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Francesco De Sanctis
Storia della letteratura italiana

IntraText - Concordanze

coscienza

    Capitolo
1 1 | prima che acquistasse una coscienza più chiara di e venisse 2 2 | sentimenti, perchè non ne ha coscienza, tutto dietro alle cose 3 2 | e dalla sincerità della coscienza gli viene quella forza. 4 2 | non parole. E si formò una coscienza scientifica ed una scuola 5 2 | Firenze, che si forma questa coscienza dell'arte. Il volgare, venuto 6 2 | primo svegliarsi di una coscienza artistica è già notato in 7 2 | si rivela artista. ~ La coscienza artistica si mostra in Cino 8 2 | scuola non era altro che una coscienza più chiara dell'arte. La 9 2 | più alta espressione, una coscienza artistica più chiara e più 10 2 | varietà e con più chiara coscienza. Il dio di questo mondo 11 2 | integrità e con così perfetta coscienza. È l'idealismo di quel tempo, 12 3 | DANTE~ ~Fin qui giunge la coscienza di Dante. Se gli domandi 13 3 | cercarlo qui, fuori della sua coscienza, nella spontaneità della 14 6 | non ci è lotta, non la coscienza del sacrifizio, parendo 15 6 | rimorso è il grido della coscienza. Intralciato e monotono 16 6 | genio del male, con piena coscienza: ciò che gli proporzioni 17 6 | piuttosto ne ha un'oscura coscienza, quando con quel tale “senno 18 7 | com'egli la trova nella sua coscienza. Ciascuno ha dentro di 19 7 | schietta poesia. La falsa coscienza poetica disturba l'opera 20 7 | lui. E senza che ne avesse coscienza. Se guardi alle sue aspirazioni, 21 7 | essere la sua anima o la sua coscienza E parimente il critico, 22 7 | una cosa nell'unità della coscienza. Cielo e terra sono termini 23 7 | inferno, non può abolir la coscienza. Appunto perchè i due mondi 24 7 | una vita che ripugna alla coscienza morale e al senso estetico. 25 7 | poeta vede negata la sua coscienza, negato se stesso, e perciò 26 7 | Il loro supplizio è la coscienza della loro viltà, il sentirsi 27 7 | che lo spirito acquista la coscienza della sua libertà infinita. 28 7 | ultimo l'eterno risuona nella coscienza del colpevole come disperazione: ~ ~ 29 7 | movenze. Le pene sono la coscienza fatta materia, e qui esprimono 30 7 | immaginazione, vuol colpire la tua coscienza. Dove il fantastico è più 31 7 | loro istrumento la malizia, coscienza della loro impotenza, e, 32 7 | istinto della bestia, hanno la coscienza dell'uomo. Si sanno uomini 33 7 | e qui è la pena, nella coscienza umana che loro è rimasta. ~ 34 7 | sviluppa con più chiara coscienza il concetto di Malebolge. 35 7 | brutalmente, come non avesse coscienza del suo difetto, a quel 36 7 | il personaggio comico ha coscienza del suo vizio, e non che 37 7 | Adamo è come animale, senza coscienza della sua bassezza, Vanni 38 7 | Vanni Fucci ha avuto la coscienza e l'ha soffocata; sono i 39 7 | dipinse.~ ~L'uomo che ha coscienza del suo vizio e se ne vergogna, 40 7 | poetico è lui stesso, la sua coscienza che risponde con un'alta 41 7 | mio intimo senso, la mia coscienza così audacemente negata 42 7 | espressione impersonale della coscienza. Certo, in quel canto de' 43 7 | della colpa: il grido della coscienza sembra agghiacciato insieme 44 7 | musicali, che escono dalla loro coscienza individuale, assorte in 45 7 | tolte le “schiume della coscienza”, con pura letizia. Così 46 7 | della grazia, senza sua coscienza. È Lucia, “nemica di ciascun 47 7 | emancipazione dall'egoismo della coscienza; la sua individualità non 48 7 | sacro”. Con quella stessa coscienza della sua grandezza che 49 7 | momento: lo spirito acquista coscienza di sua forza, e contrastando 50 8 | così ben rispondente alla coscienza universale, si sviluppava 51 8 | accento di convinzione, quella coscienza che ha il poeta della sua 52 8 | gusto più corretto, sorge la coscienza puramente letteraria, il 53 8 | rispondeva così bene alla coscienza pubblica, che Petrarca fu 54 8 | Africa. Così si formo una coscienza puramente letteraria, lo 55 8 | finchè in Italia durò questa coscienza artificiale. ~ In verità 56 8 | universo, del quale si fece la coscienza e la voce; egli calò tutto 57 8 | luce, nel