Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giuseppe Rovani Cento anni IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
XIII Quando Lorenzo Bruni entrò in casa S.... usciva un servo tutto scalmanato a cercare del figlio di lui appunto; il servo gli disse quel che egli sapeva, e il vecchione salì, e vide le due donne in preda a quel dolore disperato e violento che il lettore può immaginare, e che noi non osiamo e non vogliamo descrivere. Tante volte ci trovammo al cospetto di dolori consimili, e tante volte li abbiamo anatomizzati con mano convulsa, che or ci pesa di rifarne il processo. So tutto, disse il vecchio, appena vide quelle due donne affannate; e so più di quello che voi sapete (e brevissimamente espose loro di che si trattava); ma il rimedio, soggiunse poi, è ovvio e naturale. Mio figlio Giocondo è già sulle traccie della vostra figliuola; ella dentr'oggi può essere fatta sposa. Lorenzo erasi accorto che il dolore aveva abbastanza lavorato sul cuore di quelle due donne, e non amò di prolungarlo, quantunque egli volesse, colla pietosa inflessibilità del medico, usufruttarlo tutto, per preparare poi con esso le vie della salute. Egli conosceva nell'intimo quelle due donne, e le amava e le stimava in preferenza di tante altre, perchè una vita lungamente travagliata le aveva fatte accessibili a molte di quelle verità che i pregiudizj, accumulati per tante generazioni in seno alla più alta società, avevano, o celate del tutto, o, quel ch'è peggio, fatte passar per errori. Sperate, ripetè il buon vecchio; la vostra figliuola a momenti potrete vederla. Ma, e chi mai ha osato? Nessuno le ha fatto violenza; fu ella a lasciare la propria stanza e la propria casa. Pur vi consiglio a non rimproverarla quando la rivedrete. Io non so se a voi sia trapelato mai nulla di quello che da qualche tempo succedeva nel suo cuore; ma, anche a non saperlo, bisognava sospettarlo; all'età della vostra figliuola, non può essere che per un'eccezione viziata della natura umana, se le fanciulle hanno il cuore muto e il senso inerte; per lo più sono perverse, quando sono di ghiaccio, Dio salvi l'umanità da una giovinezza che sembra la vecchiaia. Tutte quelle madri badesse, onde ora si vanno svelando le storie arcane, e sotto il cui governo claustrale si murarono fanciulle delle quali ne' conventi smantellati si scoprono gli scheletri; tutte quelle spietate badesse, io dico, devono avere avuto una giovinezza senza cuore e senza palpito. Io spero bene della vostra figliuola. Ella amò con sincerità, e non interrogò che il cuore, e il turpe tornaconto non ebbe posto ne' consigli della sua intelligenza adolescente. Quando alla scoperta improvvisa di una sventura, di cui è arcana l'origine e sono ignoti i particolari, succede la notizia certa e precisa del fatto, per quanto esso appaia grave, l'animo tuttavia si ricompone, e all'angoscia disperata tien dietro un dolore tranquillo e riflessivo. Ciò avvenne precisamente nel cuore di donna Clelia e della contessina Ada. Quest'ultima domandò al Bruni come si chiamava il giovane che aveva provocato un sì doloroso accidente. È il figlio di un uomo sventuratissimo, che morì prima che la giustizia abbia trovato il tempo di far le di lui vendette. Cara contessina Ada, ricomponete i vostri spiriti; e preparatevi a sentire nel cognome che vi pronuncierò qualche cosa che pare annunciare una volontà espressa della Provvidenza. Ma chi è dunque? È il figlio del Baroggi. Del Baroggi? e donna Ada fece un viso e un gesto in cui appariva disgusto e ribrezzo. Lorenzo Bruni disse tra sè: Cominciamo male. Quel Baroggi, soggiunse poi, non era che una guardia di finanza, lo so; e visse povero come Giobbe. Ma in tutto questo non v'è nulla per cui debba arrossire nè il morto nè il vivo. In quanto al suo figlio, è un nobile e valoroso soldato. A soli 24 anni è già capitano dei dragoni. Tra pochi anni può essere colonnello, può essere generale. Nei tempi avventurosi e grandi in cui viviamo, e in cui pur contento io trascino la mia vecchia età, codesta professione di chi cerca e trova la gloria sui campi di battaglia, è la più generosa, è la più nobile di tutte. Il vostro marito chi è? Il giorno meno sciagurato della sua vita, e che forse gli varrà qualche indulgenza, fu quel solo in cui sotto il titolo di capitano andò a nascondere quello di conte. Donna Ada si riscosse tutta a queste parole, e non disse nulla. Parlò