Capitolo
1 1 | giovani e nuovi, poetici per sè stessi, non ancora analizzati
2 1 | conchiude ch'ella lo tira a sè, ed ella sola può, come
3 1 | coscienza più chiara di sè e venisse a maturità. La
4 2 | immaginazione, e attirava a sè i più chiari ingegni d'Italia,
5 2 | poesia, congiungendo in sè il fantastico e l'affetto,
6 2 | storia religiosa assorbiva in sè tutt'i tempi e tutte le
7 2 | quello che Dante disse di sè: ~ ~ Io mi son un, che quando ~
8 2 | dell'arte. La filosofia per sè sola fu stimata insufficiente,
9 2 | dispregiare uomo che “da sè virtù fatta ha lontana”,
10 2 | che piaccia e innamori di sè. ~ Con questo misticismo
11 3 | reale che tiri e chiuda in sè l'amante, ma reale tanto
12 3 | subito ritorno del poeta in sè medesimo: ~ ~ L'esilio che
13 3 | ragion lodato ~ partir da sè beltà per suo comiato. ~ ~
14 3 | signore”, già signore di sè, ora servo delle sue inclinazioni
15 4 | delle scienze, che trasse a sè l'animo delle classi colte.
16 4 | bevendo il vino, riceve in sè nemico senza ragione.” E
17 4 | malvagio stato”, che narra di sè in questo modo: ~ ~ "Seguitando
18 4 | distinta, consapevole di sè. Ma in prosa non trovò quell'
19 5 | qualunque vogli, e buono in sè medesimo, ma la preghiera
20 5 | preghiera solamente trae a sè tutte le altre virtù”. In
21 5 | Maria sviene. Tornata in sè e lamentandosi, raccomanda
22 5 | parata; ~ e perchè ha in sè l'immagine d'Iddio, ~ vo'
23 5 | scherno, cacciandola da sè: ~ ~ E tu va via, bestiaccia
24 5 | Umiltà. Ciascuna parla di sè, citando talora questo o
25 5 | lasciata in terra buona fama di sè, si udì una voce rispondere: -
26 6 | scrittore e pittore di sè medesimo, Caterina da Siena.
27 6 | superbia, avea chiamato a sè con molte promesse Carlo
28 6 | giudizio che porta Dino di sè e de' suoi colleghi. Ma
29 6 | non osando prendere su di sè la cosa, “essendo la novità
30 6 | Dino conchiude, parlando di sè e de' colleghi: “Niente
31 6 | pubbliche, ripiegatosi in sè, sviluppò tutte le sue forze
32 6 | E Dante, per cessare da sè l'infamia e per mostrare
33 6 | unire i due reggimenti in sè, congiungere il pastorale
34 6 | produceva una civiltà a sè conforme. Ci entrava l'individuo
35 7 | la cifra di un concetto a sè estrinseco. Hai due realtà
36 7 | cui significato è fuori di sè, com'è il grifone del Purgatorio,
37 7 | ammaestramenti”. La poesia è in sè una “bella menzogna”, che
38 7 | coscienza. Ciascuno ha dentro di sè il suo inferno e il suo
39 7 | tengono il passo. L'uomo da sè non può salire il calle,
40 7 | esperta della misura di sè e delle cose; le si domandava
41 7 | lo tira e lo scioglie in sè. ~ Il mistero dell'anima
42 7 | non la vede più fuori di sè, perchè è divenuta la sua
43 7 | cui interesse è fuori di sè, nel figurato, oggetto o
44 7 | serve a due padroni, è sè ed un altro, è insieme lettera
45 7 | considerato attentamente mostri in sè le orme di un altro. Talora
46 7 | è realtà, è un mondo in sè compiuto e intelligibile,
47 7 | incavato e lineato, che ha in sè il suo concetto e le leggi
48 7 | diventare esso, risecando da sè tutto ciò che non è quello.
