Capitolo
1 5 | la virtù di mettersi gli oggetti a distanza e trasformarli:
2 6 | solitudine presenta gli oggetti così vivi e propri, che
3 7 | serie corrispondente di oggetti. Le menti erano assuefatte
4 7 | composto non di lettere, ma di oggetti, ciascuno segno della tale
5 7 | robusta, che avendo a fare con oggetti così fuori della natura,
6 7 | idealizzano e ingrandiscono gli oggetti. Tutto è colossale, e tutto
7 9 | talmente analizzato negli oggetti e congiunto con particolari
8 9 | nelle minute pieghe degli oggetti; dove nel serio le prime
9 9 | e fortuito, dove diversi oggetti sono ficcati insieme a caso,
10 9 | da sè. Stanno lì dentro oggetti nudi, non ci e un solo oggetto
11 9 | idee e sentimenti, ma con oggetti innanzi ben determinati.
12 10| che muta il colore degli oggetti e gliene toglie la vista
13 11| spesso col solo allogare gli oggetti, ora aggruppando, ora distinguendo,
14 12| dipinge con tanto rilievo gli oggetti, perchè li vede chiarissimi
15 13| evidenza è in quel coglier gli oggetti vivi, cioè in azione, e
16 13| dell'ottava. E perchè gli oggetti sono còlti in azione o in
17 17| certa armonia che nasce da oggetti simili o dissimili posti
18 17| espressione di un rapporto tra due oggetti. Naturalmente, cercando
19 17| parole, ravvicinamenti di oggetti, e straordinarietà di rapporti,
20 18| troppo, ma non adulterano gli oggetti e i sentimenti. Ed anche
21 20| intorno, non si assimila gli oggetti esterni. Alfieri è tutto
22 20| girino intorno, ma come oggetti concreti e familiari, divenuti
|