XI
Una mattina il Baroggi sente picchiare all'uscio
dell'abitazione. Era il dottor Broussais.
Caro Giunio, forse ho trovato il mezzo di poter indurre quella
vostra infelice donna ad accettare la proposta. Un tal Samuele Mircki,
banchiere di Berlino, si ammalò a Parigi, ed è in mia cura da un mese. Della
lotteria di Baden-Baden possiede, tra gli altri, il biglietto che gli dà la
vincita di quarantacinque mila fiorini. Stamattina mi parlò egli stesso di
questa vincita. Questo fatto mi fece balenare un pensiero. Voi pagate al
banchiere i quarantacinque mila fiorini, e ritirate il biglietto. Siccome è da
un anno che su tutti i canti di Parigi l'avviso gigante di tal lotteria offende
gli occhi anche dei ciechi, e la contessa può benissimo aver preso di que'
biglietti; così voi lo passate a lei; ella lo mostra al marito; niente di più
naturale che chi ha comperato un biglietto, possa anche vincere. Il segreto rimane
fra noi due. Nessuno potrà sospettar nulla. Ed ella si capaciterà che a questo
modo non c'è più nessun pericolo di provocare nè dicerie nè scandali.
La vostra fu un'inspirazione del cielo!!
E così?
Tutto è fatto. Ora esco per prendere i danari che tengo
presso Aguado.
Portateli a codesto signor Mircki, e ritirate il biglietto.
E quella povera troppo squisita mia donna vedrà in questa
strana combinazione un espresso ajuto del cielo, e si piegherà. Oh quante
obbligazioni vi ho, caro dottore; ma voi avete l'ingegno sterminato come
immensa la bontà del cuore!
Quest'affare, com'è facile a comprendere, fu tosto combinato
e conchiuso; Baroggi ritirò il biglietto, e quando potè parlare alla contessa:
La fortuna, per un indizio manifesto, ha voluto ajutarci. Ecco
di che si tratta; e mostrando il biglietto, le raccontò com'era corsa la cosa.
Or vedi che non è possibile salvar le apparenze più di così.
Il conte non potrà nemmeno far le meraviglie. Di queste vincite a Parigi se ne
fanno ad ogni momento. L'anno passato la modista che sta presso il teatro delle
Variétés guadagnò centomila lire a questo modo... Che mi rispondi adunque...?
Mi par di sognare.
Accetti? per carità, parla... bada che se tu stai ancor
forte in sul negare, io farò certissimamente quello che potrà gettarti nella
disperazione...
Accetto...
Che tu sii ringraziata... sei libera finalmente... potrai
svincolarti dai nodi del tuo serpente... Per carità, non pentirti di nuovo;
prendi il biglietto e provvedi tosto a convertirlo in danaro. È un'operazione
che devi far tu, perchè così è chiusa ogni via al benché minimo sospetto; puoi
andare da qualunque banchiere. Addio, per ora; non puoi immaginarti la mia
gioia... Riavrai la salute; sarai felice, meno infelice almanco.
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