49 7 | sua natura che contiene in sè virtualmente la sua poetica,
50 7 | al compiuto possesso di sè, alla salvazione. Nel Paradiso
51 7 | contiene tutti quei mondi in sè. È il mondo universale del
52 7 | ha forma difettiva o in sè contraddittoria, cioè l'
53 7 | bisogno di avere innanzi a sè qualche cosa a cui tenda;
54 7 | che tra le fiamme oppone sè a tutte le folgori di Giove.
55 7 | grandi caratteri sicuri di sè hanno a loro istrumento
56 7 | di esse, contemplate in sè o in altri con l'occhio
57 7 | anima vede farsi dentro di sè una luce improvvisa, nella
58 7 | vedute dallo spirito entro di sè, sieno fuori di sè, sieno
59 7 | entro di sè, sieno fuori di sè, sieno cose e non immagini.
60 7 | riconosce, e caccia via da sè il peccato, e si pente e
61 7 | fiammelle lasciano dietro di sè lunghe liste lucenti, e
62 7 | avea lasciati scemi ~ di sè; Virgilio dolcissimo padre, ~
63 7 | grandiose del poema, anzi in sè sola tutto un poema, dove
64 7 | sol ferisse. ~ Per entro sè l'eterna margherita ~ ne
65 7 | dagli odori ~ riprofondavan sè nel miro gurge;~ e s'una
66 7 | infinito: ~ ~ ... appressando sè al suo desire ~ nostro intelletto
67 7 | bene, ~ che non ha fine e sè con sè misura. ~ ~ ... nella
68 7 | che non ha fine e sè con sè misura. ~ ~ ... nella giustizia
69 7 | suona ~ quaggiù e più a sè l'anima tira, ~ parrebbe
70 7 | veste le piume Beatrice è in sè il compendio del paradiso,
71 7 | interprete, congiungendo in sè le due corone, il savio
72 7 | mondo pensoso, ritirato in sè, poco comunicativo, come
73 8 | sua Commedia riempie di sè tutto il secolo. I contemporanei
74 8 | il tempo di piegarsi in sè e interrogarsi. Al Petrarca
75 8 | fu tutta al di dentro di sè: il solitario di Valchiusa
76 8 | Laura, e fece di lei e di sè il suo mondo. Qui fu la
77 8 | sensualmente, e a cessare da sè l'infamia trasformò Beatrice
78 8 | perchè ha di rincontro a sè e ribelle la riflessione,
79 8 | spirito, impotente ad uscir da sè e attingere il reale, avremmo
80 8 | immaginazione chiusa in sè, non trascendente, che di
81 8 | indiscusso nella mente non tira a sè tutte le forze della vita.
82 8 | suo orizzonte e uscire da sè e contemplare l'umanità,
83 9 | individuo ed esistenti per sè stesse. Le astrazioni dello
84 9 | poeta. Dante s'incorona da sè in paradiso poeta, profeta
85 9 | che abbia il suo valore in sè e sia a un tempo mezzo e
86 9 | canoni. Finalmente, libero di sè, si gittò agli studi letterari,
87 9 | non ne tien conto, e fa di sè il suo mezzo e il suo scopo. ~
88 9 | un'ora fia ~ quella che sè e' danari perderanno, ~
89 9 | Petrarca. Trova innanzi a sè forme consacrate e ammirate,
90 9 | loro amori, e non poco in sè si vergogna de' concupiscevoli
91 9 | il secolo, che scuote da sè la rozza barbarie, e s'incammina
92 9 | forma terminata e chiusa in sè e corpulenta, nella quale
93 9 | avviene mai di piegarsi in sè, di chinare il capo pensoso.
94 9 | vivere dello spirito in sè, nutrito di fantasmi e di
95 9 | dolore ci sta qui non per sè, ma come istrumento della
96 9 | la legge, ed ha contro di sè non un mondo religioso e
97 9 | intelligente, che teneva sè civile e tutto l'altro barbarie.