tempio dell'umana coscienza. Nessuna cosa oramai si 58 8 | giunga ad averne chiara coscienza: ~ ~ Se amor non è, che 59 8 | conseguirlo, anzi con la coscienza di non conseguirlo mai. 60 8 | avesse avuto piena e chiara coscienza della sua malattia, di questa 61 8 | come ci è insieme in lui la coscienza che è l'immagine e non la 62 8 | al suo strazio l'elevata coscienza della sua natura e la profondità 63 8 | trista, perchè nasce con la coscienza di essere immagine e non 64 8 | e lo strazio di questa coscienza è raddolcito, perchè, non 65 8 | malinconia del Petrarca è la coscienza della sua interna dissonanza 66 8 | fanno risorgere più acuta la coscienza del male. Gli è che il medio 67 8 | egli abbia una distinta coscienza di questo nuovo stato: accanto 68 8 | che, oscuro ancora alla coscienza, si sviluppa in seno al 69 8 | scioglier la quale gli manca la coscienza e la forza, è Francesco 70 9 | confusamente avvertito nella coscienza. C'era un segreto: egli 71 9 | vita, la legge fuori della coscienza, lo spirito fuori del corpo, 72 9 | durato ancora un pezzo nella coscienza, non è dubbio che l'arte 73 9 | politico vive fiaccamente nella coscienza del poeta; e il posto rimasto 74 9 | Questo infiacchirsi della coscienza, questo culto della bella 75 9 | con l'infiacchirsi della coscienza, e si pone già per se stessa, 76 9 | trasformarlo e riabilitarlo nella coscienza, come fu più tardi in Germania, 77 9 | fuori di esso, e lasciata la coscienza vuota, impiegò la sua attività 78 9 | mondo si trovò fuori della coscienza, senza lotta intellettuale, 79 9 | l'infiacchimento della coscienza. ~ Il Canzoniere, posto 80 9 | mondo che si oscurava nella coscienza. I contemporanei applaudivano 81 9 | misticismo, indebolito già nella coscienza, era divenuto abituale e 82 9 | divino sono proscritti dalla coscienza, vi entra l'umano e il naturale. 83 9 | medio evo, e non è più nella coscienza, e non può essere altro 84 9 | parti con perfetta e severa coscienza. È un artista che si sente 85 9 | dipinge con quella mezza coscienza che hanno gli uomini fluttuanti 86 9 | ombra è calata sulla sua coscienza. Non a caso fu dettoGiovanni 87 9 | nell'autore il vuoto della coscienza ed il difetto di senso morale. 88 9 | movimento non ha radice nella coscienza, nelle forti convinzioni 89 9 | era nel mondo, e ne aveva coscienza. Una società siffatta aveva 90 9 | e di tutti gli uomini di coscienza. Ma quella colta società, 91 9 | lascia qualche cosa nella coscienza; qui il riso è per il riso, 92 9 | naufragio sopravviveva la coscienza letteraria e il sentimento 93 9 | coltura; ed è da quella coscienza che sono usciti questi capolavori, 94 9 | suo primo fiorire mostrar coscienza di , volgendo in gioco 95 9 | guardare al di dentro nella coscienza; i casi sono straordinari, 96 9 | di un mondo fuori della coscienza: l'aria è pur quella, ma 97 11| il mondo interiore della coscienza s'è infiacchito, la colpa 98 11| un mondo indebolito nella coscienza. Ci erano ancora le confraternite, 99 11| ricreazione dello spirito. Con la coscienza vuota e con la vita tutta 100 11| pubblica, vuoto di ogni coscienza religiosa o politica o morale, 101 11| fiacca di tempra e vuota di coscienza, aveva pure la sua idealità, 102 11| serio la cavalleria nella coscienza italiana? Di vivo non era 103 11| anche qui. Gli manca la coscienza seria e intelligente delle 104 11| religioso, cacciato dalla coscienza, si trasforma in sentimento 105 11| spiccate; ma non ne ha la coscienza. Nella sua coscienza ci 106 11| la coscienza. Nella sua coscienza ci è questo solo chiaro 107 11| male. Il male era nella coscienza, e nella coscienza non ci 108 11| nella coscienza, e nella coscienza non ci si può metter niente 109 11| prima che si formi una coscienza collettiva; e formata che 110 11| fatali si era formata questa coscienza italiana, può giudicare 111 12| il segreto del secolo, la coscienza filosofica di una società 112 12| I letterati acquistarono coscienza della loro importanza: pitocchi 113 12| le apparenze, non ne ha coscienza, e non sa qual mondo nuovo 114 12| celerità al movimento e dargli coscienza di . Il secolo