Libro, Capitolo
1 I, VI | successo?~- Eccellenza, ci perdoni, fu côlto questo signore,
2 I, VI | Bisogna dir le cose giuste.~- Perdoni, illustrissimo signor conte...
3 II, VII | il signor auditore mi perdoni la parola.~- Non è più questa
4 II, VII | colpe altrui, e che, mi perdoni il signor auditore l'amore
5 III, VI | allora che si fa? ~- V. S. mi perdoni, ma mi lasci parlare con
6 IV, I | che mi sembra turbata?... perdoni l'osservazione.~- Lo sono
7 IV, V | V. S. illustrissima mi perdoni.~- Se la contessa vi manifestò
8 IV, V | tutto questo?~- V. S. mi perdoni... ma se alla contessa potè
9 IV, V | condizione è tale anzi, V. S. mi perdoni, che mi dà il diritto di
10 IV, V | che non è giusto... V. S. perdoni questo sfogo alla mia infelice
11 IV, XI | V. S. illustrissima mi perdoni, ma debbo tenere gli ordini.
12 V, IX | prima?~- Vostra signoria mi perdoni, ma quando io era per continuare
13 VII, VII | di chi... domando mille perdoni, ma di chi non è certamente
14 VIII, II | contessa, che Dio però le perdoni; nè che vi pigliaste tanta
15 VIII, III | Signor buona testa... mi perdoni, dunque.... ma quando tu
16 VIII, X | umiliato.~- Vostra signoria mi perdoni, ma io venni qui con tutte
17 IX, II | a cavallo continuò:~- Mi perdoni, signore, se sono costretto
18 IX, VII | cento anni.~- Domando mille perdoni, ma la piazza di San Marco
19 XI, IV | febbre nei credenzoni, mi perdoni monsignore; sopratutto bisogna
20 XIII, VIII| dell'unica sua figliuola. Perdoni, signora, disse poi il Ballabio
21 XVI, XVI | Come sarebbe a dire?....~Mi perdoni, signor giudice; ma che
22 XVIII, III | quest'affare, non è tanto (mi perdoni se dico tutto quel che penso)
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