98 9 | società colta aveva innanzi a sè i frati ed i preti, o come
99 9 | questo mondo, e riflettono in sè fisonomie universali che
100 9 | fiorire mostrar coscienza di sè, volgendo in gioco l'ignoranza
101 9 | frizzi non sono scopo a sè stessi, ma un semplice mezzo
102 9 | potrebbero assai bene star da sè. Stanno lì dentro oggetti
103 9 | accresce le illusioni, tirava a sè l'attenzione La lingua di
104 9 | dialetti. Il Boccaccio dice di sè che scrive in “idioma fiorentino”,
105 9 | cominciata e terminata in sè, ciò che è un pantano, e
106 9 | descrizione, quando sta per sè, in astratto e separata
107 9 | sirena vezzosa che tutta in sè si spezza e si dimena. Ma
108 10| fiele, modesto estimatore di sè e lontanissimo di mettersi
109 10| apparecchia ~ sempre tirare a sè con la man destra...~ E
110 11| conoscenza e il possesso di sè stessi, essere rinati alla
111 11| perchè il latino attirò a sè gli uomini colti, e il mistero
112 11| produrre che un mondo simile a sè, un mondo di pura immaginazione.
113 11| legame, ciascuna compiuta in sè. Nella giovine mente del
114 11| Angelica che move intorno a sè Europa e Asia; salvo che
115 11| e di là; trova innanzi a sè un immenso materiale agglomerato
116 11| ancora inconsapevole di sè. ~ Il Pulci, il Boiardo,
117 11| uomo dee tener lontane da sè le passioni e le turbazioni
118 11| patientia frangebat”, dice di sè: ottimo rimedio a non guastarsi
119 11| bella forma, non solo in sè tecnicamente, ma come espressione
120 11| di Battista. Scrivendo di sè, dice: ~ ~ “Praecipuam et
121 11| questo tempio ha in sè grazia e maestà, e ... mi
122 11| sviluppata e compiuta in sè in tutte le sue gradazioni,
123 12| movimento e dargli coscienza di sè. Il secolo decimosesto nella
124 12| dispera, ~ e a' maggiori di sè non ha rispetto. - ~ Corpo
125 12| quelli di casa. Il fatto è in sè comico, ma l'esposizione
126 12| seco, e di questo infra sè maravigliosamente godea;
127 12| viso di sei colori, e fra sè disse: - Qui non è tempo
128 12| gitta l'occhio entro di sè e domanda: - Che sono dunque?
129 12| la società che guarda in sè e s'interroga e si conosce;
130 12| considerare l'uomo e la natura in sè stessi, risecando dalla
131 12| evo la loro base fuori di sè, nell'altra vita; le loro
132 12| dell'uomo e della natura in sè stessi, che cerca la sua
133 13| che non si ripiega mai in sè, non si studia, non si conosce,
134 13| move, e pare si mova da sè! Questa sublime semplicità
135 13| però ciascun quadro è in sè distinto e compìto, condotto
136 13| espressive, che ti tengono a sè e non ti concedono alcuna
137 13| lasciano alcun vestigio di sè. Il sentimento, ora condensato
138 15| il tempo di piegarsi in sè, di considerare la vita
139 15| ben inteso lasciando a sè il dritto di rappresentarlo
140 15| degli ascetici assorbiva in sè l'individuo, e in nome di
141 15| lasciano alcun vestigio di sè nel mondo. Nazioni storiche
142 15| scopo, che riempisse di sè la coscienza nazionale Di
143 15| furfante sia di nascondere sè, e mettere in vista tutto
144 15| antica divinità, e assorbe in sè religione, moralità, individualità.