per lei la contessa Clelia: Voi, caro Lorenzo, avete nominato il conte mio genero; ma avete precisamente nominato l'unico ostacolo a quanto avete proposto... Voi sapete al par di me, al pari di questa povera disgraziata, l'indole violenta di quell'uomo. Se mai venisse a sapere d'un simile matrimonio... da Parigi o dal Reno dove ora si trova, piomberebbe qui come una saetta a metterci tutti sossopra... Questa povera disgraziata ha troppo sofferto... Voi già sapete tutto... La contessa Clelia finiva appena di dire queste parole, che s'udì una carrozza fermarsi alla porta. Tutti e tre furono in piedi. e corsero alla finestra. Or torniamo indietro un momento. Donna Paolina, dopo il primo orgasmo che l'aveva spinta a un passo disperato; dopo che ne furono scomparse le più forti cagioni, quali il sospetto d'essere tradita, e il terrore che forse all'alba il suo Baroggi sarebbe rimasto sul terreno; in una parola, dopo che fu cessato quella specie di deliquio intellettuale che le aveva coperto ogni lume di ragione, si trovò, per così dire, faccia a faccia con sè stessa; allora quegli affetti che erano come cessati sotto al colpo d'altre passioni più impetuose, le rifluirono a furia nel cuore; e con quelli il pentimento affannosissimo d'aver potuto abbandonare così crudamente quell'angelo di sua madre, da cui tanto era amata. Per ciò, avendole il Bruni consigliato, per togliere ogni occasione di scandalo, di ritornare fra' suoi, ella, con quella smania medesima onde a notte era fuggita di casa, pregò e volle che, senza perder tempo, la si riconducesse presso la sua cara mamma. Qui però, a dir tutta la verità, bisogna soggiungere che non la potevano far ritrosa a tal passo le parole del Bruni, il quale aveale promesso di adoperarsi col più vivo interesse a sollecitare quelle nozze che il giovane Baroggi ed ella chiedevano; e di più l'aveva assicurata che il proprio padre Lorenzo a quell'ora stava certamente parlando di ciò colla nonna e colla contessa Ada. Egli è un fatto che anche negli slanci più spontanei e impetuosi del cuore umano, l'interesse e il calcolo trovano sempre il modo di farsi sentire e di dar pareri. Una mezz'ora dopo che il capitano Baroggi fu tornato in Castello, esso e il Bruni fecero venire una carrozza, e partirono colla fanciulla senza por tempo in mezzo. Giunto il Bruni alla casa propria, fece fermare i cavalli, chiese di suo padre e, sentito ch'era andato in casa S..., consigliò il capitano Baroggi a salire, e trattenersi nelle di lui stanze finchè fosse stato chiamato. Così fu fatto, e la carrozza toccò via e si fermò innanzi al portone di casa S... Donna Paolina, preceduta dal Bruni, balzò a terra, passò a volo, non amando farsi vedere, dinanzi al portinajo; fece a salti lo scalone, quasi a stento seguita dal Bruni, il quale non sapendo come eran corse le cose, non voleva discostarsi da lei; e non se ne staccò infatti se non allorchè seppe che il suo padre stava presso le donne da qualche ora. Donna Paolina, quando vide il vecchio Lorenzo a moverle incontro, affannata gli chiese di que' di casa, e contemporaneamente si precipitò nella sala, e, come se stramazzasse, andò a cadere nelle braccia della mamma, che, non sostenendo l'urto, ricadde sulla seggiola; così che la fanciulla, senza volerlo, venne a piegare i ginocchi e il corpo, e a nascondere la faccia lagrimosa nelle vesti materne. Non ci furono parole per parte di nessuno. La fanciulla singhiozzava; la madre, abbracciando e baciando quel caro capo, nè singhiozzava, nè faceva motto, ma inondava di lagrime sgorganti a furia la propria faccia ancora bella, quasi ancora giovanile. Donna Clelia non piangeva, nè quasi guardava; ma volgendo in alto gli occhi e il volto severissimo e venerando, teneva intrecciate le vecchie mani tremanti, come chi prega o ringrazia Iddio, o recita cose devote. Il vecchio Lorenzo chiese allora sottovoce al proprio figlio dov'era il capitano; e, sentito che s'era ritratto nella stessa casa Bruni: Va tosto a chiamarlo, senza perder tempo. Se non si coglie al volo l'affetto e la pietà, non si fa più nulla. Giocondo Bruni uscì, e tornò tosto col giovane Baroggi. Allora Lorenzo, sentito dall'anticamera il tintinnio degli speroni, disse alla contessa Clelia: C'è qui il capitano Baroggi. Io stesso l'ho fatto venire. Accoglietelo come vi consiglia la vostra sapiente bontà. Così dicendo uscì, e condusse con sè a mano il giovane