Capitolo
1 2 | notabile questo, che nel poeta senti l'uomo: quella forma aspra
2 2 | la sua perfezione, e ci senti uno spirito e una vivacità
3 2 | cioè a dire vita e azione. Senti là dentro l'anima dello
4 3 | preoccupazione scientifica, senti un accento di verità puro
5 3 | nell'animo del poeta. Ti senti innanzi ad un uomo che considera
6 3 | santuario. Non la vedi, ma senti la sua presenza in quel
7 4 | aridità e indifferenza, che senti nel Malespini, anche quando
8 4 | che a crearne di nuove. Senti una stanchezza a leggere
9 5 | e di fatti maravigliosi. Senti la sua presenza nella più
10 5 | nell'infanzia. Mai non ti senti ben fermo in terra, in mezzo
11 5 | rappresentare la vita, ti senti d'un tratto balzato nel
12 6 | ma, anche volgarizzando, senti che quegli uomini prendono
13 6 | palpita l'anima del medio evo. Senti una società ancor rozza,
14 6 | Ma gli manca la grazia, e senti la rozzezza nello sforzo
15 7 | quando tutto ad un tratto vi senti dentro tremare la carne.
16 7 | perchè lo vedi nell'opera, senti in lui la voluttà del frutto
17 7 | alta creazione. Ciò che qui senti è la convinzione, la buona
18 7 | il senso della voluttà; senti nel verso stesso non so
19 7 | del simbolo è superata. Ti senti innanzi ad un'anima d'uomo.
20 8 | tutte le passioni, e ne senti il fremito e il tumulto
21 9 | descrivere che ragionare: pure ci senti per entro un po' di calore,
22 9 | vien fuori la mitologia, e senti le prodezze amorose di Giove,
23 9 | con tal ventura. -~ ~Qui senti il Boccaccio in quella sua
24 9 | descrizioni e orazioni, dove ti senti come arenato e che non vai
25 9 | E tu non ti distrai, ti senti come dondolato deliziosamente
26 9 | viene la lacrima, e non ti senti commosso, perchè l'anima
27 9 | bocca a Tito, a Gisippo senti la rettorica imitazione
28 10| cacce, nelle sue ballate senti non di rado la freschezza
29 10| gentili: dietro il poeta senti l'uomo che ci piglia gusto
30 11| le cacce e gli amori. Ne senti l'eco tra le delizie di
31 11| un mondo superiore, che senti in Dante o in Caterina:
32 11| scomparso. Il Boccaccio senti che è ancora medio evo,
33 11| ispirò il Boccaccio, e di cui senti la fragranza nella Lepidila
34 11| obblivione di tutto l'altro; senti le prime e fresche aure
35 11| animarsi come persone vive: ne senti la fragranza, la grazia,
36 11| contadine. Nella Beca del Pulci senti il puzzo del contado: la
37 11| insieme il suo vocabolario. Ti senti in mezzo a un popolo festevole
38 11| prete. ~ ~Nelle sue ballate senti la gentilezza e la grazia
39 11| stanze idilliche: spesso ci senti la fretta e la distrazione,
40 11| lettere e dell'uomo felice: senti in questo Teogenio quella
41 11| offirmata a perpetuità... Qui senti in queste voci il sacrificio
42 12| dapprima viva resistenza, e senti negli scrittori il sapore
43 12| tranquillo e soddisfatto, che senti nelle stanze del Poliziano,
44 12| più minuti particolari. Senti che il pittore ha innanzi
45 12| un argomento, ~ che te lo senti andar per la persona ~ fino
46 12| immaginazione e da artista, che senti nel brio e nella facilità
47 12| Tosto che lo Scheggia senti ricordare gli Otto, diventò
48 12| spontaneità e naturalezza, che senti nel Berni e nel Lasca. Tra'
49 12| Nelle antiche leggende senti il miracolo, e senti il
50 12| leggende senti il miracolo, e senti il maraviglioso ne' romanzi
51 12| arti dello spazio e che senti ne' ritratti dell'Alberti,
52 13| nel Negromante ariostesco senti la società latina, dove
53 13| amarezza e di disprezzo, perchè senti che l'uomo di cui tu ridi
54 13| nulla. Quando leggi Omero, senti uscirne, non sai come, le
55 13| e uomo. Come fanciullo, senti bisogno di esercitare la
56 14| talora intricato e stanco. Ti senti sbalzato altrove prima che
57 15| proposte e in molte sentenze senti i vestigi di quell'antica
58 15| natura e nell'uomo, non vi senti alcuno artificio. Ma è un'
59 15| vene in questo marmo! Ci senti tutte le impressioni fatte
60 15| sorpreso e contento insieme. Senti lì il piacere di quell'esercizio
61 15| tutto è vivo e fresco: ci senti la scuola fiorentina del
62 15| discorso che di dialogo. Senti meno il poeta che il critico,
63 15| della stessa generazione. Senti in lui il precursore di
64 16| Negli altri suoi lavori senti lui nella verità della sua
65 16| versi assai grossolano, senti ne' suoi sonetti e capitoli
66 16| stessa naturalezza, ma ci senti l'impronta toscana, tutta
67 17| quello stesso spirito che senti nella Messiade o nel Paradiso
68 17| Sotto a quel meccanismo senti il disorganismo, un principio
69 17| disposta alla tenerezza, e senti la sua presenza e il suo
70 17| anima candida e nobile la senti più nelle sue imitazioni
71 17| tempo ed al Tasso, e che senti così bene in quel sublime: “
72 17| Colombo e di Copernico, e ne senti l'impressione nell'immensità
73 18| specula, come ne' Dialoghi, senti ch'è fuori della vita, e
74 18| mondo convenzionale, che senti nell'Aminta e nel “pastore”
75 18| qualche strofa di fra Iacopone senti la Vergine; ma non la trovi
76 18| e furono nostri servi, senti ch'è a mille miglia lontano
77 18| bell'Adon, tu giaci, ~ nè senti i miei sospir, nè miri il
78 19| rettorica, sotto alla quale senti una delle forme più deleterie
79 19| contemplativo. Leggendolo, ti senti più vicino a Dio. E non
80 19| Dio è, e cosa è. Perchè lo senti in te, e appresso a te,
81 19| d'immaginazione. Pure già senti che siamo verso la fine
82 19| nuova critica. Ad ogni passo senti il grido trionfale del gran
83 20| letterato, manca l'uomo. Senti in questi riformatori il
84 20| soddisfazione più che estetica, senti in te appagate tutte le
85 20| mala grazia, e sotto ci senti il disgusto e il disprezzo.
86 20| ironia del senso morale. Senti che rinasce l'uomo, e con
87 20| ma trasfuso e comunicato. Senti nella tragedia la solitudine
88 20| fittizia del discorso ti senti nel vuoto, e perchè fra
89 20| nella concitata espressione senti la povertà del contenuto.
90 20| Parini. Nell'ironia pariniana senti un nuovo mondo affacciarsi
91 20| Nel sarcasmo alfieriano senti il ruggito di non lontane
92 20| magnificenza di Achille senti la meschinità di Tersite,
93 20| vivi costruita da' morti. Senti un'ispirazione vichiana
94 20| dell'umanità e della poesia. Senti già Châteaubriand. ~ Ma
95 20| umanizza. Il divino rinasce, ma senti che già innanzi è nato Bruno,
96 20| fresca in materia nuova. Vi senti lo spirito nuovo, che in
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