Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
busto 2
butirro 1
byron 1
c' 109
ca 1
cabala 3
cabalam 1
Frequenza    [«  »]
111 forze
111 ingegno
110 concetti
109 c'
108 negli
106 immagini
106 opera
Francesco De Sanctis
Storia della letteratura italiana

IntraText - Concordanze

c'

    Capitolo
1 1 | Molte sono le femine ~ c'hanno dura la testa, ~ e 2 1 | forma, è facile indurre che c'era allora già la nuova lingua, 3 1 | parlava, ma si scriveva; e c'era pure una scuola poetica 4 1 | accenti, affissi, ecc. C'era dunque un tipo unico, 5 1 | lavoro: in questi un lavoro c'è, ma freddo e meccanico. 6 1 | forma era giunto il volgare. C'è una descrizione della primavera, 7 2 | lineamenti precisi e costanti. C'era già una poetica, e c' 8 2 | C'era già una poetica, e c'era anche un vocabolario 9 2 | stella e lo splendore. ~ ~C'è qui una certa oscurità 10 2 | gli viene quella forza. E c'è anche l'uomo colto, una 11 2 | letterario. E nondimeno c'è in Iacopone una vena di 12 2 | laudi: di Bonifazio papa c'è rimasto un breve e rozzo 13 2 | almen com'io son bella. -~ ~C'era dunque nell'intenzione 14 3 | sua verità psicologica. Se c'è negli accessorii alcunche 15 5 | che ho a fruire ~ quel ben c'ha dichiarato l'Intelletto, ~ 16 5 | Maria. ~ E m'incresce di te c'hai questo sprone, ~ bisognerà 17 5 | fratei diletti, ~ oggi non c'è nessun che mi raccetti... ~ 18 6 | misteri e delle leggende. C'erano gli umili di spirito, 19 6 | questa o quella parte. ~ E c'incontriamo dapprima nella 20 6 | spirito e dell'immaginazione c'era il mondo reale, il mondo 21 6 | feudali. Certo, in Mussato c'è il guelfo e ci è il padovano, 22 6 | loro”. E Dino che facea? ~ C'è un brano stupendo, che 23 7 | quella catastrofe italiana c'era la sua catastrofe, le 24 7 | nell'argomento; e se difetto c'è, il difetto è nella natura 25 7 | arte non era nata ancora. C'era la figura; non c'era 26 7 | ancora. C'era la figura; non c'era la realtà nella sua libertà 27 7 | ricchezze, dignità, costumi. Non c'è più successione, sviluppo, 28 7 | Dio: in una sola immagine c'è il brutto e ci è l'idea 29 7 | inteneriscono pensando ~ ~ lo c'han detto a' dolci amici: 30 7 | e obliarvi il mondo. ~ E c'è la malinconia propria del 31 7 | immaginazione. In paradiso non c'è canto, e non luce e non 32 8 | romano o il fiorentino: c'è l'Italia che si sente ancora 33 8 | rimbombo ciceroniano. L'uomo c'era, ma più simile all'anacoreta 34 8 | può dare altrui. ~ ~Non c'è dunque nel Canzoniere una 35 8 | guardiamo all'apparenza, c'era in tutti e due le stesse 36 9 | avvertito nella coscienza. C'era un segreto: egli lo indovinò, 37 9 | verità, ma l'erudizione: c'è il sapere per il sapere, 38 9 | stesso mondo di Dante, ma c'è come ragione in lotta col 39 9 | libertà, dell'uomo antico c'erano ancora le forme, ma 40 9 | Oggi, a tanta distanza, c'è difficile a concepire come 41 9 | attribuiscono alla donna c'è pur questo, che “le sue 42 9 | allora in voga. Ma se peccato c'è, il maggior peccatore era 43 9 | sotto diversi nomi, ma non c'era la novella, e tanto meno 44 9 | ad un fine astratto: non c'è lo spirito della Divina 45 9 | politica e morale. E non c'è neppure quella intima forza 46 9 | accuratamente e sempre quello. Cosa c'è sotto? Il luogo comune. 