Capitolo
1 10| San Miniato, e Antonio da Ferrara, e Filippo Albizi, e Giovanni
2 10| tornerà il sole? -~ Antonio da Ferrara, sparsasi voce della morte
3 10| Anton de' Beccar, quel da Ferrara, ~ che poco sa, ma volentieri
4 11| a Firenze, più tardi a Ferrara intorno agli Estensi. E
5 11| Bologna, cresciuto a Roma e a Ferrara, vivuto lungamente a Firenze
6 11| a Urbino, a Mantova, a Ferrara, tanta prosperità e agiatezza
7 12| A Napoli, a Firenze, a Ferrara si vivea tra novelle, romanzi
8 12| Firenze, e il Giraldi a Ferrara i suoi Ecatommiti o cento
9 13| degli studi nel duomo di Ferrara, De laudibus philosophiae,
10 13| Aragona, moglie del duca di Ferrara. Nell'introduzione si scopre
11 13| che parve un miracolo a Ferrara, appunto perchè vedevano
12 13| il suo centro è rimasto Ferrara; e le sue cure domestiche,
13 13| come quelle di Urbino, di Ferrara, di Mantova, era rimasto
14 14| componeva il suo Orlando a Ferrara, Girolamo Folengo vi facea
15 14| il Mambriano del Cieco di Ferrara, l'Orlando innamorato. Avea
16 14| dell'Ariosto e del Cieco da Ferrara: ~ ~ Apocrife son tutte
17 14| sua vita studentesca di Ferrara e Bologna, quando Cocaio,
18 15| scrivea per la corte di Ferrara; il cardinale di Bibbiena
19 16| Milano, a Pisa, a Bologna, a Ferrara, a Mantova, e si presenta
20 18| del Boiardo nella corte di Ferrara, e giunte allora a una certa
21 18| secolo fu il Verato, di Ferrara, celebrato dal Tasso e dal
22 18| col Tasso a Padova, fu a Ferrara suo emulo, e quando il Tasso
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