Capitolo
1 2 | fanno altrui allegrare: ~ amico, io non son dessa ~ di quelle
2 2 | qui chiama il suo primo amico, spregiavano e questi rimatori
3 2 | concesso solo a chi è amico di virtù. La bellezza non
4 3 | che orgoglio si professa amico della filosofia! e vuol
5 3 | della filosofia! e vuol dire amico di virtù, che ti fa spregiare
6 3 | la faccia della verità. Amico della filosofia, con orgoglio
7 6 | massime che Dante era Bianco e amico del Cavalcanti. ~ I Neri
8 6 | e “ciascuno si mostrava amico”. Dino fece il ponte d'oro
9 6 | niente valsero, ciascuno amico divenne nimico; i fratelli
10 6 | conversazione”; il volgare è l'amico suo, dal quale non si sa
11 7 | universo”, facendolo suo amico e servo. Il vizio e l'ignoranza,
12 7 | parola di Dio; Dante, l'amico della filosofia, contemplando
13 9 | desiri, l'intramessa di un amico pietoso e le ritrosie della
14 9 | se stesso. Il Boccaccio, amico delle muse, stima co' suoi
15 11| Lorenzo un protettore, un amico, e divenne la sua ombra,
16 11| fondo il celebre Toscanelli, amico e suggeritore del Pulci.~
17 11| andare in visibilio il suo amico Ficino, e lo seguì come
18 12| Gabriello. ~ ~Buontempone, amico del suo comodo e del dolce
19 13| con tante speranze nell'amico Leone. Come lo accoglie
20 13| suo umore col fratello o l'amico. E perciò la sua narrazione
21 15| Nicia, il furbo è Ligurio, l'amico di casa, come si direbbe
22 16| Vedete un po': io ho un amico, per nome Brucioli, il quale
23 16| liberale, anzi magnifico, amico a tutta prova, riconoscente,
24 16| Il suo favorito è il suo amico e compare Tiziano, il cui
25 17| trovò una sorella ed un amico, che se valsero a raddolcire,
26 17| non la famiglia, non l'amico, non la patria, non il raccoglimento
27 19| movimento, è Paolo Sarpi, l'amico di Galileo e di Giambattista
28 19| decidere la causa a favore dell'amico, seguendo un'opinione probabile,
29 20| Megacle offre la vita per l'amico, e Argene per l'amato. Questa
30 20| E Megacle, seguendo l'amico Licida nella sua sventura,
31 20| il filosofo, l'amante, l'amico. La poesia ripiglia il suo
32 20| tollerante, sincero, buono amico, cortigiano più per bisogno
33 20| Cousin lo chiamava il suo “amico”, Fauriel e Goethe mettevano
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