decimosesto 115 12| suoi motivi, uscito dalla coscienza e divenuto un puro ideale 116 12| nelle arti, non ha ancora la coscienza che esso è mera forma, mero 117 12| sorriso, in questa presenza e coscienza del reale tra le più geniali 118 12| con piena tranquillità di coscienza, e non pensa punto che gliene 119 12| borghesia e plebe, quella coscienza di una coltura superiore, 120 12| italiano, e penetra nella coscienza e vi ricostruisce un mondo 121 12| avea fatto il suo esame di coscienza. E quando per la prima volta 122 12| che era rimasta viva nella coscienza italiana, il culto della 123 12| Machiavelli. ~ Il Machiavelli è la coscienza e il pensiero del secolo, 124 12| astrazioni. Il pensiero o la coscienza di questo mondo nuovo e 125 12| letteratura che è vivo nella coscienza. ~ Da quel concetto esce 126 12| morale, e non rimasta nella coscienza altra cosa salda che l'amore 127 12| si forma e penetra nella coscienza, uno studio dell'uomo e 128 13| che dovea fare di lui la coscienza e il pensiero del secolo; 129 13| dell'uomo. Ci era nella sua coscienza un mondo reale troppo vivo 130 13| fatti; sicchè veniva alla coscienza non da tradizioni nazionali, 131 13| costumi. Ci era dunque nella coscienza italiana un mondo della 132 13| immaginazione, come povera di coscienza, si può concepire quale 133 13| perchè il poeta opera senza coscienza o intenzione, e concepisce 134 13| immaginazione. Ci è in lui la coscienza che il suo lavoro è così 135 13| Dante, e ci è insieme la coscienza che è un lavoro semplicemente 136 13| sentimento dell'arte e insieme la coscienza di un mondo adulto e illuminato, 137 14| scioltezza di costumi e di coscienza. Veggasi ad esempio il ritratto 138 14| da nuova fede o da nuova coscienza, ma da compiuta privazione 139 14| da compiuta privazione di coscienza e di fede, la cavalleria, 140 15| ingrati e solitari. E la sua coscienza non è vuota. Ci è dentro 141 15| condizioni d'Italia, è che la sua coscienza era già vuota e petrificata. 142 15| Machiavelli è innanzi tutto la coscienza chiara e seria di tutto 143 15| la prosa, cioè a dire la coscienza e la riflessione della vita. 144 15| una restaurazione della coscienza. Sentimenti e desidèri vani, 145 15| putrefazione, morto già nella coscienza, vivo ancora nelle forme 146 15| effetto comico, uscito da coscienza vuota. In quella negazione 147 15| altro mondo sorto nella sua coscienza. E perciò la sua negazione 148 15| efficacia di sorta sulla coscienza, rimasta vuota. E in quest' 149 15| se non rifacendosi una coscienza. Ed è a questo che attende 150 15| darle uno scopo, rifare la coscienza, ricreare le forze interiori, 151 15| costituite s'indeboliscono nella coscienza e la tempra si fiacca. E 152 15| Appunto perchè ha piena la coscienza di un nuovo contenuto, per 153 15| nell'intelletto, ma nella coscienza, indifferente e scettica. 154 15| argomenti gravi, perchè la coscienza è indifferente ad ogni specie 155 15| l'arte per l'arte. Nella coscienza non ci era più uno scopo, 156 15| un contenuto. E quando la coscienza è vuota, il cuore è freddo, 157 15| Machiavelli ebbe una coscienza chiarissima di questa decadenza, 158 15| che riempisse di la coscienza nazionale Di lui è questo 159 15| che non ci sia carico di coscienza, che tu lo faccia senza 160 15| persuaderla, e non si fa coscienza di adoperarvi quel poco 161 15| lotte uscì la libertà di coscienza, l'indipendenza del potere 162 15| appunto in questo, che la coscienza era vuota, e mancava ogni 163 15| nella tua mente e nella tua coscienza non può essere di regola 164 15| divorzio tra l'uomo e la coscienza, e sull'interesse individuale. 165 16| disegno e la vita. Pietro avea coscienza oramai della sua forza. 166 16| fianco di Carlo quinto? Fu la coscienza e l'immagine del suo secolo. 167 16| più caro prezzo. Si fa una coscienza e un'arte posticcia, variabile 168 16| parole. Ci è in lui una coscienza critica così diritta e decisa, 169 17| senza rimorso, perchè senza coscienza, perciò sfacciata e cinica. 170 17| catastrofe non ci era una coscienza nazionale, anzi ci era una 171 17| competenza della ragione e della coscienza individuale. Così la scissione 172 17| per bandiera la libertà di coscienza e la competenza della ragione 173 17| solo allora se ne acquistò coscienza, e la differenza fu elevata 174 17| elevata a principio. In questa coscienza più chiara sta l'importanza 175 17| fu detto, la “libertà di coscienza”, cioè a dire la libertà 176 17| forme in disaccordo con la coscienza. Divenne regola di saviezza 177 17| toglieva ogni autorità alla coscienza, ed ogni dignità alla vita. 178 17| esulare che mentire alla coscienza. Intere famiglie abbandonarono 179 17| avuto della Riforma una coscienza assai più chiara, che non 180 17| lotta, perchè non ci fu coscienza, voglio dire convinzioni 181 17| nuove, che formassero la coscienza e rinvigorissero la tempra: 182 17| difendeva, ma con cattiva coscienza, perchè, professando i medesimi 183 17| non si sviluppa nella sua coscienza, e non par quasi opera sua, 184 17| forza di penetrare nella sua coscienza e nella sua immaginazione 185 17| Il che avviene quando la coscienza e l'immaginazione sono già 186 17| più l'intelligenza e la coscienza, la sua letteratura diviene 187 18| nell'Apologia, e mostrò coscienza chiarissima della sua opera. 188 18| e di azione, e vuoto di coscienza, il Concilio trentino 189 18| sua mente, non è nella sua coscienza. O, per dir meglio, coscienza 190 18| coscienza. O, per dir meglio, coscienza non ha: quel focolare interno, 191 18| e vi si trastulla colla coscienza superiore di un intelletto 192 18| intelletto adulto, con la coscienza che gli è un giuoco e un 193 18| quando si volle imporre alla coscienza italiana un'affermazione, 194 18| Seicento non solo non ha coscienza della sua decadenza, ma 195 18| loro secolo e nella loro coscienza: ond'è che quel comico cade 196 18| nel secolo, e nella sua coscienza era un'astrazione dell'intelletto: 197 18| e non move dalla chiara coscienza di una nuova società, ma 198 18| fondo a quella negazione la coscienza di un mondo nuovo, di un 199 18| religiosa e sociale fuori della coscienza è meccanizzata e immobilizzata 200 18| consiglio e con più chiara coscienza delle sue attitudini si 201 18| Nulla, perchè nella sua coscienza nulla ci è, non fede, non 202 18| vestigio neppure nella sua coscienza, ch'egli medesimo non prende 203 18| fregi e ricami? ci è coscienza che tanto liscio al di fuori, 204 18| ristaurazione delle forme, non della coscienza. Agli stessi riformatori 205 18| loro opera la serietà della coscienza, come vedrà chi studi bene 206 18| senza alcuna radice nella coscienza. Tale la vita, tale la letteratura. 207 18| innanzi tutto rinnovare la coscienza. Aguzzarono l'intelletto, 208 19| con la risurrezione della coscienza nazionale. Come negazione, 209 19| prima ricostruzione della coscienza, un mondo nuovo in opposizione 210 19| affatto cancellate nella coscienza degli uomini colti, anche 211 19| mancava per il vuoto della coscienza, e la storia di questa opposizione 212 19| lenta ricostituzione della coscienza nazionale. Cosa ci era nella 213 19| nazionale. Cosa ci era nella coscienza? Nulla. Non Dio, non patria, 214 19| uomini, che abbiano una coscienza, e perciò una vita, cioè 215 19| peccato”. Bruno ha chiara coscienza di ciò che fa. Perchè mette 216 19| appresso a te, nella tua coscienza e nella natura. Dio è “più 217 19| sentimento religioso e della coscienza. Ciò che Savonarola tentò 218 19| intelligenza, ma scende nella coscienza e penetra tutto l'essere, 219 19| stabit”, ancorchè la sua coscienza rispondesse: - Eppur si 220 19| a quel movimento la sua coscienza metafisica e fondarvi sopra 221 19| Il punto di partenza è la coscienza di , “io, che penso, sono”, 222 19| ancorchè parli spesso di coscienza e di esperienza, e le faccia 223 19| distinzioni, un compromesso tra la coscienza e il vizio, o, come si disse, 224 19| come si disse, una doppia coscienza. E nacque la dottrina del “ 225 19| ancorchè contraria alla sua coscienza. Un medico, dice un altro 226 19| Alemagna usciva la libertà di coscienza, dalle rivoluzioni inglesi 227 19| padri del mondo moderno, la coscienza della nuova scienza. Il 228 19| pone a fondamento della coscienza