145 15| così ha a essere”, ma per sè, “nato in tempi di tanta
146 15| l'individuo. Ciascuno per sè, verso e contro tutti. Questo
147 15| e tranquillo è chiuso in sè, e non vi entra nulla dal
148 15| quadro, finito e chiuso in sè. ~~
149 16| di trasformarsi, mutando sè stessi. Senza maestro, senz'
150 16| quel veder le cose non in sè stesse e per visione diretta,
151 16| rappresenta non esiste per sè, ma per lui, e lo tratta
152 16| quando è abbandonato a sè e non cerca l'effetto, verità
153 17| Aretino, predicatosi da sè “flagello del flagello de'
154 17| lingua compiuta e chiusa in sè, di modo che non rimanesse
155 17| artificiato, che tirava a sè anche i più robusti ingegni,
156 17| e incolta, compendia in sè l'italiano di quel tempo,
157 17| paga. È contentissimo di sè e non si tiene al di sotto
158 17| sicurissimo di alzare a sè un monumento di gloria.
159 17| poeta, aveva già innanzi a sè tutta una scuola poetica.
160 17| più crudele inquisitore di sè che il tribunale dell'Inquisizione.
161 17| di trasferirsi fuori di sè, non ha il divino obblio
162 17| natura. L'anima ritirata in sè è malinconica e disposta
163 17| immaginazione non è chiusa in sè, come in un ultimo termine,
164 17| e mira il sole ~ che a sè par che ne inviti e ne console.~ ~
165 17| artifici, che crea intorno a sè una natura meretricia e
166 17| ogni membretto un mondo a sè, raffinato e accentuato,
167 18| presenta innanzi spezzata in sè, intramessa di versetti
168 18| il comico non chiude in sè alcuna affermazione, anzi
169 18| Trecento Dante avea con sè il secolo, e lo fuse in
170 18| l'attenzione e lasci di sè un vestigio nella memoria;
171 18| questa letteratura portava in sè il germe della dissoluzione,
172 19| al di fuori, copiare in sè la scrittura della natura.
173 19| trionfa, si contenta di sè, gli piaceno più ch'ogn'
174 19| una medesima cosa, che da sè non è pietra, non terra,
175 19| materia assoluta, cioè secondo sè, distinta dalla forma. Come
176 19| Come la forma esclude da sè ogni concetto di materia,
177 19| così la materia esclude da sè ogni concetto di forma.
178 19| materia, una forma che stia da sè è una astrazione logica
179 19| pregnante che ha già in sè il germe vivo”. Non ci è
180 19| è forma che non abbia in sè “un che materiale”, e non
181 19| materia che non abbia in sè il suo principio formale
182 19| vuole Aristotile; anzi ha in sè tutte le forme, e le produce
183 19| dire ch'ella “non abbia in sè forma e atto alcuno”; ma
184 19| Ciascuno ha Dio dentro di sè. Il vero e il buono luce
185 19| Dio, e avendo contratta in sè la divinità, non è necessario
186 19| necessario che la cerchi fuori di sè. “Però ben si dice il regno
187 19| Anche Bruno diceva di sè: “Dormitantium animorum
188 19| scuole, e, fatto maestro di sè, lesse avidamente e disordinatamente
189 19| levato maraviglioso grido di sè per le sue invenzioni della
190 19| cultura toscana, già chiusa in sè e matura, e veramente positiva,
191 19| e scrivendo sempre per sè e per altri, in verso e
192 19| già finito e chiuso in sè, e Lorenzo Magalotti, di
193 19| partenza è la coscienza di sè, “io, che penso, sono”,
194 19| astratta, e tiene non in sè, ma dirimpetto a sè il vario
195 19| non in sè, ma dirimpetto a sè il vario e il molteplice.
196 19| que' di nostre celle; ~ sè solo alfine ognun venne
197 19| Stati, concitando contro di sè non solo i protestanti,
198 19| la forma non è niente per sè, e non è altro che la cosa
199 19| e liberali, scossero da sè la polvere scolastica, e
200 19| già perchè la cosa sia in sè cattiva, ma per il pregiudizio
201 19| Rinnovamento, che scoteva da sè la polvere del medio evo
202 19| riceveva quello entro di sè.~ Bacone gli aveva fatta
203 19| chi non sa governarsi da sè si lasci governare da altri
204 19| migliori; o, abbandonati a sè, in quella folla di corpi
205 19| della verità non è l'idea in sè, ma l'idea come si fa o
206 19| Qui Vico avea contro di sè Platone e Grozio, il passato
207 19| acquistava coscienza di sè, si sentiva tempo moderno.
