Capitolo
1 2 | come lo chiama Lorenzo de' Medici, introduce nella poesia
2 2 | come dice Lorenzo de' Medici, perchè gli mancava lo stile, “
3 5 | a' tempi di Lorenzo de' Medici e forse più in là, a giudicare
4 6 | vigore”, vengono a' ferri. I Medici lasciano per morto Orlandi,
5 9 | tardi uscirà Lorenzo de' Medici e Poliziano. ~ Gittando
6 11| parlato a Roma, e Lorenzo de' Medici preferiva il Petrarca a'
7 11| frivola. Anche Giuliano de' Medici fece la sua giostra, e divenne
8 11| movimento è Lorenzo de' Medici, col suo coro di dotti e
9 11| Sacchetti a Lorenzo de' Medici. La cavalleria propriamente
10 11| Alberti, sino a Lorenzo de' Medici. Il Pulci discende in diritta
11 11| dialetto, quando con Cosimo de' Medici e gli altri sbanditi fu
12 15| somiglianza con Lorenzo de' Medici. Era un piacevolone, che
13 15| stesso stampo. Ma caduti i Medici, ristaurata la repubblica
14 15| tortura, poi che tornarono i Medici. In quegli uffici e in quelle
15 15| principe. E sperò che casa Medici, potente a Roma e a Firenze,
16 15| poco e male adoperato da' Medici, finì la vita tristamente,
17 15| del passato, resisteva a' Medici. L'uso della libertà e le
18 15| indipendenza, e cercò negli stessi Medici l'istrumento della salvezza.
19 15| i principi: Giovanni de' Medici cadeva tra' lazzi di Pietro
20 15| Dante nato dopo Lorenzo de' Medici, nutrito dello spirito del
21 15| l'alito di Lorenzo de' Medici. È uno sguardo allegro e
22 15| correva Italia, Piero de' Medici e Federigo d'Aragona si
23 16| compagnone da Giovanni de' Medici, capo delle Bande Nere,
24 16| pedantismo, che ha avvelenato i Medici; è il pedantismo che ha
25 17| intero il senno. In luogo di medici e di medicine gli era bisogno
26 18| regole, e moltiplicarono i medici, quando il malato era morto.
27 19| contemporanei, soprattutto nei medici, parendogli che quella dottrina
28 19| attori italiani, Caterina de' Medici, Mazzarino, Eugenio di Savoia,
29 19| passioni par fatto più per i medici che per i filosofi; segui
30 19| medio ceto”, avvocati, medici, architetti, letterati,
31 20| contemporaneo di Lorenzo de' Medici che gittasse una occhiata
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