soldato. Donna Paolina alzò il capo e guardò, e rattenne il singhiozzo, e sorrise guardando il caro giovane. Codesta scena intima di famiglia, tradotta e fermata dall'arte figurativa, ben potrebbe sembrare un'allegoria storica per chi si rifiuta a credere che dal semplice caso sieno generati uomini e cose. Nella contessa Clelia pareva rappresentata la vetusta aristocrazia che, ad onta della dottrina delle sventure, delle lezioni dell'esperienza, degli stessi affetti più nobili e più disinteressati, pure si ostina a star separata ancora dall'elemento popolare. Lorenzo Bruni raffigurava codesto elemento appunto, più antico di tutte le aristocrazie; e il cui lavoro incessante in tutti i tempi, sebbene più o meno celato e più o meno efficace, era prossimo a dominare gli altri, in virtù di una legge naturale più legittima di tutte le leggi storiche sorvenute. La contessina Ada adombrava un'epoca di transizione emersa dal connubio del patriziato e della plebe. Il capitano Baroggi, la forza delle armi e l'incanto della gioventù, che esercita un potere irresistibile su tutto quello che avvicina. La fanciulla, inginocchiata e sorridente sulle lagrime, gli effetti ultimi della legge d'amore che toglie gli ostacoli posti tra stato e stato dalla prepotenza o dall'ambizione. Ora, lasciando l'allegoria, allorquando quella specie di gruppo plastico di figure variamente atteggiate si sciolse e si scompose, Lorenzo Bruni avviò un discorso per ravvicinare il capitano Baroggi alla contessa Clelia e a donna Ada; la bellezza del giovane e quella tinta d'ingenua onestà che gli colorava il volto, resero efficacissime le parole del vecchio; e donna Ada, intenerita dalle lagrime e dalle preghiere della figliuola, proruppe finalmente in queste parole che sciolsero ogni viluppo: Ebbene, se il destino vuole che ciò sia fatto, si faccia. Alle quali parole la contessa Clelia lanciò alla figlia un'occhiata severa, ma non osò parlare. Allora, conchiuse il vecchio Lorenzo, lasciate a me e a mio figlio la cura di tutto il resto... per una vera provvidenza del Cielo, al conte vostro marito non fu levata l'interdizione; così non ha nè il diritto, nè l'obbligo di dare o di togliere il suo assenso; per un'altra provvidenza, in virtù della nuova legge che decreta essere il matrimonio un contratto civile, quello che si dee fare lo si può fare prestissimo, e senza tante lungaggini e cerimonie, e prima che il capitano parta pel campo. Nessuno contraddisse alle parole del vecchio, e così si sciolse quella giornata, che sorse tanto sinistra e sembrò minacciare casi funesti e inestricabili viluppi. Ma la vita non consiste in un giorno. Quando il capitano fu partito, e la vecchia contessa Clelia pur nella sua cupa severità, che pareva quasi un affanno profetico, si lasciò intenerire fino a deporre un bacio sulla fronte della figliuola che consolata l'abbracciava; donna Ada, accompagnato il padre e il figlio Bruni fino alla porta dell'appartamento, disse queste parole: - Io faccio il desiderio della mia figliuola, perchè ho fiducia di fare il suo bene. Ma temo guai; guai terribili per me. Per quanto ne sappiate e ne abbiate sentito dire, voi non conoscete il carattere del padre della mia figliuola. Pensando a ciò che avverrà quand'egli verrà a sapere di questo matrimonio, vi confesso, miei cari, che mi vengono i brividi. Nè, del resto, se per un atto di estrema delicatezza si fosse mandato a chiedergli il suo assenso, mai non lo avrebbe dato. Basta, la sola cosa che mi conforta, è che il dovere delle madri è di sacrificarsi interamente pe' figliuoli; e in quanto a me, qualunque danno sia per capitarmi, è dover mio di affrontarlo, per il bene della mia figliuola, e per preservarla da pericoli che potrebbero trarla in rovina, se ora non la si compiacesse in un desiderio che è legittimo. E, dette queste parole con pacata rassegnazione, così conchiuse dopo un momento di pausa: In quanto a me non so quando finirà codesto strazio continuo a cui fu posta la mia vita, nella quale non appena è finito un malanno, che un altro sopraggiunge più spaventoso del primo. Voi altri, amici fedeli, che conoscete tutti i casi della mia vita, potete dire se vi è stata donna più tribolata di me al mondo... E quasi singhiozzando, strinse la mano al vecchio Bruni e li salutò ambidue, lasciandoli addolorati e pieni di tristi presentimenti.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |