Capitolo
1 2 | sempre. ~ Il nuovo poeta scrive con intenzione. Più che
2 2 | già notato in Cino. Egli scrive con manifesta intenzione
3 2 | cosa viva, perchè, quando scrive a diletto e a sfogo, rendono
4 2 | dottrina e della rettorica: scrive se stesso, come si sente
5 4 | parla assai meglio che non scrive, è a presumere che i novellatori
6 6 | di estasi e di visioni, e scrive in astrazione anzi dètta
7 6 | di spirito maravigliosa. Scrive a papi a principi, a re
8 6 | voluttà. Ad una serva di Dio scrive: “Inebriatevi del sangue,
9 6 | minacciava di punirli. E ora che scrive, a scolparsi nota che fu
10 6 | levare la testa. - E ora che scrive, Dino aggiunge: “E non giurò
11 6 | questi adulteri”. E però egli scrive questo comento in volgare,
12 7 | dell'apparenza. Ma egli scrive per gl'iniziati, per gl'
13 9 | imparato grammatica”, come scrive Filippo Villani, “volendo
14 9 | italiani e provenzali, e scrive per sollazzarsi e per sollazzare.
15 9 | Boccaccio dice di sè che scrive in “idioma fiorentino”,
16 9 | concepisce come Plauto, e scrive come Cicerone. Pure il suo
17 10| come il buon Sacchetti. Scrive magni volumi latini, ammirazione
18 10| via tutto questo bagaglio, scrive per sollazzo, abbandonato
19 11| il giovane Poliziano gli scrive in due giorni l'Orfeo. E
20 11| moversi, vede quello che scrive; le figure si staccano dal
21 12| diventano romanzi. Sei ne scrive Lodovico Dolce, tra' quali
22 12| primiera! ~ ~ “Compare, - scrive il poveruomo, - io non ho
23 12| novelle a Salerno, il Molza scrive a Roma il suo decamerone,
24 12| Porretane, e quattordici novelle scrive il milanese Ortensio Lando,
25 12| e Francesco Straparola scrive in Venezia le sue Tredici
26 12| v'usa alcuno artificio, scrive parlando. Nè è meno evidente
27 13| Italia, il giovane Ludovico scrive un'ode oraziana a Filiroe,
28 13| gli occhi alla sua Filiroe scrive: ~ ~ Rursus quid hostis
29 13| cadentis... ~ ~Pensa e sente e scrive come Orazio. Il mondo precipita:
30 13| procul este Catones ...~ ~E scrive De puella, De Lydia, nome
31 13| movantatre a diciannove anni, scrive un'elegia per la morte di
32 15| nelle Storie, Machiavelli scrive come gli viene, tutto inteso
33 15| indifferente. Monsignor della Casa scrive l'orazione a Carlo quinto
34 15| con lo stesso animo che scrive il capitolo sul forno, salvo
35 15| in lui tutto. Quello che scrive è una produzione immediata
36 15| degli avvenimenti. Dino scrive col cuore commosso, con
37 15| corruttela”:~ ~ “Qui, - scrive - è virtù grande nelle membra,
38 15| difendersi.”~ ~Degli avventurieri scrive: ~ ~ “Il fine delle loro
39 15| mala sorte. Machiavelli scrive: ~ ~ “La fortuna dimostra
40 15| come Romolo.”~ ~Di Cesare scrive un giudizio originale rimasto
41 15| De' principi ecclesiastici scrive: ~ ~ “Costoro soli hanno
42 15| sorprendere sulle labbra di chi scrive quel piglio ironico che
43 15| De' francesi e spagnuoli scrive:~ ~ “Il francese ruberia
44 15| pur troppo nuova cosa, - scrive il Castiglione - vedere
45 15| realizzarli. ~ ~ “Tre cose, - scrive - desidero vedere innanzi
46 15| società è il Guicciardini, che scrive: “Conoscere non è mettere
47 15| volere vedere ognuno che scrive: così quello tempo che s'
48 16| vantava le sue lettere, scrive: “Stimando di troppo le
49 16| e con pari indifferenza scrive libri osceni e vite di santi,
50 16| ascoltate quest'ipocriti,” scrive al cardinale di Ravenna “
51 16| pedantismo letterario. Al Dolce scrive: “Andate pur per le vie
52 16| sentimento. A Michelangiolo scrive: “Ho sospirato di sentirmi
53 16| purifica, lo trasforma. E scrive al Tiziano: “Quasi uomo
54 16| spesso scarabocchia, e non scrive, abusando della sua facilità.
55 16| evangelio”. Di santa Caterina scrive che “Io non avrei fatto
56 16| Essendo i meriti vostri” scrive al duca d'Urbino “le stelle
57 16| Io vivo di Kirieleison” scrive il Doni. “I miei libri sono
58 17| di rettorica e di etica. Scrive il Rinaldo, e, come aveva
59 18| un secolo di apparenza, - scrive il Guarini, - e si va in
60 18| stessa indifferenza che scrive di Proserpina o di Chirone.
61 19| esempio è lui stesso, che scrive cose nuove e alte nel più
62 20| dell'Iliade, emulo di Monti; scrive un'orazione pei comizi di
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