Capitolo
1 1 | Molte sono le femine ~ c'hanno dura la testa, ~ e
2 1 | forma, è facile indurre che c'era allora già la nuova lingua,
3 1 | parlava, ma si scriveva; e c'era pure una scuola poetica
4 1 | accenti, affissi, ecc. C'era dunque un tipo unico,
5 1 | lavoro: in questi un lavoro c'è, ma freddo e meccanico.
6 1 | forma era giunto il volgare. C'è una descrizione della primavera,
7 2 | lineamenti precisi e costanti. C'era già una poetica, e c'
8 2 | C'era già una poetica, e c'era anche un vocabolario
9 2 | stella e lo splendore. ~ ~C'è qui una certa oscurità
10 2 | gli viene quella forza. E c'è anche l'uomo colto, una
11 2 | letterario. E nondimeno c'è in Iacopone una vena di
12 2 | laudi: di Bonifazio papa c'è rimasto un breve e rozzo
13 2 | almen com'io son bella. -~ ~C'era dunque nell'intenzione
14 3 | sua verità psicologica. Se c'è negli accessorii alcunche
15 5 | che ho a fruire ~ quel ben c'ha dichiarato l'Intelletto, ~
16 5 | Maria. ~ E m'incresce di te c'hai questo sprone, ~ bisognerà
17 5 | fratei diletti, ~ oggi non c'è nessun che mi raccetti... ~
18 6 | misteri e delle leggende. C'erano gli umili di spirito,
19 6 | questa o quella parte. ~ E c'incontriamo dapprima nella
20 6 | spirito e dell'immaginazione c'era il mondo reale, il mondo
21 6 | feudali. Certo, in Mussato c'è il guelfo e ci è il padovano,
22 6 | loro”. E Dino che facea? ~ C'è un brano stupendo, che
23 7 | quella catastrofe italiana c'era la sua catastrofe, le
24 7 | nell'argomento; e se difetto c'è, il difetto è nella natura
25 7 | arte non era nata ancora. C'era la figura; non c'era
26 7 | ancora. C'era la figura; non c'era la realtà nella sua libertà
27 7 | ricchezze, dignità, costumi. Non c'è più successione, nè sviluppo,
28 7 | Dio: in una sola immagine c'è il brutto e ci è l'idea
29 7 | inteneriscono pensando ~ ~ lo dì c'han detto a' dolci amici:
30 7 | e obliarvi il mondo. ~ E c'è la malinconia propria del
31 7 | immaginazione. In paradiso non c'è canto, e non luce e non
32 8 | romano o il fiorentino: c'è l'Italia che si sente ancora
33 8 | rimbombo ciceroniano. L'uomo c'era, ma più simile all'anacoreta
34 8 | può dare altrui. ~ ~Non c'è dunque nel Canzoniere una
35 8 | guardiamo all'apparenza, c'era in tutti e due le stesse
36 9 | avvertito nella coscienza. C'era un segreto: egli lo indovinò,
37 9 | verità, ma l'erudizione: c'è il sapere per il sapere,
38 9 | stesso mondo di Dante, ma c'è come ragione in lotta col
39 9 | libertà, dell'uomo antico c'erano ancora le forme, ma
40 9 | Oggi, a tanta distanza, c'è difficile a concepire come
41 9 | attribuiscono alla donna c'è pur questo, che “le sue
42 9 | allora in voga. Ma se peccato c'è, il maggior peccatore era
43 9 | sotto diversi nomi, ma non c'era la novella, e tanto meno
44 9 | ad un fine astratto: non c'è lo spirito della Divina
45 9 | politica e morale. E non c'è neppure quella intima forza
46 9 | accuratamente e sempre quello. Cosa c'è sotto? Il luogo comune.
