Capitolo
1 6 | prima; e ora me la pare bene conoscere. Chè noi miseri ne avevamo
2 6 | legga i Villani. Ma chi vuol conoscere le passioni, i costumi,
3 7 | tempo; ogni suo atto del conoscere mena a un suo atto del volere.
4 9 | a sua immagine. Chi vuol conoscere le opinioni e i sentimenti
5 9 | della teologia, che ci fa conoscere “la divina essenza e le
6 12| Nè potendo in verun modo conoscere che pioggia dovesse dal
7 12| la stessa pretensione di conoscere l'avvenire e di guarire
8 12| di guarire gl'infermi, e conoscere i fatti altrui, e farti
9 15| liberamente di lui. Ma chi vuol conoscere quello che gli scrittori
10 15| inevitabili come il fato. Basta conoscere i personaggi, per indovinare
11 15| Guicciardini, che scrive: “Conoscere non è mettere in atto”.
12 15| regola e il suo istrumento. Conoscere non è mettere in atto. Ciò
13 15| alla tua vita. Vivere è conoscere il mondo e voltarlo a benefizio
14 17| vocaboli, poi mi die' regole da conoscere le declinazioni e coniugazioni
15 19| innumerabili, ogni cosa è uno, e il conoscere questa unità è lo scopo
16 19| mondo e di chiesa. Seppero conoscere il secolo, e lo dominarono.
17 19| umano e divino”, e lo fe' conoscere a don Niccolò Caravita,
18 19| suoi fenomeni. La scienza è conoscere Dio, “perdere se stesso”
19 20| dell'anima. Se vogliamo conoscere il segreto di questa forma,
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