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Alfabetica [« »] imitatrice 3 imitava 1 imitavano 5 imitazione 32 imitazioni 6 imiti 9 imitò 5 | Frequenza [« »] 33 bene 33 forza 32 dalle 32 imitazione 32 qualunque 32 quel 32 tutti | Giacomo Leopardi Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica IntraText - Concordanze imitazione |
Capitolo
1 I | nella poesia scaturisce dall’imitazione della natura), ma che insieme 2 I | quelle che ci ridesta l’imitazione della natura schietta e 3 II | poesia naturale. E oltrechè l’imitazione dell’incivilimento e dell’ 4 II | e dell’arte a petto all’imitazione della natura è soprammodo 5 II | oggetti, ma quella dell’imitazione, la quale può essere singolare 6 II | è propria veramente dell’imitazione e non degli oggetti, stante 7 II | efficacia della poesia, quando l’imitazione è rara, l’oggetto comune. 8 II | oggetto comune. E dico l’imitazione rara nell’uno dei modi specificati 9 II | accidenti, la rarità dell’imitazione e la familiarità degli oggetti, 10 II | particolari e minute dell’imitazione doveano essere in grandissima 11 II | i romantici presso cui l’imitazione è così straordinaria e buona 12 II | quella ch’è propria dell’imitazione e quella ch’è propria degli 13 II | tanti soggetti propri della imitazione poetica sieno diventati 14 III| al diletto derivato dalla imitazione della natura, ch’è il fine 15 III| regole e dei precetti, l’imitazione esangue e sofistica, in 16 III| maravigliosa, come nella imitazione. Aggiungete che lasciando 17 III| Omero e quindi aiutata dalla imitazione e da quella imitazione che 18 III| dalla imitazione e da quella imitazione che non ha uguale, non ne 19 III| oltramontane e oltramarine, dove la imitazione del vero è, se così vogliamo 20 IV | conoscendo che quella è imitazione di cosa non viva ma solamente 21 IV | quando scaturisce dalla imitazione del vero, non procede sol 22 IV | alla poesia con rendere la imitazione oltre ogni modo facile, 23 IV | conseguenza il dilettoso dell’imitazione, il quale è tanto essenziale 24 IV | romantici che l’eccellenza della imitazione si debba stimare solamente 25 IV | perchè il vero non può essere imitazione di se medesimo. Ma l’imitare 26 IV | tanto vive quanto nessuna imitazione di poeta o d’artefice; e 27 IV | altri rispetti, fanno la imitazione maravigliosa e dilettevole; 28 IV | Discorso, del quanto giovi alla imitazione che gli oggetti sieno comuni, 29 IV | tanto il dilettevole della imitazione è molto scarso, non potendosi 30 IV | fatta, e quando anche l’imitazione sia vivissima, cagionando 31 IV | diletto notando così tutta l’imitazione come questa o quella parte 32 IV | veruna difficoltà nè fatica l’imitazione colla cosa imitata, nè discernere