47 9 | forma letteraria. E non c'è cosa più contraria alla
48 10| fia, ~ pensando che un sol c'era rimaso ~ Giovan Boccacci,
49 11| cinismo. Una certa ipocrisia c'è, quando si ha ad esprimere
50 11| Leggete questi latinisti. Cosa c'è lì dentro che viva e si
51 11| tapinando per lo mondo”. Spesso c'entra il comico e il buffonesco,
52 11| in aria, senza base. Non c'è più un mondo organico,
53 11| avea sì gran dovizia. Ma c'è lì una sua impronta; ci
54 11| dire una perfezione; ma c'è versi assai belli e qua
55 11| riproduce il sentimento: c'è l'esattezza, manca il calore
56 11| del frate. Nella storia c'è l'impossibile, come nella
57 12| distico mal riusciva. E c'erano anche non pochi, che
58 12| piovea sul loro capo. E c'era anche la gloria: onorati,
59 12| quando prendevano la penna, c'era qualche cosa nel loro
60 12| immaginazione. Di eroico non c'è nel suo poema che le armi
61 12| ci sono appena abbozzate. C'è una novella di Francesco
62 12| mariti. Ma di spiritoso non c'è che l'invenzione, forse
63 12| e gli spiritisti; allora c'erano i maghi o gli astrologi,
64 13| sua distrazione. Che cosa c'era dunque nella sua testa?
65 13| dunque nella sua testa? C'era l'Orlando furioso. Niuna
66 13| quel mondo cavalleresco c'era, ma lontana e confusa
67 13| naturalezza di disegno. E c'è insieme quell'intimo senso
68 14| tutti l'Orlando furioso. Non c'è una sola generalità: tutto
69 15| storia del genere umano. C'è dunque non solo la storia
70 15| un secolo. ~ Ma in Italia c'era l'intelligenza e non
71 15| furono brevi illusioni. C'era nel suo spirito la bella
72 15| al cospetto di Timoteo: c'è quella spaventevole freddezza
73 15| Machiavelli una logica formale e c'è un contenuto. ~ La sua
74 15| chiaro che in queste forze c'è l'assoluto e il relativo,
75 15| popolo italiano. La tragedia c'è, e sono le grandi calamità
76 16| come scrittor di commedie. C'era un mondo comico convenzionale,
77 16| in Atene”. Fra le regole c'era questa, che i personaggi
78 16| in voi; maffe sì ch'ella c'è, or via. ~Boccaccio - Tu
79 17| del Molza, del Sannazzaro c'è nessuna che le si avvicini.
80 18| esaltazione o entusiasmo lirico. C'è più poesia nelle Vite del
81 18| vita. E poichè quello solo c'interessa che vive, questo
82 18| che vive, questo poema non c'ispira nessuno interesse.
83 18| ispira nessuno interesse. Non c'è un solo personaggio che
84 19| sua catedra, come colui c'ha disposti i cieli, regolati
85 19| nella scala degli esseri “c'è un intelletto, che dà l'
86 19| nessuna parte il centro. Non c'è vacuo tutto è pieno: quello
87 19| movimento d'importazione c'era, lento, e impedito da
88 19| E qualche cosa di vero c'è. Perchè il vecchio nella
89 19| questi cervelli balzani c'era il milanese Gregorio
90 20| stanno Licori e Tirsi. C'è il solito antagonismo tra
91 20| altamente tragico. Ma l'eroina c'è a parole, e la donna è
92 20| minacce che sono carezze. C'è della Lisetta e della Colombina
93 20| sviluppato comicamente, nè c'è l'intenzione comica; perciò
94 20| intenzione comica; perciò non c'è stonatura: è la società
95 20| in un secolo illuminato”. C'era esagerazione nelle accuse,
96 20| un fondamento di verità c'era. La commedia improvvisa,
97 20| stagnante; un movimento c'era, e veniva dalla borghesia,
98 20| rimase puramente letterario. C'era un centro toscaneggiante
99 20| anima i fratelli Gozzi; e c'era dall'altra parte Goldoni
100 20| lui. Un po' di rettorica c'era pure in alcuno di quegli
101 20| Cesare Beccaria. A Venezia c'era l'accademia de' Granelleschi,
102 20| de' Granelleschi, a Milano c'era l'accademia de' Trasformati.
103 20| come loro? - E il potere c'era, perchè le sue forze
104 20| Maffei. Ma la tragedia non c'era ancora, per sentenza
105 20| intelletti: una parentela c'era fra lo spirito di Alfieri
106 20| era la tragedia, ma non c'era ancora il verso tragico,
107 20| o, per dir meglio, non c'è più nè bello, nè brutto,
108 20| stato reale dello spirito. C'è passato sopra Giacomo Leopardi.
109 20| uscita ancora la lirica. C'incalza ancora l'accademia,
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