Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Carlo Gozzi L'Augellino belverde IntraText CT - Lettura del testo |
Renzo con pugnale in mano nel fodero, e Truffaldino.
Ah dimmi, Truffaldin; vedesti mai
piú bella creatura della statua
del mio giardin? Dí il ver, non adularmi.
TRUFFALDINO Adulando, loda in grado estremo quella creatura (a parte). (Che non vide un matto simile, innamorato d'una statua) (ride).
Chiunque vederà quella bellezza,
dí, Truffaldin, non scuserà il mio amore?
TRUFFALDINO Anzi sarà lodato il suo amore da tutti; che il suo è il vero amore platonico, e non si potrà piú cantare la canzonetta:
s'anche venisse un diavolo,
Ch'è stato anch'egli innamorato di qualche statua, la quale però non aveva le carni tanto dure, come quella (a parte, sua derisione).
Dimmi, quand'io piangeva inginocchiato
innanzi alla mia statua, udisti a sorte
quel, che mi disse quell'Augel belverde,
che mi comparve, e favellò sí chiaro?
TRUFFALDINO Non ha udito nulla; non sa, chi sia questo Augel belverde.
L'Augel belverde non conosci, amante
di Barbarina? Nol vedesti, sciocco?
TRUFFALDINO Non saper nulla di queste belle maraviglie
(a parte, ride di tali amori).
Ah, sei pur ignorante! E non vedesti
questo pugnale, che mi fu scagliato
innanzi ai piedi, mentre ch'io piangeva?
TRUFFALDINO Non sa né di voce, né di Augello, né di coltello (a parte). (Renzo esser matto, ma matto da catene ec.).
RENZO (da sé)
(Ah, che dovrò pensar sulle parole
dell'Augello belverde, che m'apparve,
che negò palesar di chi son figlio,
di soli arcani empiendomi la mente?
Quali non deggio ricusar perigli?
E quali son questi perigli estremi
per ottener, che il simulacro viva?
E qual di questo portentoso ferro
uso far deggio? Io son fuor di me stesso).
TRUFFALDINO (a parte) (L'imita in caricatura, e ride della pazzia).