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Carlo Gozzi
L'Augellino belverde

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Scena sesta

 

Sepolcro sotterraneo sotto il buco della scaffa, in cui sta sepolta Ninetta in abito lugubre.

 

NINETTA

Perché mai vivo ancor dopo sí lungo

tempo, sepolta in quest'orrida fossa,

dove tante immondizie, e sí fetenti

colano sempre? O di Concul figliuola,

miserabil Ninetta! Era pur meglio

restar colomba un dí, restar rinchiusa

nella scorza fatal di melarancia,

in poter di Creonta, gigantessa,

che rimaner, senza capir la causa,

senz'aver colpa, condannata ad essere

sepolta viva in cosí lorda fossa,

mentre non era ancor fuori del parto.

Ecco il pietoso usato Augel belverde,

che del solito cibo mi soccorre,

pel buco della scaffa discendendo.

O Augello, Augello, quanto meglio fora

il lasciarmi morir! Termine avrebbe

la lunga pena mia. Sazio sarebbe

l'inumano Tartaglia, il re, mio sposo,

e la nimica mia, sua madre antica (piange).

 

 

 




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