Capitolo
1 3 | disaccordo non lo conduce alla negazione della filosofia, anzi alla
2 3 | forma dottrinale, che è la negazione dell'arte. Non bisogna dimenticare
3 5 | peccato; che la virtù è negazione della vita terrena, e contemplazione
4 7 | assolutamente prosaici, la negazione della poesia e della vita:
5 7 | un sublime negativo, la negazione della forza, il non esser
6 9 | corruttela de' costumi non era negazione ardita delle dottrine cristiane,
7 9 | mitologico, che è la sua negazione, animato da un naturalismo
8 11| ancorachè non ci sia ancora negazione e scetticismo, e avrai l'
9 12| indifferenza divenuta aperta negazione, con quella ipocrita distinzione
10 12| dell'indifferenza ci era la negazione. In quel vuoto immenso non
11 12| arte. Ed era appunto la negazione che appariva nell'arte sotto
12 12| perfetta nella indifferenza o negazione del contenuto. La società
13 12| interroga e si conosce; è la negazione più profonda del medio evo,
14 12| parte come dissoluzione o negazione: di che venne l'elemento
15 14| capriccioso umore di una negazione universale e scoperta, nella
16 14| più cinica. ~ In questa negazione universale la satira penetra
17 15| uscito Astarotte. ~ Ma la sua negazione non è pura buffoneria, puro
18 15| coscienza vuota. In quella negazione ci è un'affermazione, un
19 15| coscienza. E perciò la sua negazione è seria ed eloquente. ~
20 15| comincia, in mezzo alla negazione universale e vuota, la ricostruzione. ~
21 15| sostanziale, e la virtù è negazione della vita terrena e contemplazione
22 15| sollazzo e di passatempo: pura negazione nella sua forma cinica e
23 15| opere del Machiavelli. ~ È negazione del medio evo, e insieme
24 15| del medio evo, e insieme negazione del Risorgimento. La contemplazione
25 15| intellettuale. E non è solo negazione vuota. È affermazione, è
26 15| verbo. Di contro a ciascuna negazione sorge un'affermazione. Non
27 18| critica è negativa, ma è negazione universale, col consenso
28 18| voce. In quel secolo la negazione era libera, ammessa, desiderata,
29 18| era pure in fondo a quella negazione la coscienza di un mondo
30 18| negativa e idillica. La negazione percorse tutta la scala
31 18| poemi romanzeschi. Semplice negazione, finì nella sensualità,
32 19| coscienza nazionale. Come negazione, ebbe vita splendida, che
33 19| forme più deleterie della negazione, l'indifferenza. In quella
34 19| logica del Machiavelli. Come negazione, la nuova filosofia era
35 19| umorismo letterario. Ora questa negazione e indifferenza universale
36 19| di nuova formazione. La negazione non era effetto di una energica
37 19| perchè fu limitata nella sua negazione e nelle sue conclusioni,
38 19| ambizioni. Presso noi, la negazione era un fatto puramente intellettuale,
39 19| non ci era più neppure la negazione, che anch'essa è vita, anzi
40 19| negativo e polemico, fu la negazione delle opinioni ricevute,
41 19| intelletto se non per modo di negazione; non può ... esser capito,
42 19| in fondo la più radicale negazione dell'ascetismo e del medio
43 19| negativa: è creatrice; la negazione si risolve in un'affermazione
44 19| Triregno, la più radicale negazione del papato e dello spiritualismo
45 19| alterazioni, nella loro negazione, scuotere la fede nel dogma
46 19| propaganda irresistibile. La negazione giungeva all'ultima sua
47 20| rinnovatore della letteratura, negazione dell'Arcadia, ricostituzione
48 20| Or questo concetto era la negazione dell'Arcadia, anzi la sua
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