Libro, Capitolo
1 I, VIII| perchè, cresciuta tra l'invidia astiosa delle sue pari,
2 I, VIII| di render disprezzo per invidia. Ma qualcosa conveniva pur
3 I, X | contessa, che il mondo m'invidia, è troppo poca cosa, donna
4 II, I | tra gli applausi senza l'invidia, nell'amore dell'arte che
5 III, II | era di non patir quasi d'invidia (diciamo quasi, perchè è
6 IV, II | perfino il sentimento dell'invidia. Ell'era insomma una specie
7 VII, II | che sono talora degni d'invidia quelli che dalla natura
8 VII, II | avea il diritto. Era dunque invidia, era gelosia?... chi lo
9 VIII, III | quanto basta a destare invidia, ne hanno sentito nelle
10 VIII, VII | anzichè esser segno all'invidia e, per conseguenza, al motteggio
11 VIII, VII | a destare il senso dell'invidia nei colleghi professori
12 IX, VII | contessa!~- Riso? tu parli per invidia.~- Sarà per invidia, ma
13 IX, VII | per invidia.~- Sarà per invidia, ma son contento del mio
14 XI, VII | soldato. Ogni sentimento d'invidia era scomparso e negli uni
15 XI, VII | uni e nelle altre, chè l'invidia non sorge se non quando
16 XI, IX | in loro. Superbia, ira, invidia, sono i peccati capitali
17 XII, VI | sentivano a parlare con invidia della nuova condizione delle
18 XIII, III | accagionando di mal animo e d'invidia quelli che gli avevan parlato
19 XIV, I | le scale, guardando con invidia la giovane contessina. La
20 XIV, I | allora accusarono Foscolo d'invidia. Ma oggi possiamo noi dir
21 XVII, I | battaglie, al punto da destare l'invidia persino del vicerè; un uomo,
22 XIX, XI | insieme coll'orgoglio anche l'invidia; bugiardo com'era, e in
23 XIX, XVI | morso della più dispettosa invidia pur contro quel vile briccone
24 XIX, XXII| essa, e non poteva sentire invidia, quella fanciulla aveva
25 XIX, XI | insieme coll'orgoglio anche l'invidia; bugiardo com'era, e in
26 XIX, XVI | morso della più dispettosa invidia pur contro quel vile briccone
27 XIX, XXII| essa, e non poteva sentire invidia, quella fanciulla aveva
28 XX, VII | infrangibili e che guardano con invidia i piaceri che non possono
29 XX, XII | sentì anche la fitta dell'invidia nel pensiero ch'egli non
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