208 19| per tutti, lavoravano per sè. La loro arma di guerra
209 19| terreno i novatori avevano per sè i principi, e all'ombra
210 19| secolo: sente dietro di sè tutta la sua classe, e tutti
211 20| dottrina. Ma, lasciato a sè medesimo, si sviluppò in
212 20| che avevano un valore in sè, anche fuori della musica.
213 20| mano, quel cacciar via da sè Osmida e Selene nella cecità
214 20| sveglia l'eroismo intorno a sè, rende eroici anche i personaggi
215 20| perchè quella poesia è già in sè musica e canto. Una vita
216 20| offensore; poi lo volge in sè, e si arresta, e fa la sua
217 20| e si sente alzare su di sè, come invasata da un iddio,
218 20| cerca i suoi mezzi fuori di sè, che cerca i motivi e i
219 20| di avere tanto abusato di sè, non val più nulla, e la
220 20| sangue, ricostituendo in sè l'idea, la serietà di un
221 20| verso i classici cancellò in sè ogni vestigio dell'uomo
222 20| dall'autorità, ma che ha in sè la sua ragion d'essere;
223 20| Grozio, l'uomo che fa da sè, Robinson Crusoè. Il cavaliere
224 20| morto a Vienna, dice di sè: ~ ~ “Il morale da me è
225 20| che la commedia potea per sè sola interessare il pubblico,
226 20| animo: ciascuno ha entro di sè più o meno del fanciullo
227 20| e dovea prendersela con sè medesimo, che andava sognando
228 20| degli studi. Padrone di sè, ne' ritagli di tempo obbliava
229 20| come Dante, fece parte da sè. Quel mondo nuovo, che fermentava
230 20| a vivere tranquillo con sè, a conservare l'occhio puro
231 20| Pure Alfieri, discepolo di sè, non era ben sicuro del
232 20| miglior partito, fece da sè. “Osa, contendi”, gli diceva
233 20| L'uomo nuovo che sente in sè ha la coscienza orgogliosa
234 20| caratteri, informava di sè tutta la cultura, era vivo
235 20| solitario, che serba in sè inviolato e indiviso il
236 20| Alfieri, realizzando in sè il tipo di Machiavelli,
237 20| tranquilla affermazione di sè, paga di un'ironia senza
238 20| lo gitta violentemente in sè, gli rode l'anima. È la
239 20| puro animale. Sentiva in sè offeso il poeta e l'uomo.
240 20| vien fuori spezzato in sè, con nuove tessiture e nuovi
241 20| medio evo. Avea contro di sè infiniti nuovi interessi
242 20| giungeva alla coscienza di sè e prendeva il suo posto
243 20| spirito nuovo raccoglie in sè gli elementi vecchi, ma
244 20| trasformandoli, assimilandoli a sè, e in quel lavoro trasforma
245 20| dogma. Oramai conscio di sè, plasma il divino a sua
246 20| coscienza sempre più chiara di sè, una maggiore realtà.~ In
247 20| contenuto; la trova intorno a sè, nella società dove è nato,
248 20| posto, cacciando via da sè una parte di sè, il seicentismo,
249 20| cacciando via da sè una parte di sè, il seicentismo, l'Arcadia
250 20| intellettuale, rimovendo da sè la coltura francese, e riannodandosi
251 20| fermata nella coscienza di sè, come spirito del mondo
252 20| idee raccolsero intorno a sè i giovani, e Manzoni divenne
253 20| suo sonno, respingendo da sè gl'impulsi del secolo decimottavo.
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