47 9 | forma letteraria. E non c'è cosa più contraria alla 48 10| fia, ~ pensando che un sol c'era rimaso ~ Giovan Boccacci, 49 11| cinismo. Una certa ipocrisia c'è, quando si ha ad esprimere 50 11| Leggete questi latinisti. Cosa c'è dentro che viva e si 51 11| tapinando per lo mondo”. Spesso c'entra il comico e il buffonesco, 52 11| in aria, senza base. Non c'è più un mondo organico, 53 11| avea sì gran dovizia. Ma c'è una sua impronta; ci 54 11| dire una perfezione; ma c'è versi assai belli e qua 55 11| riproduce il sentimento: c'è l'esattezza, manca il calore 56 11| del frate. Nella storia c'è l'impossibile, come nella 57 12| distico mal riusciva. E c'erano anche non pochi, che 58 12| piovea sul loro capo. E c'era anche la gloria: onorati, 59 12| quando prendevano la penna, c'era qualche cosa nel loro 60 12| immaginazione. Di eroico non c'è nel suo poema che le armi 61 12| ci sono appena abbozzate. C'è una novella di Francesco 62 12| mariti. Ma di spiritoso non c'è che l'invenzione, forse 63 12| e gli spiritisti; allora c'erano i maghi o gli astrologi, 64 13| sua distrazione. Che cosa c'era dunque nella sua testa? 65 13| dunque nella sua testa? C'era l'Orlando furioso. Niuna 66 13| quel mondo cavalleresco c'era, ma lontana e confusa 67 13| naturalezza di disegno. E c'è insieme quell'intimo senso 68 14| tutti l'Orlando furioso. Non c'è una sola generalità: tutto 69 15| storia del genere umano. C'è dunque non solo la storia 70 15| un secolo. ~ Ma in Italia c'era l'intelligenza e non 71 15| furono brevi illusioni. C'era nel suo spirito la bella 72 15| al cospetto di Timoteo: c'è quella spaventevole freddezza 73 15| Machiavelli una logica formale e c'è un contenuto. ~ La sua 74 15| chiaro che in queste forze c'è l'assoluto e il relativo, 75 15| popolo italiano. La tragedia c'è, e sono le grandi calamità 76 16| come scrittor di commedie. C'era un mondo comico convenzionale, 77 16| in Atene”. Fra le regole c'era questa, che i personaggi 78 16| in voi; maffe sì ch'ella c'è, or via. ~Boccaccio - Tu 79 17| del Molza, del Sannazzaro c'è nessuna che le si avvicini. 80 18| esaltazione o entusiasmo lirico. C'è più poesia nelle Vite del 81 18| vita. E poichè quello solo c'interessa che vive, questo 82 18| che vive, questo poema non c'ispira nessuno interesse. 83 18| ispira nessuno interesse. Non c'è un solo personaggio che 84 19| sua catedra, come colui c'ha disposti i cieli, regolati 85 19| nella scala degli esseric'è un intelletto, che l' 86 19| nessuna parte il centro. Non c'è vacuo tutto è pieno: quello 87 19| movimento d'importazione c'era, lento, e impedito da 88 19| E qualche cosa di vero c'è. Perchè il vecchio nella 89 19| questi cervelli balzani c'era il milanese Gregorio 90 20| stanno Licori e Tirsi. C'è il solito antagonismo tra 91 20| altamente tragico. Ma l'eroina c'è a parole, e la donna è 92 20| minacce che sono carezze. C'è della Lisetta e della Colombina 93 20| sviluppato comicamente, c'è l'intenzione comica; perciò 94 20| intenzione comica; perciò non c'è stonatura: è la società 95 20| in un secolo illuminato”. C'era esagerazione nelle accuse, 96 20| un fondamento di verità c'era. La commedia improvvisa, 97 20| stagnante; un movimento c'era, e veniva dalla borghesia, 98 20| rimase puramente letterario. C'era un centro toscaneggiante 99 20| anima i fratelli Gozzi; e c'era dall'altra parte Goldoni 100 20| lui. Un po' di rettorica c'era pure in alcuno di quegli 101 20| Cesare Beccaria. A Venezia c'era l'accademia de' Granelleschi, 102 20| de' Granelleschi, a Milano c'era l'accademia de' Trasformati. 103 20| come loro? - E il potere c'era, perchè le sue forze 104 20| Maffei. Ma la tragedia non c'era ancora, per sentenza 105 20| intelletti: una parentela c'era fra lo spirito di Alfieri 106 20| era la tragedia, ma non c'era ancora il verso tragico, 107 20| o, per dir meglio, non c'è più bello, brutto, 108 20| stato reale dello spirito. C'è passato sopra Giacomo Leopardi. 109 20| uscita ancora la lirica. C'incalza ancora l'accademia,


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License