il senso individuale; e 229 19| qui è un prodotto della coscienza, un “ergo”. L'evidenza innanzi 230 19| a' sensi e innanzi alla coscienza, il senso interno, è il 231 19| infanzia della critica e della coscienza non era facile pesare tutte 232 19| filosofia ha la sua base nella coscienza, lo studio della coscienza 233 19| coscienza, lo studio della coscienza o de' fatti psicologici 234 19| stessi italiani aveano oramai coscienza della loro decadenza, e 235 19| mondo. Il vero te lo la coscienza ed il senso. - Cosa diveniva 236 19| nella psicologia, nella coscienza; il soprannaturale, il sopramondano 237 19| distinta, l'evidenza della coscienza e del senso; alla società 238 19| la sua base non è nella coscienza individuale, ma nella coscienza 239 19| coscienza individuale, ma nella coscienza del genere umano, nella 240 19| nella sua continuità; è la coscienza dell'umanità. In questo 241 19| nelle sue pitture. Vedi la coscienza moderna rilucere nel mondo 242 19| ordine e la luce. Una nuova coscienza si formava negli uomini, 243 19| teologico, e acquistava coscienza di , si sentiva tempo 244 19| uomo nel fondo della sua coscienza, e proclamata in quella 245 19| da potere sussistere. In coscienza potrebbono essi occupare 246 19| tra gli uomini. Si rifà la coscienza. Rinasce l'uomo interiore. 247 20| tra due e non ha chiara coscienza di quello che vuol fare.~ 248 20| è che quella sua oscura coscienza, quel distacco tra quello 249 20| mette con intenzione e con coscienza, non è il pregio, ma il 250 20| intenzioni, e senza sua coscienza. ~A Metastasio, che voleva 251 20| piena di brio e senz'alcuna coscienza, com'è la vita nella sua 252 20| interni e non veniva dalla coscienza, quel mondo atteggiato all' 253 20| pubblico. Ben ne ha una coscienza confusa, e non è proprio 254 20| cominciò lui ad avere una coscienza d'artista. La vecchia letteratura 255 20| un mondo interiore della coscienza, operoso, espansivo, appassionato, 256 20| o meno di chiarezza e di coscienza. La letteratura non potea 257 20| non è poesia dove non è coscienza, la fede in un mondo religioso, 258 20| contenuto vivente nella coscienza. E la forma si rimpolpa, 259 20| ironia è il risveglio della coscienza dirimpetto a una società 260 20| nuovo che sente in ha la coscienza orgogliosa della sua solitaria 261 20| inflessibilità, la morale, la coscienza del dritto, il sentimento 262 20| gli viene non da una viva coscienza del mondo moderno, ma dallo 263 20| divulgarlo e infiammarne la coscienza, per modo che i carmi sieno “ 264 20| accelerò la formazione di una coscienza nazionale, ristabilì la 265 20| massime dovessero impegnar la coscienza, e trovavano lui che ci 266 20| rispondevano allo stato della coscienza, e quei versi aguzzi e vibrati 267 20| letteratura, l'affermazione della coscienza rifatta, dell'uomo nuovo. ~ 268 20| il mondo interiore della coscienza si aggiunge nuovi elementi. 269 20| una ricostruzione della coscienza o dell'uomo interiore al 270 20| ma al di dentro, nella coscienza dello scrittore, nel suo 271 20| nuovo che giungeva alla coscienza di e prendeva il suo 272 20| spiritualizzarsi dell'idea, una coscienza sempre più chiara di , 273 20| e negavano la libertà di coscienza. Rigettavano il plastico 274 20| imitazione francese e acquistava coscienza della sua autonomia intellettuale; 275 20| decimonono ad una chiara coscienza della sua autonomia nazionale 276 20| dall'occhio ironico della coscienza. Indi quella suprema indifferenza 277 20| arrivo e di fermata nella coscienza di , come spirito del 278 20| contenuto, la ristorazione della coscienza era il carattere della nuova 279 20| vecchio, acquistava una coscienza più chiara delle sue tendenze, 280 20| istrutta si andava formando una coscienza politica, il senso del limite 281 20| ripigliava la sua forza con la coscienza della sua vitalità. Firenze 282 20| letteratura, rifatta la coscienza, acquistata una vita interiore, 283 20| sviluppo, hanno creata una coscienza artificiale e vacillante, 284 20| nostri vanti s'intravede la coscienza della nostra inferiorità.


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