica, perché l’é guasta la figura.~